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Carta del Docente, occhio a fare i furbi! I controlli ci sono e questo caso lo dimostra

generica gdf guardia di finanza

Probabilmente pensavano di averla fatta franca, i 31 docenti che avrebbero speso indebitamente la propria Carta del Docente nel Maceratese nell’anno 2018. I 31 insegnanti di ruolo, infatti, avrebbero approfittato di due attività commerciali che hanno “allargato il paniere” in maniera irregolare.

L’attività illecita è emersa grazie ai controlli della Guardia di Finanza. Le Fiamme Gialle del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi comunitarie di Roma hanno scoperto grazie al capillare controllo sull’utilizzo Carta del Docente le due attività e sono quindi risaliti ai 31 insegnanti che hanno usufruito indebitamente del bonus.

Una “furbata” costata amara ai commercianti e anche ai docenti che, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno speso la loro Carta: 5600 euro e 35mila euro per gli esercenti di sanzione cumulativa, mentre ogni docente ha dovuto corrispondere il triplo dello speso indebitamente.

La dimostrazione che le attività di controllo esistono e si susseguono, anche se a volte per incrociare e verificare i dati passa del tempo.

Vi ricordiamo che il bonus Carta del Docente può essere utilizzato per:

  • Libri e testi cartacei: non esiste in questo caso vincolo per la tipologia di testo. Non deve essere obbligatoriamente attinente alla materia dell’insegnante e non deve essere didattico. Del resto, ogni libro è cultura.
  • Libri e testi in formato digitale: chiaramente non c’è limitazione per il supporto con cui il libro viene letto. Servirà trovare piattaforme apposite per l’acquisto con Carta del Docente (ma questo in ogni caso).
  • Pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
  • hardware – previsto per l’acquisto con Carta del Docente – e software – idem;
  • l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
  • iscrizione del docente a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
  • l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
  • l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
  • iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.

Mentre invece sono scaduti i termini per acquistare il materiale utile per la Dad (webcam, dispositivi di input digitale, hotspot etc.etc.).

Per spendere il bonus Carta del Docente in tutta sicurezza e solo per beni accettati puoi visitare i siti del nostro network Matacena.

Puoi spendere Carta del Docente sui seguenti siti del gruppo Matacena:

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18app per comprare PlayStation IV, l’operazione delle ff.oo.

generica gdf guardia di finanza

Permetteva ai giovani di utilizzare 18app per acquistare PlayStation IV, smartphone e videogiochi, ma quando presentava i resoconti al Mibac dichiarava che questi avevano acquistato da lui musica digitale. Queste le accuse nei confronti dei due soci di una società di Jesi (Ancona) mosse dalla Guardia di Finanza che avrebbe così portato alla luce un giro d’affari illecito che ha coinvolto circa 2500 neodiciottenni, raggiunti in ogni parte d’Italia grazie al web.

La frode, di cui si apprende ora dopo 8 mesi di indagine, è stata perpetrata negli anni 2017 e 2018. Come noto, il bonus Cultura 18app può essere speso solo per l’acquisto di determinati beni e servizi, e questi notoriamente non comprendono smartphone e console.

generica gdf guardia di finanza

Per i responsabili dell’attività la sanzione si aggira intorno ai 500mila euro a fronte del volume stimato della frode che arriverebbe quasi al milione di euro. Ma anche i giovani che hanno sfruttato l’irregolarità sono chiamati a rispondere delle proprie azioni. Quella PlayStation acquistata con i 500 euro del bonus Cultura ora gliene costerà almeno il triplo.

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18app, i numeri dell’illegalità: 700 denunciati e oltre un milione e mezzo di euro frodati

18app 2021

Volete farvi un’idea del volume economico che muove il bonus Cultura 18app? Eccoli: 1,6 milioni di euro frodati allo Stato per utilizzo improprio del bonus Cultura di 500 euro destinato ai neomaggiorenni; 700 circa le persone denunciate.

Questi dati sono contestuali al momento in cui Mibac e Fiamme Gialle hanno reso noto il protocollo di collaborazione per l’uso corretto di 18app di cui abbiamo già parlato.

A favore di 18app si sono schierati praticamente tutti: il bonus Cultura muove il mercato e dà ossigeno. Favorevoli tutte le associazioni coinvolte, tanto è vero che a breve potrebbe entrare anche l’home video nel paniere di beni acquistabili col bonus Cultura riservato ai neomaggiorenni. La riconferma per il prossimo anno è praticamente ovvia. 18app e Carta Del Docente, che risalgono alla Buona Scuola renziana, restano vivi nonostante le iniziali diffidenze del governo gialloverde.

E sembrano avere ragione (benché in insediamento soprattutto il Movimento 5 Stelle aveva intenzione di smantellarla totalmente, la Buona Scuola). I dati parlano chiaro, inoltre: gran parte del bonus per i ragazzi (ancor più che per i docenti) è investito in libri come dimostrano le statistiche diffuse dal Mibac.

Anche su Mondo Docenti è possibile spendere la propria 18app. Nella nostra sezione Mondo Docenti Shop è infatti possibile utilizzare i voucher generati dal sito ministeriale per poter acquistare libri didattici con 18app.

