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Il piano Bianchi per il rientro in presenza a settembre

“Il Ministero è da tempo al lavoro per il rientro a settembre in presenza e in sicurezza”. Lo dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, attraverso una nota stampa che riportiamo.

“È un obiettivo che il Governo ha perseguito sin dal proprio insediamento. Già negli scorsi mesi, quando abbiamo affrontato la seconda ondata pandemica abbiamo comunque voluto che le bambine e i bambini della primaria potessero andare a scuola in presenza. E abbiamo ridotto al minimo l’utilizzo della formazione a distanza per tutti gli altri – sottolinea il Ministro Bianchi. L’impegno in questa direzione è testimoniato anche dalle risorse stanziate nei recenti provvedimenti del Governo: 1,680 miliardi in totale per il rientro in sicurezza a settembre”.

“Allo stesso tempo prosegue la campagna vaccinale, con priorità al personale scolastico. È importante che venga fatto ogni sforzo per raggiungere la più alta copertura possibile, in modo da garantire una maggiore sicurezza a tutte e tutti al rientro. La vaccinazione è un atto di responsabilità collettiva”, conclude il Ministro.

Nella nota stampa si tirano anche le somme degli investimenti. Con il primo Decreto Sostegni, si legge, sono stati assegnati alle scuole 150 milioni di euro per garantire lo svolgimento della didattica in sicurezza, e altri 150 milioni per il potenziamento delle competenze e il recupero della socialità. Con il Decreto Sostegni bis, gli istituti statali potranno contare su 350 milioni per garantire la sicurezza negli ambienti scolastici. Per gli stessi fini, 60 milioni sono destinati alle scuole paritarie. Gli Enti locali disporranno di 70 milioni, oltre a quelli eventualmente non spesi lo scorso anno, per l’affitto di locali e il noleggio di strutture temporanee per aumentare il numero di spazi dedicati alla didattica.

Sono stati inoltre stanziati 400 milioni per attivare ulteriori incarichi temporanei di personale ATA e docente, in particolare per il recupero degli apprendimenti. Sul trasporto scolastico, prosegue il lavoro dei tavoli prefettizi di coordinamento ed è costante il raccordo con il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile. Sempre nel Decreto Sostegni bis sono previsti 450 milioni per potenziare i servizi aggiuntivi di trasporto scolastico. Le scuole potranno inoltre accedere al fondo di 50 milioni destinato a finanziare anche i piani per gli spostamenti casa-scuola-casa del personale scolastico e degli studenti.

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“We_spaces”, i giovani immaginano la scuola del futuro

sede Miur Trastevere Roma

Spazi comuni dove incontrarsi e coltivare la socialità fra una lezione e l’altra, aree relax dove far riposare la mente, aule e ambienti digitali che favoriscano un apprendimento innovativo. È questa la scuola del futuro immaginata dalle ragazze e dai ragazzi che hanno partecipato in questi giorni a “We_spaces”, la maratona di idee organizzata dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del primo European Summer Camp della scuola italiana, che si è concluso oggi. Un progetto di sperimentazione delle metodologie didattiche-innovative, promosso in attuazione del Piano Estate e del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD).

A premiare le studentesse e gli studenti, e il progetto vincitore dal titolo “Mind Society”, è stato il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, intervenuto durante l’evento che si è svolto martedì alla Casa del Cinema a Villa Borghese, a Roma.

Il Ministro ha incontrato le ragazze e i ragazzi, arrivati da tutta Italia, che in questi giorni hanno lavorato in gruppo mettendo a punto nuove idee per una scuola davvero innovativa. Partecipazione, confronto, collaborazione ed esposizione dei propri elaborati sono stati alla base del metodo didattico-innovativo sperimentato nelle giornate del Summer Camp.

