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Federica goes Coursera – i MOOC del Web Learning della Federico II sulla piattaforma mondiale di apprendimento online

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Ora Federica Web Learning, il Centro per l’innovazione, la sperimentazione e la diffusione della didattica multimediale dell’Università di Napoli Federico II, leader in Europa per produzione di MOOC (Massive Open Online Courses), estende la sua offerta su Coursera, il principale provider a livello globale.La partnership è stata presentata ieri da Jeff Maggioncalda, CEO di Coursera, nell’ambito della Coursera Conference – Building a More Just World Together , una due giorni dedicata alla presentazione dei nuovi progetti Coursera e ad uno sguardo sulle opportunità educative online, arricchito dai punti di vista di numerosi e autorevoli speaker.

Coursera guida il mercato dei MOOC con oltre 77 milioni di learners nel mondo. Fondata nel 2012 dai docenti della Stanford University, Daphne Koller e Andrew Ng, propone percorsi educativi realizzati in collaborazione con le più prestigiose università e organizzazioni professionali internazionali: più di 200 le istituzioni e le aziende coinvolte di cui oltre 100 compaiono nella lista Fortune Global 500.

I primi corsi di Federica Web Learning su Coursera saranno rilasciati in lingua italiana e saranno tutti dedicati a temi di grande attualità e utilità, per affinare specifiche competenze chiave per le future realtà professionali.È possibile iscriversi già da oggi a Smart Working: Lavoro agile e Business English e alla Specialization Data Visualization: Analisi dei dati con Tableau (3 corsi).A partire dal prossimo mese sarà inoltre lanciata la Specialization Data Science con Python e R (3 corsi).

La nuova partnership internazionale di Federica Web Learning, oggi piattaforma leader in Europa per la didattica multimediale open access, già nella top ten mondiale per produzione di MOOC, con 350mila iscritti in Italia e nel mondo e oltre 2,5 milioni di sessioni di studio, consentirà di diffondere la didattica italiana più innovativa a una community internazionale.

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Federico II – Fondazione Intesa Sanpaolo: 155mila euro per 98 studenti

Sono 98 gli studenti della Federico II che beneficeranno dei 155.000 euro messi a disposizione dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus.

Destinatari dello stanziamento dell’ente, assegnato attraverso bando di concorso per l’anno accademico 2019-2020, sono gli studenti universitari iscritti ai corsi di laurea e ai corsi di laurea magistrale presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II che si trovano in svantaggio fisico, psichico, sociale o familiare o in difficoltà economica (con indicatore ISEE del nucleo familiare non superiore a 20.000 euro).

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La sede centrale dell’Università Federico II di Napoli (foto: Wikicommons)

I 98 giovani selezionati percepiranno contributi di importo compreso tra 1.500 e 3.000 euro.

Impegnativo è stato il lavoro della commissione e delle strutture dell’Ateneo che hanno lavorato, nelle varie fasi e in piena emergenza sanitaria, per individuare gli studenti con maggiori difficoltà a cui destinare il contributo. Al bando di concorso hanno partecipato, infatti, 1650 studenti.

Le quote saranno erogate a breve.

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La biblioteca dei Girolamini online: 500 manoscritti antichi pronti a essere digitalizzati

Il progetto Manuscripts of Girolamini in Cloud finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, del quale l’Università Federico II è partner scientifico, consentirà infatti di digitalizzare parte del prezioso patrimonio della biblioteca del complesso napoletano dei Girolamini e di renderlo disponibile su piattaforma a libero accesso. Ogni digitalizzazione sarà accompagnata da un sistema di metadati fruibile a più livelli, per soddisfare dal lettore curioso allo specialista.

La biblioteca dei Girolamini ha circa 160.000 tra libri e documenti e MAGIC avvierà la digitalizzazione di 500 manoscritti antichi, in modo compatibile con il progetto Digita Vaticana avviato presso la Biblioteca Vaticana nel 2013.

