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Carta del Docente, Mondodocenti: “Evidente attesa per la riapertura”

carta del docente cosa acquistare

C’è tanta voglia di Carta del Docente. Lo testimoniano i dati di Mondo Docenti, il nostro portale di news sul mondo della scuola con e-commerce annesso.

Nelle ultime ore, difatti, le statistiche indicano un grande interesse su articoli come “Carta del Docente, quando riapre la piattaforma” che abbiamo realizzato negli scorsi giorni.

Ricordiamo che già nell’arco di questa settimana, come da annuncio della piattaforma Carta Del Docente stessa, dovrebbe essere possibile accedere, per gli insegnanti in possesso dei requisiti, al portafoglio elettronico con accreditati i 500 euro relativi all’anno scolastico 2019/20. Questi 500 euro vanno a sommarsi al residuo dell’anno scolastico 2018/19 non utilizzato dal docente, mentre gli eventuali residui oltre i 500 euro relativi all’anno scolastico 2017/18 sono irrimediabilmente persi.

Carta del Docente, potrebbe essere l’ultima volta

In attesa di scoprire di più sul nuovo Governo e sull’indirizzo che vorrà dare all’azione dell’Esecutivo il nuovo ministro Lorenzo Fioramonti, bisogna ricordare che più di una volta i bonus Cultura (Carta del Docente, ma anche 18app) sono finiti nel mirino come possibile misura da cancellare per sanare i bilanci pubblici. Su Carta del Docente c’è già un importante taglio in vista, che però non avrà ripercussioni sull’erogazione del bonus Cultura di quest’anno. Ma non v’è alcuna certezza che Carta del Docente passi indenne un altro anno scolastico per ritornare nel settembre del 2020.

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Carta Del Docente sospesa: quando riapre?

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Con un avviso comparso nelle scorse ore in home page, il Miur ricorda a tutti i docenti che il servizio Carta Del Docente è sospeso.

Come abbiamo abbondantemente ribadito nelle scorse settimane, infatti, il 1 settembre 2019 la piattaforma è andata “in ferie” per un po’. Sono i consueti interventi tecnici per ripartire correttamente e per far sì che i docenti in possesso dei requisiti si vedano accreditare sui propri portafogli elettronici il nuovo bonus Cultura da 500 euro relativo all’anno scolastico 2019/20.

Carta del Docente, possibile riapertura

Secondo quanto riportato sull’home page del sito valido per l’erogazione dei buoni (cartadeldocente.istruzione.it) “Il servizio é sospeso fino a nuova comunicazione”.

Ma dal Miur aggiungono: “L’apertura per le nuove iscrizioni è prevista nell’arco della seconda settimana di settembre”.

Quindi potenzialmente già dal 9 settembre la piattaforma potrebbe riaprire e permettere di emettere buoni che potete spendere sui negozi online abilitati Carta del Docente.

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Carta del Docente: in arrivo la possibilità di acquistare DVD e Blu-Ray?

Certo che a Roma in questi giorni hanno davvero degli enormi grattacapi per stare lì a pensare alle leggi e regolamenti che disciplinano l’erogazione del bonus Cultura Carta del Docente previsto dalla legge c.d. Buona Scuola.

Viene da sé, però, che se in 18app l’home video è stato inserito nel “paniere” di beni acquistabili col bonus, non si comprende perché invece per Carta del Docente non dovrebbe essere previsto.

La battaglia per l’inserimento di dvd e blu-ray nel paniere del bonus Cultura è anche dei docenti, che già due anni fa recriminavano quella che poi a rigor di logica è una lampante verità: se viene considerata cultura andare a teatro e al cinema, perché non assistere a ciò da casa?

Ad oggi, Carta del Docente e 18app differiscono per pochi aspetti. In primis, per l’acquisto di hardware e software – che nel bonus per i neomaggiorenni non è assolutamente previsto. Non sarebbe impensabile quindi che – una volta che si trovi sul panorama nazionale e governativo un indispensabile equilibrio politico – ci si ritrovi a fare i conti anche con questo paradosso e vi venga posto rimedio.

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Carta del Docente e scadenza del 31 agosto, cosa NON posso comprare?