“Avete utilizzato strumenti innovativi di confronto e di esposizione, avete sperimentato in prima persona l’innovazione didattica”, ha detto il Ministro Bianchi rivolgendosi alle ragazze e ai ragazzi presenti al Camp. “L’anno prossimo sarà un anno costituente della scuola, tutti dobbiamo lavorare per ripensarla, dobbiamo farlo insieme. Abbiamo voluto la scuola d’estate, in cui rientra questo progetto, per recuperare socialità e un tempo di qualità in cui i giovani lavorano insieme, si misurano insieme, fanno anche dei sacrifici insieme”.

“WE_Spaces” è uno dei percorsi intrapresi nell’ambito del Summer Camp. Un hackathon per co-progettare nuovi ambienti di apprendimento, con l’obiettivo di rinnovare gli spazi e le dotazioni per la scuola del nuovo millennio. Quarantadue partecipanti, organizzati in sei squadre di ricerca, hanno progettato un nuovo edificio scolastico con spazi sicuri, accoglienti e sostenibili, in grado di innovare le attività della scuola. L’altra iniziativa del Summer Camp, “WE_Ideas”, ha previsto, invece, la simulazione della costruzione di un’agenda comune europea. In questo percorso sono stati ottanta i partecipanti, organizzati in tre gruppi, chiamati a simulare una sessione di lavoro straordinaria della Commissione Europea, riunitasi per affrontare insieme alcune problematiche comuni degli Stati membri.

A supporto di tutti i lavori, un terzo gruppo di studentesse e studenti ha organizzato una redazione per la preparazione di newsletter, servizi giornalistici, articoli e comunicati stampa relativi alle attività svolte.

(fonte: Ufficio Stampa Miur)

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In arrivo 130 milioni per interventi di edilizia scolastica al centro-sud

vigili del fuoco generica

In arrivo nuove risorse per interventi di edilizia scolastica. Il Ministero dell’Istruzione ha infatti pubblicato, in questi giorni, due Avvisi che mettono a disposizione degli Enti locali delle Regioni del Centro-Sud fondi per la messa in sicurezza di mense scolastiche e palestre e per la costruzione di scuole innovative. Obiettivo dei finanziamenti, una maggiore diffusione del tempo pieno, dell’attività motoria e il contrasto del fenomeno dello spopolamento dei piccoli Comuni. Lo afferma il Ministero in una nota stampa.

Gli Enti locali che possono partecipare alle procedure sono quelli delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Nello specifico, il primo Avviso destina 130 milioni alla messa in sicurezza delle mense scolastiche e delle palestre, oltre che all’adeguamento di aree gioco e impianti sportivi esistenti a uso didattico. Il secondo, invece, libera 40 milioni per il finanziamento di interventi di costruzione di scuole innovative nei Comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti.

“Da subito abbiamo voluto imprimere un’accelerazione – dichiara il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi – per assegnare velocemente le risorse per l’edilizia scolastica e far partire quanto prima i cantieri. Da inizio mandato abbiamo autorizzato circa 2,6 miliardi, una quantità di risorse considerevole per la messa in sicurezza delle strutture e anche per ripensare i luoghi di apprendimento. Con queste nuove misure potremo dare risposte a situazioni di maggiore difficoltà, potenziare il tempo pieno e rendere sempre di più la scuola presidio per la comunità. Stiamo lavorando in maniera strategica, usando tutti i fondi che abbiamo già sul tavolo e programmando al meglio le azioni da portare avanti con il PNRR, con l’obiettivo di garantire pari opportunità a tutte le studentesse e a tutti gli studenti”.

Il Ministro dell’Istruzione ha firmato anche un decreto per 50 milioni di investimento INAIL per la costruzione di scuole innovative nelle aree interne e il decreto per l’individuazione dei criteri per l’assegnazione di 12,5 milioni, quale quota annua dell’otto per mille per interventi urgenti. Il Ministero pubblicherà i relativi avvisi nei prossimi giorni.

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G20 Istruzione, la Gilda: “Ok importanza lotta alla povertà educativa, ma assimilare percorsi abilitativi UE”

Rino di Meglio

“Le dichiarazioni dei ministri dell’Istruzione del G20 sull’importanza della lotta alla povertà educativa, che soprattutto nel nostro Mezzogiorno raggiunge livelli inaccettabili, ci trova pienamente d’accordo. Ci auguriamo che in futuro il dialogo, in particolare tra i ministri dell’Istruzione dell’Unione europea, riesca a entrare nel merito di alcune questioni secondo noi cruciali come quella delle abilitazioni”.

Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, che ricorda come la normativa europea preveda il riconoscimento e la spendibilità reciproca in ogni Paese Ue di tutte le abilitazioni professionali, compresa quella all’insegnamento.

“Sarebbe opportuno – dichiara Di Meglio – che si riuscisse ad assimilare quanto più possibile i percorsi abilitativi che oggi sono estremamente differenti, provocando in qualche caso la migrazione verso i Paesi dove sono più brevi e semplici. Se vogliamo davvero essere sempre più europei – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – è necessario che i governi affrontino anche questa problematiche”.

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“La scuola che…”, la guida Raffaello in vendita con Carta del Docente sul nostro shop

La Guida per valutare nella Scuola dell’Infanzia “La scuola che… osserva, progetta, valuda e include” si compone di due parti.

La prima parte affronta i grandi temi dell’educazione nella fascia 3-6, con riferimento alla prima infanzia 0-3. La seconda parte discute e presenta gli aspetti pratici dell’educare nella Scuola dell’Infanzia.

Questa proposta didattica Raffaello, acquistabile con Carta del Docente su Mondodocenti Shop, è suddivisa in quattro concept chiave.

OSSERVA: Osservare è una costante che definisce l’ambiente di apprendimento, in cui lo stile educativo fondato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia qualifica la pr atica educativa e sostiene la professionalità docente.

PROGETTA: Progettare vuol dire qualificare e permettere a un progetto di calarsi nella situazione concreta della singola scuola in un determinato contesto sociale e culturale. Attraverso una progettazione ben organizzata, la Scuola dell’Infanzia opera strutturando un percorso, lo sviluppa e, infine, lo valuta.

VALUTA: Valutare significa dar valore alla persona, al contesto, all’organizzazione scolastica. La valutazione è un aspetto indispensabile nei percorsi curricolari perché consente di orientare, modificare, individualizzare le proposte educative e renderle sempre più conformi alle reali esigenze dei bambini.

INCLUDE: Includere è un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica, riguardando tutti i bambini e tutte le loro potenzialità. L’inclusione interviene prima sul contesto e poi sul soggetto, trasformando la risposta specialistica in ordinaria.

La guida include un cd-rom personalizzabile.

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Saranno gli studenti a disegnare la mascotte di Milano Cortina 2026

Durante le celebrazioni per il secondo anniversario dall’assegnazione all’Italia dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali del 2026 sono state presentate quattro importanti iniziative legate al mondo della scuola. All’iniziativa di oggi hanno preso parte il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, e la Sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, insieme al Presidente del CONI e della Fondazione Milano Cortina 2026, Giovanni Malagò, e all’Amministratore Delegato, Vincenzo Novari.

Il Ministro ha presentato il Protocollo d’intesa tra la Fondazione Milano Cortina 2026 e il Ministero dell’Istruzione. Il documento, nell’ambito dell’Educational Program del Comitato Olimpico Internazionale e del Comitato Paralimpico Internazionale, disegna un ampio perimetro di collaborazione in cui saranno inserite tutte le iniziative che, di volta in volta, verranno intraprese per la promozione nelle scuole dei valori dello sport, dell’Olimpismo, del Paralimpismo. Un programma che, sin dall’inizio, coinvolgerà direttamente i docenti, le studentesse e gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado.

Il primo appuntamento riguarda la Mascotte: saranno gli studenti di tutta Italia a ideare l’iconico personaggio che incarnerà lo spirito dei Giochi. Le migliori proposte saranno poi sviluppate professionalmente sul piano del design e votate dal pubblico attraverso un meccanismo di digital engagement, simile a quello che ha portato alla scelta dell’Emblema.

