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Maturità 2021 e Esami di Stato, online la pagina web del Ministero dedicata

ministro patrizio bianchi videomessaggio scrivania

È online da qualche ora la pagina web dedicata alle prove conclusive del primo e del secondo ciclo di istruzione, istruzione.it/esami-di-stato/. Uno strumento, spiegano dal Ministero, che mette a disposizione di studentesse e studenti, ma anche dei docenti e di tutta la comunità scolastica, documenti e informazioni e materiali sugli Esami.

Sul portale sono caricate le Ordinanze che definiscono le prove di giugno, “tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese”, documenti di accompagnamento che forniscono informazioni dettagliate sulle modalità di svolgimento degli Esami di questo anno scolastico e una sezione riservata alle FAQ. Il sito, affermano dal Ministero, sarà solo uno degli strumenti pensati per sostenere la comunità scolastica in questo percorso. Come ogni anno, confermano dal Ministero, sono previste conferenze di servizio, sull’intero territorio nazionale, già in corso in queste settimane. Ma il supporto viaggia anche sui social. In vista degli Esami, infatti, sarà possibile interagire con il Ministero attraverso la rubrica social #MIrisponde con richieste di chiarimento o di approfondimento. Le risposte saranno fornite sempre attraverso i canali social. Ci sarà spazio anche per un racconto personale di questo particolare rito che resta nei ricordi di ogni generazione: attraverso la rubrica #ioMIricordo, il Ministero animerà, nel mese di giugno, a ridosso delle prove, un racconto corale in cui ciascuno potrà utilizzare l’hashtag per condividere i propri ricordi e le proprie esperienze legati agli Esami.

Grazie alla collaborazione tra il Ministero e la RAI, inoltre, ci saranno finestre dedicate agli Esami di Stato anche all’interno dei programmi di Rai Cultura (“#Maestri” e “La Scuola in Tivù”) e di RaiGulp (“La Banda dei Fuoriclasse”). In particolare, nell’ambito de “La Scuola in Tivù”, ci sarà un pacchetto di puntate dedicato alla spiegazione approfondita dei diversi passaggi dell’Esame del secondo ciclo. Mentre nell’ambito di “#Maestri” sarà data voce alle ragazze e ai ragazzi che si preparano per le prove. Tutti i materiali e le lezioni prodotti in questi mesi, sulle diverse discipline, saranno a disposizione delle studentesse e degli studenti e dei loro docenti per approfondimenti e ripassi. Tutte le puntate sugli Esami saranno disponibili su Raiplay e sul sito di Rai Scuola per poterne fruire anche dopo la messa in onda. Per i più piccoli, nell’ambito della “La Banda dei Fuoriclasse”, su RaiGulp ci saranno momenti tematici dedicati all’Esame del primo ciclo e alle discipline che ne saranno oggetto.

“Ragazze, ragazzi, abbiate fiducia in voi, abbiate fiducia nella scuola, abbiate fiducia, soprattutto, nel nostro Paese. Ognuno di voi ha il diritto di essere valutato. Per questo abbiamo scelto una formula, su cui voi state lavorando, che vi consentirà di esprimere tutto il vostro percorso. Con l’Esame – ha sottolineato – si passa da una fase all’altra della vita e questo è un momento importante, bisogna dargli tutto il peso. Il Ministero, i vostri docenti e tutta la comunità scolastica sono con voi in questo percorso”, così il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in un videomessaggio agli studenti.

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Maturità 2020 e Esami di Stato, arrivano le ordinanze: ecco come sarà

sede Miur Trastevere Roma

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha firmato nelle scorse ore le tre ordinanze sugli Esami di Stato e sulla valutazione finale delle studentesse e degli studenti, che sono visionabili sul sito del Ministero dell’Istruzione.

