Disegno di legge di bilancio: incrementate le risorse per il rinnovo dei contratti degli statali (+ 1,625 miliardi). Nella relazione tecnica si stimano aumenti dell’1,3% per il 2019, 1,9% per il 2020 e del 3,5% per il 2021 (art. 13).
LE MISURE A SOSTEGNO DELLA CRESCITA PER RICERCA E ISTRUZIONE
L’articolo 28, all’interno delle misure di sostegno per la ricerca e
l’istruzione, all’interno del Titolo V (Misure per la crescita) istituisce:
- l’Agenzia Nazionale della Ricerca (commi
1-12) senza contemplare misure atte a ripristinare il ruolo del
ricercatore universitario a tempo indeterminato;
- aumenta di 30 mln il FUN per la
retribuzione di posizione e di risultato dei dirigenti scolastici (comma
13) già ridotto di 1/3 rispetto a quello di dieci anni fa (nel 2017/2018
ha avuto una ulteriore sottrazione di 18 mln);
- aumenta di 11 mln il fondo per il TFA
sostegno (comma 14) per il quale Anief ha impugnato al Tar Lazio il numero
programmato dell’ultimo ciclo;
- aumenta di 2 mln quello per acquisto beni
– servizi innovazione digitale della didattica (comma 15) nel 2020;
- aumenta di 16 mln il fondo per il diritto
allo studio universitario nel 2020 (comma 16).
- Sostanzialmente immutato rimane la spesa
relativa al settore dell’istruzione come si legge nella relazione
illustrativa, con una rimodulazione della spesa dal primo ciclo al
secondo ciclo e all’istruzione terziaria, a pag. 61:
“La missione 22 Istruzione scolastica rimane in linea con le previsioni
iniziali ed assestate (rispettivamente +0,4 per cento e +0,2 per cento). Vi è
una rimodulazione delle previsioni di spesa per supplenti, dirigenti e ATA tra
programma 22.17 Istruzione del primo ciclo e il programma 22.18 Istruzione del
secondo ciclo a favore dell’istruzione di secondo grado e un aumento
dell’andamento del Fondo per l’istruzione e la formazione tecnica superiore del
programma 22.15 Istruzione terziaria non universitaria e formazione
professionale. L’andamento di cassa della missione è caratterizzato dai minori
pagamenti previsti per Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, per
il Fondo unico per l’edilizia scolastica e i contributi alle regioni per
l’ammortamento dei mutui contratti per l’edilizia scolastica, nell’ambito del
programma 22.1 Programmazione e coordinamento dell’istruzione.”
ALCUNE MISURE IMPORTANTI PER IL PERSONALE DELLA PA
Tra le altre misure si segnala lo scorrimento del 30% delle graduatorie
degli idonei nella PA (art. 18), la riorganizzazione degli enti di ricerca
(art. 29), l’istituzione del fondo per la disabilità (art. 40), il rinnovo dell’ape
sociale (art. 56), opzione donna (art. 57), indicizzazione delle pensioni al
100% fino a quattro volte (2.052,04 euro) il minino inps (art. 57).
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANIEF
Pacifico, presidente nazionale Anief: “con la rideterminazione del fondo
(1,1 miliardi per il 2019, 1,650 miliardi per il 2020, 3,175 miliardi per il
2021), per il rinnovo del Contratto, anche se lontani dal recupero
dell’inflazione cresciuta negli ultimi dieci anni (+14%) siamo pronti a
trattare per il rinnovo della parte economica e giuridica del CCNL per il
triennio 2019-2021, ma rinnoviamo l’intenzione di scioperare il 12 novembre,
quando è previsto un sit-in a Piazza Montecitorio (ore 9-13) e spiegheremo le
nostre numerose proposte di modifica sia al disegno di legge di bilancio (AS
1586) all’esame del Senato in tema di formazione iniziale e reclutamento,
personale docente, educativo, ata della scuola, dell’afam e dell’università,
sia al decreto legge n. 126 del 30 ottobre 2019 (AC 2222), ribattezzato “salva-precari”,
all’esame della Camera dei Deputati per le troppe categorie di esclusi e i
problemi irrisolti sul rinnovo dei contratti a termine e la stabilizzazione del
personale.”
Scarica il testo della legge di
Bilancio
LA RELAZIONE INTRODUTTIVA SUI PRINCIPALI INTERVENTI, pp. 15-17.
