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Ricorso Radamante su mobilità docenti ed educatori: pubblicati i movimenti, accolta soltanto una domanda su tre per mancanza dei posti

aula scuola generica

Sono stati pubblicati gli esiti dei trasferimenti e i passaggi di cattedra e ruolo in ogni provincia per la Mobilità docenti 2020. L’associazione europea ricorre per ottenere l’annullamento dell’ordinanza ministeriale n. 182 sulla mobilità del 23 marzo 2020 laddove limita la percentuale dei posti utili ai fini del trasferimento del personale docente ed educativo.

Come riporta Orizzonte Scuola, per la Mobilità docenti 2020, sono stati resi noti i file dei movimenti per infanzia, primaria, secondaria I e secondaria II grado. Per visionare i file, clicca qui.

tribunale giustizia martelletto

Radamante ha deciso di ricorrere al Tar del Lazio per ottenere l’annullamento dell’ordinanza ministeriale n. 182 sulla mobilità del 23 marzo 2020 laddove limita la percentuale dei posti utili ai fini del trasferimento del personale docente ed educativo. Possono aderire al ricorso tutti i docenti e gli educatori che hanno prodotto per tempo domanda di Mobilità territoriale per ottenere il trasferimento sul 100% dei posti vacanti e disponibili.

Per tutte le informazioni e aderire al ricorso, clicca qui.

Per contattare Radamante, scrivi un’e-mail all’indirizzo consulenze@radamante.org.

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Mobilità 2019/20, ricorso Anief al Giudice del Lavoro per la tabella valutazione titoli

tribunale giustizia martelletto

Anief ha attivato il ricorso, al Giudice del Lavoro, avverso la tabella valutazione titoli mobilità triennio 2019/2022. Per saperne di più e aderire, clicca qui

Il giovane sindacato ha attivato il ricorso per la valutazione dell’abilitazione Ssis, del diploma Ssis anche di sostegno (5 punti), del titolo Tfa conseguito (anche sostegno) e del servizio militare prestato non in costanza di nomina.

Il ricorso è rivolto al personale docente di ruolo che partecipa alle procedure di Mobilità nel triennio 2019/2022. Per saperne di più e aderire, clicca qui

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La Gilda pubblica la Guida alla Mobilità 2020-21

incontro miur sindacati azzolina

La Gilda degli Insegnanti, sindacato della scuola guidato da Rino Di Meglio, ha pubblicato nelle scorse ore un’utilissima guida alla Mobilità 2020-21, viste anche le recenti disposizioni provenienti dal Miur sull’argomento.

La guida è in progress e sarà aggiornata con le eventuali novità inerenti la mobilità.

Tra gli argomenti

– Normativa – Approfondimenti – Modulistica – Autodichiarazioni e materiali utili – Contenzioso – Link

L’opera è firmata da Antonietta Toraldo ed è visualizzabile e scaricabile qui.

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Mobilità docenti, Anief: “Che fine hanno fatto i posti Quota 100?”

aula scuola generica

L’ordinanza ministeriale sulla mobilità pubblicata il 23 marzo dal Ministero dell’istruzione non dice nulla riguardo all’accantonamento dei posti per le assunzioni da effettuarsi sui posti liberati tardivamente dai pensionamenti Quota 100. Lo afferma Anief in una nota stampa.

“Ricordiamo, infatti, che la legge 159/2019 (art. 1 comma 18-quater) prevede che queste assunzioni siano effettuate garantendo ai beneficiari di poter scegliere con priorità, rispetto ai trasferimenti, la provincia e la sede di assegnazione”.

L’unico accenno, seppur indiretto, è quello contenuto al comma 5 art. 2 dell’ordinanza, che recita: “Il personale scolastico destinatario di nomina giuridica a tempo indeterminato, successivamente al termine di presentazione delle domande di mobilità, può presentare domanda entro 5 giorni dalla nomina e, comunque, nel rispetto dei termini ultimi per la comunicazione al SIDI delle domande di mobilità di cui al comma 4”.

aula generica esami maturità 2019

“Questa formulazione – spiegano dal sindacato – lascia, infatti, aperta la possibilità che si possano effettuare nomine giuridiche anche dopo il termine di presentazione delle domande e che anche per queste, al netto delle vincoli previsti nella stessa ordinanza, sia possibile chiedere la mobilità entro il termine ultimo di comunicazione al SIDI. Ma nulla si dice riguardo al necessario accantonamento prioritario dei posti per i docenti da assumere con nomina giuridica decorrente dal 1° settembre 2019”.

