Concorso ordinario infanzia-primaria: ANIEF avvia i ricorsi al Presidente della Repubblica. ANIEF avvia i ricorsi straordinari al PdR contro il bando di concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e primaria.
Scaduti i termini per adire il TAR Lazio, ANIEF avvia i ricorsi al
Presidente della Repubblica per l’ammissione al concorso per i posti di
sostegno anche degli iscritti alle selezioni del V ciclo TFA Sostegno e del
personale educativo abilitato al concorso per i posti comuni della scuola
primaria.
Adesioni entro il 31 luglio, data ultima per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso, sul portale ANIEF.
Sono moltissimi i precari che stanno aderendo ai ricorsi lanciati dal giovane sindatato. Anief ricorre per l’ammissione al concorso sostegno infanzia/primaria 2020 per gli iscritti alle selezioni per il V ciclo TFA Sostegno. Il ricorso, al Tar del Lazio, è avverso l’esclusione dal concorso ordinario 2020 infanzia/primaria per i posti di sostegno di coloro che sono iscritti alle selezioni per l’accesso al V ciclo Tfa sostegno.
La partecipazione al ricorso è possibile per coloro che alla data del 31 luglio 2020 non abbiano ancora svolto le prove di ammissione al V ciclo Tfa sostegno ovvero le abbiano svolte e superate.
Anief avvia ricorsi, al Tar del Lazio, avverso la tabella valutazione titoli
del concorso ordinario 2020 infanzia/primaria. Per visionare tutti i ricorsi, clicca
qui.
Il ricorso sarà presentato, al Tar del Lazio, avverso la tabella valutazione
titoli per ottenere la valutazione del servizio prestato nelle sezioni
primavera.
Il ricorso sarà presentato, al Tar del Lazio, avverso la tabella valutazione
titoli per ottenere la valutazione del servizio militare prestato non in
costanza di nomina.
Il ricorso sarà presentato, al Tar del Lazio, avverso la tabella valutazione
titoli per ottenere la valutazione del servizio aspecifico prestato su posto di
grado diverso.
Il ricorso sarà presentato, al Tar del Lazio, avverso la tabella valutazione
titoli per ottenere la valutazione del servizio prestato su posti di sostegno
anche nella procedura concorsuale per il posto comune.
Il bando del Concorso Ordinario 2020 Infanzia/Primaria prevede che le graduatorie di merito siano compilate con l’inserimento dei soli vincitori nel limite del contingente assegnato, maggiorato solo del 10% di idonei. ANIEF ha deciso di impugnare tale disposizione, memore del fatto che sulla stessa questione il Ministero già una volta, in occasione del concorso 2012, è stato costretto a tornare indietro proprio “grazie ai ricorsi da Anief depositati”.
ANIEF chiede che tutti gli idonei siano inseriti nelle graduatorie di merito
e che le GM siano utilizzate per le immissioni in ruolo fino al termine della
loro validità, anche oltre il limite del 10% di idonei oggi previsto.
È possibile preaderire gratuitamente al ricorso attraverso il portale ANIEF, l’effettiva adesione riguarderà successivamente coloro che supereranno tutte le prove del concorso ordinario 2020 infanzia/primaria ma che non si collocheranno nel novero dei vincitori o della maggiorazione di appena il 10% di idonei prevista dal bando.
Nella ridda di ipotesi che si stanno susseguendo sulle modalità di ritorno in classe a settembre, spunta anche quella della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: non ci saranno doppi turni, ha garantito, ma gli studenti andranno in classe alternati, metà settimana un gruppo e metà settimana l’altro gruppo.
DIDATTICA “MISTA”
In ogni caso gli studenti sarebbero sempre “collegati” da casa quando non
saranno in aula. Innanzitutto la certezza è che “a settembre si deve tornare a
scuola, gli studenti hanno diritto di tornare a scuola”, ha puntualizzato la
ministra. Un principio che vale anche “per le scuole elementari”. Il modello
dovrebbe essere uguale per tutti, con una didattica “mista”: un po’ da
casa e un po’ in classe, almeno lì dove sarà possibile.
SUBITO A SCUOLA
La ministra ha anche ricordato che da domani, 4 maggio, “molti italiani
torneranno a lavorare e bisognerà dare risposte immediate alle molte
famiglie con bambini piccoli. Insieme al ministro Bonetti stiamo
lavorando a un protocollo per far sì che piccoli gruppi di bambini, quattro o
massimo cinque, possano essere seguiti. Tutto ciò in collaborazione con gli
enti locali che stanno facendo la loro parte. A breve questo protocollo sarà
sottoposto al Comitato tecnico-scientifico”. E i locali per accogliere i
bambini potrebbero essere anche quelli scolastici.
