Pubblicato il Lascia un commento

Concorso straordinario: dal 22 ottobre al 9 novembre la prova. Anief chiede garanzie per chi è in quarantena

Si è svolto ieri mattina al MI l’incontro con i sindacati per l’informativa sul concorso straordinario 2020 riservato a chi ha svolto almeno tre annualità di servizio. La delegazione ANIEF era composta dai segretari generali Giuseppe Faraci e Giovanni Portuesi su delega del Presidente nazionale Marcello Pacifico.

Oggi sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’avviso riguardante il Concorso straordinario 2020; seguirà nota informativa contenente il protocollo sicurezza anti-Covid. Per conoscere il calendario delle date della prova per ciascuna classe di concorso si rinvia al sito del Ministero dell’Istruzione. Entro 15 giorni dalla prova si conoscerà il luogo di svolgimento.

Scuola concorsi documenti scrittura uomo

La prova d’esame potrà svolgersi in più sedi all’interno della regione tenuto conto delle disponibilità dei locali da parte delle istituzioni scolastiche interessate. Confermata la modalità della prova scritta computer based da superare con il punteggio minimo di 56/80 nonché la durata pari a centocinquanta minuti. Le riposte alle domande aperte non prevedono un limite di battute ma sarà bene verificare e calibrare la risposta sulla base della griglia di valutazione che sarà resa disponibile almeno sette giorni prima della relativa prova.

La prova d’esame si svolgerà seguendo i protocolli di sicurezza anti Covid; in particolare i candidati dovranno essere muniti di dispositivi di protezione individuale e si procederà alla rilevazione della temperatura prima dell’ingresso nei locali sede di esame.

“È doveroso da parte del Ministero prevedere delle sessioni suppletive o modalità alternative riservate per tutti quei candidati in servizio a scuola e in quarantena per sospensione attività didattica della propria classe nonché per i docenti in attesa dell’esito del tampone” ha ribadito Giuseppe Faraci; “diversamente si negherebbe la possibilità di partecipare al concorso pur in assenza di motivi ostativi né può invocarsi il principio di unicità della prova stante le particolari condizioni in cui il concorso sta per svolgersi”.

Giovanni Portuesi ha affermato che “era necessario ammettere alle assunzioni tutti coloro che sono risultati idonei nelle graduatorie finali”. Inoltre, come più volte ricordato dal Presidente nazionale ANIEF Marcello Pacifico “se è vero che i concorsi rimangono la via principale per assicurare l’attuazione di un turn over continuo ed incentrato sulla meritocrazia, è altrettanto vero che non si può rimanere indifferenti dinanzi ai tanti precari in cattedra da anni e anni come supplenti. A questo proposito, l’Ufficio legale Anief ritiene che non vi sia motivo per l’esclusione di parte dei candidati risultati idonei nelle graduatorie finali: non poggia su alcun fondamento giuridico e normativo, quindi, la decisione del Ministero di considerare utili alle assunzioni solo i primi 32 mila vincitori di concorso. Dopo avere impugnato l’immotivata esclusione di tanti aspiranti docenti, Anief a breve fornirà la preadesione al ricorso per far collocare nella graduatoria di merito coloro che supereranno le prove risultando dunque idonei all’insegnamento”.

Pubblicato il Lascia un commento

Anief promuove la battaglia per riconoscere agli insegnanti l’indennità di rischio causa Covid

“Conferire una indennità di rischio a docenti e tutto il personale della scuola non è utopia. Anche perché per una volta il problema di soldi non sussisterebbe”. Lo afferma Anief in una nota stampa.

“Le risorse economiche ci sono, vista la quantità di miliardi che arriveranno presto dall’Europa – scrive oggi Orizzonte Scuola -. Si tratta di indennità che comunemente vengono riconosciute a certe tipologie di personale per il quale sussiste quella che viene definita come una presunzione rilevante di rischio. Spetta in sostanza per quelle prestazioni di lavoro che comportino continua e diretta esposizione a rischi pregiudizievoli per la salute e l’integrità personale del lavoratore, ciò indipendentemente dalla quella che potrebbe essere la categoria o il profilo professionale di appartenenza”.

