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Mobilità docenti, Anief contesta la “soddisfazione” del Ministro Azzolina: “Tanti scontenti”

Le domande di trasferimento dei docenti di ruolo hanno avuto esito positivo nel 49.053 dei casi: il ministero dell’Istruzione ha comunicato che ad avere avuto accesso alla mobilità territoriale sono stati il 54,3%, “per un totale di 8.000 spostamenti circa fuori Regione garantiti agli insegnanti”.

Ma questi dati, motivo di vanto per il Ministro Azzolina, sono in realtà letti in maniera diametralmente opposta dal giovane sindacato Anief.

TANTI SCONTENTI

“A leggere i commenti dei docenti – spiega Anief in una nota stampa – si comprende il grado di insoddisfazione di molti diretti interessati. In prevalenza, si tratta di insegnanti di ruolo che chiedono di avvicinarsi ai propri affetti, quasi sempre coincidenti con la propria terra di origine: ancora una volta, invece, la richiesta è stata negata. Anche in presenza di titoli e servizi, non del tutto considerati, e di posti vacanti e disponibili, che continuano a non essere messi a disposizione per la mobilità perché furbescamente posti in organico di fatto”.

I MOTIVI DEL DISAGIO

“Su Facebook, nel commentare gli esiti della prima fase di mobilità 2020 dei docenti, c’è chi ricorda che come “ogni anno la mobilità” anche quest’anno è stata “un incubo per tutti”; chi rivendica “i diritti di tutti quelli che hanno il blocco quinquennale della mobilità e pure dell’assegnazione provvisoria costretti lontani dai propri affetti”; chi si lamenta per essersi visto negare ancora una volta il trasferimento perché “assunto da concorso 2018 con assunzione a partire da settembre 2019”; una docente sostiene di essere “davvero stanca” di fare sempre il suo “dovere, ma rimanere comunque sempre fuori casa”; il problema è che “siamo ancora tantissime fuori regione. 8000 trasferimenti sono solo briciole!”, chiosa una collega insegnante”.

L’AZIONE DEL SINDACATO

“Proprio per venire incontro alle istanze mosse, spesso a ragione, dei docenti a cui è stato negato il trasferimento di sede scolastica, il sindacato Anief ha avviato una serie di ricorsi, da presentare dopo avere valutato caso per caso. In particolare, il giovane sindacato, al fine di tutelare le categorie escluse e che vogliono far valere i propri diritti rispetto alla mobilità, ha avviato una serie di ricorsi al Giudice del Lavoro“.

I SINGOLI RICORSI

Nello specifico, le impugnazioni contro il mancato trasferimento riguardano:

Ricorso volto a consentire la mobilità ai docenti assunti su posti residui quota 100 con retrodatazione giuridica al 1° settembre 2019

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli mobilità, per ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio per la mobilità 2020/21, la valutazione del servizio pre-ruolo o di altro servizio di ruolo prestato nella scuola paritaria/ nei percorsi di formazione professionale / nelle scuole comunali, o per ogni anno di servizio pre-ruolo o di altro servizio di ruolo effettivamente prestato in scuole paritarie/corsi di formazione professionali/scuole comunali anche situati nelle piccole isole.

Ricorso volto al riconoscimento dell’esonero dal vincolo quinquennale di permanenza nella scuola di immissione in ruolo dei docenti assunti da Fit nell’a.s. 2019/20 (anche ex D.M. 631/2018) con disabilità personale o di un congiunto che si assiste riconosciuta prima del concorso.

Ricorso contro il vincolo quinquennale di permanenza nella sede di immissione in ruolo dei docenti Fit assunti nell’a.s. 2019/20 (anche ex D.M. 631/2018).

Ricorso volto al riconoscimento della precedenza di cui al punto IV del Ccni mobilità anche nei trasferimenti interprovinciali in favore del pendente referente unico che presta assistenza al genitore disabile.

Ricorso contro il vincolo quinquennale per il passaggio da sostegno a posto comune/curricolare computando anche il servizio svolto su posto di sostegno durante il precariato.

