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Abilitazione scuola secondaria, a breve il bando: domande tra il 28 maggio e il 3 luglio

Procedura straordinaria per conseguire l’abilitazione per la scuola secondaria: pronto il bando, domande tra il 28 maggio e il 3 luglio. Potrebbero essere 500 mila i partecipanti. 60 quesiti su programma diverso dal bando per le immissioni in ruolo. Rimane il 7 come sbarramento. Escluse classi di concorso ad esaurimento.

Rebus sul numero degli aspiranti che potrebbe superare il mezzo milione di unità, visti i numeri dichiarati dal ministro Azzolina alla rivista Orizzonte Scuola sulla consistenza degli iscritti nelle graduatorie di istituto di seconda interessati a conseguire un’ulteriore abilitazione, della terza fascia non abilitati e di quelli ad ogni modo lì non ancora inseriti con tre anni di servizio negli ultimi dieci anni e degli insegnanti di ruolo interessati ai passaggi ruolo. Senza parlare delle migliaia di esclusi che non potranno partecipare e di quelli che non conseguiranno i 42 punti necessari per superare la procedura. Per loro, il sindacato Anief è già pronto a raccogliere le pre-adesioni ai ricorsi.

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COSA PREVEDE LA BOZZA DI DECRETO INVIATA COME INFORMATIVA AI SINDACATI

Saranno 60 i quesiti a risposta multipla da rispondere in 60 minuti, un terzo su competenze didattico/metodologiche e gli altri su competenze disciplinari relativi alla classe di concorso. La tassa sarà di 15 euro.

Per accedere, bisogna avere tre annualità di servizio negli ultimi dieci anni nel sistema nazionale di istruzione (inclusi paritaria e iefp), anche su sostegno ma di cui uno specifico, ad eccezione degli insegnanti di ruolo cui è consentito l’accesso senza servizio specifico.

Si potrà presentare domanda per una sola classe di concorso e una solta regione, ma chi partecipa alla procedura straordinaria di immissione in ruolo dove i quesiti sono 80 e la soglia di sbarramento è di 56 punti su 80 (rispetto alla presente che è di 42/60) potrà partecipare a entrambe ed essere ammesso, se non vincitore di uno dei 24 mila posti, negli elenchi finali non graduati recanti il possesso dell’abilitazione e compilati dall’ufficio scolastico regionale.

Escluse le classi di concorso ad esaurimento quali A-29, A-66, B-01, B-29, B-30, B-31, B-32, B-33.

Per gli ITP valgono le classi di concorso di cui al D.P.R. n. 19 del 14 febbraio 2016 come modificato dal D.M. n. 259 del 9 maggio 2017, e nello specifico allegato E per i posti dei licei musicali e coreutici e alle note 1-4 della relativa Tabella.

LA POSIZIONE DEL SINDACATO ANIEF

Il giovane sindacato non condivide il paletto in entrata introdotto dal legislatore come ribadito anche nei recenti incontri ministeriali e si è già attivato per presentare degli emendamenti al  Decreto Legge n. 22 in Parlamento dove ha chiesto una procedura straordinaria abilitante per tutto il personale docente precario con più di 24 mesi di servizio, senza sbarramento, e per tutto il personale di ruolo anche attraverso il ricorso a corsi di qualificazione professionale. La stessa richiesta è stata avanzata per consentire l’acquisizione della specializzazione su posti di sostegno. Nei prossimi giorni si saprà chi tra i politici farà propri questi emendamenti e se saranno approvati dalla maggioranza e del Governo durante l’esame già in VII Commissione Cultura del Senato.

Per il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, “se il Parlamento non ascolterà le parole di buon senso che abbiamo raccolto dal mondo della scuola, sarà complice di una nuova stagione di contenzioso perché lo Stato non può prima chiedere a migliaia di aspiranti di insegnare e poi disconoscere i percorsi di accesso al riconoscimento del titolo di questa professione. Tra il 1999/2001, il 2004/2006, il 2012/2014 si sono sempre svolti corsi straordinari abilitanti per tutto il personale con 36 mesi di servizio anche nel rispetto di una precisa direttiva comunitaria oggi ignorata. Dal 1994 la norma italiana prevede corsi per favorire anche i passaggi di ruolo di personale sovrannumerario o di classi di concorso esaurite. Oggi questo decreto nega l’esperienza maturata in 25 anni, anni in cui i precari sono stati sempre chiamati ad insegnare. Per questo prevediamo che ci sarà un’ondata di adesione ai ricorsi mai visti, per l’ampia platea di quegli esclusi che chiedono comunque di poter frequentare un corso che riconosco loro l’esercizio a quella professione che svolgono da tempo. Non possono 42 crocette annerite in 60 minuti la preparazione o negare l’esperienza di una vita di lavoro”.