Oltre alla Mascotte, spiega il Ministero, sono state lanciate altre tre iniziative. Con “MC2026 School Day” gli insegnanti e gli studenti potranno partecipare a una giornata speciale che ogni anno, a partire dal 2023, sarà dedicata non solo ai valori ma anche ai segreti e alle curiosità del sogno Olimpico e Paralimpico. Attraverso “Parasports School Tour” gli atleti Paralimpici andranno nelle scuole di primo grado italiane per raccontare le loro straordinarie storie di vita e di eccellenza agonistica e per affrontare con gli studenti i temi della disabilità e dello sport Paralimpico. Il progetto “Wonder Kids” avrà invece l’obiettivo di diffondere lo sport Paralimpico a livello giovanile, individuando, attraverso la scuola, i potenziali atleti Paralimpici del futuro per avviarli alle migliori performance sportive.

Il secondo compleanno della Fondazione è stato anche l’occasione per presentare i due nuovi Ambassador di Milano Cortina 2026: la campionessa Paralimpica di scherma, Bebe Vio, accolta dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, e il campione del Mondo di calcio del 2006, Francesco Totti. Campioni nello sport e nella vita che si aggiungono al dream team di cui fanno già parte Federica Pellegrini, Alberto Tomba e Deborah Compagnoni.

(fonte: Ufficio Stampa Miur)

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Cittadinanzattiva presenta i risultati di “Ora parliamo noi”

ragazza triste

Sfiduciati e provati dalla pandemia, ma ricchi di proposte e richieste, anche pressanti, alle istituzioni politiche e alla scuola per “riprendersi il futuro”. Quel futuro che oggi vedono così minaccioso che, come dice Francesca, valdostana di 17 anni parafrasando Ennio Flaiano “faccio progetti per il mio passato”; Marco stessa età e residente in Campania ha solo voglia di “riprendere da dove mi sono fermato, recuperare, colmare i vuoti e riprendermi ciò che di diritto di adolescente mi spetta: la mia vita”.

Sono le voci dei 5713 giovani che hanno partecipato, tra aprile e maggio di questo anno, alla indagine online “Ora parliamo noi”, promossa da Cittadinanzattiva, con il sostegno non condizionato di Assosalute – Associazione Nazionale farmaci di automedicazione, parte di Federchimica – e rivolta direttamente a ragazzi dai 14 ai 19 anni o attraverso le scuole con cui Cittadinanzattiva collabora.

Secondo la sintesi dell’indagine pubblicata in un comunicato stampa, i ragazzi chiedono in primo luogo di essere ascoltati, ad esempio attraverso audizioni degli studenti in Parlamento e prevedendo rappresentanti delle istituzioni più competenti e vicine al mondo giovanile, perché dicono “non siamo delle marionette da manipolare”, (Flavia quindicenne della provincia di Lecce), “prima di decidere su scelte che ci riguardano devono ascoltarci perché a volte alcune loro decisioni sono dannose per noi ragazzi” (Federica, 17enne della periferia milanese).

Le testimonianze dei ragazzi esprimono sofferenze e disagi profondi anche perché per 16 mesi si sono sentiti non considerati, silenziati, invisibili. Ora chiedono, attraverso “raccomandazioni” dirette e concrete, di essere ascoltati dalle Istituzioni in merito a tutte le decisioni e ai progetti che verranno messi in opera e di poter contribuire a migliorare il proprio presente e futuro. Dopo aver raccolto bisogni, attese e richieste con questa indagine, ci impegneremo per promuoverle presso le istituzioni perché trovino risposta, e nello stesso tempo metteremo a punto programmi ed iniziative specifiche per far fronte ai problemi non rinviabili da loro evidenziati”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale scuola di Cittadinanzattiva. “Il primo passo da compiere è quello di trovare modalità consultive per ascoltare i ragazzi, a tutti i livelli”.