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli mobilità triennio 2019/22, per la valutazione dell’abilitazione SSIS, del diploma SSIS anche di sostegno (punti 5), del titolo TFA conseguito (anche sostegno) e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli relativa alla compilazione delle graduatorie interne d’istituto, per ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle Graduatorie Interne d’Istituto, il servizio pre-ruolo svolto nelle scuole paritarie.

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli relativa alla compilazione delle graduatorie interne d’istituto, per ottenere, ai fini dell’attribuzione del punteggio nelle Graduatorie Interne d’Istituto, il servizio pre-ruolo al pari di quello prestato dopo la nomina (punti 6 e per intero).

Ricorso avverso la tabella valutazione titoli mobilità d’ufficio, per ottenere nelle graduatorie interne d’istituto 2019/2020 l’attribuzione del punteggio, anche per la mobilità “a domanda condizionata”, dell’abilitazione SSIS, del diploma SSIS anche di sostegno, del titolo TFA conseguito (anche sostegno) e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.

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Mobilità 2019/20, ricorso Anief al Giudice del Lavoro per la tabella valutazione titoli

tribunale giustizia martelletto

Anief ha attivato il ricorso, al Giudice del Lavoro, avverso la tabella valutazione titoli mobilità triennio 2019/2022. Per saperne di più e aderire, clicca qui

Il giovane sindacato ha attivato il ricorso per la valutazione dell’abilitazione Ssis, del diploma Ssis anche di sostegno (5 punti), del titolo Tfa conseguito (anche sostegno) e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.

Il ricorso è rivolto al personale docente di ruolo che partecipa alle procedure di Mobilità nel triennio 2019/2022. Per saperne di più e aderire, clicca qui

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La Gilda pubblica la Guida alla Mobilità 2020-21

incontro miur sindacati azzolina

La Gilda degli Insegnanti, sindacato della scuola guidato da Rino Di Meglio, ha pubblicato nelle scorse ore un’utilissima guida alla Mobilità 2020-21, viste anche le recenti disposizioni provenienti dal Miur sull’argomento.

La guida è in progress e sarà aggiornata con le eventuali novità inerenti la mobilità.

Tra gli argomenti

– Normativa – Approfondimenti – Modulistica – Autodichiarazioni e materiali utili – Contenzioso – Link

L’opera è firmata da Antonietta Toraldo ed è visualizzabile e scaricabile qui.

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Mobilità 2020, i sindacati: “Inquietante ordinanza in questo momento storico”

“La decisione di dar corso all’ordinanza sulla mobilità del personale scolastico, così come al rinnovo delle graduatorie del personale ATA, nella situazione di emergenza che il Paese e la scuola stanno vivendo è inquietante, ed è proprio difficile capire come si faccia a sostenere che si tratta di una decisione presa nell’interesse del personale scolastico”. Lo denunciano i sindacati della scuola FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams in una nota.

“Da anni le domande di trasferimento si fanno on line, ma ciò non toglie che il periodo di presentazione delle domande veda coinvolte decine di migliaia di persone che hanno necessità di ricorrere alle segreterie scolastiche, agli uffici dell’Amministrazione, alle sedi sindacali, sempre affollate ogni anno all’inverosimile per soddisfare richieste di informazione e assistenza da parte del personale docente e ATA. Pensare dunque di prevedere lo svolgimento di questi adempimenti come se questa fosse una situazione ordinaria significa essere completamente fuori dalla realtà. Divieto di circolazione delle persone, scuole e uffici chiusi come è noto fino al 3 aprile, in Lombardia fino al 15, con la possibilità purtroppo di dover mettere in conto ulteriori proroghe. Fissare il termine delle domande al 21 aprile è assoluta mancanza di buon senso, incompatibile con le restrizioni alla circolazione delle persone giustamente adottate dal Governo, ma anche e soprattutto totale mancanza di rispetto per tante lavoratrici e lavoratori che oltre a vivere situazioni personali e familiari pesantissime, purtroppo in molti casi anche direttamente colpite dalla malattia, stanno producendo uno sforzo encomiabile per mantenere viva, tra mille difficoltà, l’attività didattica e la relazione educativa con gli alunni.