Il progetto Manuscripts of Girolamini in Cloud – MAGIC, presentato dalle società SA Lombardia, SA Documents, NetCom Group e l’Ateneo Federico II, ha il valore di oltre 15 milioni di euro, e verrà supportato dal MISE con un contributo di 6 milioni di euro, dei quali 2,2 milioni alla Federico II, in particolare al Dipartimento di Studi Umanistici ed al Dipartimento di Fisica che rivestiranno un ruolo primario nelle attività.

Il Dipartimento di Studi Umanistici, che già opera presso il complesso dei Girolamini con il corso di Alta Formazione in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico guidato dal professore Andrea Mazzucchi, contribuirà con il know-how per la catalogazione e la creazione delle informazioni di indicizzazione e ricerca, mentre il Dipartimento di Fisica contribuirà con il know-how tecnologico; insieme ai partner industriali, tutti collaboreranno nelle operazioni sul posto, mirate alla digitalizzazione con appositi scanner per libri antichi. Saranno bandite 10 tra borse ed assegni di ricerca, in tutti i temi trattati dal progetto.

Il progetto MAGIC nel suo complesso nasce da un’idea del professore Alberto Varvaro, un maestro nel campo, alla cui memoria è dedicato; esso vede come responsabile scientifico il professore Guido Russo che fa parte del comitato scientifico insieme ai colleghi federiciani Guido Trombetti, Andrea Mazzucchi e Pasqualino Maddalena.

Manuscripts of Girolamini in Cloud è un progetto reso possibile non solo dal finanziamento del MISE, ma dall’intersecarsi di competenze specialistiche differenti che un Ateneo generalista come la Federico II è in grado di mettere in campo – sottolinea il professore Mazzucchi -. Le tecnologie avanzate del Dipartimento di Fisica incontrano e collaborano con le più aggiornate acquisizioni in campo filologico, paleografico-codicologico e storico librario espresse dal Dipartimento di Studi Umanistici. Quando saranno disponibili le digitalizzazioni dei manoscritti della Biblioteca dei Girolamini accompagnate da accurate descrizioni, fruibili a più livelli, si avrà a disposizione un prodotto che ha realizzato nei fatti quell’invito alla transizione digitale che viene dal nuovo Piano Nazionale delle Ricerche”. Alcune digitalizzazioni, già realizzate, saranno presto disponibili sul sito della Scuola diAlta Formazione in Storia e filologia del manoscritto e del libro antico ‘Alberto Varvaro’.

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Il nuovo Rettore della Federico II indica il suo vicario: è la professoressa Mastrullo

Matteo Lorito, Rettore dell’Università Federico II, ha oggi nominato il suo vicario: sarà Prorettrice la professoressa Rita Maria Antonietta Mastrullo. È la prima volta che una donna riveste tale incarico nell’Ateneo federiciano.

Ingegnere elettrotecnico, Rita Maria Antonietta Mastrullo dirige il Dipartimento di Ingegneria Industriale della Federico II dal 2019, insegna Fisica tecnica e Tecnica del freddo al Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica e al Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica per l’energia e l’ambiente.

rita mastrullo

“Le motivazioni di questa scelta – comunica il Rettore in una lettera diretta a tutta la Comunità federiciana -, risiedono nel fatto che la professoressa Mastrullo ha rivestito molti e diversi ruoli gestionali all’interno dell’Ateneo e vanta una profonda conoscenza della macchina organizzativa e amministrativa, unita ad una riconosciuta autorevolezza scientifica e di docente da sempre sensibile alle esigenze dei nostri studenti. La mia decisione, maturata seguendo un percorso che ha preso in considerazione tanti altri colleghi altrettanto meritevoli, è stata rafforzata dall’aver registrato quanti esponenti delle diverse Aree culturali dell’Ateneo abbiano apprezzato come la professoressa Mastrullo, nell’arco di tutta la sua lunga carriera, sia stata capace di dedicarsi alla nostra Istituzione e abbia svolto i suoi compiti istituzionali con efficacia e concretezza”.

Inoltre, sottolinea il Rettore Lorito, con la nomina di Rita Maria Antonietta Mastrullo “Ho ritenuto importante e necessario dare un segnale forte a favore delle pari opportunità di genere, ponendo per la prima volta ai vertici del nostro antichissimo Ateneo una esponente del mondo accademico femminile che rappresenta ancora oggi una risorsa non pienamente valorizzata”.