L’indagine mette in luce le tante difficoltà che i ragazzi si sono trovati ad affrontare in questi mesi di pandemia e come questa abbia cambiato le loro abitudini. Tuttavia, la ricerca evidenzia anche come i giovani tendano ad adottare comportamenti adeguati in ambito salute, discutendo del proprio benessere in famiglia e rivolgendosi alle figure di riferimento – medico e farmacista – quando si tratta di avere indicazioni sulla propria salute”, afferma Salvatore Butti, Presidente Assosalute. “La pandemia ha messo in luce la crucialità di avere ragazzi e futuri cittadini consapevoli e informati in ambito salute. Per questo chiediamo di investire affinché l’educazione sanitaria entri nelle scuole e permetta di creare e rafforzare i percorsi di empowerment dei ragazzi in ambito salute”.

Ulteriori informazioni sul sito di Cittadinanzattiva.

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Ministero dell’Istruzione e ESA insieme per utilizzare tecnologie spaziali a favore della scuola

Nota stampa pubblicata sul sito del Miur. Una sinergia tra Ministero dell’Istruzione e Agenzia Spaziale Europea (ESA) per utilizzare tecnologie spaziali e satellitari a favore dell’innovazione e digitalizzazione nella scuola. Nell’interesse di studentesse e studenti e di tutti i protagonisti del mondo dell’istruzione, per sostenere l’inclusione, l’integrazione, il dialogo tra culture.

Con questo obiettivo, Ministero ed ESA hanno lanciato l’iniziativa congiunta “Space-based innovation and digitalization for the school of tomorrow”. Un progetto per invitare le aziende europee del settore a proporre idee per lo sviluppo di servizi basati sull’innovazione digitale integrata con le tecnologie spaziali e satellitari.

L’iniziativa rientra nell’attuazione del Memorandum d’intenti tra Ministero ed ESA e della relativa Strategia, presentati in una giornata evento dedicata il 31 maggio scorso.

I comuni obiettivi definiti dal Memorandum sono, in un triennio: promuovere l’innovazione nell’istruzione e sperimentare nuove soluzioni per sviluppare gli strumenti di apprendimento tradizionali; supportare tecnologicamente le scuole che hanno dovuto fare ricorso alla didattica a distanza a causa dell’emergenza epidemiologica; sperimentare nuovi ambienti didattici e processi di apprendimento condivisi con le comunità educanti, per aumentare le opportunità di crescita e favorire l’inclusione sociale; condividere e patrimonializzare le esperienze acquisite tramite le attività intraprese in attuazione del Memorandum.

“Space-based innovation and digitalization for the school of tomorrow” si articola in tre bandi, nei quali verrà chiesto agli operatori economici di proporre progetti per applicare le tecnologie spaziali e satellitari a tre settori: “Sport for everyone”, “Social inclusion”, “Digital learning”.

La call relativa al primo bando, quello dedicato allo Sport, è aperta fino al 30 giugno 2021. L’obiettivo è raccogliere proposte volte, ad esempio, a organizzare competizioni sportive online, anche internazionali, per favorire il confronto tra culture diverse. Ma anche combattere le discriminazioni, garantendo l’attività sportiva per studentesse e studenti disabili, non abbienti o residenti in aree prive di strutture sportive fisiche. O ancora, consentire l’attività motoria all’aperto e in sicurezza, grazie alla geolocalizzazione, o in realtà virtuale o aumentata. Le proposte saranno valutate dalla Commissione MI-ESA dal 16 luglio e, all’avvio dell’anno scolastico 2021/2022, il prossimo settembre, si svolgerà la call per la selezione delle scuole che saranno chiamate a far parte della sperimentazione.

Per tutti e tre i bandi, per realizzare le finalità descritte nel Memorandum – anche attraverso la partnership istituzionale fra l’ESA e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) – saranno lanciati Announcement of Opportunity (AO) per imprese piccole e medio-grandi o start up di volta in volta interessate, che potranno proporre sperimentazioni, utilizzando risorse spaziali integrate con altre tecnologie e sulla base degli obiettivi da raggiungere individuati congiuntamente dall’ESA e dal MI.