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In vista della scadenza del 31 agosto di Carta Del Docente 2017/18, abbiamo ripassato in questo articolo per i ritardatari quali sono i beni e i servizi che possono essere acquistati con il bonus Cultura previsto dalla legge c.d. Buona Scuola. In modo da poter andare mirati verso l’acquisto e non rischiare di perdere il residuo del bonus relativo all’anno scolastico 2017/18.

Ora invece ricordiamo cosa NON si può acquistare con la Carta del Docente.

Cosa NON posso acquistare con la carta del docente?

Il problema principale riguarda essenzialmente la definizione di hardware. Bisogna per questo motivo ricordare il motivo per cui il bonus Cultura Carta del Docente è erogato: favorire la crescita umana, culturale e professionale dei docenti.

Su questa considerazione, e per quanto discutibili siano i risultati, sono state fatte dagli addetti ai lavori alcune considerazioni di sorta su cosa possa essere utile a questo scopo.

Non stiamo qui a discutere se è giusto o sbagliato, ma secondo l’interpretazione, ad esempio, gli smartphone sono fuori da Carta del Docente, a differenza dei tablet.

Laptop, pc e tablet sono ammessi, per lo stesso motivo i monitor possono essere acquistati con Carta del Docente ma le televisioni ad esempio no.

Esclusi dalla Carta del docente per lo stesso motivo toner per la stampante, videocamere, fotocamere, stampanti, dispositivi di memoria USB (chiavette USB o pennette USB).

Per il software, invece, è acquistabile tramite Carta Docente il programma che è mirato all’esigenza specifica dell’insegnante. Rientrano quindi nei possibili acquisti con bonus i programmi di office automation (come la suite Office), le enciclopedie digitali e affini, programmi relativi alla modellazione matematica o al disegno tecnico.

Nel dubbio, alcuni siti come Matacena GiochiOceanon hanno già sezioni apposite che contengono esclusivamente i prodotti hardware e software acquistabili con Carta Docenti.

Non è possibile – infine – utilizzare Carta del Docente per pagare abbonamenti telefonici o di servizi.

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Carta del Docente e scadenza, cosa si può acquistare?

carta del docente cosa acquistare

In vista della scadenza del 31 agosto di Carta Del Docente 2017/18, è forse utile per i ritardatari ricordare quali sono i beni e i servizi che possono essere acquistati con il bonus Cultura previsto dalla legge c.d. Buona Scuola. In modo da poter andare mirati verso l’acquisto e non rischiare di perdere il residuo del bonus relativo all’anno scolastico 2017/18.

Cosa posso acquistare con la carta del docente?

  • Libri e testi cartacei: non esiste in questo caso vincolo per la tipologia di testo. Non deve essere obbligatoriamente attinente alla materia dell’insegnante e non deve essere didattico. Del resto, ogni libro è cultura.
  • Libri e testi in formato digitale: chiaramente non c’è limitazione per il supporto con cui il libro viene letto. Servirà trovare piattaforme apposite per l’acquisto con Carta del Docente (ma questo in ogni caso).
  • Pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware – previsto per l’acquisto con Carta del Docente – e software – idem;
  • l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
  • iscrizione del docente a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
  • l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
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Carta Del Docente a rischio? Il taglio da 8 milioni sul bonus Cultura è nell’aria

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Otto milioni in meno per finanziare la Carta Del Docente. Questo il dato che si evince da quanto gli esperti sindacalisti di FLC CGIL rendono noto analizzando il DDL di assestamento del bilancio dello Stato 2019, che passerà nei prossimi giorni al vaglio della Camera dei Deputati dopo l’approvazione da parte del Senato.

“Come è noto – si legge sul sito della FLC Cgil – il disegno di legge di bilancio deve essere presentato alle Camere entro il 20 ottobre di ogni anno ed è composto da due sezioni distinte: la Sezione I, dedicata alle innovazioni legislative, e la Sezione II, contenente il bilancio a legislazione vigente e le variazioni non determinate da innovazioni normative. Assai rilevante è la nota tecnica che fornisce indicazioni per la formulazione delle previsioni da riportare nella Sezione II del Disegno di legge di bilancio. Uno specifico paragrafo indica i criteri generali per la determinazione degli stanziamenti delle spese di personale per il triennio 2020-2022 che fornisce un utile riepilogo della normativa vigente“.

