È imminente l’emanazione della circolare del Miur che riguarda i lavoratori della scuola che intendono andare in pensione, con i termini (verosimilmente fra 21 e 31 dicembre) per la presentazione delle domande per andare in quiescenza. Sono due le richieste da presentare per ottenere l’assegno pensionistico a partire dal prossimo mese di settembre: una su Polis e una all’Inps.
Sarà una sola – come anticipato dalla stampa specializzata – la scadenza per la presentazione delle domande a differenza dello scorso anno, in quanto Quota 100 – come si evince dalla tabella – è già parte delle opzioni pensionistiche; in tal senso è già prevista nel Decreto Scuola l’abrogazione della parte del decreto che prevedeva la scadenza del 28 febbraio per le domande di Quota 100.
LA GUIDA DELL’INPS
L’istituto nazionale di previdenza, sul proprio sito, ha messo a disposizione dei cittadini un vademecum con 7 semplici passi da compiere per chi è titolare di trattamenti pensionistici: una guida per districarsi tra le norme e anche sul portale dell’Inps, in particolare per verificare l’eventuale diritto a trattamenti integrativi, a detrazioni fiscali, o alla pensione di cittadinanza.
LE INIZIATIVE DI ANIEF
Il Governo italiano conferma l’anticipo pensionistico “Quota 100” almeno fino al 2021, l’Ocse sostiene che invece la norma va abolita. Anief in audizione alla Camera ha di recente espressamente chiesto di sbloccare i posti liberati con ‘Quota 100’ per le assunzioni, con l’emendamento al decreto salva-precari, e ha richiesto che la Legge di Bilancio possa contenere una norma che collochi l’insegnamento tra le professioni gravose, finanziando l’operazione dal fondo istituito dalla legge 23/12/2014 n. 190. Tanto più che recentemente l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) ha inquadrato il burnout come tipico malessere cronico dei lavoratori della scuola, e soprattutto dei docenti.