IL RISCHIO BIOLOGICO

Lo stesso INAIL nel suo documento Il rischio biologico nei luoghi di lavoro. Schede tecnico-informative. Milano: INAIL, 2011 afferma che “le scuole sono annoverate tra i cosiddetti “ambienti indoor” (ambienti confinati di vita e di lavoro). In esse si svolgono sia attività didattiche in aula, in palestra, e/o in laboratorio, sia attività amministrative. Per il rischio biologico, un’attenzione particolare meritano gli istituti che hanno indirizzi particolari quali quello microbiologico o agrario. In tali scuole, infatti, spesso vengono svolte attività in laboratorio che richiedono il contatto con colture microbiologiche o esercitazioni nel settore agricolo e zootecnico”.

ANCHE LA SCUOLA VI RIENTRA

Ma l’inquadramento nel rischio biologico è ben più vasto. Per il tipo di attività svolta, continua l’INAIL nel suo documento, in ambienti promiscui e densamente occupati, il rischio biologico nelle scuole è legato anche alla presenza di coloro che vi studiano o lavorano (insegnanti, studenti, operatori e collaboratori scolastici) ed è principalmente di natura infettiva (da batteri e virus). A ciò si aggiunge il rischio di contrarre parassitosi, quali pediculosi e scabbia e il rischio allergico (da pollini, acari della polvere, muffe, ecc.).

COSA DICE IL TESTO UNICO

La testata specializzata ricorda che nel Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro sono contenuti i principali riferimenti legislativi vigenti in tema di prevenzione e protezione del rischio biologico nei luoghi di lavoro: l’articolo 267 del D. Lgvo 81/2008 definisce cosa si intenda per agente biologico, microrganismo e coltura cellulare. Ma dall’articolo 268, dedicato alla classificazione degli agenti biologici, si evince che è “innegabile che il rischio biologico per il personale scolastico sussiste”.

foto febbre mascherinas

MAGISTRATI D’ACCORDO

Anche i magistrati si sono espressi favorevolmente. In particolare, la Corte dei Conti Sicilia sez. giurisdiz., 16/04/2020, n. 157 ha detto che “il riconoscimento come trattamento accessorio dell’indennità di videoterminale nella contrattazione integrativa successiva al 2012 si pone in contrasto coi principi dell’ordinamento e della contrattazione collettiva nazionale, poiché le indennità di rischio possono essere attribuite solo in presenza di quelle situazioni/prestazioni lavorative, individuate in sede di contrattazione decentrata integrativa, che comportino una specifica, continua e diretta esposizione a rischi pregiudizievoli per la salute e l’integrità personale”. Inoltre, secondo la Cassazione civile sezione lavoro Ord., 07/06/2018, n. 14836 (rv. 648998-01), l’indennità di rischio spetta in maniera automatica e nella misura più elevata, unitamente alle connesse provvidenze del congedo biologico, della sorveglianza sanitaria e delle visite periodiche di controllo, al personale per il quale sussiste una presunzione assoluta di esposizione a rischio, inerente alle mansioni naturalmente connesse alla qualifica rivestita.

SERVE UNA LEGGE O UN NUOVO CCNL

“Dunque – continua Orizzonte Scuola -, l’indennità di rischio biologico, che non è un rischio meramente generico, ma sarebbe opportuna riconoscerla al personale scolastico tutto, e per essere riconosciuta, come potrebbe emergere a livello di spunto di riflessione da queste due sentenze che pur trattando questioni di altri settori lavorativi sono comunque pertinenti, è necessario intervenire a livello legislativo e/o contrattuale”.

“Si potrebbe anche più in generale ragionare sull’indennità di rischio professionale per il personale scolastico, che è esposto non solo a rischio biologico ma anche ad aggressioni da parte di quella che è oggi chiamata come l’utenza. Insomma, il lavoro nelle scuole è a rischio, i pericoli ci sono ed è giusto tutelare anche con un riconoscimento economico il personale scolastico che, non fa mai male ricordarlo, hanno gli stipendi più “indecenti” d’Europa per il lavoro svolto. E l’autorevolezza – conclude la rivista online – passa anche dal riconoscimento economico”.

Pubblicato il Lascia un commento

Università: incontro Anief – Miur

Gaetano Manfredi miur

La delegazione ANIEF era guidata dal dott. Luigi Rotundo; la delegazione di parte pubblica era composta dal Capo di Gabinetto cons. Mario Alberto di Nezza, dal Segretario Generale dott.ssa Maria Letizia Melina e dal Direttore Generale dott.ssa Marcella Gargano.

