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Codice della strada: Cnel, serve educazione scolastica

“La comunicazione istituzionale e l’educazione scolastica appaiono gli strumenti sui quali attuare un’immediata inversione di marcia, in termini quantitativi e di obiettivi specifici”.

Lo hanno sostenuto il presidente Tiziano Treu e il segretario generale del Cnel Paolo Peluffo, in audizione alla Commissione Trasporti della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame delle proposte di legge sulle modifiche al codice della strada, sottolineando dunque la necessità di una “riforma urgente”.

“Secondo i dati Istat-Aci, il 40,8% delle violazioni al Codice sono dovute a distrazione alla guida, mancato rispetto della precedenza, velocità troppo elevata, mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza e uso del telefono cellulare alla guida. È dunque a questi comportamenti che conviene mirare la comunicazione con messaggi specifici con esplicito valore educativo, di tipo didattico (tutorial). Appare sconsigliabile perseguire una linea di comunicazione esclusivamente ’emozionale’. Questa strategia comunicativa va integrata con più precisi e puntuali comunicazioni, che descrivano specificamente i comportamenti virtuosi da seguire, senza timore di apparire didascalici”, hanno aggiunto Treu e Peluffo.
Il Cnel avvierà un ciclo di audizioni finalizzate non solo alla redazione di proposte emendative ma anche e soprattutto a raccogliere suggerimenti dal mondo produttivo, associativo e dei trasporti su come accelerare il raggiungimento degli obiettivi.