“Le tre Ordinanze – rende noto il Miur in una nota – tengono conto di quanto previsto dal decreto scuola, approvato in Consiglio dei Ministri ad aprile, e dell’emergenza coronavirus. Sono state firmate dopo essere state presentate ufficialmente alle Organizzazioni sindacali e sottoposte al parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, organo consultivo del Ministero, come previsto dalla normativa vigente”.

sede Miur Trastevere Roma
Sede Miur Trastevere Roma

La Ministra ha presentato i contenuti dei provvedimenti nelle scorse ore in conferenza stampa. “Con le Ordinanze – sottolinea la Ministra Azzolina – forniamo alle scuole indicazioni precise e condivise per affrontare la chiusura di un anno scolastico certamente straordinario. Non dobbiamo mai dimenticare che questa emergenza non era prevedibile e che la nostra scuola ha saputo reagire ad una pandemia che ha completamente rivoluzionato le abitudini di milioni di cittadini e studenti nel mondo. Nel corso delle settimane abbiamo seguito l’evolversi dello scenario epidemiologico, costruendo il quadro delle norme che accompagneranno le scuole in chiusura d’anno e nell’avvio del prossimo. Abbiamo scelto una linea precisa: affidarci alle indicazioni della scienza. Questo ha richiesto scelte dolorose come la chiusura delle scuole, ma abbiamo così contribuito alla tutela della salute di tutti”.

Seguono i testi delle ordinanze.

Le Ordinanze

Valutazione finale e recupero degli apprendimenti
L’Ordinanza sulla valutazione punta a valorizzare al meglio il percorso delle studentesse e degli studenti, tenendo conto della particolarità di questo anno scolastico e guardando anche al prossimo, con apposite misure di recupero degli apprendimenti. Molta attenzione viene posta agli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare a quelli con disabilità.

La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto nel corso dell’anno, in presenza e a distanza. Gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche con voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma per chi è ammesso con insufficienze o, comunque, con livelli di apprendimento non pienamente raggiunti sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare quanto non è stato appreso. L’integrazione degli apprendimenti partirà da settembre e potrà proseguire, se necessario, durante tuttol’anno scolastico 2020/2021.

La possibilità di non ammettere all’anno successivo è prevista solo in casi molto specifici, individuati dall’Ordinanza. 

Esami del primo ciclo
L’esame di Stato delle studentesse e degli studenti coincide, quest’anno, con la valutazione finale da parte del Consiglio di Classe e terrà conto anche di un elaborato prodotto dall’alunno, su un argomento concordato con gli insegnanti.

L’elaborato è uno strumento per valorizzare il percorso degli studenti: sarà consegnato e poi discusso, per via telematica, prima dello scrutinio finale. Per lo svolgimento di tutte le operazioni (consegna, discussione, scrutini) ci sarà tempo fino al 30 giugno. La valutazione finale terrà conto di tutto il percorso fatto dallo studente. Sarà possibile conseguire la lode.

Esami del secondo ciclo
Gli Esami del secondo ciclo avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. I crediti e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti.

Per dare il giusto peso al percorso scolastico, il credito del triennio finale è stato rivisto: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode.

La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da sei membri interni e un Presidente esterno.
Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato sulle discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Seguirà la discussione di un breve testo studiato durante l’ultimo anno nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana. Saranno poi analizzati materiali, coerenti con il percorso fatto, assegnati dalla commissione. In chiusura, saranno esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.

Le misure di sicurezza per gli Esami
Oggi è stato anche presentato il documento con le misure organizzative, di prevenzione e protezione per lo svolgimento in sicurezza degli Esami di Stato predisposto dal Comitato tecnico-scientifico. Documento che sarà poi inviato alle scuole dopo la firma di un apposito Protocollo condiviso con le Organizzazioni sindacali.

Sarà assicurata la pulizia quotidiana di tutti gli spazi che dovranno essere utilizzati. Le aule dove si tengono le prove saranno pulite anche alla fine di ogni sessione d’esame (mattina/pomeriggio). Ci saranno percorsi predefiniti di entrata e uscita. I locali dovranno essere ben areati. Previsto il distanziamento di 2 metri fra candidati e commissari e fra gli stessi commissari. Sarà necessario indossare la mascherina. Gli studenti potranno abbassarla nel corso del colloquio, ma restando a distanza di sicurezza, 2 metri. Non sono necessari i guanti: negli istituti ci saranno prodotti igienizzanti. Ogni candidato potrà portare con sé al massimo un accompagnatore, che dovrà anche lui rispettare le misure di distanziamento e indossare la mascherina.