MATURITÀ IN PRESENZA
Sull’esame di maturità la ministra non ha dubbi: si può fare di persona. Gli
esami di Stato inizieranno dal 17 giugno, di persona: “Gli esami in
presenza si possono fare. In ambienti molto larghi, con tutte le
sicurezze del caso”. E con un “parere positivo del Comitato tecnico-scientifico
si possono fare”. Gli studenti, secondo Azzolina, “hanno il diritto di guardare
negli occhi di propri insegnanti quando faranno l’esame”.
PIÙ LAVORO PER I DOCENTI
Parlando del personale scolastico, Azzolina ha riposto a chi ha paventato, con
la didattica “mista”, un maggiore impegno dei docenti, dovuto all’esigenza
di avviare delle lezioni con classi divise in gruppi. “Togliamoci dalla testa
che gli insegnanti facciano 18, 24 o 25 ore, quelle sono quelle fatte di viso
con gli studenti, perché c’è tutto un tempo necessario alla preparazione delle
lezioni, di correzione, di studio e di ricerca che fa parte dell’orario della
classe docente”, ha puntualizzato.
CONCORSI
Sulle assunzioni ha dichiarato che “la scuola risponde al futuro del Paese, alle famiglie, agli studenti e al personale: chi in questi giorni sta dicendo che si possono fare concorsi per titoli e che da settembre si assumerebbero subito i docenti grazie a questi concorsi sta mentendo spudoratamente. Si tratta di concorsi attesi da anni. Se noi cambiassimo le norme, a settembre non assumeremmo proprio nessuno, assumeremmo solo chi è nelle graduatorie ad esaurimento e chi era nelle graduatorie dei concorsi precedenti ma non i precari che oggi chiedono di essere assunti. La politica lo deve dire chiaramente”.
Con la pubblicazione del Bando in Gazzetta Ufficiale (Decreto n. 498, GU n.34 del 28-04-2020, del 28 aprile 2020), Anief avvia le procedure di adesione ai ricorsi per tutelare i diritti dei docenti esclusi dal nuovo concorso ordinario per la scuola Primaria e Infanzia e per contestare i criteri relativi alla percentuale di ammessi agli scritti dopo le prove selettive e la tabella di valutazione dei titoli dei servizi.
Tale data, precedente alla presentazione delle domande, risulta necessaria per rispettare i termini decadenziali di impugnativa del bando di concorso, del decreto ministeriale e della tabella allegata. I ricorrenti dovranno produrre successivamente la domanda di partecipazione secondo il modello fornito da Anief, se esclusi, nella tempistica indacata dal ministero dell’istruzione, pena l’improcedibilità.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE NAZIONALE ANIEF
Marcello Pacifico (Anief): “Abbiamo presentato delle proposte
emendative all’attuale bando in Senato dove abbiano anche chiesto di
confermare i contratti in essere e i ruoli assegnati ancorché con riserva al
personale che ha superato l’anno di prova. Se il Parlamento non modificherà
l’attuale decreto legge n. 22 sulla scuola, cercheremo risposte positive in
tribunale. Non è giusto escludere migliaia di ricorrenti per colpa dei ritardi
degli Atenei o per la non osservanza delle pronunce dei giudici”.
L’Anief apre un nuovo contenzioso seriale contro il concorso ordinario che
non risolverà comunque la “supplentite”. “Non è questo il modo di risolvere
l’urgenza di immissioni in ruolo immediate – commenta Marcello Pacifico,
presidente nazionale Anief – e dare stabilità a migliaia di precari della
scuola italiana che da abilitati, come i diplomati magistrale, da anni lavorano
nelle nostre scuole. Sottoporli a un’ulteriore procedura selettiva è assurdo.
Basti pensare che abbiamo ancora 500 maestre vincitrici del precedente concorso
in Sicilia ancora non assunte e per le quali stiamo ricorrendo al giudice del
lavoro e ancora migliaia di maestre con diploma magistrale assunte in ruolo
che saranno licenziate dopo il 30 giugno. Bisogna ritornare all’insegnamento
per moduli e ripristinare i 30 mila tagliati per ragioni finanziarie.”
Il giovane sindacato continua a ritenere illegittima la previsione per cui
non si fa la preselezione se il numero dei candidati è pari a 4 volte il numero
dei posti banditi mentre passano la pre-selezione soltanto i candidati inseriti
fino a tre volte il numero dei posti banditi. Poiché le prove pre-selettive non
si sono svolte, in questo caso, Anief
ha attivato la sola procedura di pre-adesione gratuita al ricorso che si
attiverà successivamente secondo nuove indicazioni.