Ha aperto i lavori il cons. Mario Alberto di Nezza illustrando la posizione del Ministero circa gli obiettivi e il metodo di lavoro del tavolo.

L’intervento del Capo delegazione dott. Luigi Rotundo ha evidenziato la necessità d’incremento delle risorse, un’azione propedeutica e fondamentale che serve ad accompagnare l’opera di revisione normativa che conduca ad un riequilibrio tra leggi e contratto. Questo soprattutto alla luce dei vari interventi legislativi succedutisi nel tempo (Leggi Brunetta, Gelmini, Madia, e nello specifico per la sanità universitaria L.517/99, 251/2000, 43/2006) che hanno di fatto segnato un’evoluzione dell’organizzazione creando nuove figure professionali (Manager Didattici, RAD, Referenti Informatici per la Didattica, Bibliotecari, Media Manager, Professionisti della Salute, ecc.).

Sul tema dei Policlinici Universitari il cons. di Nezza ha rilevato come la questione sia di particolare complessità e abbia un carattere di rilevanza nazionale e meritevole di riflessione attenta e profonda. A tal fine ha comunicato l’intenzione di istituire uno specifico tavolo per un focus su tale peculiare problematica.

Sul reclutamento, la delegazione ANIEF si è espressa evidenziando il fatto di come ogni ateneo, in virtù del principio di autonomia, utilizzi secondo criteri propri le risorse disponibili; ciò suggerirebbe di elaborare linee guida di riferimento, pur nel rispetto delle reciproche autonomie, per ottimizzare il rapporto docenti personale TA.

Il Capo delegazione dott. Luigi Rotundo, riprendendo il tema delle risorse, ha posto l’attenzione sui fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea il c.d. Recovery Fund ribattezzato Next Generation UE, sottolineando che quelle che saranno destinate al comparto Istruzione vedano quote significative per il settore Università che esplica la sua attività nelle direttrici fondamentali per il futuro del paese quali Formazione e Ricerca, ambito quest’ultimo che spesso opera in sinergia con l’industria.

L’incontro si è concluso con l’impegno della parte pubblica a costituire tavoli tematici e a elaborare una calendarizzazione di incontri.

Pubblicato il Lascia un commento

La discussa ordinanza piemontese sulla misurazione della febbre “rischia di mandare in tilt le scuole”

foto febbre mascherina coronavirus

Il governatore della Regione Piemonte Cirio ha firmato un’ordinanza che prevede l’obbligo di autocertificazione, da parte delle famiglie, dell’avvenuta misurazione della temperatura ai figli primi di mandarli a scuola. Ove ciò non avvenisse, scatta l’obbligo per la scuola di provvedere alla misurazione prima di consentire all’alunno l’accesso in classe.

“Alla fine il Governatore Cirio non ha resistito alla tentazione del colpo a effetto e, ignorando il messaggio chiaro inviato da ANIEF e dalle altre organizzazioni sindacali durante l’incontro con l’Assessore regionale all’istruzione, Elena Chiorino dello scorso 4 settembre, ha voluto firmare un’ordinanza per mettere anche la propria firma in calce all’imminente ripresa delle lezioni, dopo mesi di stop causati dalla pandemia”, spiega il sindacato. “Peccato che il provvedimento della Regione rischia di fare più danni che altro, andando ad introdurre un elemento di novità che potrebbe mettere sottosopra il già delicato e complesso protocollo di rientro in sicurezza che le scuole, in questi mesi, hanno attivato sulla scorta delle linea guida nazionali. Il protocollo, ricordiamo, prevede che siano le famiglie a provvedere alla misurazione della febbre ai figli prima di farli uscire e che, qualora la temperatura fosse superiore a 37,5 °C, debbano tenerli a casa e avvisare il medico di famiglia. L’ordinanza regionale aggiunge, adesso, l’obbligo per le famiglie di autocertificare l’avvenuta misurazione, disponendo che, ove ciò non fosse fatto, debba essere la scuola a misurare la febbre agli studenti prima di ammetterli in classe”.

foto febbre mascherinas

“Avevamo già spiegato – commenta Marco Giordano, presidente regionale ANIEF Piemonte – durante l’incontro dello scorso 4 settembre tra l’Assessore Chiorino, l’ufficio scolastico regionale e le organizzazioni sindacali della scuola, che le decisioni in tema di istruzione sono e rimangono di competenza dello Stato. Le scuole hanno già un protocollo che, con fatica e determinazione, hanno predisposto sulla scorta delle linee guida nazionali. Intervenire adesso, a gamba tesa e senza ascoltare le osservazioni della Direzione Regionale scolastica e dei sindacati, rischia di mettere in crisi quelle stesse scuole che il Governatore Cirio dice di voler aiutare”.