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Scuola, le ipotesi per la ripartenza: didattica mista, concorsi, maturità in presenza

lucia azzolina foto facebook

Nella ridda di ipotesi che si stanno susseguendo sulle modalità di ritorno in classe a settembre, spunta anche quella della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: non ci saranno doppi turni, ha garantito, ma gli studenti andranno in classe alternati, metà settimana un gruppo e metà settimana l’altro gruppo.

lucia azzolina foto facebook
Lucia Azzolina (foto: Facebook)

DIDATTICA “MISTA”

In ogni caso gli studenti sarebbero sempre “collegati” da casa quando non saranno in aula. Innanzitutto la certezza è che “a settembre si deve tornare a scuola, gli studenti hanno diritto di tornare a scuola”, ha puntualizzato la ministra. Un principio che vale anche “per le scuole elementari”. Il modello dovrebbe essere uguale per tutti, con una didattica “mista”: un po’ da casa e un po’ in classe, almeno lì dove sarà possibile.

SUBITO A SCUOLA

La ministra ha anche ricordato che da domani, 4 maggio, “molti italiani torneranno a lavorare e bisognerà dare risposte immediate alle molte famiglie con bambini piccoli. Insieme al ministro Bonetti stiamo lavorando a un protocollo per far sì che piccoli gruppi di bambini, quattro o massimo cinque, possano essere seguiti. Tutto ciò in collaborazione con gli enti locali che stanno facendo la loro parte. A breve questo protocollo sarà sottoposto al Comitato tecnico-scientifico”. E i locali per accogliere i bambini potrebbero essere anche quelli scolastici.

MATURITÀ IN PRESENZA

Sull’esame di maturità la ministra non ha dubbi: si può fare di persona. Gli esami di Stato inizieranno dal 17 giugno, di persona: “Gli esami in presenza si possono fare. In ambienti molto larghi, con tutte le sicurezze del caso”. E con un “parere positivo del Comitato tecnico-scientifico si possono fare”. Gli studenti, secondo Azzolina, “hanno il diritto di guardare negli occhi di propri insegnanti quando faranno l’esame”.

PIÙ LAVORO PER I DOCENTI

Parlando del personale scolastico, Azzolina ha riposto a chi ha paventato, con la didattica “mista”, un maggiore impegno dei docenti, dovuto all’esigenza di avviare delle lezioni con classi divise in gruppi. “Togliamoci dalla testa che gli insegnanti facciano 18, 24 o 25 ore, quelle sono quelle fatte di viso con gli studenti, perché c’è tutto un tempo necessario alla preparazione delle lezioni, di correzione, di studio e di ricerca che fa parte dell’orario della classe docente”, ha puntualizzato.

CONCORSI

Sulle assunzioni ha dichiarato che “la scuola risponde al futuro del Paese, alle famiglie, agli studenti e al personale: chi in questi giorni sta dicendo che si possono fare concorsi per titoli e che da settembre si assumerebbero subito i docenti grazie a questi concorsi sta mentendo spudoratamente. Si tratta di concorsi attesi da anni. Se noi cambiassimo le norme, a settembre non assumeremmo proprio nessuno, assumeremmo solo chi è nelle graduatorie ad esaurimento e chi era nelle graduatorie dei concorsi precedenti ma non i precari che oggi chiedono di essere assunti. La politica lo deve dire chiaramente”.

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Conclusione anno scolastico 2020, il Decreto è ufficiale

lucia azzolina foto facebook

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo del decreto legge approvato il 6 aprile in Consiglio dei Ministri contenente “Misure urgenti sulla regolare conclusione e l’ordinato avvio dell’anno scolastico e sullo svolgimento degli esami di Stato”. Il provvedimento è in vigore da oggi. Attesissimo soprattutto perché spiega come si svolgeranno gli esami di maturità e come funzioneranno le promozioni di fine anno.

Tutto ciò che è stato fatto sarà valorizzato. Quel che non si è potuto fare per difficoltà oggettive sarà recuperato, nell’interesse degli studenti e dei bambini – aveva chiosato il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina in una precedente nota stampa-. Mettiamo al centro i diritti dei ragazzi. Nessuno sarà lasciato indietro. Ci sarà una valutazione seria e coerente con quanto svolto durante tutto l’anno”.

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Il ministro Lucia Azzolina

Come si svolgeranno gli Esami di Stato

Scuola secondaria di I grado
Il decreto prevede che il Ministero possa, con provvedimento specifico, modificare l’impianto dell’Esame. Se sarà possibile farlo in presenza, potrà essere semplificato. Altrimenti si procederà con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, prevedendo la consegna anche di un elaborato da parte degli studenti. In ogni caso ci sarà una valutazione seria e corrispondente all’impegno degli alunni.

