In
occasione della Giornata Internazionale per la Consapevolezza sull’autismo,
martedì 2 aprile alle ore 15, presso l’ITA “Giuseppe Garibaldi” di Roma in via
Ardeatina n.524, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Marco Bussetti, parteciperà, insieme alla sindaca di Roma Capitale e Città
Metropolitana, Virginia Raggi, alla presentazione del progetto “Casale delle
Arti e dei Mestieri”.
All’illustrazione
del progetto, che mira all’inclusione sociale e lavorativa di ragazzi con
disabilità psichica e relazionale o che vivono in condizioni di disagio,
seguiranno i saluti istituzionali del Ministro e della Sindaca.
Il
“Casale delle Arti e dei Mestieri” sarà realizzato presso l’ITA “Giuseppe
Garibaldi” e l’ITAS “Emilio Sereni”, entrambi diretti dalla Professoressa
Patrizia Marini. A moderare l’incontro sarà Gianluca Nicoletti, giornalista,
ideatore del progetto e presidente della Onlus Insettopia, coinvolta
nell’iniziativa.
Il
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha
incontrato ieri l’Ambasciatore d’Israele in Italia Ofer Sachs. Un confronto
cordiale e proficuo, nel corso del quale il Ministro ha ribadito la volontà, da
parte del MIUR, di rafforzare la collaborazione e la cooperazione fra i due
Paesi, in particolare in materia di istruzione e ricerca. Maggiori azioni
saranno dedicate anche al contrasto ad ogni forma di antisemitismo attraverso
l’educazione delle giovani generazioni. Sul fronte della cooperazione
accademica, è stato affrontato il tema dell’allargamento del riconoscimento
reciproco dei titoli universitari conseguiti nei due Paesi.
Bussetti
ha ribadito la necessità di un impegno costante di memoria e sensibilizzazione
attraverso campagne da realizzare nelle scuole “pensando ai giovani come gli
adulti del domani, in grado di far capire i pericoli dovuti all’odio del
diverso”. Il Ministro ha inoltre accettato l’invito rivoltogli
dall’Ambasciatore Sachs a recarsi in visita in Israele nei prossimi mesi.
Realizzare
lo Spazio europeo dell’Istruzione entro il 2025, ampliare le possibilità di
mobilità degli studenti che aderiscono al programma Erasmus+ con maggiori
risorse comunitarie, trovare percorsi di sostegno a livello europeo per
l’introduzione dell’Educazione motoria sin dalla Scuola primaria.
Sono i temi affrontati dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca, Marco Bussetti, e dal Commissario Europeo per l’Istruzione, la
Cultura, la Gioventù e lo Sport, Tibor Navracsics, in un incontro che si
è tenuto ieri pomeriggio al MIUR.
Il
Ministro Bussetti ha ribadito la disponibilità dell’Italia a sostenere
attivamente la costituzione dello Spazio europeo dell’Istruzione entro il 2025,
un progetto lanciato proprio dal Commissario Navracsics.
Dal colloquio è emerso inoltre come, in seguito alla firma dell’accordo con la
Santa Sede per il reciproco riconoscimento dei titoli universitari, l’Italia
occupi un ruolo primario nel sostenere progetti Erasmus+ aperti anche agli
studenti degli Atenei della Santa Sede, come auspicato anche dal Commissario
Europeo.
Il
Ministro ha infine tenuto a sottolineare l’importanza della norma che introduce
la presenza di docenti abilitati all’insegnamento dell’Educazione motoria sin
dalla Scuola primaria e la necessità di darle un respiro anche transnazionale,
attingendo alle esperienze e ai progetti europei. Bussetti ha inoltre
dichiarato la disponibilità dell’Italia a partecipare ad attività sperimentali
che riguardino l’Educazione motoria e lo sport nelle scuole.
La
scuola italiana parteciperà attivamente alle celebrazioni dei 200 anni de
“L’Infinito” di Giacomo Leopardi con un grande evento, il 28 maggio prossimo,
dal titolo ‘200 – duecento Infinito’. Gli studenti saranno infatti invitati,
grazie ad una collaborazione fra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca e Casa Leopardi, nata da una idea di Olimpia Leopardi,
immediatamente accolta dal Ministro Marco Bussetti, a dedicare la giornata al
poeta e a uno dei suoi più noti componimenti. I ragazzi potranno recitare, in
un flash mob che alle 11.30 attraverserà tutta l’Italia, proprio ‘L’Infinito’,
collegandosi idealmente, da una scuola all’altra, con la piazza centrale di
Recanati, città natale del poeta, dove il Miur premierà le scuole vincitrici
del concorso dedicato al bicentenario della celebre lirica.