TABELLA TITOLI, TROPPE LIMITAZIONI
L’Ufficio legale Anief ritiene ancora una volta lesiva la mancata
valutazione di alcuni servizi nella tabella di valutazione dei titoli,
peraltro, già sub iudice, durante le ultime procedure concorsuali, in
particolare, il servizio aspecifico, su posto di sostegno per materia
curricolare, nelle sezioni primavera o quello equiparabile quale servizio
militare di leva. Anche in questo caso, Anief ha aperto delle pre-adesioni
gratuite ai ricorsi che si attiveranno secondo nuove indicazioni dopo la
pubblicazione delle graduatorie di merito.
Per ulteriori informazioni e aderire ai ricorsi Anief avverso il bando del concorso ordinario per la scuola primaria e infanzia, clicca qui.
Si parte dalla grande platea di esclusi del concorso straordinario (docenti infanzia e primaria, paritarie e IeFP, educatori e Irc), con due anni di servizio o senza servizio specifico, con anni di servizio sul sostegno, alla tabella di valutazione dei titoli, alle stesse procedure di selezioni dei concorsi ordinari.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief) però avvisa: “Il Tar sarà invaso da migliaia di contenziosi. Servono profonde modifiche e assunzioni da graduatorie di istituto provinciali. Lo avevamo detto a novembre in audizione e ora c’è la possibilità di evitare un contenzioso enorme”.
Manca poco alla pubblicazione del bando di concorso ordinario per la scuola dell’Infanzia e Primaria: si stanno ultimando i conteggi dei posti vacanti e disponibili per gli anni 2020/21 e 2021/22, conferma Orizzonte Scuola.
I POSTI
I posti a disposizione sono noti da tempo, poiché in Gazzetta Ufficiale è
stato pubblicato il DPCM di
autorizzazione all’assunzione di 16.959 docenti con concorso ordinario: 10.624
per l’anno scolastico 2020/2021 e 6.335 per l’anno scolastico 2021/2022. Per
accedere non serviranno esperienze pregresse e nemmeno i 24 creduti formativi universitari
richiesti per la secondaria. Previste tre prove e la valutazione dei titoli.
In attesa del bando, è già delineato il percorso da
svolgere per partecipare al concorso ordinario per la scuola
dell’Infanzia e Primaria: sarà aperto a tutti coloro che sono in
possesso del titolo di studio richiesto per l’accesso, ma non saranno richiesti
i 24 CFU in discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle
metodologie e tecnologie didattiche (richiesti solo ai laureati per l’accesso
al concorso della secondaria), né requisiti di servizio di insegnamento). E
potranno partecipare anche i docenti di ruolo.
I TITOLI DI ACCESSO
Per i posti comuni, sarà richiesta la laurea in Scienze
della formazione primaria oppure il diploma
magistrale con valore di abilitazione e diploma
sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti
magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e
riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti,
comunque, entro l’anno scolastico 2001/02. Sarà ritenuto utile all’accesso
anche un analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto dal Miur. Per
i posti di sostegno sarà necessario essere in
possesso, oltre a uno dei titoli suddetti, del titolo di
specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa
vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all’estero e
riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
Saranno ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito
all’estero i titoli di cui alle lettere a) e b) del comma 1 e di cui al
comma 2, abbiano comunque presentato la
relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli
ordinamenti scolastici. Il decreto
scuola ha ampliato i requisiti di accesso, permettendo la
partecipazione con riserva dei docenti specializzandi SOS IV ciclo TFA
sostegno. Si allarga quindi la platea dei candidati al concorso.
LE PROVE
Il concorso si articolerà in una serie di prove consequenziali: la pre-selettiva (qualora,
come molto probabile, le domande di partecipazione siano superiori a quattro
volte il numero dei posti, e sarà di tipo computer-based, oltre che unica per
tutto il territorio nazionale); poi la prova scritta e la prova
orale. Sulla graduatoria finale, per i candidati risultati idonei,
inciderà anche la valutazione dei titoli. Sarà possibile
partecipare in un’unica regione per tutte le procedure per cui si ha titolo. Al
massimo quattro: infanzia, primaria, sostegno infanzia e sostegno primaria.