Scuola secondaria di II grado
Il 96% dei ragazzi viene ammesso, in media, ogni anno, all’Esame finale. Quest’anno tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso relativi alla classe V e il voto finale saranno comunque basati sull’impegno di tutto l’anno. Il decreto indica, poi, una doppia possibilità. Se i ragazzi potranno rientrare a scuola entro il 18 maggio, ci sarà un esame con commissione interna. La prima prova, Italiano, sarà preparata dal Ministero. La seconda, quella diversa per ciascun indirizzo, sarà predisposta dalle commissioni. Poi ci sarà l’orale. Se non si rientra a scuola, è previsto il solo colloquio orale. Resta ferma la necessità di raggiungere almeno il punteggio di 60/100 per ottenere il diploma.

Ammissione all’anno successivo

Il decreto prevede che tutti possano essere ammessi all’anno successivo, ma tutti saranno valutati, nel corso degli scrutini finali, secondo l’impegno reale. Non ci sarà ‘6 politico’. ‘Congelato’, per quest’anno, il meccanismo dei debiti alla secondaria di II grado. All’inizio di settembre, infatti, invece degli abituali corsi di recupero delle insufficienze, sarà possibile, per tutti i cicli di istruzione, dalla primaria fino alla classe quarta del secondo grado, recuperare e integrare gli apprendimenti: ciò che non è stato appreso, o appreso in parte quest’anno, potrà essere recuperato/approfondito all’inizio del prossimo. Ci sarà particolare attenzione ai ragazzi con disabilità e a quelli con bisogni educativi speciali.

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Coronavirus e Esami di Stato: “A giorni la decisione ufficiale”

lucia azzolina foto facebook

Sugli Esami di Stato il confronto è aperto e a giorni saranno comunicate decisioni ufficiali in merito. È quanto rende noto, attraverso una nota stampa, il Ministero dell’Istruzione. “Nelle scorse ore c’è stato un confronto per ascoltare le proposte di tutte le forze di maggioranza. Le decisioni che saranno prese dovranno tener conto della situazione d’emergenza che il Paese sta vivendo. L’impegno è quello di lavorare su molteplici scenari”.

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Lucia Azzolina

Il Ministero ricorda ancora una volta che la Ministra Azzolina si è sempre detta favorevole a una valutazione seria dell’anno scolastico in corso e degli Esami, nel rispetto del lavoro che stanno portando avanti i docenti e dell’impegno di famiglie e studenti. Ribadirlo vuol essere l’ennesimo segnale che l’anno scolastico non sarà annullato.

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Maturità 2019, eccellenze meridionali: gli studenti più bravi in Campania, Puglia e Sicilia

Solitamente in tutte le classifiche legate all’universo scuola le regioni meridionali si piazzano sempre ai fanalini di coda – o in testa, se parliamo di dati negativi. Si veda ad esempio l’abbandono scolastico o la sicurezza degli istituti e dei plessi scolastici.

Bello, invece, il dato legato alla maturità 2019 e in particolar modo ai 100 e lode. Secondo il Ministero dell’Istruzione, che lo scorso 22 luglio ha rilasciato i primi dati relativi agli Esami di Stato, la “Regione con il più alto numero assoluto di diplomati con lode è la Campania (1.287), seguita da Puglia (1.225) e Sicilia (817)”.

Ma non solo le cifre assolute: anche le percentuali relative premiano il Mezzogiorno: guardando al rapporto percentuale tra diplomati con lode e diplomati totali, infatti, la “percentuale più alta viene registrata in Puglia (3,4%), seguita da Calabria (2,6%) e Umbria (2,4%)”.

Voti alti? Meglio nei licei

Nei Licei le votazioni si confermano mediamente più alte, conferma il Miur: il 2,5% ha conseguito la lode, il 7,7% ha avuto 100, il 12,3% tra 91 e 99, il 18,5% tra 81 e 90, il 29,2% tra 71 e 80.

Tra i Licei, è l’indirizzo Classico a primeggiare nei risultati al di sopra della fascia tra 80 e 100.