Anche il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico del Piemonte ha rilasciato un duro comunicato contro questa iniziativa intempestiva, di dubbia legittimità e che mette in discussione gli sforzi fin qui prodotti dalle scuole della regione per garantire il massimo livello di sicurezza possibile per la ripartenza, che deve passare necessariamente anche attraverso la responsabilizzazione delle famiglie.

“Come ANIEF Piemonte – conclude Giordano – non possiamo accettare che sulla scuola, specie in un momento così delicato, si consumino strumentalizzazioni politiche di alcun genere. Chiediamo al Governatore Cirio di ritirare immediatamente l’ordinanza, se non vogliamo che le scuole riaprano nel caos. Sulla ripresa delle lezioni è necessario che ci siano indicazioni chiare e univoche da Verbania a Siracusa, senza che ogni regione debba per forza metterci del suo. Ribadiamo l’invio alla Regione Piemonte di investire le risorse per la scuola in spazi e in personale docente e Ata se davvero si vuol dare una mano alle nostre istituzioni scolastiche”.

Pubblicato il Lascia un commento

Azzolina: stanziati 2,9 miliardi, in Europa nessuno più dell’Italia. Il commento di Anief

Il Governo sta finanziando in modo adeguato la ripresa della scuola in presenza. La ministra dell’Istruzione lo ha confermato in Senato: “Se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d’accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti. Puntiamo ad essere – ha aggiunto Azzolina – un Paese in cui l’Istruzione possa essere davvero motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall’articolo 34 della nostra Costituzione. L’Italia non deve essere più ‘fanalino di coda’ delle classifiche internazionali, ma protagonista nel panorama dell’Istruzione globale”.

lucia azzolina foto facebook
Lucia Azzolina (foto: Facebook)

SOLDI AGLI ENTI LOCALI

Azzolina ha anche ricordato che “per rispettare il principio di distanziamento abbiamo poi lavorato tanto sul reperimento degli spazi. Abbiamo dato agli Enti locali 330 milioni per l’edilizia leggera e altri 30 milioni straordinari sull’edilizia scolastica finanziando quasi 6 mila Enti. Grazie al proficuo lavoro parlamentare dei mesi scorsi, poteri commissariali sono stati attribuiti a Sindaci, Presidenti di Province e Città metropolitane per sbloccare i cantieri e procedere con sollecitudine alla realizzazione dei lavori necessari. Con il decreto legge 104/2020, il cosiddetto decreto Agosto, pubblicato lo scorso 14 agosto, e con le decisioni assunte nel corso del Consiglio dei Ministri del 3 settembre, abbiamo stanziato ulteriori e specifiche risorse, oltre 100 milioni di euro, da dare agli Enti locali, proprietari degli edifici scolastici, per la locazione, o con le altre modalità previste dalla legislazione vigente, inclusi l’acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all’attività didattica nell’anno scolastico 2020/2021”.

IL COMMENTO DELL’ANIEF

Anief prende atto che l’impegno del Governo per la ripresa scolastica può contare su uno sforzo economico non indifferente, che tuttavia va ampliato e integrato in corso d’opera perché le esigenze da affrontare non si limitano alla ripartenza delle lezioni in presenza, ma necessitano di interventi strutturali rilevanti per sovvertire in modo netto la politica dei tagli condotta in particolare negli ultimi 12 anni.

