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Conclusione anno scolastico 2020, il Decreto è ufficiale

lucia azzolina foto facebook

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legge approvato il 6 aprile in Consiglio dei Ministri contenente “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”. Il provvedimento è in vigore da oggi. Attesissimo soprattutto perché spiega come si svolgeranno gli esami di maturità e come funzioneranno le promozioni di fine anno.

Tutto ciò che è stato fatto sarà valorizzato. Quel che non si è potuto fare per difficoltà oggettive sarà recuperato, nell’interesse degli studenti e dei bambini – aveva chiosato il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in una precedente nota stampa-. Mettiamo al centro i diritti dei ragazzi. Nessuno sarà lasciato indietro. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno”.

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Il ministro Lucia Azzolina

Come si svolgeranno gli Esami di Stato

Scuola secondaria di I grado
Il decreto prevede che il Ministero possa, con provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’Esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato. Altrimenti si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti. In ogni caso ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.

Scuola secondaria di II grado
Il 96% dei ragazzi viene ammesso, in media, ogni anno, all’Esame finale. Quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno. Il decreto indica, poi, una doppia possibilità. Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi ci sarà l’orale. Se non si rientra a scuola, è previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.

Ammissione all’anno successivo

Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. Non ci sarà ‘6 politico’. ‘Congelato’, per quest’anno, il meccanismo dei debiti alla secondaria di II grado. All’inizio di settembre, infatti, invece degli abituali corsi di recupero delle insufficienze, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, dalla primaria fino alla classe quarta del secondo grado, recuperare e integrare gli apprendimenti: ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, potrà essere recuperato/approfondito all’inizio del prossimo. Ci sarà particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali.

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Chiusura anno scolastico, chiesto il tavolo tecnico con i sindacati e il Miur

sede Miur Trastevere Roma

Questa mattina, il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha incontrato in videoconferenza le organizzazioni sindacali rappresentative, per discutere sul prosieguo dell’anno scolastico e sulle altre tematiche inerenti al comparto scuola, tenendo conto del periodo critico che sta attraversando il nostro Paese. Tra le OO.SS. presente anche l’ANIEF che si è prodigato, immediatamente dopo, a inoltrare una formale richiesta di convocazione di un tavolo tecnico, congiuntamente con le altre OO. SS. rappresentative, sui provvedimenti volti alla chiusura dell’anno scolastico in corso, sull’avvio del prossimo anno scolastico e sui provvedimenti relativi alle istituzioni scolastiche derivanti dall’emergenza Coronavirus.

IL PARERE DI MARCELLO PACIFICO, PRESIDENTE ANIEF

“Come presidente ANIEF, fin dall’inizio dell’incontro, ho auspicato che questo tavolo possa diventare permanente perché, nel mese di aprile, ci si ritroverà a gestire in maniera ordinaria una situazione emergenziale. Cosa che invece non è accaduto nel mese di marzo, in cui si viveva ancora in una situazione straordinaria. Occorra che ci sia un maggior coinvolgimento da parte del sindacato nelle scelte che l’amministrazione deciderà di attuare, proprio perché il sindacato rappresenta tutti i lavoratori. Docenti e ATA, che in queste settimane si stanno prodigando con sacrificio a portare avanti l’anno scolastico”.

“A questo punto se si dovesse riaprire a maggio chiediamo al ministro dell’Istruzione di chiudere l’anno così senza mettere a rischio personale e studenti, per un mese, a pochi giorni dal picco contagio che dobbiamo ancora raggiungere. Basta dare indicazioni su come valutare scrutini ed esami”.