Tutto ciò fa passare in secondo piano la pur gravissima violazione, ancora una volta, delle regole che assegnano la mobilità all’ambito della disciplina negoziale, così come delle intese per aggiornare alla luce di novità normative i contenuti del contratto. Un confronto negato, che avrebbe fra l’altro consentito di individuare modalità diverse per gestire in tempi e modi ragionevoli la mobilità del prossimo anno scolastico, tenendo conto dell’impatto devastante che questa emergenza sta avendo sulla vita delle persone e dell´intera società.

Mai come in questi frangenti sarebbe necessario accogliere il messaggio all’unità e alla compattezza rivolto al Paese dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; spiace constatare che una ministra e il suo ministero si muovano in direzione opposta, moltiplicando le occasioni di tensione e conflitto piuttosto che ricercare unità e condivisione.

Emergono con evidenza gravi limiti, sia a livello politico che amministrativo, nella capacità di governo di un sistema complesso come quello dell’istruzione. È necessario che sia il Governo al massimo livello a farsi carico di questioni che esigono un alto livello di competenza e di responsabilità”.

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Mobilità docenti, Anief: “Che fine hanno fatto i posti Quota 100?”

aula scuola generica

L’ordinanza ministeriale sulla mobilità pubblicata il 23 marzo dal Ministero dell’istruzione non dice nulla riguardo all’accantonamento dei posti per le assunzioni da effettuarsi sui posti liberati tardivamente dai pensionamenti Quota 100. Lo afferma Anief in una nota stampa.

“Ricordiamo, infatti, che la legge 159/2019 (art. 1 comma 18-quater) prevede che queste assunzioni siano effettuate garantendo ai beneficiari di poter scegliere con priorità, rispetto ai trasferimenti, la provincia e la sede di assegnazione”.

L’unico accenno, seppur indiretto, è quello contenuto al comma 5 art. 2 dell’ordinanza, che recita: “Il personale scolastico destinatario di nomina giuridica a tempo indeterminato, successivamente al termine di presentazione delle domande di mobilità, può presentare domanda entro 5 giorni dalla nomina e, comunque, nel rispetto dei termini ultimi per la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità di cui al comma 4”.

aula generica esami maturità 2019

“Questa formulazione – spiegano dal sindacato – lascia, infatti, aperta la possibilità che si possano effettuare nomine giuridiche anche dopo il termine di presentazione delle domande e che anche per queste, al netto delle vincoli previsti nella stessa ordinanza, sia possibile chiedere la mobilità entro il termine ultimo di comunicazione al SIDI. Ma nulla si dice riguardo al necessario accantonamento prioritario dei posti per i docenti da assumere con nomina giuridica decorrente dal 1° settembre 2019”.

“È assolutamente necessario – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – che il ministero dia precise rassicurazioni sul punto e indichi chiari riferimenti temporali e operativi, anche alla luce dell’emergenza in atto, rispetto alle assunzioni attese da migliaia di docenti.

L’art 1 comma 18-quater della L. 159/2019

18-quater. In via straordinaria, nei posti dell’organico del personale docente, vacanti e disponibili al 31 agosto 2019, per i quali non è stato possibile procedere alle immissioni in ruolo, pur in presenza di soggetti iscritti utilmente nelle graduatorie valide a tale fine, in considerazione dei tempi di applicazione dell’articolo 14, comma 7, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n.  26, sono nominati in ruolo i soggetti inseriti a pieno titolo nelle graduatorie valide per la stipulazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato, che siano in posizione utile per la nomina rispetto ai predetti posti. La predetta nomina ha decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019 e decorrenza economica dalla presa di servizio, che avviene nell’anno scolastico 2020/2021. I soggetti di cui al presente comma scelgono la provincia e la sede di assegnazione con priorità rispetto alle ordinarie operazioni di mobilità e di immissione in ruolo da disporsi per l’anno scolastico 2020/2021.  Le autorizzazioni già conferite per bandire concorsi a posti di personale docente sono corrispondentemente ridotte.