L’ESA sosterrà fino al 50% del costo, fino a un massimo di 1 milione di euro. Nella misura in cui le attività saranno svolte dalle università e/o dagli istituti di ricerca privi di interesse commerciale per il prodotto o il servizio proposto, o da micro, piccole e medie imprese, dette attività saranno finanziate dall’ESA fino all’80%, a seconda del livello di finanziamento autorizzato dalla delegazione o dalle delegazioni nazionali interessate.

Le idee che verranno ritenute idonee saranno sperimentate sul campo, con le cosiddette “prove pilota”, presso le scuole che, nel rispetto della propria autonomia, mostreranno di essere interessate a verificare l’efficacia applicativa delle soluzioni proposte.

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Omovies@School, il cinema che previene bullismo e violenze di genere

Prevenire il bullismo omofobico, le discriminazioni e le violenze di genere attraverso il cinema. Questo l’obiettivo di iKen Onlus attraverso il progetto Omovies@School, Festival Internazionale di Cinema rivolto alle scuole e ai giovani, che si propone come incubatore culturale per la promozione di opere realizzate sia da registi che dalle scuole secondarie di primo e secondo grado di ogni parte del mondo.

La prima edizione del festival, con la direzione artistica di Carlo Cremona, si terrà dal 21 al 28 giugno, con i film disponibili gratuitamente per gli studenti di tutto il mondo sulla piattaforma www.omoviesonline.com. Il gala premiazione è in programma lunedì 28 al teatro Sannazaro di Napoli alle ore 18. 

“Abbiamo usato il simbolo ‘@’ come connessione tra linguaggio cinematografico e quello giovanile – ha spiegato Cremona – uno scambio osmotico che vede da una parte la settima arte entrare nelle scuole come educational per docenti, dirigenti e studenti, e dall’altra le scuole protagoniste nella realizzazione di opere che denunciano il bullismo nella scuola per prevenirlo. La scuola ha l’onere delle politiche di prevenzione, e con il festival permettono di partecipare ad una vetrina internazionale gli studenti che diventano protagonisti anche nei ruoli di attori, registi, sceneggiatori, montatori. In questo modo i giovani entrano in una rete globale tra le scuole per fare squadra, cosa che la pandemia gli ha privato. L’obiettivo è uno scambio culturale, perché in qualsiasi parte del mondo sono comprese le parole omofobia, misoginia e transfobia”. 

Un festival concepito quindi per le scuole, con le scuole. Infatti, a giudicare i film saranno due giurie composte da studenti e da docenti, che dovranno stabilire le più meritevoli tra le 125 opere in concorso provenienti da 15 paesi nel mondo. La direzione artistica insieme ai volontari del Servizio Civile Universalehanno revisionato ben 4 volte tutti i film pre selezionando due categorie, una dei giovani con film depurati di scene violente, esplicita, e l’altra completa per i docenti e la giuria tecnica composta da alcuni vincitori delle scorse edizioni di Omovies e professionisti del mondo dello spettacolo. Premio un’opera del maestro Pasquale Manzo raffigurante i pantaloni rosa, in memoria di Andrea Spezzacatena 15enne morto suicida per bullismo

“Porteremo nelle scuole i temi che il decreto Zan sta cercando di far diventare legge, ossia mettere sullo stesso piano la discriminazione per orientamento sessuale, identità di genere, sesso e disabilità a quella razziale, etnica e religiosa. Crediamo che i dibattiti che ne nasceranno al termine delle proiezioni inneschino dei meccanismi virtuosi, affinché i ragazzi elaborino pensieri inclusivi che ripudiano quella violenza troppo spesso presente nella cronaca di questi giorni”, conclude Cremona. 

“Compito primario della scuola è quello della formazione completa degli studenti, mediante l’acquisizione di una consapevolezza personale e della condivisione del valore aggiunto dato dalle differenze”, così Immacolata Iadicicco, dirigente scolastica dell’IIS Francesco Saverio Nitti di Portici tra i licei coinvolti nel concorso. “L’emergenza pandemica ha creato le condizioni perché molte situazioni di profondo disagio venissero amplificate dal forzato isolamento che pure è stato necessario per combattere la guerra contro il Coronavirus. La ripresa prudente e graduale verso la ‘normalità’ ha bisogno di partire proprio dal terreno più insidioso: quello dove si annidano i malesseri profondi che devono essere riconosciuti ed estirpati per consentire a tutti i cittadini, come insegna la Costituzione, di essere davvero uguali”, conclude la preside Iadicicco.