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Maria Triassi è il nuovo Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II di Napoli

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Maria Triassi è il nuovo Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia della Federico II di Napoli. Triassi (direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica, Farmacoutilizzazione e Dermatologia della Federico II di Napoli e prima donna a ricoprire l’incarico di Presidente) succede al professor Luigi Califano, che grande impegno ha dedicato alla crescita della Scuola, avendo assolto al compito arduo di avviare la trasformazione da Facoltà a Scuola. «Un lavoro encomiabile – sottolinea Triassi – nel solco del quale intendiamo portare avanti il nostro mandato. Nei prossimi anni ci attende un lavoro difficile e intenso per governare la Scuola in un contesto reso molto più arduo dalla pandemia, ma sono certa che riusciremo ad andare avanti bene e nel segno della continuità». Diversi gli obiettivi che Triassi si pone per il suo mandato, mantenendo l’autonomia che ha sempre contraddistinto il proprio operato, ma con una grande apertura nell’accogliere qualunque idea o proposta migliorativa nell’interesse della Scuola. 

maria triassi foto fb
Maria Triassi (foto: FB)

«Indispensabile – dice Triassi – l’ottimizzazione dei rapporti istituzionali con l’Ateneo e con la Direzione Strategica dell’Azienda, con l’obiettivo di colmare le carenze di organico e di risorse con le quali quotidianamente facciamo i conti. Ritengo sia assolutamente necessario, di concerto con gli Organi Accademici, tentare una ridefinizione della integrazione tra Dipartimenti Universitari e Azienda per l’acquisizione di risorse. In questo modo sarà possibile evitare che le carenze assistenziali vadano a sacrificare anche l’attività scientifica che negli anni a venire va invece fortemente potenziata. Ritengo che la mia formazione accademica nell’area dell’Igiene e del Management Sanitario possa aiutare in questo delicato compito». Grande attenzione viene posta poi al rafforzamento di una sinergia con la governance dell’Ateneo, tesa ad ottenere ogni aiuto per il miglioramento delle necessità didattiche, strutturali, strumentali e di personale della Scuola di Medicina. Per la neo eletta presidentessa la nuova Scuola dovrà anche «impegnarsi nel richiedere risorse straordinarie al MIUR o attraverso fondi europei per interventi straordinari di ristrutturazione, ammodernamento tecnologico e ridefinizione di percorsi: sarà difficile ma ci dobbiamo provare». Ma il punto più importante e delicato resta quello della didattica, visto che in questo momento storico i grandi Atenei pubblici sono impegnati in un notevole sforzo emergenziale per garantire la didattica pur nel corso della pandemia. «Quando questo momento emergenziale sarà finito, faremo i conti con la concorrenza tra Atenei stessi e con le Università Telematiche. È necessario un forte ammodernamento della didattica, anche con l’uso di nuove tecnologie di cui in parte la Scuola di Medicina si è già dotata (manichini, simulazioni, laboratori) ma soprattutto valorizzando, durante le lezioni, le interattività con gli studenti e valorizzando tirocini e attività pratiche. Sarà necessario anche mettere a punto strumenti di valutazione dell’efficacia della formazione: i professionisti che formiamo devono essere veramente in grado di essere eccellenti e pronti per il lavoro».

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Una Federiciana all’EHT, la collaborazione che fotografò per la prima volta un buco nero

Mariafelicia De Laurentis, Professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Napoli Federico II e ricercatore all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Mariafelicia De Laurentis, Professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Napoli Federico II e ricercatore all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, è stata nominata membro del Consiglio Scientifico dell’Event Horizon Telescope (EHT), la collaborazione internazionale che conduce l’esperimento che un anno fa ha realizzato la famosissima prima immagine di un buco nero.

“Sono felice e onorata di aver ricevuto questo incarico e di rappresentare l’Italia, e con essa l’Università di Napoli Federico II e l’INFN, in questo organismo così rilevante nell’esperimento”, commenta Mariafelicia De Laurentis. “Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno eletta e che hanno riposto in me la loro fiducia. Sono pronta ancora una volta a mettere tutto il mio impegno per questa grande famiglia di EHT!”, conclude De Laurentis.