“È assolutamente necessario – dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale ANIEF – che il ministero dia precise rassicurazioni sul punto e indichi chiari riferimenti temporali e operativi, anche alla luce dell’emergenza in atto, rispetto alle assunzioni attese da migliaia di docenti.

L’art 1 comma 18-quater della L. 159/2019

18-quater. In via straordinaria, nei posti dell’organico del personale docente, vacanti e disponibili al 31 agosto 2019, per i quali non è stato possibile procedere alle immissioni in ruolo, pur in presenza di soggetti iscritti utilmente nelle graduatorie valide a tale fine, in considerazione dei tempi di applicazione dell’articolo 14, comma 7, del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 marzo 2019, n.  26, sono nominati in ruolo i soggetti inseriti a pieno titolo nelle graduatorie valide per la stipulazione di contratti di lavoro a tempo indeterminato, che siano in posizione utile per la nomina rispetto ai predetti posti. La predetta nomina ha decorrenza giuridica dal 1° settembre 2019 e decorrenza economica dalla presa di servizio, che avviene nell’anno scolastico 2020/2021. I soggetti di cui al presente comma scelgono la provincia e la sede di assegnazione con priorità rispetto alle ordinarie operazioni di mobilità e di immissione in ruolo da disporsi per l’anno scolastico 2020/2021.  Le autorizzazioni già conferite per bandire concorsi a posti di personale docente sono corrispondentemente ridotte.

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Mobilità docenti, sul Miur l’ordinanza

sede Miur Trastevere Roma

Sul sito del Ministero dell’Istruzione è disponibile l’Ordinanza relativa alla mobilità del personale docente, educativo ed Ausiliario,Tecnico e Amministrativo (ATA) per l’anno scolastico 2020/2021.

Disponibile anche l’ordinanza per i docenti di religione cattolica. Il personale docente potrà presentare domanda dal 28 marzo al 21 aprile 2020. Entro il 5 giugno si concluderanno gli adempimenti di competenza degli uffici periferici del Ministero. Gli esiti della mobilità saranno pubblicati il 26 giugno.

Il personale educativo potrà fare domanda nel periodo 4-28 maggio 2020, gli adempimenti saranno chiusi il 22 giugno, la pubblicazione dei movimenti avverrà il 10 luglio.

Gli A.T.A. potranno presentare domanda fra l’1 e il 27 aprile 2020, gli adempimenti saranno chiusi entro l’8 giugno, gli esiti saranno pubblicati il 2 luglio.

Per i docenti di religione cattolica, la presentazione delle domande è prevista dal 13 aprile al 15 maggio 2020. Mentre gli esiti dei movimenti saranno pubblicati l’1 luglio 2020.

Per ulteriori informazioni clicca qui: SITO MIUR

(fonte: Miur)

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Anief: “Su mobilità poca sintonia tra Miur e sindacati”

lucia azzolina foto facebook

Anche sulla mobilità del personale scolastico c’è poca sintonia tra il ministero dell’Istruzione e i sindacati: per i dirigenti ministeriali e la ministra Lucia Azzolina occorre rispettare i tempi previsti, anche in presenza di uffici scolastici in operatività ridotta per l’emergenza del Coronavirus. Invece, per le organizzazioni che rappresentano i lavoratori occorre posticipare la tempistica, già slittata perché inizialmente fissata al 16 marzo. Alcuni giorni dopo la suddetta richiesta sindacale, illustrando le misure sulla scuola previste nel decreto legge “cura Italia” n. 18 del 17 marzo 2020, la ministra Lucia Azzolina ha affermato: “La mobilità andrà assolutamente avanti, il personale ha tutto il diritto di ricongiungersi con i propri cari. Sempre la ministra non ha, tuttavia, dato indicazioni specifiche sulle date effettive di presentazione delle domande o della pubblicazione dell’ordinanza ministeriale che darà avvio alle operazioni.