“Riteniamo che i finanziamenti pubblici assegnati negli ultimi mesi dal Governo e anche dal Parlamento – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – rappresentino una buona base di partenza: occorre però implementare quei fondi per portare da 3 mila a 15 mila i plessi scolastici tagliati e da recuperare, per poter incrementare l’organico del personale docente e Ata, i cosiddetti 70 mila lavoratori-Covid, e per collocarlo a livello contrattuale come tutti gli altri supplenti. Serve, inoltre un impegno più incisivo, anche alla luce della scrittura della prossima legge di bilancio, per poter dotare ogni istituzione scolastica di un assistente tecnico e tutte le scuole di più personale docente ed amministrativo ed anche di dirigenti e di Dsga negli istituti sottodimensionati”.

“Le sei missioni inserite nella bozza a quanto si apprende da fonti di Governo – riporta oggi l’Ansa – riguardano: digitalizzazione e innovazione; transizione ecologica; salute; infrastrutture nel segno della sostenibilità; istruzione e ricerca; inclusione sociale e territoriale. La riunione sarà presieduta dal premier Giuseppe Conte e vedrà la partecipazione, oltre che del titolare per gli Affari Europei Enzo Amendola, di diversi ministri competenti sul dossier. L’obiettivo è tracciare un primo schema delle linee guida per il Recovery Plan che l’Italia, secondo il calendario previsto dalla commissione Ue, è tenuta presentare formalmente in Ue da gennaio ad aprile 2021”. 

(fonte: Ufficio Stampa Anief)

cia
Pubblicato il Lascia un commento

COVID e lavoratori fragili, appello dell’Anief: “Fate domanda per essere visitati”

marcello pacifico anief

Dopo i primi test sierologici realizzati in modo volontario è tempo di bilanci. A realizzarli è il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, intervistato da Italia Stampa: “Un caso su tutti da citare è quello della Regione Lombardia, dove su 200 mila docenti e amministrativi ben 100 mila si sono prenotati, in maniera naturalmente volontaria, in 50 mila lo hanno svolto e sono risultati positivi in 2.700 anche dopo i tamponi successivi: parliamo del 5 per cento. Questo significa che c’è bisogno di grande attenzione”.

“Nel frattempo – continua Pacifico – è stata emanata la Circolare del ministero della Salute sul lavoro ‘fragile’: questo è molto importante, perché bisogna senz’altro intervenire con la sorveglianza sanitaria del personale scolastico”, attraverso la quale si è stabilito che “sarà il medico competente a decidere quali tipi di sorveglianza sanitaria portare avanti. Sicuramente non è colpa di questi lavoratori, in particolare di una classe docente, quella italiana, che risulta la più anziana al mondo, in particolare over 55, anche se in questa Circolare si precisa che non è l’età anagrafica a indicare il concetto di lavoro ‘fragile’”.

marcello pacifico anief
Marcello Pacifico, leader di Anief

Il sindacato si mette a disposizione di tutto il personale per presentare”, con un apposito modello, “queste domande: è molto importante tutelare la salute. Stiamo verificando, anche attraverso una check list che abbiamo distribuito alle Rsu, cosa sia importante. Di sicuro, lo è realizzare un nuovo patto educativo tra le famiglie e gli insegnanti, per fare in modo che i ragazzi rispettino la regola del distanziamento sociale, perché se lo rispettiamo tutti supereremo insieme anche questa fase di recrudescenza che a oggi” è tornata ad un numero di casi positivi in pericolosa ascesa, “quasi indietro al mese di maggio”.

Anief, a questo scopo, ribadisce che occorre assolutamente evitare assembramenti nell’ambiente scolastico, come anche previsto da un nuovo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte sulla proroga dello stato emergenziale e sulle regole da attuare al ritorno a scuola, attraverso la determinazione di gruppi classe non numerosi: è dal mese di aprile che il giovane sindacato lo ha chiesto, andando a recuperare i 15 mila plessi scolastici dismessi a seguito del dimensionamento, in modo da scongiurare il ritorno della didattica a distanza. La riduzione degli studenti per aula farebbe quindi quasi sempre rispettare il limite di un metro di distanza tra uno e l’altro, ma anche limitare i rischi per il personale che versa in condizioni di “fragilità” fisica.

Pubblicato il Lascia un commento

GPS, è caccia all’errore: gli Uffici scolastici ammettono un numero esorbitante di reclami

È partita la corsa alle richieste di rettifica delle graduatorie Gps. “I reclami – scrive la stampa specializzata – non sono previsti dall’OM n. 60/2020. A fronte di errori però consigliamo di informarsi presso gli Uffici Scolastici. Alcuni scrivono infatti “L’Amministrazione si riserva però ai sensi della Legge n. 241/90, la possibilità di attivare i provvedimenti di autotutela che dovessero rendersi necessari.” Inoltre, gli stessi “Uffici Scolastici, come era prevedibile, stanno permettendo la presentazione dei reclami”.