Mariafelicia De Laurentis, Professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Napoli Federico II e ricercatore all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
Mariafelicia De Laurentis, Professore di Astronomia e Astrofisica dell’Università di Napoli Federico II e ricercatore all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare

Il Consiglio Scientifico di EHT, che è composto di 14 esperti internazionali e nell’ambito del quale De Laurentis avrà l’incarico di coordinare l’attività di ricerca teorica dell’esperimento, è il “core” della collaborazione e l’organismo che delinea le strategie di ricerca, decide le future osservazioni e lo sviluppo delle varie attività scientifiche.

Mariafelicia De Laurentis è professore di astronomia e astrofisica all’Università di Napoli Federico II per chiamata diretta nel 2018, e ricercatrice della Sezione di Napoli dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. È responsabile locale dell’iniziativa TEONGRAV (TEoria delle ONde GRAVitazionali). È stata professore di fisica teorica alla Tomsk State Pedagogical University (Russia), visiting professor presso l’Institut für Theoretische Physik della Goethe-University di Francoforte (Germania), dove dal 2015 ha iniziato a far parte del progetto Black Hole Cam (BHCam) ed Event Horizon Telescope (EHT). La sua attività scientifica è incentrata sulle teorie della gravitazione nei loro aspetti teorici e fenomenologici. Ha ricevuto diversi premi e riconoscimenti, tra cui il Breakthrough Prize in Fundamental Physics, il premio SIGRAV (Società Italiana di Relatività Generale e Fisica della Gravitazione), la Medaglia Einstein, il Premio Qualità dal Politecnico di Torino, il premio per la ricerca all’Università di Tomsk.

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Università e ricerca: su Nature uno studio T2K sui neutrini con un gruppo di ricercatori della Federico II

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La collaborazione T2K (Tokai to Kamioka), che da oltre 10 anni studia i fenomeni connessi alle oscillazioni dei neutrini, a cui partecipa da molti anni anche il gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica della Federico II, ha pubblicato su Nature uno studio che fornisce indicazioni sempre più stringenti sull’esistenza di una differenza nel comportamento dei neutrini e delle loro antiparticelle (gli antineutrini). I nuovi risultati dimostrano che il fenomeno dell’oscillazione, con cui i neutrini si “trasformano” in neutrini di un altro tipo, si verifica con probabilità diverse per i neutrini rispetto agli antineutrini. In termini tecnici questo effetto viene chiamato “violazione di CP”. Questa ricerca apre uno spiraglio nella comprensione di uno dei grandi misteri che riguardano il nostro universo: cioè la netta prevalenza della materia sull’antimateria.

A questa ricerca Nature dedica la copertina dell’ultimo numero che ritrae l’interno del suggestivo rivelatore Super-Kamiokande, equipaggiato con oltre 11.000 occhi elettronici (fotomoltiplicatori) capaci di catturare la luce prodotta dagli elusivi neutrini nelle interazioni con l’acqua purissima (50.000 tonnellate) di cui è riempito. L’esperimento T2K è una collaborazione internazionale a cui l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) partecipa dalle prime fasi di progettazione ricoprendo ruoli di grande responsabilità, e vede contributi delle Sezioni INFN e delle Università di Napoli, Padova e Roma Sapienza, Università e Politecnico di Bari, e dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN.

 “Questo risultato premia i molti anni di sforzi per costruire, mettere in funzione e operare uno degli apparati più complessi mai realizzati nel nostro settore” sottolinea Gabriella Catanesi, responsabile per l’INFN dell’esperimento T2K e componente del comitato esecutivo dell’esperimento. “Siamo molto orgogliosi e soddisfatti. Ma non ci fermiamo certamente qui. Stiamo lavorando per migliorare ancora il nostro apparato per essere in grado di fronteggiare le sfide dei prossimi anni”, conclude Catanesi.