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Mobilità docenti, sul Miur l’ordinanza

sede Miur Trastevere Roma

Sul sito del Ministero dell’Istruzione è disponibile l’Ordinanza relativa alla mobilità del personale docente, educativo ed Ausiliario,Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2020/2021.

Disponibile anche l’ordinanza per i docenti di religione cattolica. Il personale docente potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020. Entro il 5 giugno si concluderanno gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero. Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 26 giugno.

Il personale educativo potrà fare domanda nel periodo 4-28 maggio 2020, gli adempimenti saranno chiusi il 22 giugno, la pubblicazione dei movimenti avverrà il 10 luglio.

Gli A.T.A. potranno presentare domanda fra l’1 e il 27 aprile 2020, gli adempimenti saranno chiusi entro l’8 giugno, gli esiti saranno pubblicati il 2 luglio.

Per i docenti di religione cattolica, la presentazione delle domande è prevista dal 13 aprile al 15 maggio 2020. Mentre gli esiti dei movimenti saranno pubblicati l’1 luglio 2020.

Per ulteriori informazioni clicca qui: SITO MIUR

(fonte: Miur)

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Anief: “Su mobilità poca sintonia tra Miur e sindacati”

lucia azzolina foto facebook

Anche sulla mobilità del personale scolastico c’è poca sintonia tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati: per i dirigenti ministeriali e la ministra Lucia Azzolina occorre rispettare i tempi previsti, anche in presenza di uffici scolastici in operatività ridotta per l’emergenza del Coronavirus. Invece, per le organizzazioni che rappresentano i lavoratori occorre posticipare la tempistica, già slittata perché inizialmente fissata al 16 marzo. Alcuni giorni dopo la suddetta richiesta sindacale, illustrando le misure sulla scuola previste nel decreto legge “cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020, la ministra Lucia Azzolina ha affermato: “La mobilità andrà assolutamente avanti, il personale ha tutto il diritto di ricongiungersi con i propri cari. Sempre la ministra non ha, tuttavia, dato indicazioni specifiche sulle date effettive di presentazione delle domande o della pubblicazione dell’ordinanza ministeriale che darà avvio alle operazioni.

Per Anief, tuttavia, il nodo della questione non è la tempistica di pubblicazione dell’ordinanza, bensì il contenuto. A partire dalla conferma dei vincoli di permanenza sul proprio posto, come quello quinquennale da quest’anno imposto ai neo-assunti da GMRA della secondaria e quello contrattuale su sostegno che impedisce il passaggio su disciplina se non dopo 5 anni e senza la possibilità di computare gli anni di preruolo. Entrambi, pregiudicano il ricongiungimento dei propri affetti, pure in presenza di posti disponibili: nel caso del blocco per un lustro degli immessi in ruolo nella secondaria, che il prossimo anno sarà esteso a tutti gli immessi in ruolo a prescindere dalla graduatoria da cui saranno convocati, Anief conferma l’intenzione di impugnare l’ordinanza per sollevare questione di illegittimità costituzionale delle norme introdotte dalla legge n. 159/2019 a seguito della palese violazione del principio di uguaglianza sostanziale, parità di trattamento, ragionevolezza. Nel caso del blocco contrattuale su sostegno senza computare il servizio preruolo, il giovane sindacato ribadisce che è stato dichiarato più volte illegittimo nelle sentenze ottenute dal sindacato presso i tribunali di competenza.

Un altro punto critico del regolamento sulla mobilità è l’inibizione a fare domanda di trasferimento nei confronti di tutti gli insegnanti che nella precedente mobilità hanno chiesto e ottenuto una scuola con titolarità. Lo stesso vincolo sarà confermato per i trasferimenti dei prossimi due anni a meno che non si sia individuati come soprannumerari. In questo caso la limitazione è contenuta nel contratto nazionale sulla mobilità, voluto dai sindacati maggiori, nel quale è stato introdotto l’impedimento triennale in tutti i casi in cui si è ottenuta una scuola attraverso il codice puntuale della istituzione scolastica prescelta.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

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