L’ESEMPIO DI ASTI

Vale per tutti l’avvisto pubblicato dall’Ufficio Scolastico di Asti – Alessandria: “L’Ufficio – scrive l’amministrazione scolastica della provincia piemontese – sta ricevendo in queste ore un numero esorbitante di reclami, richieste di informazioni, segnalazioni, sulle operazioni di valutazione delle domande di inserimento. Non potendo rispondere singolarmente a ciascun interessato, si comunica quanto segue: le richieste di verifica dei punteggi verranno analizzate e, se accolte, si procederà alla loro rettifica. Si raccomanda di controllare attentamente l’O.M. n. 60/2020 ed i suoi allegati”.

IL MIUR APRE ALLE CONTESTAZIONI

La normativa vigente prevede che avverso il presente provvedimento di pubblicazione di posizioni errate è ammesso ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, entro 120 giorni, oppure ricorso giurisdizionale al competente T.A.R., entro 60 giorni. Lo stesso Ministero, in un recente comunicato, ha ammesso che “le pubblicazioni di questi giorni riguardano quasi due milioni di posizioni individuali trattate, rispetto alle quali l’Amministrazione scolastica, centrale e territoriale, ha condotto e sta conducendo tutti i necessari controlli anche sulla base di segnalazioni di possibili errori da rettificare”.

La precisazione del Ministero sembra rispondere alla denuncia scritta del giovane sindacato inviata i primi di settembre al dicastero di viale Trastevere attraverso una lettera scritta indirizzata ai dirigenti competenti del MI, con richiesta di “urgente verifica del sistema di calcolo del punteggio per la redazione delle graduatorie provinciali per le supplenze di cui all’O.M. 10 luglio 2020 n. 60” per la presenza di errori di sistema” con conseguente “grave ed irreparabile danno agli interessati in termini di possibilità lavorative”.

LA RICHIESTA È LECITA

Pertanto, ha commentato ancora Orizzonte Scuola, “chiamiamolo reclamo o segnalazione errori, se l’aspirante ravvisa un errore da parte dell’Amministrazione nella valutazione della propria domanda è bene che lo segnali. Se il reclamo sarà accolto in autotutela tanto meglio, altrimenti l’aspirante potrà decidere se proseguire con il ricorso”. Diventa quindi ufficiale la linea subito indicata dall’Anief ai docenti esclusi o con punteggi non corretti, a seguito di palesi errori del sistema informatico oltre che a seguito della riformulazione più che discutibile della tabella di valutazione delle certificazioni utili presentate dagli stessi candidati contestualmente alla domanda di inserimento nelle Graduatorie provinciali per le supplenze.

I RECLAMI

Proprio per non subire ingiuste limitazioni alle proprie possibilità di lavoro come docente nella scuola pubblica – a seguito degli errori nelle Graduatorie provinciali per le supplenze e delle graduatorie d’istituto del personale docente per gli anni 2020/21 e 2021/22 -, Anief ricorda che ha preparato tre possibili percorsi, attraverso specifici modelli, per tutelare i precari: un modello di reclamo per chiedere all’ufficio scolastico la correzione di errori di valutazione dei titoli o di altra natura nelle GPS; un modello di reclamo specifico contro l’esclusione dalle GPS dei docenti in ruolo con riserva; un’istanza di accesso agli atti per verificare titoli e servizi di altri aspiranti nella propria graduatoria e fascia.

Per ricevere il modello (o i modelli) adatto alla propria situazione, il docente può inviare una mail all’indirizzo reclamo.gps@anief.net o contattare la sede territoriale Anief più vicina anche per ricevere adeguata consulenza. Nel caso in cui i reclami o l’istanza non dovessero sortire l’effetto sperato, Anief assicurerà ogni forma di assistenza per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. 