Come funziona: Per misurare questo fenomeno, nell’esperimento T2K, un potente fascio di neutrini (o antineutrini) muonici viene prodotto nel complesso di acceleratori per la ricerca (JPARC) presso il villaggio di Tokai sulla costa orientale del Giappone. I neutrini vengono prima misurati vicino al luogo di produzione e poi intercettati dal gigantesco rivelatore sotterraneo Super-Kamiokande, a Kamioka, nei pressi della costa occidentale del Giappone, a 295 kilometri di distanza. Durante questo tragitto, infatti, i neutrini (o gli antineutrini) muonici possono “oscillare”, trasformandosi in neutrini (o antineutrini) di tipo elettronico.  

Il risultato T2K ha trovato che il numero di antineutrini muonici che oscillano in antineutrini elettronici è inferiore rispetto a quello dei neutrini muonici oscillanti in neutrini elettronici. Dopo aver analizzato i dati di nove anni, l’esperimento T2K ha raggiunto un livello di significatività statistica sufficientemente alta da poter fornire un’indicazione abbastanza stringente sull’esistenza della violazione della CP in queste particelle fondamentali. In particolare la probabilità che questo fenomeno non esista è inferiore allo 0,3 %. Misurazioni più precise sono necessarie per confermare queste indicazioni. Tuttavia questo risultato rafforza le osservazioni precedenti e apre la strada a scoperte future. La nuova generazione di esperimenti attualmente in preparazione (DUNE negli USA e HyperKamiokande in Giappone ) in cui l’INFN è attivamente coinvolto, potrebbe contribuire a dare una risposta al problema dell’antimateria “mancante” nei prossimi dieci anni.

L’esperimento è stato realizzato ed è gestito da una collaborazione internazionale che conta circa 500 scienziati di 67 istituzioni in 12 paesi [Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Polonia, Russia, Spagna, Svizzera, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Vietnam ]. Per le ricerche svolte con il rivelatore Super-Kamiokande, che hanno portato “Alla scoperta delle oscillazioni del neutrino che mostrano che il neutrino ha massa” il fisico giapponese Takaaki Kajita, nel 2015, è stato insignito del Premio Nobel per la Fisica, condiviso con il fisico canadese Arthur McDonald. Lo stesso anno, per i fondamentali contributi alla scoperta delle oscillazioni dei neutrini nel novembre 2015 i componenti della collaborazione T2K sono stati insigniti del prestigioso premio “Breakthrough Prize for Fundamental Physics”.

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La sede centrale dell’Università Federico II di Napoli (foto: Wikicommons)

La partecipazione italiana a T2K è coordinata dall’INFN e vede contributi delle sezioni INFN e delle Università di Napoli Federico II, Padova e Roma Sapienza, Università e Politecnico di Bari, e dei Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN. In particolare i gruppi dell’INFN hanno attualmente ruoli di primo piano sia nello sviluppo e nell’analisi dei dati che nella realizzazione di rivelatori di nuova generazione che verranno utilizzati (nei prossimi anni) per migliorare i risultati attuali.

T2K è sostenuto dal ministero giapponese per la Cultura, Sport, Scienza e Tecnologia, ed è ospitato congiuntamente dall’High Energy Research Accelerator Organization (KEK) e dall’Institute for Cosmic Ray Research (ICRR) dell’Università di Tokyo.  La fondamentale importanza di queste ricerche ha recentemente convinto il Giappone ad approvare e finanziare un poderoso upgrade dell’esperimento, chiamato Hyper-Kamiokande, in grado di porre la parola finale alle misure di violazione di CP nei neutrini.

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Federico II, arrivano le mascherine realizzate dai detenuti campani per lo staff

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Sono state consegnate all’Università Federico II le prime 200 mascherine realizzate nelle sartorie di centri penitenziari della Campania. L’iniziativa rientra nell’ambito del rapporto di collaborazione istituzionale dell’Ateneo con il Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania che ha portato, un anno fa, alla costituzione del Polo Universitario Penitenziario di Federico II nella Casa Circondariale ‘Pasquale Mandato’ di Secondigliano.

La fornitura completa sarà di 10.000 mascherine di tipo chirurgico, idonee all’uso per personale amministrativo, tutte realizzate nelle sartorie presenti nei centri penitenziari.

