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Eurispes: i NEET in Italia sono “un dramma”

Bandiera dell'Unione Europea Europa Unita

Non lavorano, non studiano, non si formano: in Italia la questione NEET assume i connotati di un dramma. Lo afferma L’Eurispes.it, il portale d’informazione nato in seno a Eurispes.

Chi sono i NEET

NEET è l’acronimo di Not in Employment, Education or Training. Questa sigla è utilizzata per indicare quella nuova, ampia fascia di popolazione che include i giovani con una età compresa tra i 15 ed i 24 anni che non lavorano, non studiano e non vogliono intraprendere attività formative.

Un fenomeno in costante ascesa, legato sicuramente alle congiunture del mondo moderno che oggi pongono in questa condizione 2,2 milioni di persone in Italia. In percentuale quasi il 25 percento. Detto ancora più semplicemente, 1 su 4.

Divario drammatico tra nord e sud

Se il dato italiano colloca l’intero Paese agli ultimi posti della classifica europea, a far ancora più riflettere è il dato interno. Se al nord si registra un drammatico 17 percento di NEET sul monte giovani, questa cifra raddoppia (e supera il 34 percento) al sud. E la forbice si è ulteriormente divaricata negli ultimi anni.

Tra le città metropolitane del Sud, percentuali preoccupanti a Palermo (41,5%) e Catania (40,1%), Messina (38,5%), Napoli (37,7%) e Reggio Calabria (36,8%).

Italia fanalino di coda dell’Europa intera

Con il 24,3 percento di giovani NEET, l’Italia si piazza all’ultima posizione in Europa. Il Belpaese riesce a far peggio di Cipro (22,7%), Grecia (21,4%), Croazia (20,2%) e Romania (19,3%). In questa particolare classifica il Paese virtuoso per eccellenza è l’Olanda, dove la percentuale di NEET si attesta intorno al 5,3 percento, seguito dopo pochi punti da Slovenia e Austria.

Il trend, però, è pericolosamente in crescita in tutto il Continente.

Chi è a rischio NEET

È stato rilevato da Youth Forum e da Eurofond che tra i ragazzi con una età tra i 15 e i 24 anni, quelli maggiormente a rischio Neet sono i soggetti che presentano delle disabilità, quelli con un background di immigrazione, i giovani con un basso tasso di istruzione o con un reddito familiare basso, con genitori disoccupati e con un basso livello di istruzione.