Lo
ha annunciato il Ministro Marco Bussetti, questa mattina, intervenendo a
Recanati in occasione dell’inaugurazione degli eventi dedicati al bicentenario
de ‘L’Infinito’ che saranno promossi nel corso di tutto il 2019. L’apertura
delle celebrazioni è avvenuta nella ricorrenza della “Giornata Mondiale della
Poesia”.
“Leopardi
– ha spiegato il Ministro Bussetti – è stato un genio, e come tale ci parla
ancora, è nostro contemporaneo. Noi abbiamo il dovere di testimoniare la
modernità e l’importanza del suo pensiero e della sua opera per la cultura
italiana ed europea. La poesia non è un mero esercizio spirituale, ma è una
delle forme più potenti con cui l’uomo sta al mondo. La poesia è necessaria, è
una delle manifestazioni dello spirito. E la scuola – ha aggiunto – deve essere
una sorta di ‘convivio poetico’ in cui il dialogo tra tutte le varie forme
della cultura è fondamentale per la formazione dei ragazzi”.
Il
Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, questa
mattina si è recato a Crema, presso
l’Istituto “Vailati”, per incontrare i ragazzi coinvolti ieri nell’episodio di
San Donato Milanese.
“Voglio
portare la mia personale vicinanza a questi studenti che con il loro coraggio
hanno saputo affrontare una situazione drammatica, trovando la forza di
allertare chi li ha poi tratti in salvo – sottolinea Bussetti. Sono dei piccoli
eroi. Meritano il nostro rispetto e la nostra ammirazione. Voglio dirglielo di
persona e stare vicino ad una comunità che ha subito un episodio agghiacciante
sul quale le istituzioni preposte si stanno muovendo con decisione e rapidità”.
Il
Ministro ha già attivato, nella giornata di ieri, la task force del Miur sulle
emergenze educative per supportare la scuola e le famiglie.
“Le
affermazioni del ministro Bussetti ci stupiscono e amareggiano e le riteniamo
gravi e offensive nei confronti dei docenti e di tutto il sistema scolastico
del Sud”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli
Insegnanti, commenta le dichiarazioni rese dal ministro dell’istruzione ai
microfoni di NanoTv in occasione della sua visita in una scuola di Afragola, in
provincia di Napoli.
“Quando,
rispondendo alla domanda di un giornalista, afferma che per colmare il gap tra
le scuole del Nord e quelle del Sud non occorrono più risorse economiche ma
maggiore impegno, lavoro e sacrificio, Bussetti utilizza i soliti stereotipi e
luoghi comuni sul Sud fannullone. A tale proposito – sottolinea Di Meglio –
giova ricordare al ministro che il 40% degli insegnanti in servizio al Nord
proviene dalle regioni meridionali, a dimostrazione che la nostra non è di
certo una categoria professionale di nullafacenti”.
“l’Italia
sta attraversando un momento di oggettiva difficoltà e fomentare nostalgie
preunitarie, come sta avvenendo con la riforma dell’autonomia differenziata,
nuoce al nostro Paese e un ministro della Repubblica dovrebbe guardarsene bene
dal farlo”, conclude il coordinatore nazionale della Gilda.
“La riforma della scuola primaria passa dall’introduzione del maestro di educazione fisica”. L’ha detto il Ministro Marco Bussetti in un’intervista al quotidiano Il Giorno, a proposito dei circa 11 mila docenti necessari nella scuola primaria. “L’introduzione sarà però graduale e riguarderà i prossimi tre anni scolastici”, ha sottolineato il Ministro, che ha anche anticipato un avvio parziale della novità: “I docenti di educazione fisica presenti nelle classi quarta e quinta”. La replica di Marcello Pacifico (Anief): “Le ore dedicate all’educazione motoria non intacchino i programmi curriculari, ma siano aggiuntive. E la novità sia estesa al più presto a tutte le classi della primaria”
Nella scuola primaria, stando a quanto previsto dalla
riforma, saranno introdotti i maestri di educazione motoria alla quale verrà
destinata una classe di concorso ad hoc,
dove saranno collocati dopo avere svolto una selezione riservata a loro. Il
progetto sembrerebbe ad ampio raggio, perché, secondo le anticipazioni fornite anche
nelle scorse settimane dal Ministro Marco Bussetti, grazie all’introduzione del
docente specializzato avremo finalmente “centri sportivi scolastici” e potremo
affidare loro “attività extracurricolari”. L’iter in Parlamento sta andando avanti.