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La sede centrale dell’Università Federico II di Napoli (foto: Wikicommons)

Le diverse sartorie hanno cominciato a produrre prototipi nel tessuto non tessuto TNT, in quantità notevole, già a inizio marzo. Per questa produzione sperimentale il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria della Campania, Antonio Fullone, ha chiesto il supporto e la supervisione dell’Università Federico II, sia per le indicazioni iniziali che per la scelta del prototipo, avviando poi immediatamente, in diversi istituti penitenziari, la produzione di mascherine secondo le norme vigenti. Proposta immediatamente accolta dal Rettore Arturo De Vivo e affidata alla task force d’Ateneo per l’emergenza per il coronavirus presieduta dalla professoressa Maria Triassi.

Una parte di mascherine prodotte è stata destinata al personale tecnico amministrativo dell’Ateneo federiciano e la prossima settimana verranno già consegnate ai dipendenti che, suddivisi in turni, lavorano negli uffici della Federico II per quei servizi indispensabili che non possono essere erogati in modalità telematica.

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“Educazione, lavoro, legalità per rilanciare il Paese”, alla Federico II la III Edizione di Active School Job del MCL

“Educare i giovani per cambiare: ripartire dalla dignità della persona per costruire una nuova cultura del lavoro e della legalità. E’ nella formazione la chiave di volta del futuro che vogliamo. Per questo l’iniziativa che si terrà a Napoli, e che abbiamo fortemente voluto in collaborazione con l’Università Federico II e con l’Arcidiocesi di Napoli, vuole rappresentare non un punto d’arrivo ma una nuova ripartenza per il Sud e per i giovani. Temi, questi, di fondamentale importanza che di fatto sembrano essere usciti dall’agenda politica, ma che trovano accoglienza e massima attenzione nella Chiesa e nel mondo cattolico: non a caso sabato sarà presente fra noi anche il Cardinal Crescenzio Sepe, che ringrazio fin da ora per la dedizione e la sensibilità”. È il commento di Carlo Costalli, presidente nazionale del Movimento Cristiano Lavoratori che venerdì incontrerà una delegazione dei lavoratori Whirlpool per tenere alta l’attenzione su questa grave crisi occupazionale. Temi al centro della III edizione della Active school jobs di Mcl che si aprirà giovedì pomeriggio e proseguirà fino a sabato mattina.

“Il lavoro e la legalità devono essere la priorità del Paese. Stiamo assistendo in questi mesi a tante crisi industriali, come quelle della Whirlpool a Napoli e tante altre in Campania per le quali ci vuole la massima attenzione. Così come la legalità sul posto di lavoro è centrale per costruire un futuro migliore le le prossime generazioni. Per questo motivo abbiamo scelto queste tematiche al centro della III edizione della Active school Jones che realizziamo per i nostri giovani che saranno i protagonisti della società del domani”. Così Michele Cutolo, vicepresidente nazionale del Movimento Cristiano lavoratori ha presentato i tre giorni della III edizione dell’iniziativa che è appunto intitolata “Educazione, lavoro, legalità per rilanciare il Paese” che si aprirà il 28 novembre alle ore 14 nell’Aula Pessina dell’Università Federico II (corso Umberto I), proseguirà il 29 novembre con due sessioni moderate dal direttore del Mattino Federico Monga e dal responsabile redazione napoletana di Repubblica Ottavio Ragone. La giornata conclusiva, dopo i saluti del rettore Gaetano Manfredi e del sindaco Luigi de Magistris, vedrà tra i tanti protagonisti il procuratore antimafia Federico Cafiero de Raho, il cardinale Crescenzo Sepe e il presidente nazionale MCL Carlo Costalli, moderati dal direttore di Rai Vaticano Massimo Milone.