“In questi settimane – continua il testo – si sono sviluppate forti polemiche in merito ai tagli per il prossimo triennio che sarebbero presenti per nei documenti preparatori della legge di bilancio 2020. L’attenzione si è concentrata fondamentalmente sui posti di sostegno in deroga. In realtà la vicenda riguarda anche i posti in organico di fatto. In particolare fino alla legge di bilancio 2017 su queste voci erano appostate apposite risorse per tutto il triennio di riferimento. Dalla legge di bilancio 2018 (Legge 205/17 governo Gentiloni), invece, abbiamo risorse decrescenti nel triennio fino ad essere azzerate nel terzo anno. Ciò avverrebbe per il MIUR per mera convenzione contabile. L’azzeramento al terzo anno, pur a fronte delle ampie rassicurazioni del MIUR, sta suscitando grandi preoccupazioni anche perché agisce su alcune voci di spesa che se stabilizzate, comporterebbero un reale incremento della dotazione organica del personale docente”.

“Da segnalare – continua – inoltre, che a partire dalla Legge di bilancio 2019 la forte riduzione delle risorse, anche in questo caso giustificato dal MIUR come mero artificio contabile, riguarda anche le supplenze del personale docente e ATA”.

Oltre le critiche al provvedimento, la Federazione lavoratori della conoscenza traccia anche un quadro delle reali ripercussioni sul comparto scuola. Ed è qui che si evidenzia una riduzione di 8 milioni di euro di risorse per la Carta Del Docente, addirittura più alta della riduzione per le procedure di reclutamento dei docenti stimata in 5 milioni di euro.

Il rischio di modifiche alla struttura di Carta Del Docente, quindi, è reale. Non ci resta che aspettare novità da Roma nei prossimi giorni.

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Carta del Docente direttamente in busta paga?

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Mentre vi scriviamo, il contatore continua a salire ed è già a 1.700 sostenitori: parliamo della petizione per Carta del Docente in busta paga lanciata su Change.org da Vittorio Balestrieri e diretta al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.

La tesi – perorata da tantissimi insegnanti – è quella che già il bonus di 500 euro è illecitamente assegnato solo agli insegnanti di ruolo, con una “discriminante applicazione della legge 107/15” (la Buona Scuola di renziana memoria, per intenderci). E che comunque viene usata per “acquistare il tablet a Natale, altro che formazione”.

Uno stanziamento cospicuo, circa 370 milioni di euro, tanto che molti chiedono che la somma venga utilizzata per aumentare gli stipendi. Come testimoniano infatti i dati contenuti nel rapporto della Corte dei Conti, rivelati dal Sole 24 Ore, più del 70% degli insegnanti ha usato la carta docente per acquistare Pc e tablet. Eppure la card da 500 euro annui era stata introdotta dalla Buona Scuola del 2015 per incentivare l’aggiornamento in servizio. Di formazione, però, con la carta ne è stata comprata poca. Solo 25,5 milioni sono stati investiti dagli insegnanti per i corsi di aggiornamento. Per pc e tablet, invece, gli acquisti hanno superato i 250 milioni, ciò significa che il 71,3% dei fondi è andato a hardware e software. E dopo il NO del Tar per i docenti precari, il Consiglio di Stato ha ribadito niente card annuale da 500 euro  per formare gli educatori e il personale Ata.

Testo della petizione su Change.org

La richiesta è che quindi il tesoretto che il Ministero utilizza per finanziare Carte del Docente sia spalmato su tutti gli stipendi e le buste paga degli insegnanti.

Attualmente è possibile avere la Carta del Docente in busta paga?

No. Attualmente l’unico modo di ottenere il bonus Cultura da 500 euro previsto con Carta del Docente è quello dell’accredito su portafoglio elettronico tramite piattaforma Carta del Docente.

Gli aventi diritto troveranno lì il loro residuo (fino al 31 agosto – a tal proposito ribadiamo ancora una volta che il 31 agosto scade la Carta Docente 2017/18 e va spesa salvo perderla) e potranno generare i buoni da spendere sui siti abilitati Carta del Docente (come il nostro).