Per Anief, tuttavia, il nodo della questione non è la tempistica di pubblicazione dell’ordinanza, bensì il contenuto. A partire dalla conferma dei vincoli di permanenza sul proprio posto, come quello quinquennale da quest’anno imposto ai neo-assunti da GMRA della secondaria e quello contrattuale su sostegno che impedisce il passaggio su disciplina se non dopo 5 anni e senza la possibilità di computare gli anni di preruolo. Entrambi, pregiudicano il ricongiungimento dei propri affetti, pure in presenza di posti disponibili: nel caso del blocco per un lustro degli immessi in ruolo nella secondaria, che il prossimo anno sarà esteso a tutti gli immessi in ruolo a prescindere dalla graduatoria da cui saranno convocati, Anief conferma l’intenzione di impugnare l’ordinanza per sollevare questione di illegittimità costituzionale delle norme introdotte dalla legge n. 159/2019 a seguito della palese violazione del principio di uguaglianza sostanziale, parità di trattamento, ragionevolezza. Nel caso del blocco contrattuale su sostegno senza computare il servizio preruolo, il giovane sindacato ribadisce che è stato dichiarato più volte illegittimo nelle sentenze ottenute dal sindacato presso i tribunali di competenza.

Un altro punto critico del regolamento sulla mobilità è l’inibizione a fare domanda di trasferimento nei confronti di tutti gli insegnanti che nella precedente mobilità hanno chiesto e ottenuto una scuola con titolarità. Lo stesso vincolo sarà confermato per i trasferimenti dei prossimi due anni a meno che non si sia individuati come soprannumerari. In questo caso la limitazione è contenuta nel contratto nazionale sulla mobilità, voluto dai sindacati maggiori, nel quale è stato introdotto l’impedimento triennale in tutti i casi in cui si è ottenuta una scuola attraverso il codice puntuale della istituzione scolastica prescelta.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

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C’è un disegno di legge, a firma Tiziana Drago, per il rientro dei docenti nella provincia di appartenenza

Il rientro dei docenti nella propria provincia di appartenenza diventa parte essenziale di un disegno di legge, presto all’esame dei parlamentari della Camera: a proporlo, alcuni giorni fa, è stata l’on. Tiziana Drago, del M5S, all’interno di una proposta articolata per la riforma del welfare familiare. Il ddl parte dall’assunto di favorire la natalità e attuare misure che consentano alle donne di avere figli nel picco maggiore di fertilità.

UN PROBLEMA DA RISOLVERE

Secondo quanto riferisce Orizzonte Scuola, il testo – ufficializzato il 30 gennaio scorso, ma non ancora assegnato alle competenti Commissioni per la lettura – non è ancora disponibile. Tuttavia, alcuni punti sono anticipati dalle agenzie giornalistiche: tra quelli centrali del ddl, figura proprio il rientro dei docenti nelle proprie province, motivato da fatto che “il benessere degli insegnanti passa anche da una condizione di lavoro stabile, accanto ai propri affetti. Un problema acuitosi con la mobilità straordinaria (2016) conseguente al piano di assunzioni Renzi, ma che riguarda anche docenti assunti con altri canali”.

LA POSIZIONE DELL’ANIEF

Proprio per evitare di tradire un preciso precetto costituzionale, che impone di rimuovere gli ostacoli nella ricerca del lavoro, e di agevolare il diritto alla famiglia, Anief – da anni principale protagonista di questa battaglia – sostiene da tempo che occorre riportare alla contrattazione la materia della mobilità e agli altri sindacati rappresentativi di prevedere una nuova mobilità straordinaria senza algoritmi e su tutto l’organico di fatto non coperto da titolare. La richiesta è stata formulata anche con un emendamento al decreto Milleproroghe, ancora di più perché andrebbe a sanare gli effetti disastrosi, ancora in vita, derivanti dall’algoritmo impazzito del Miur che nel 2015 portò migliaia di docenti a essere assunti in sedi lontanissime dai propri affetti senza conoscerne i motivi, come hanno ben descritto i giudici del Consiglio di Stato nelle sentenze richieste dai legali di Anief.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE

“Riteniamo particolarmente positiva l’iniziativa dell’on. Tiziana Drago, perché va ad affrontare un problema che nella scuola, a causa dei moti regionalistici mai sopiti, rischia di prendere una brutta piega – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, perché dal momento che vi sono tanti posti vacanti non è possibile introdurre paletti e lacciuoli, al fine di tenere legati gli insegnanti assunti in province lontanissime dalla loro d’origine. L’opportunità di fare ordine e di superare il contratto capestro sulla mobilità del personale, c’era: invece, non solo i nostri governanti non sono stati in grado di coglierla, ma nella Legge 159/2019 sono stati capaci di introdurre il vincolo di permanenza di cinque anni consecutivi nella scuola di titolarità, negando per un tempo così lungo ai docenti il diritto alla libera mobilità sul territorio nazionale”.