Pubblicato il Lascia un commento

GPS, Anief ricorre per tabelle titoli

Anief tutela i docenti precari e lotta per far ottenere i giusti punteggi già valutati nelle precedenti tabelle delle graduatorie di istituto ed ex permanenti. Anief proroga le adesioni ai ricorsi al 31 agosto

L’ufficio legale Anief ricorda, tuttavia, che per aderire ai ricorsi prorogati per l’inclusione in prima e seconda fascia è necessario aver già provveduto alla presentazione della domanda entro la scadenza dei termini, mentre per la valutazione dei titoli bisogna averli dichiarati all’atto della presentazione della stessa.

GPS – RICORSI TABELLE TITOLI

TABELLA TITOLI GPS – VALUTAZIONE “ALTRE ATTIVITÀ DI INSEGNAMENTO” (3PT/ANNO)

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE LA VALUTAZIONE DEL PUNTEGGIO PER LE ALTRE ATTIVITA’ DI INSEGNAMENTO NELLE GPS (MAX 3 PUNTI PER ANNO SCOLASTICO).

TABELLA TITOLI – RIPRISTINO TITOLI ARTISTICI COREUTICO

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE IL RIPRISTINO NELLE GPS DI I E II FASCIA DELLA VALUTAZIONE DEL PUNTEGGIO PER TUTTI I TITOLI ARTISTICI GIA’ PRECEDENTEMENTE VALUTATI NELLE G.I. DI II E III FASCIA E ORA ESCLUSI DALLE NUOVE TABELLE.

TABELLA TITOLI GPS – VALUTAZIONE SERVIZIO INSEGNAMENTO ALTERNATIVO RELIGIONE CATTOLICA COME SPECIFICO

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE LA VALUTAZIONE PER INTERO (12 PUNTI) COME SERVIZIO SPECIFICO DEL SERVIZIO SVOLTO COME INSEGNANTE DI MATERIA ALTERNATIVA ALLA RELIGIONE CATTOLICA.

TABELLA TITOLI GPS – VALUTAZIONE SERVIZIO MILITARE PRESTATO NON IN COSTANZA DI NOMINA

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO MILITARE DI LEVA (O EQUIPARATO) PRESTATO NON IN COSTANZA DI RAPPORTO DI LAVORO CON IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE.

TABELLA TITOLI GPS – VALUTAZIONE SPECIALIZZAZIONE BIENNALE 6 PUNTI ANZICHÉ 2

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE IL RIPRISTINO NELLE GPS DI I E II FASCIA DELLA VALUTAZIONE DELLA SPECIALIZZAZIONE BIENNALE CON L’ATTRIBUZIONE DI 6 PUNTI ANZICHE’ 2.

TABELLA TITOLI – RIPRISTINO TITOLI ARTISTICI STRUMENTO MUSICALE

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE IL RIPRISTINO NELLE GPS DI I E II FASCIA DELLA VALUTAZIONE DEL PUNTEGGIO PER TUTTI I TITOLI ARTISTICI GIA’ PRECEDENTEMENTE VALUTATI NELLE G.I. DI II E III FASCIA E ORA ESCLUSI DALLE NUOVE TABELLE.

TABELLA TITOLI GPS – VALUTAZIONE CERTIFICAZIONE LINGUISTICA B2 CONSEGUITA NEI CENTRI LINGUISTICI D’ATENEO

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE IL RIPRISTINO NELLE GPS DI I E II FASCIA DELLA VALUTAZIONE DELLE CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE DI LIVELLO B2 CONSEGUITE NEI CENTRI LINGUISTICI DI ATENEO.

TABELLA TITOLI GPS – VALUTAZIONE MASTER 3 PUNTI ANZICHÉ 1

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE IL RIPRISTINO NELLE GPS DI I E II FASCIA DELLA VALUTAZIONE PARI A 3 PUNTI PERR TITOLO DEI MASTER E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO ANNUALI CON ESAME FINALE E 60 CFU.