La scuola verrà inaugurata giovedì 28 novembre alle ore 14 nell’Aula Pessina dell’Università Federico II al corso Umberto I da Arturo DE VIVO, Prorettore dell’Università di Napoli Federico II, Francesco POLI, Assistente ecclesiastico MCL, Sandro STAIANO, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, Michele CUTOLO, Vice Presidente Nazionale MCL, Maria PANGARO, Delegata Nazionale giovani MCL. La prima sessione alla quale parteciperanno numerosi studenti provenienti da tutta Italia è dedicata al tema del Lavoro e problematiche connesse al mondo sindacale con Domenico DELLE FOGLIE, Giornalista, Pasquale ESPOSITO, Imprenditore, Presidente Gruppo E&P Napoli, Lorenzo MEDICI, Segretario regionale Campania CISL-FP, Francesco SANTONI, Professore di Diritto del lavoro, Università di Napoli.

Venerdì 29 Novembre alle ore 9.30, Aula Cicala Le nuove frontiere dell’offerta formativa nel mondo della globalizzazioneAngelo ABIGNENTE, Professore di filosofia del diritto, Università di Napoli Federico II Federico MONGA, Direttore de Il Mattino, Rocco REINA, Professore di organizzazione aziendale, Università di Catanzaro Magna Grecia, Paolo SCUDIERI, Imprenditore, Presidente Gruppo Adler.

Seconda sessione alle 14.30, Aula CicalaUniversità e lavoro: le future conquiste dei giovaniGiuseppe CANTISANO, Capo Ispettorato del lavoro di Napoli, Antonio COPPOLA, Esecutivo nazionale Aci – Presidente Aci di Napoli, Bianca IENGO, Responsabile diocesana Farmacia solidale di Napoli, Ottavio RAGONE, Responsabile Redazione Repubblica Napoli.

Sabato 30 novembre tavola rotonda alle 9.30, Aula PessinaDall’educazione al lavoro: le nuove richieste del mercato del lavoro per rilanciare il Paese.

Saluti istituzionali

Gaetano MANFREDI, Rettore dell’Università di Napoli Federico, II Luigi DE MAGISTRIS, Sindaco di Napoli, Giuseppe TESAURO, Presidente emerito della Corte costituzionale.

Introduce Umberto RONGA, Professore di Diritto parlamentare, Università di Napoli Federico II. Intervengono Concetta FERRARI, Direttore Generale Politiche Previdenziali e Assicurative Ministero Lavoro, Federico Cafiero DE RAHO, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, Gigi SBARRA, Segretario generale aggiunto CISL. Conclude Carlo COSTALLI, Presidente Nazionale MCL. Modera Massimo MILONE, Direttore Rai Vaticano. Interviene S.E. Crescenzio SEPE, Arcivescovo metropolita di Napoli.

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All’Università Federico II tappa del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli dedicato al Clima che Verrà

Venerdì 22 novembre il Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, che si terrà nel capoluogo partenopeo dal 20 al 30 novembre, sbarca all’Università.

Alle 9.30 al Dipartimento di Giurisprudenza (via Porta di Massa – aula 28) dell’Università degli Studi di Napoli Federico II saranno di scena le associazioni Fridays for Future e Teachers for Future di Napoli che racconteranno le loro azioni a sostegno dell’ambiente introdotte dal professor Antonio Cavaliere (docente di Diritto Penale – Univ. Federico II), dalle iniziative antinucleari di Padre Alex Zanotelli, dalle riflessioni scientifiche dell’ingegner Giovanni de Paoli dell’ENEA e del professor Michelangelo Russo, Direttore del DIARC della Federico II. Un intervento molto atteso sarà quello di Tiziana Volta, coordinatrice italiana della II Marcia Mondiale per la Pace. 

La stessa sera si prosegue a Forcella. Alle 19 a Piazza Forcella sarà la volta dell’India che riassume in sé gli aspetti più terribili della crisi ambientale legata allo sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali. Il film “She built a country” illustrerà l’esempio di lotta delle donne indiane che resistono alle violenze dello sfruttamento delle miniere di carbone e all’uso di questa risorsa energetica altamente inquinante. A parlarne saranno le giornaliste Daniela Bezzi e Maria Tavernini in collegamento con la ricercatrice Eleonora Fanari e con l’aiuto del fotografo Andrea de Franciscis.

L’ingresso agli eventi, come tutti quelli del Festival, è totalmente gratuito.