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MIUR pubblica i dati sugli Esami di Maturità: più diplomati con 100 e lode, meno quelli sopra il 70

sede Miur Trastevere Roma

Sono disponibili dal 22 luglio i primi dati che “dipingono” la situazione post Esami di Stato della Scuola secondaria di II grado (in sintesi maturità).

Sebbene i dati restino particolarmente stabili, in base alle rilevazioni effettuate dal MIUR si può fare una semplice considerazione: aumenta la forbice tra chi ha raggiunto la sufficienza per il rotto della cuffia o giù di lì e chi invece ha ottenuto voti eccellenti.

In sintesi, agli estremi ci sono più studenti che al centro, nella forbice di voti tra il 70 e il 90 per intenderci.

Il Miur registra “un aumento dei diplomati con 100 e lode: sono l’1,6%, l’anno scorso erano l’1,3%. Diminuiscono complessivamente gli studenti che hanno conseguito un voto superiore a 70/100: sono il 61,7%, rispetto al 64,5% di un anno fa”.

“Quest’anno – continua la sintesi disponibile sul sito del Ministero – è stato ammesso all’Esame il 96,1% dei candidati scrutinati (nel 2018 era stato il 96%). I diplomati finali risultano essere il 99,7%, erano il 99,6% nel 2018. Se le lodi aumentano, i diplomati con il 100 ‘secco’sono in leggero calo: sono il 5,6%, nel 2018 erano il 5,7%. Cresce la percentuale dei ragazzi con voto compreso tra 91 e 99, dal 9% al 9,8%. Diminuiscono sensibilmente i voti nella fascia 81-90, dal 19,6% al 16%; calano leggermente i 71-80, dal 28,9% al 28,7%. In aumento i punteggi al di sotto del 70, il 38,3% rispetto al 35,5% del 2018. I 61-70 sono il 31,4% (erano il 27,7% nel 2018). I 60 scendono dal 7,8% al 6,9%“.

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Nuova maturità 2019, si arrichiscono con dettagli sull’orale le FAQ del Miur

Sul sito del Miur, nell’apposita sezione legata agli Esami di Stato, si arricchisce l’area FAQ (Frequently Asked Questions) particolarmente seguita da studenti e docenti che sono in procinto di affrontare la nuova maturità 2019. Si tratta di argomenti legati soprattutto alla prova orale che desta ancora parecchia curiosità: se tutto o quasi si è ormai compreso delle due prove scritte, meno invece sono le informazioni chiare riguardanti il colloquio finale. Ne riportiamo alcune.

Chi preparerà le buste per la prova orale? 
Sarà la Commissione stessa a predisporle, in un’apposita sessione di lavoro. Nelle buste vi saranno materiali utili per poter avviare il colloquio. La scelta dei materiali (testi, documenti, progetti, problemi) sarà effettuata tenendo conto della specificità dell’indirizzo e del percorso effettivamente svolto nella classe secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Classe nel documento che sarà predisposto entro il 15 maggio, proprio in vista dell’Esame di Stato.

Fornirete esempi di come si svolgerà l’orale?
Il Ministero predisporrà esempi significativi delle tipologie di materiali simili a quelli che potrebbero essere proposti all’orale dalle singole commissioni che dovranno tenere conto dello specifico percorso della classe.

Come funziona il meccanismo delle buste?
Ogni commissione preparerà un numero di buste pari al numero dei candidati, più due. Ad esempio per una classe di 20 studenti, le buste saranno 22. Ciascuno studente potrà dunque sempre scegliere tra un terna di buste. Dal primo all’ultimo candidato. Saranno così garantite trasparenza e pari opportunità a tutti.

Cosa troveranno gli studenti nelle buste? 
Ci saranno materiali che forniranno uno spunto per l’avvio del colloquio. Un testo poetico o in prosa, un quadro, una fotografia, un’immagine tratta da libri, un articolo di giornale, una tabella con dei dati da commentare, un grafico, uno spunto progettuale, una situazione problematica da affrontare: sono tutti esempi che di ciò che le commissioni potranno scegliere per introdurre un percorso integrato e trasversale che permetta di affrontare lo specifico contenuto delle discipline.

In che modo l’Alternanza Scuola-Lavoro rientra nell’orale? 
Il candidato all’orale potrà illustrare l’esperienza svolta nei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento tramite una relazione e/o un elaborato multimediale.