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Bonus cultura e truffe, non solo 18app: da settembre stretta anche su chi usa Carta Del Docente

carta docente chi ne ha diritto

Stretta su chi ha diritto al bonus Cultura relativo a Carta Del Docente: da settembre Ministeri e Guardia di Finanza rafforzeranno i controlli per far sì che i 500 euro elargiti vengano spesi come impone lo Stato.

Non solo quindi truffe legate a 18app, al centro del protocollo d’intesa firmato da Mibac e Guardia di Finanza negli scorsi giorni per aumentare i controlli, ma anche tra i docenti, secondo le Fiamme Gialle, si nasconderebbero parecchi furbetti. Ed è per questo che, dopo aver passato al setaccio tutti i neo 18enni, da settembre si passerà a controllare come i docenti hanno usufruito del bonus Cultura.

Come può essere speso il bonus Cultura Carta Del Docente

Cosa è possibile acquistare con la Carta Docente?

  • Libri e testi: pubblicazioni, i volumi e le riviste utili all’aggiornamento professionale del docente. Non esiste alcun obbligo di disciplina per il docente che intenda acquistare libri: non devono obbligatoriamente essere inerenti alla sua materia d’insegnamento. Si può acquistare anche online: in tal caso è preferibile scegliere siti che siano già progettati per l’acquisto online con Carta Docente.
  • Corsi di formazione: la Carta Docente può essere utilizzata per acquistare la partecipazione a corsi di formazione, workshop e seminari. In questo caso però i corsi devono essere di aggiornamento professionale e devono essere erogati da enti e/o simili che siano convenzionati col Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR). Vale anche per i corsi in FAD e/o più genericamente online.
  • Studio: la Carta Docente può in parte coprire le spese per i corsi di laurea (anche magistrale, specialistica e a ciclo unico) e master o corsi post laurea che siano in linea con il profilo professionale del richiedente.
  • Cinema, teatro e cultura: anche i titoli d’ingresso per le rappresentazioni teatrali e cinematografiche sono coperte dalla Carta Docente. Lo stesso vale per l’accesso ai musei, mostre, eventi culturali e rappresentazioni dal vivo.
  • Buona Scuola: le iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione inerenti alla legge cosiddetta Buona Scuola sono coperte dal bonus in oggetto.
  • Hardware e software: rientrano nell’hardware acquistabile con Carta Docente dispositivo come laptop, pc, tablet mentre invece sono esclusi gli smartphone. Esclusi dalla carta docente per lo stesso motivo toner per la stampante, videocamere, stampanti, dispositivi di memoria USB (chiavette USB o pennette USB). Per il software, invece, è acquistabile tramite Carta Docente il programma che è mirato all’esigenza specifica dell’insegnante. Rientrano quindi nei possibili acquisti con bonus i programmi di office automation (come la suite Office), le enciclopedie digitali e affini, programmi relativi alla modellazione matematica o al disegno tecnico.

Come si può aggirare il vincolo di 18app e Carta Del Docente

Ci sono diversi modi in cui i furbi possono eludere il vincolo di acquisto sui prodotti. Quello più famoso (e portato alla luce dalle Fiamme Gialle) è la falsa vendita di beni compatibili con il Bonus in questione e tradotti in contanti o in altri beni. Un altro trucco – con cui si può aggirare anche il commerciante – è quello di acquistare beni con Carta del Docente o 18app e poi farne reso e nota di credito. Ancora, online sono stati scoperti interi gruppi in cui si scambiano credenziali online (inclusi gli SPID) per usufruire dei bonus erogati a chi ne ha diritto, che rivendono 500 euro in cambio di 300 ad esempio.

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18app: Mibac – Guardia di Finanza, protocollo d’intesa

Il Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, e il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giuseppe Zafarana, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa volto a promuovere un costante interscambio di dati, notizie e informazioni utili per le attività di rispettiva competenza nonché a potenziare le iniziative a contrasto dei fenomeni di frode connessi con le pubbliche erogazioni.

In questa prospettiva, i nuovi rapporti di partenariato perseguono l’obiettivo di orientare i controlli nel settore della spesa pubblica, in base a mirate analisi di rischio, attinenti, tra l’altro, all’attuazione del programma del “bonus cultura 18 app”, settore nel quale i Reparti della Guardia di Finanza hanno già accertato importi indebitamente utilizzati per oltre 1.600.000 euro, nei confronti di oltre 700 soggetti.

Le medesime linee di collaborazione consentiranno tra l’altro alla Guardia di Finanza, di concerto con il Mibac, di valorizzare e promuovere il proprio patrimonio storico, artistico e architettonico.

“Sono particolarmente soddisfatto della firma di questo accordo che rafforza – ha dichiarato Bonisoli – le collaborazioni in atto con la Guardia di Finanza. Nel pieno rispetto delle attribuzioni rimesse alle varie forze di polizia, abbiamo individuato spazi significativi per rendere ancor più efficaci e sinergici i rapporti tra Mibac e GdF. Le competenze di polizia economico-finanziaria del Corpo sono per noi, soprattutto in questa fase, un notevole valore aggiunto, specie nell’ambito di progetti riguardanti i controlli su interventi di grande rilevanza e impatto economico sui territori. Penso altresì alle  iniziative da realizzare per la tutela, la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-artistico della Guardia di Finanza, anche per amplificare quel messaggio di cultura e legalità che riflette un binomio straordinariamente importante per questo Ministero”

(fonte: Mibac)