LA PROROGA DELLE GRADUATORIE DEL 2016
Nel frattempo, il Decreto
Scuola approvato alla Camera in questo momento al vaglio
del Senato, ha prorogato di un ulteriore anno la validità delle
graduatorie del concorso 2016, soluzione ponte che però da sola non
risolve granché. Ciò potrebbe incidere, seppur di poco, nella previsione dei
posti vacanti e disponibili per il prossimo triennio. In ogni caso, sottolinea
la rivista specializzata, il concorso sarà bandito esclusivamente nelle regioni
in cui, per il periodo considerato, ci saranno posti vacanti e disponibili, in
modo da assicurare le immissioni in ruolo.
LA POSIZIONE DI ANIEF
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief,
“non si comprende il motivo ancora perché lo Stato utilizzi le attuali maestre
per fare le precarie e non per assumerle, negando persino un nuovo concorso
straordinario previsto per le superiori e predisponendo licenziamenti nei
confronti di chi ha superato l’anno di prova”.
“Lo abbiamo ribadito di recente attraverso gli emendamenti
al decreto salva precari, dopo averlo chiesto in audizione alla
Camera lo scorso 12 novembre. Il concorso riservato sarebbe anche risposta
positiva al problema creato dalle due
sentenze della plenaria del Consiglio di Stato, non annullate dalla Cassazione,
che hanno defenestrato decine di migliaia di diplomati magistrali dalle GaE e
pure, in oltre 7 mila casi, dalle immissioni in ruolo dopo addirittura l’anno
di prova svolto”, conclude il sindacalista a capo dell’Anief.
LA PREPARAZIONE AL CONCORSO
Coloro che intendono prepararsi al concorso per la scuola
dell’Infanzia e Primaria possono accedere al percorso formativo predisposto da
Eurosofia: l’obiettivo è realizzare una preparazione esaustiva e ben
strutturata, grazie al supporto di docenti specializzati nella creazione di
materiali didattici specifici per i concorsi del comparto scuola. Si potrà
scegliere tra differenti modalità: corso on-line; in presenza; blended.
Consulta i programmi e le specifiche al seguente link.
Per informazioni chiamare il numero 091 7098311/357, il 3928825358 oppure
inviare un’email a segreteria@eurosofia.it
In seguito a numerose segnalazioni, Anief raccoglie l’appello di molti
docenti che, a causa di problemi tecnici verificatisi durante le procedure di
registrazione, non hanno potuto dichiarare tutti i servizi ed i titoli in loro
possesso o che comunque non sono stati correttamente valutati. Addirittura
altri docenti sono stati completamente esclusi dalle graduatorie. Al fine di
venire a capo della problematica e di dar loro la possibilità di integrare il
reale punteggio o di essere inseriti nelle graduatorie di merito, ANIEF
ha deciso di ricorrere al TAR.
“Molti docenti – spiega il sindacato – in seguito alla pubblicazione delle graduatorie dei concorsi straordinari indetti con DDG n. 1546 del 7 novembre 2018 (Infanzia e Primaria) e con DDG 85 del 1° febbraio 2018 (Secondaria) hanno riscontrato sulla loro posizione un punteggio più basso rispetto a quello che gli competeva o pari a “0”, pur avendo inserito tanti anni di servizio. Alcuni candidati in alcuni casi sono stati perfino esclusi senza conoscere il motivo”.
Pubblicato il Decreto ministeriale 327 del 9 aprile 2019 con il Regolamento,comprensivo di programmi e prove, del concorso ordinario per la scuola primaria e dell’infanzia. Lo rende noto la Gilda degli Insegnanti.
Pubblicati anche i decreti 328/19 (tabella di valutazione), e 329/19(requisiti componenti commissioni), e l’ordinanza 330/19 (formazione commissioni).
Sono ammessi a partecipare alla procedura concorsuale, che non prevede requisiti di servizio, i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
a. titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
b. diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.
2. Per le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria, è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all´estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.
3. Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all´estero i titoli di cui alle lettere a) e b) del comma 1 e di cui al comma 2, abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici.
Il concorso consterà di un’eventuale prova pre-seletttiva computer based, qualora le domande di partecipazione siano superiori a tre volte il numero dei posti, di una prova scritta e una prova orale.
In prima applicazione, si legge nel decreto, i concorsi, saranno banditi soltanto in quelle regioni ove le graduatorie di merito 2016 risultino esaurite o con un numero di aspiranti non sufficiente a coprire il fabbisogno nel biennio di riferimento.
Il contingente complessivo del concorso, annunciato dal comunicato stampa del Ministero del 10 novembre 2018 dovrebbe essere di 10.183 posti: 5.626 comuni e 4.557 di sostegno.
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