LE ALTRE NORME DEL DDL

Tra le norme rivolte alla scuola, nel disegno di legge Drago vi sono anche altre richieste, alcune delle quali sostenute dall’Anief: il riconoscimento della figura del primo collaboratore del Dirigente Scolastico con esonero dal servizio; più scuola grazie alla costruzione di mense nelle scuole del centro sud; il riordino dei cicli scolastici, anticipando di un anno il completamento della scuola secondaria, che però secondo il giovane sindacato va accompagnato con l’anticipo della scuola a 5 anni con il primo anno “ponte” comprendente maestri della scuola dell’infanzia e primaria.

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

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Blocco quinquennale sui trasferimenti. Anief: il governo faccia passo indietro

aula generica esami maturità 2019

“Nel decreto-scuola varato alla Camera, e ora al Senato, abbiamo già inserito un articolo sulla continuità didattica: tutti coloro che vinceranno il concorso ordinario e straordinario dovranno rimanere presso la sede di inserimento per almeno cinque anni”. L’annuncio del ministro Lorenzo Fioramonti, rilanciato dalla stampa specializzata, non può essere accolto positivamente dal giovane sindacato. Sugli altri provvedimenti annunciati dal titolare del Miur (“Bisogna dare la possibilità di introdurre meccanismi già possibili con l’attuale normativa come i bonus per gli affitti e i buoni per fare la spesa”, ha aggiunto Fioramonti) c’è un cauto apprezzamento di Anief, ma anche la consapevolezza che il personale scolastico, a iniziare da quello fuori sede, non ha bisogno di “gettoni”, ma di un sostegno economico reale e di potersi ricongiungere alla famiglia d’origine se lo desidera.

NO ALLO STOP DEI TRASFERIMENTI

Contro lo spettro del blocco quinquennale Anief si è più volte espressa.  Il vincolo di permanenza per cinque anni, senza la possibilità di trasferimento è una disposizione incostituzionale, approvata nel 2011, con la Legge 106, e modificata dal Parlamento, grazie sempre alla denuncia del giovane sindacato, nel 2013, con la Legge 128/13 quando si riportò a un triennio il blocco dei trasferimenti. Per via del vincolo quinquennale si potrebbe ripetere la stessa ingiustizia perpetrata nei confronti dei docenti ingabbiati dalle diverse procedure di reclutamento e di mobilità attuate all’indomani dell’approvazione della legge 107/2015, voluta dal governo Renzi.

LE QUOTE ALLARGATE

Sebbene quest’anno si sia registrato un altissimo numero di posti vacanti e disponibili, con più di 200 mila supplenze annuali, il Miur non è andato oltre le quote sui trasferimenti fuori provincia, introdotte col contratto sottoscritto a dicembre sulla mobilità del personale. Per colpa proprio della contrattazione integrativa, per l’anno scolastico 2019/20 sono stati previsti il 40% di trasferimenti interprovinciali e il 10% di passaggi di ruolo; per il 2020/21, il 30% di trasferimenti interprovinciali e il 20% di passaggi; per il 2021/22, il 25% di trasferimenti interprovinciali e il 25% di passaggi. L’introduzione di quelle percentuali risibili sui trasferimenti ha portato il M5S, attraverso il primo firmatario Marilotti, ad avviare un’interrogazione all’allora ministro dell’Istruzione. 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF

“Bisogna promuovere la mobilità – sottolinea Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – per contemperare diritto al lavoro, alla famiglia e favorire in altro modo la continuità didattica. Come Anief abbiamo promosso uno specifico emendamento e chiesto di sostituire il comma in questione con la proroga dei termini della mobilità straordinaria per tutto il personale di ruolo. Per il nostro sindacato è un punto irrinunciabile e non trattabile, tanto più alla luce di tantissimi posti vacanti e disponibili e dei numeri record di supplenze annuali (oltre 200 mila). Occorre favorire il rientro dei docenti “ingabbiati” e programmare agevolazioni per attrarre e risarcire i lavoratori provenienti dalle altre regioni. La continuità didattica non passa per imposizioni temporali anticostituzionali, contro cui siamo pronti a ricorrere in tribunale, semmai dall’immediata assunzione in ruolo su tutti i posti vacanti, evitando nel prossimo futuro che tante supplenze vengano assegnate mesi dopo l’inizio dell’anno e altri posti, soprattutto di sostegno, siano ancora da coprire”.