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Alunni disabili: 10mila unità in più ogni anno

alunni con disabilità insegnanti di sostegno generica

Il numero degli alunni disabili cresce di almeno 10 mila unità l’anno. Tuttavia, mancano ancora servizi e tutele vere per una piena integrazione di bimbi e adolescenti nelle rispettive scuole. E nell’Italia del 2019 l’obiettivo inclusione sembra davvero distante: se cresce la percentuale di allievi con vari deficit certificati, la loro presenza a scuola, spesso, è messa a rischio quando non vanificata dalla presenza di barriere architettoniche che spesso precludono o rendono difficoltoso o a volte umiliante anche solo l’accesso agli stessi istituti, posti spesso all’interno di edifici magari monumentali, ma poco funzionali.

LA BEFFA DELLE NOMINE RITARDATE

Oltre al danno, poi, c’è la beffa, con diverse migliaia di nuovi posti di sostegno richiesti dagli Usr con mesi di ritardo rispetto all’inizio dell’anno scolastico. È notizia di qualche giorno fa la pubblicazione da parte dei diversi Uffici Scolastici degli elenchi con tanti posti da assegnare e le scuole sono iniziate da mesi. Un ritardo colpevole che Anief non ha mancato di sottolineare chiedendo a gran voce docenti specializzati con corsi regolari e con posti equamente distribuiti e rispettosi delle effettive esigenze. Non come accaduto nell’ultimo ciclo specializzante, ma rispettando i tempi e le quantità fissate nelle esigenze certificate dai Pei, assegnando con sollecitudine posti in deroga ogni volta che la scuola lo richieda e senza costringere le famiglie a ricorrere ai tribunali.

L’INCHIESTA

In un’intervista televisiva nell’ambito di una inchiesta di Report, il ministro dell’Istruzione Lorenzi Fioramonti ha ammesso che le scelte della politica negli ultimi anni hanno guardato al risparmio economico piuttosto che al benessere degli studenti disabili, girando il problema dei nuovi investimenti al titolare del Mef Roberto Gualtieri. I numeri reali restano implacabili: 270mila studenti con disabilità frequentano le scuole pubbliche seguiti da 100 mila insegnanti di sostegno; un numero insufficiente integrato in deroga con la nomina di altri 75mila supplenti, chiamati per provare a garantire a tutti in extremis il diritto costituzionale allo studio, ma di sicuro non la continuità didattica.

LE SENTENZE A FAVORE DEI DISABILI

Forte di alcune recenti sentenze, il sindacato Anief continua la battaglia. E i giudici gli danno ragione. Anche la Corte di Cassazione, ha spiegato che non è possibile fare modifiche quando il piano individualizzato dello studente disabile è stato stabilito: cancellare tutte o parte delle ore settimanali previste dalla programmazione educativa è un atto illegittimo. Inoltre la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 80/2010, ha dichiarato inammissibile fissare un limite numerico ai docenti di sostegno. Le Sezioni Unite della Cassazione hanno già, inoltre, chiarito come “il diritto all’istruzione è parte integrante del riconoscimento e della garanzia dei diritti dei disabili, per il conseguimento di quella pari dignità sociale che consente il pieno sviluppo e l’inclusione della persona umana con disabilità”. E anche la pubblicazione della sentenza di quest’anno del Tar Sicilia, la 140/19, impone di rivedere la consistenza dell’organico di sostegno.  

L’AZIONE DELL’ANIEF

L’Anief sostiene le famiglie con l’iniziativa gratuita ‘Sostegno, non un’ora in meno!’, per far rispettare e attribuire il corretto monte ore di sostegno agli alunni.