“In nostro liceo è da sempre promotore di iniziative volte alla sensibilizzazione circa le problematiche sociali e di educazione alla convivenza civile, alla tolleranza e allo sviluppo della personalità in piena libertà di scelta, nell’ottica europeista di “Unione nella Diversità”, aderisce al progetto dell’Associazione iKen. Il cinema è indubbiamente luogo e strumento ideale per trattare tematiche sociali e per favorire lo sviluppo di una coscienza civile”, ha dichiarato Maria Clotilde Paisio, dirigente scolastica del “G. B. Vico” di Napoli. Tra gli altri istituti coinvolti direttamente anche il “Sauro Errico Pascoli”, il “Ristori” e il “Miraglia – Sogliano” di Napoli, il “Nizzola” di Trezzo sull’Adda in provincia di Milano, il “Baccelli” di Tivoli per un totale di 5300 studenti.

“Siamo felici di poter dare il nostro contributo ad un’iniziativa educativa ed informativa così importante. Ancora una volta il Servizio Civile Universale si fa strumento di cambiamento e crescita, sociale e culturale. I volontari Amesci, impegnati presso il Raimbow Center di Napoli nella realizzazione del progetto ‘Freedom’, che punta a rimuovere pregiudizi e discriminazioni per stimolare e rafforzare un’interazione positiva e qualificata con le differenze e le diversità, qualunque esse siano, soprattutto da parte delle giovani generazioni, saranno infatti in prima linea per il Festival Internazionale di Cinema per le Scuole e Giovani. Una straordinaria occasione di impegno per la propria comunità, ma anche l’opportunità di acquisire nuove competenze attraverso il laboratorio culturale di cui saranno parte attiva” dichiara Enrico Maria Borrelli, presidente Amesci e socio onorario di i Ken.

Tutte le opere saranno fruibili in lingua originale con i sottotitoli in italiano a cura del progetto inTRANSlation, che ha coinvolto decine di docenti e centinaia di studenti dell’Università L’Orientale e dell’Università degli studi di Catania. In programma anche workshop a cura della Scuola del Cinema di Napoli i cui studenti hanno realizzato lo spot per la promozione del festival.

Tra gli eventi speciali la proiezione in anteprima assoluta del cortometraggio “A modo mio” di Danilo Rovani con Cosimo Alberti e Denise Capuano, prodotto da IDN – Itinerari di Napoli (https://napoli.itineraridellacampania.it) di Massimiliano Sacchetto e Carmela Autiero e iKen ONLUS, ispirato alla storia di Maria Paola Gaglione e il suo compagno, due giovani del Parco Verde di Caivano in provincia di Napoli balzati agli onori della cronaca perché il loro amore è diventato una tragedia. È il racconto di due persone che vogliono vivere un amore senza limiti e senza giudizi, e che, come spesso accade, scoprono che in questo mondo la libertà è un concetto che ha valore solo sulla carta.

Omovies@school, nato come progetto didattico nella sezione educational di OMOVIES FILM FESTIVAL – Festival internazionale di Cinema LGBT e Questioning, è finanziato nell’ambito del “Piano Nazionale Cinema per la Scuola” promosso dal Ministero dei Beni Culturali e dal Ministero dell’Istruzione, in collaborazione con il centro di ricerca interuniversitario I-LanD, l’Università di Catania, la cooperativa Fly up, L’Associazione CFCC – Coordinamento Festival Cinematrografici Campania, La Scuola di Cinema di Napoli, e l’Associazione A.R.T.U.R, con il patrocinio di Amesci, dell’Unar (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), dell’Università Federico II di Napoli e del Forum dei giovani della Campania.

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