“Tra i principali interventi nell’ambito della spesa corrente assumono
rilievo la previsione di nuovi stanziamenti da destinare alla riduzione del
cuneo fiscale sui lavoratori dipendenti (per 3 miliardi nel 2020 e 5 miliardi
dal 2021), all’attribuzione di rimborsi e premi a beneficio di soggetti che
effettuano acquisti mediante l’utilizzo degli strumenti di pagamento
elettronici (3 miliardi annui nel 2021 e nel 2022) e agli interventi per la
famiglia e alle politiche di welfare. Tra questi ultimi è prevista la proroga
di un anno per l’assegno di natalità (c.d. bonus bebè) con un finanziamento di
0,3 miliardi nel 2020 e 0,4 miliardi nel 2021. È stabilizzato e contestualmente
incrementato il contributo economico per il pagamento di rette degli asili nido
pubblici e privati in favore delle famiglie con figli affetti da gravi
patologie croniche (circa 0,2 miliardi di euro annui). Dal 2021 con
l’istituzione di un apposito Fondo assegno universale e servizi alla famiglia,
con una dotazione di circa 1 miliardo nel 2021 e 1,2 miliardi a decorrere dal
2022 si prevede la riorganizzazione degli istituti di sostegno e valorizzazione
della famiglia mediante l’adozione di appositi provvedimenti normativi. In
ambito sociale viene istituito il Fondo per la disabilità e la non
autosufficienza diretto a finanziare interventi di riordino delle politiche di
sostegno alla disabilità e sono previste nuove risorse per i lavoratori disabili,
il trasporto degli alunni con disabilità e il sostegno dei caregiver e degli
audiolesi (complessivamente circa 838 milioni di euro nel triennio).Viene
inoltre rifinanziato il Fondo per l’occupazione e la formazione (300 milioni
annui) per sostenere i livelli occupazionali e per assicurare gli
ammortizzatori sociali in deroga.”
In materia previdenziale sono rinnovate per il 2020 le misure relative
all’anticipo pensionistico per le categorie di lavoratori svantaggiati (c.d.
APE sociale) e al pensionamento anticipato (c.d. opzione donna) per le
lavoratici che abbiano maturato un’anzianità contributiva almeno pari a 35 anni
e un’età pari o superiore a 58 anni e cinque mesi per le lavoratrici dipendenti
(un anno in più per le lavoratrici autonome). Complessivamente alle due misure
è destinato un miliardo di euro nel triennio.
In ambito sanitario è prevista l’abolizione della quota fissa di
partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie (c.d. superticket) con
effetti sul bilancio dello Stato per 0,2 miliardi nel 2020 e 0,5 miliardi dal
2021.
Nel settore del pubblico impiego sono stanziate nuove risorse per i
rinnovi contrattuali del triennio 2020-2022 del personale dipendente delle
amministrazioni statali (circa 0,23 miliardi nel 2020, e 1,4 miliardi dal
2021).
Per il prosieguo delle missioni internazionali di pace e del programma
strade sicure sono stanziate risorse rispettivamente per 1,7 miliardi nel
biennio 2021-2022 e 0,15 miliardi nel 2020.
Sul versante della spesa in conto capitale rilevano in particolare le
nuove risorse, aggiuntive a quelle stanziate negli anni precedenti, destinate
al rilancio degli investimenti delle Amministrazioni centrali dello Stato e i
nuovi stanziamenti per gli enti territoriali (circa 58,6 miliardi nell’intero orizzonte
temporale 2020-2034).
Per realizzare progetti economicamente sostenibili e che abbiano come
obiettivo la decarbonizzazione dell’economia, l’economia circolare, la
rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l’adattamento e la mitigazione
dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico e programmi di
investimento e progetti a carattere innovativo e ad elevata sostenibilità
ambientale è stato istituito il Fondo Green New Deal con una dotazione di circa
4,6 miliardi nel periodo 2019-2024.
Altri interventi per favorire gli investimenti pubblici e privati
riguardano i rifinanziamenti del Fondo di garanzia per le PMI (0,7 miliardi
annui dal 2021 al 2024) e del credito di imposta per l’acquisizione di beni
strumentali destinate a strutture produttive con sede nelle regioni del
Mezzogiorno (circa 0,7 miliardi nel 2020), il potenziamento del Piano
straordinario per la promozione del Made in Italy, l’attrazione degli
investimenti in Italia (50 milioni di euro annui) e l’assegnazione di nuove risorse
per l’Agenzia per la ricerca e per i programmi di ricerca in materia
aerospaziale (circa 2,6 miliardi nel periodo 2019-2024). Sul versante delle
entrate, il disegno di legge di bilancio assicura per il 2020 la
neutralizzazione dell’incremento delle aliquote IVA e delle accise (circa 23
miliardi) e la parziale sterilizzazione negli anni successivi (per 9,8 miliardi
nel 2021 e 3 miliardi dal 2022).
Tra i provvedimenti a sostegno della competitività delle imprese e della
crescita economica si proroga per l’anno 2020 la disciplina di maggiorazione
della deduzione degli ammortamenti, per gli investimenti in beni materiali
strumentali nuovi e immateriali funzionali alla trasformazione tecnologica e
digitale (con un effetto di minor gettito per circa 0,5 miliardi nel 2021 e 1,1
miliardi nel 2022) e il riconoscimento di un credito d’imposta per gli
investimenti in macchinari e software indicati nel piano Industria 4.0 che
facciano parte di un progetto con obiettivi ambientali. È prevista la misura di
aiuto alla crescita economica (ACE) al fine di supportare la
patrimonializzazione delle aziende (con un effetto in termini netti di circa
0,7 miliardi nel triennio). Per l’anno 2020 sono prorogate le detrazioni
fiscali per le spese relative agli interventi di efficientamento energetico,
ristrutturazione edilizia, e l’acquisto di mobili ed elettrodomestici in fase
di ristrutturazione e si introduce una nuova detrazione fino al 90% finalizzata
al recupero o restauro della facciata degli edifici (nel complesso, in termini
netti, circa 2 miliardi nel triennio).
