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Scuola: slitterà il concorso per docenti con tre anni di servizio e 24 CFU

consiglio dei ministri

I concorsi previsti dall’ultimo esecutivo per i docenti con tre anni di servizio e 24 CFU sono destinati a slittare. E a cambiare, in linea con l’idea che il Ministro alla Scuola, all’Università e alla Ricerca Marco Bussetti ha preventivato già qualche giorno fa. “I concorsi […] sono in stand-by”, le parole allora di Bussetti che già anticipava la volontà di cambiare le carte in tavola rispetto a quanto messo in campo da chi l’ha preceduto, Valeria Fedeli, che ne aveva disposto l’esecuzione con la legge 107.

Per ora salvi gli altri concorsi destinati ad altre tipologie del comparto scuola.

Nulla di non detto

La volontà del ministro dell’esecutivo gialloverde era già stata abbondantemente palesata nelle scorse ore. In primis, c’è la necessità auspicata dal Miur di “effettuare una ricognizione” dei posti disponibili in modo da avere un quadro più chiaro dell’attuale stato delle cose.

L’idea territoriale leghista

L’altro grande tema è che nella visione del comparto scuola di Bussetti c’è la volontà di tornare a una gestione dei concorsi nazionali da parte degli Uffici Scolastici Regionali. Insomma, il docente meridionale che vorrà partecipare al concorso per le scuole settentrionali dovrà individuare (molto brevemente) la Regione in cui esercitare la professione, la stessa del domicilio professionale indicato. Cancellata anche la chiamata diretta dei docenti. da parte dei dirigenti scolastici, e ridotta a una l’indicazione della scuola volontaria da parte del candidato, in pratica il docente è a disposizione dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Il vincolo di tre anni

L’altro importante tema tirato in ballo da Bussetti è il vincolo triennale di cattedra, atto a “evitare le migrazioni” dei docenti che decidono di partecipare ai concorsi al nord per poi chiedere il trasferimento verso il sud.

Salvate le maestre col diploma magistrale

Nelle stesse ore in cui si ridiscute del concorso, arriva la tanto agognata notizia dell’accordo in Consiglio dei Ministri per le diplomate magistrali, che nonostante siano state retrocesse in seconda fascia dal Consiglio di Stato resteranno in ruolo. Anche in questo caso, il ministro Bussetti aveva anticipato la volontà politica: l’esponente leghista le ha difatti definite “necessarie” per il “corretto avvio del prossimo anno scolastico”. Per le inserite nelle GaE (Graduatorie a esaurimento) tutto rinviato di 4 mesi.