La presenza di docenti specializzati di motoria, in Italia
è fondamentale, anche se, per una buona riuscita dovrebbe essere seguita da
azioni concrete come la creazione – o la ristrutturazione – di infrastrutture
adeguate e locali destinati alle ore di educazione motoria. Nei mesi scorsi, Il
Messaggero aveva fatto riferimento al XV Rapporto sulla sicurezza delle
scuole, realizzato da Cittadinanzattiva, sottolineando che non tutte le scuole
sono dotate di palestre: quasi una su tre, il 28%, non ce l’ha.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief “c’è
bisogno di salvaguardare la salute dei nostri studenti fin dai primi anni di
formazione scolastica. Pensare che per decenni questo non si è potuto
realizzare solo per mere ragioni di risparmio, la dice lunga sulla lungimiranza
dei nostri governanti. La volontà di introdurre la disciplina di educazione
motoria anche nel primo ciclo di studi va accolta con soddisfazione, ma
bisognerebbe estenderla a tutte e cinque le classi, non solo alla quarta e alla
quinta come annunciato dal Ministro Bussetti”.
“Il nostro auspicio – osserva Pacifico – è che le ore
dedicate all’attività fisica e allo sport non intacchino l’attuale orario
curriculare della primaria, ma siano aggiuntive. E che le lezioni di educazione
motoria si possano svolgere in istituti dotati di spazi adeguati. Come si fa a
svolgere attività fisica se tre scuole su dieci non sono dotate di palestre? E
siamo sicuri che negli altri sette istituti le palestre siano a norma? Noi abbiamo
qualche dubbio. Se poi si parla di attività fisica di qualità, allora bisogna
anche dotarsi di attrezzature e arredi adeguati. Non basta annunciare
l’introduzione degli insegnanti di motoria se non si mettono questi nelle
condizioni di lavorare bene. Servono investimenti perchè tutti possano operare
in sicurezza. Il governo non può eludere queste criticità, altrimenti l’innovazione
sarebbe soltanto parziale”, conclude il sindacalista autonomo.
A distanza di un mese dall’insediamento del nuovo Governo e il giuramento, La Repubblica intervista il ministro dell’istruzione Marco Bussetti, sicuramente tra i più attivi e decisi del nuovo esecutivo. In meno di 30 giorni Bussetti ha messo in discussione Buona Scuola e avviato gli iter per riformare l’intero comparto istruzione: solo nell’arco delle ultime 24 ore ha raggiunto l’accordo con i sindacati per cancellare la chiamata diretta dei docenti e ha riunito l’Osservatorio permanente per l’inclusione ribadendo il “diritto allo studio di tutti”.
Dalla chiacchierata – a firma Corrado Zunino – a tutto tondo vengono fuori una serie di importanti spunti che animeranno il dibattito nei prossimi mesi.
La Buona Scuola non è tutta da buttare: sebbene i presagi sembravano dire l’esatto opposto, è lo stesso Bussetti a sottolineare che “Quello che funziona si tiene, ciò che va migliorato si cambia”. Proprio questa forte dichiarazione offre lo spunto a Repubblica per il titolo.
Concorsi per docenti su base regionale: la proposta del Ministro, da questo punto di vista, è molto chiara. L’idea è quella – entro il 2019 – di riproporre i concorsi per docenti su base regionale, con un vincolo di tre anni di attività prima di chiedere il trasferimento presso altra sede.
Chiamata diretta dei docenti: Bussetti difende la scelta di cancellarla. “Era nel contratto di Governo – spiega – ed era troppo discrezionale e inefficiente. Ora abbiamo criteri certi”.
Finanziamenti alle scuole paritarie: “La libertà di educazione è un valore e le scuole paritarie svolgono un ruolo complementare importantissimo”. Così, la linea tracciata dal Pd resta.
Concorso per i dirigenti scolastici: il concorso non sarà rinviato, resta fissata la data del 23 luglio.
Concorso per i precari: ne sono due nel 2018 e “sono in stand-by“.
GaE: il tema più importante probabilmente è questo. Rispondendo a un domanda sul decreto delle diplomate magistrali, il ministro afferma:
«Le dico che è già stato inviato a Palazzo Chigi per la condivisione. Ho appena rassicurato le diplomate: rispetteremo la sentenza del Consiglio di Stato che le toglie dalle Graduatorie a esaurimento, ma andremo incontro alle aspettative di tutte le maestre interessate. Diplomate, laureate. Posso dire che non ci sarà una terza graduatoria. Bisogna garantire un corretto avvio dell’anno scolastico e le maestre diplomate sono parte di questo corretto avvio»
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