La manovra di finanza pubblica 2020-2022 beneficia delle maggiori
risorse derivanti dalle disposizioni del decreto legge 124/2019 in materia di
contrasto all’evasione fiscale. Tra queste è prevista l’introduzione del
controllo preventivo delle compensazioni di crediti per imposte dirette
effettuate tramite modello F24, l’estensione del regime del reverse charge nel
settore degli appalti e dei subappalti per contrastare l’illecita
somministrazione di manodopera e misure per limitare il fenomeno delle indebite
compensazioni mediante l’accollo del debito tributario altrui o l’utilizzo di
crediti da parte di soggetti che hanno cessato la partita IVA (complessivamente
circa 2 miliardi nel 2020, 2,3 miliardi nel 2021 e 2,1 miliardi nel 2022).
Maggiori entrate sono attese da un pacchetto di norme finalizzate alla
prevenzione delle frodi nel settore della commercializzazione e distribuzione
dei carburanti (circa 0,8 miliardi nel 2020 e 1,2 miliardi dal 2021) e della
compravendita di autoveicoli e motoveicoli di provenienza comunitaria ad opera
di società che non adempiono agli obblighi di versamento IVA (circa 200 milioni
annui), oltre che da disposizioni nel settore dei giochi (circa 0,7 miliardi
nel 2020 e 0,6 miliardi dal 2021). Per l’anno 2020 rilevano altresì gli effetti
della rimodulazione dei versamenti della prima e seconda rata di acconto delle
imposte IRPEF, IRES e IRAP per i soggetti per i quali sono stati approvati gli
indici sintetici di affidabilità (circa 1,5 miliardi nel 2020). Le maggiori
risorse reperite con il decreto 124/2019 sono state appostate sul Fondo per la
riduzione della pressione fiscale e del Fondo per la compensazione degli
effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione
di contributi pluriennali e concorrono al raggiungimento degli obiettivi di
finanza pubblica nell’ambito del disegno di legge di bilancio.
Ulteriori risorse, con il disegno di legge di bilancio, derivano dalle
imposte sugli imballaggi di plastica per il contenimento e trasporto di merci e
alimenti (circa 1,1 miliardo nel 2020, 1,8 miliardi nel 2021 e 1,5 miliardi nel
2022) e sulle bevande confezionate edulcorate (circa 0,26 miliardi di euro
annui). E’ inoltre abrogato il regime fiscale opzionale, previsto nella scorsa
legge di bilancio, che prevedeva a partire dal 2020 un’imposta sostitutiva con
aliquota unica al 20 per cento in favore degli imprenditori individuali che
percepiscono compensi compresi tra 65.000 e 100.000 euro (in termini netti
circa 0,1 miliardi nel 2020 e 1,1 miliardi nel 2021 e 0,8 nel 2022); mentre per
i lavoratori autonomi con redditi fino a 65.000 euro il regime forfettario
agevolato è condizionato al sussistere di alcune condizioni (il risparmio
atteso è circa 0,1 miliardi nel 2020, 0,8 miliardi nel 2021 e 0,5 miliardi nel
2022).
Sono riviste le disposizioni relative al fringe benefit delle auto
aziendali con conseguenti effetti attesi di maggior gettito pari a oltre 0,3
miliardi annui dal 2020.
Sul lato della spesa, maggiori risorse sono assicurate dalla riduzione
delle dotazioni di bilancio dei Ministeri per effetto di misure di revisione
della spesa e dalla riprogrammazione di alcuni fondi e trasferimenti del
bilancio dello Stato (circa 2,3 miliardi nel 2020 e 2021 e 1,2 miliardi nel
2022).
In termini di composizione della spesa, al netto delle spese per il
rimborso del debito e dei fondi da ripartire (che troveranno solo in corso di
esercizio una destinazione), circa il 24 per cento degli stanziamenti è
finalizzato alle politiche di previdenza e assistenza e altre politiche di
sostegno (prevalentemente assegnati alla missione 25 “Politiche previdenziali”).
Una quota leggermente inferiore è stanziata per politiche relative alla
salute e all’istruzione (21 per cento), mentre i servizi istituzionali e
generali assorbono quasi il 15 per cento delle risorse. La spesa per interessi
rappresenta il 11,8 per cento del totale e quella per i servizi pubblici
generali l’8,1 per cento, in buona parte destinati alla missione “Difesa e
sicurezza del territorio” e alla partecipazione italiana alle politiche di
bilancio in ambito UE. Oltre il 12 per cento della spesa è destinato agli
affari economici e quasi il 7 per cento a trasferimenti agli enti territoriali
per politiche di loro competenza (al netto di quelli per la spesa sanitaria che
sono considerati nella categoria Salute e Istruzione).
La spesa stanziata per interventi relativi alla cultura, all’ambiente e
alla qualità della vita assorbe meno dell’1 per cento del totale considerato
(vedi Figura I.1).”