Che cosa potrà essere chiesto per Cittadinanza e Costituzione? 
L’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione è basato sullo svolgimento di attività (percorsi, progetti, etc.) finalizzate a sviluppare le competenze di cittadinanza in diversi ambiti, come, a puro titolo di esempio, educazione alla legalità, alla cittadinanza attiva, etc. Tutti i Consigli di Classe, nell’ambito del documento del 15 maggio che raccoglie quanto svolto dalla classe, evidenzieranno e descriveranno tali percorsi, che saranno poi oggetto di una sezione specifica del colloquio.

L’elenco completo è disponibile a questo link.

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Maturità 2019: il voto di ammissione sarà deciso da tutti i docenti

aula generica esami maturità 2019

Il Ministro dell’istruzione, tramite il suo Vice Ministro Fioramonti, spiega le novità del nuovo esame di maturità riguardo al voto di ammissione. Spiega che il voto Ammissione Maturità 2019 lo decideranno tutti i docenti.

Il Vice Ministro Fioramonti ci tiene a specificare che il voto di ammissione all’esame di Stato è riferito al percorso scolastico triennale dell’alunno, ma non sarà una sommatoria o una media dei voti, ma sarà una valutazione globale dello studente, che terrà conto dell’impegno e delle modalità di apprendimento dello stesso.

Deciso da tutti i docenti componenti del Consiglio di Classe compresi i docenti di religione e dai docenti delle attività alternative il voto di ammissione sarà un voto unico rappresentante lo studente sebbene le norme precedenti facevano riferimento al percorso scolastico triennale dello studente e che non teneva conto delle medie aritmetiche dei voti assegnati alle singole discipline.

Pertanto, la circostanza che la valutazione espressa dal docente di religione cattolica si riferisca ad un giudizio e non ad un voto in decimi, non inficia la partecipazione alla deliberazione in merito all’attribuzione del voto di ammissione all’esame di Stato dal momento che, si ribadisce, tale voto di ammissione all’esame non è, e non era, frutto di una media aritmetica.

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Maturità 2019 e doppia prova bidisciplinare, la Gilda: “Modifiche sbagliate”

studenti liceo esame maturita

La maturità 2019 continua a tenere banco nel dibattito sul mondo della scuola. Dopo la polemica per le simulazioni della seconda prova di Fisica delle scorse ore, arriva adesso la stroncatura della nuova modalità d’esami da parte della Gilda degli Insegnanti attraverso il suo coordinatore Rino Di Meglio: “Un cambiamento sbagliato nella forma e nella sostanza che contestiamo”.

No alla doppia materia

“Dal cilindro di viale Trastevere salta fuori la doppia materia per la seconda prova scritta, una bidisciplinarietà dai tratti confusi che non agevolerà di certo gli studenti. Per non parlare, poi, della prova orale che, con l’introduzione di una sorta di ‘argomentone’, finisce con il diventare una chiacchierata da bar. Singolare, inoltre, il sistema delle tre buste tra le quali i candidati dovranno pescare quella contenente lo spunto per l’inizio del colloquio. La scuola è tutta un quiz, insomma, parafrasando Renzo Arbore”, commenta laconico Di Meglio.

“Introdurre modifiche così profonde a metà anno scolastico è del tutto scorretto – incalza Di Meglio – perché il lavoro che gli insegnanti devono svolgere per preparare gli studenti ad affrontare la Maturità si fonda su un percorso complesso e articolato che va progettato fin dall’inizio dell’anno scolastico, non di certo a gennaio. A ben poco serviranno le simulazioni d’esame previste dal Miur tra febbraio, marzo o perfino aprile: gli insegnanti saranno comunque costretti a improvvisare cambiamenti di programmazione avendo a disposizione un periodo di tempo del tutto insufficiente. Non si possono cambiare le carte in tavola a gioco iniziato, dando indicazioni pochi mesi prima dell’esame su come prepararsi ad una prova che tiene conto del lavoro di tre anni”. 

“La scuola – ammonisce il coordinatore nazionale della Gilda – deve smettere di essere terreno di sperimentazioni continue senza capo né coda. Al Miur chiediamo di tornare sui suoi passi e di rinviare almeno di un anno l’applicazione del decreto, cominciando a preparare gli studenti dal terzo anno”.