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Riforma Scuola 2019: cosa cambia per i docenti

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Accesso ai concorsi, stop alla mobilità, modifica delle prove, queste le principali novità della Riforma della Scuola 2019. Si tratta di una serie di provvedimenti che cambiano i requisiti necessari ai docenti per ottenere una cattedra. Ecco i principali cambiamenti.

Requisiti di accesso ai concorsi

Tra le novità della Riforma Scuola 2019, per accedere ai concorsi i candidati dovranno essere in possesso di una laurea e devono aver conseguito 24 crediti formativi in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche. Sono però esentati dai 24 CFU i candidati che sono in possesso di abilitazione per un’altra classe di concorso. I precari storici che avranno svolto tre annualità di servizio, negli otto anni precedenti al concorso, avranno il 10% dei posti riservati.

Cambiano le prove

Novità anche nelle prove da sostenere. Per i posti comuni ci saranno due prove scritte e una orale. Per le competenze linguistiche, invece, non ci sono modifiche nella Riforma Scuola 2019. Sarà valutata la conoscenza di una lingua straniera europea almeno di livello B2. Diverse le prove per il sostegno, con uno scritto e un orale sulla pedagogia speciale, la didattica per l’inclusione scolastica e le varie metodologie.

Riforma Scuola 2019: stop mobilità

Addio mobilità. I candidati che vinceranno il concorso rimarranno nella stessa scuola, dove hanno svolto l’anno di prova, per almeno 4 anni, a meno che non siano in soprannumero o cha siano in possesso di 104. Il concorso diventa abilitante quindi, tutti coloro che lo supereranno, saranno automaticamente abilitati all’insegnamento.

Fondi per gli stipendi

Nella Riforma Scuola 2019, come fa sapere il Ministro Bussetti in un comunicato, sono stati stanziati i fondi per evitare la riduzione degli stipendi dei pubblici dipendenti, tra cui anche i docenti. Queste risorse aggiuntive arriveranno fino a 1,7 miliardi all’anno. In tema di fondi, per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, saranno aumentati di 174,31 milioni nel 2020 e di 79,81 milioni nel 2021.

Di Bianca Damato