Pubblicato il Lascia un commento

Anief stronca il decreto “agostano”: “Non risolve il problema del precariato scuola”

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto “agostano” n.104, contenente le misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia che stanzia 1,3 miliardi per la ripresa della scuola in presenza dal prossimo 14 settembre. “Anief apprezza lo stanziamento, perché è molto importante per quel che devono fare i dirigenti scolastici, che avranno più banchi e attrezzature per la sicurezza, ma anche personale docente e Ata in più autorizzato”, dice Marcello Pacifico interpellato da Italia Stampa. Secondo il leader dell’Anief si tratta “di un primo segnale che va nella giusta direzione”, ma diventerà molto utile solo “a condizione che a settembre si andrà a risolvere una volta per tutte il problema del precariato. “Purtroppo, nonostante i grandi numeri”, con il record delle 250 mila supplenze annuali all’orizzonte, ha continuato il sindacalista autonomo, “le 100 mila immissioni in ruolo” non serviranno a molto: “uno su due non sarà assunto nei ruoli per colpa di un sistema che non prevede neanche lo scorrimento delle nuove graduatorie provinciali, le Gps, che saranno solo utilizzate per individuare i supplenti”.

Arriva dunque in Gazzetta Ufficiale il decreto Agosto n.104, contenente le misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia: il testo pubblicato in G.U. – dopo il via libera della Ragioneria Generale dello Stato e la firma del Presidente della Repubblica – comprende anche finanziamenti aggiuntivi per la riapertura delle scuole in sicurezza a partire dal 14 settembre. A partire dallo stanziamento di altri 1,3 miliardi.

marcello pacifico anief
Marcello Pacifico, leader di Anief

EMENDAMENTI IN ARRIVO

“Dal Governo – ha detto il sindacalista autonomo – giungono importanti aperture verso il sistema formativo e il rientro a scuola in sicurezza: ora mettiamoci al lavoro per mettere a punto la ripresa delle lezioni in presenza. Per questo motivo presenteremo degli emendamenti al decreto ‘agostano’, anche per risolvere i tanti problemi sugli organici: ad iniziare dagli oltre 3 mila posti liberi di Dsga, i Direttori dei servizi generali e amministrativi, perchè nonostante il concorso uno su tre rimarrà vacante; abbiamo anche problemi per i docenti della scuola dell’Infanzia e primaria, inclusi i diplomati magistrali, oltre che per gli Insegnanti tecnico-pratici. Come pure per i docenti di sostegno”, con 70 mila cattedre ancora a supplenza, e gli insegnanti di religione cattolica senza concorso dal 2004.

PERSONALE ATA INSUFFICIENTE

“Ancora una volta il personale Ata sarà insufficiente, sempre per colpa del decreto sul dimensionamento scolastico” approvato nel 2008, “che ha privato la scuola, oltre che di docenti e scuole, anche di tano personale amministrativo” e collaboratori scolastici: c’è l’impegno con la ministra Lucia Azzolina a rivederne i criteri e quindi non resta che metterci a lavorare” per risolvere i tanti problemi. “anche attraverso i miliardi che arriveranno dal Recovery Fund.

LE RICHIESTE DELL’ANIEF

“Sono tutti dei canali aperti che devono essere definiti; per questo chiediamo degli incontri specifici” con il ministero dell’Istruzione e la macchina organizzativa del Governo per il rientro in sicurezza, oltre che “emendamenti al decreto legge 104, proprio per trovare una soluzione”, ha concluso Marcello Pacifico.

Pubblicato il Lascia un commento

Graduatorie provinciali per le supplenze: ricorri con Anief per l’inserimento in II fascia

È assalto per ricorrere al Tar e ottenere i giusti punteggi già valutati nelle precedenti tabelle delle graduatorie di istituto ed ex permanenti (Master, Perfezionamenti, Diploma di specializzazione biennale, Certificazione linguistica, Licei Coreutici e Licei Musicali) e per l’inserimento di ITP e laureati senza i 24 cfu. Anief proroga adesioni ai ricorsi al 31 agosto

L’ufficio legale Anief ricorda che per aderire ai ricorsi prorogati per l’inclusione in prima e seconda fascia è necessario aver già provveduto alla presentazione della domanda entro la scadenza dei termini, mentre per la valutazione dei titoli bisogna averli dichiarati all’atto della presentazione della stessa.

GPS – GRADUATORIE PROVINCIALI SUPPLENZE

INSERIMENTO IN I FASCIA GPS ITP SENZA 24 CFU ESCLUSI DALLE GPS

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE L’INSERIMENTO NELLA I FASCIA GPS DEI DIPLOMATI ITP CHE NON SONO IN POSSESSO DI NESSUNO DEI REQUISITI RICHIESTI PER L’INSERIMENTO NELLE GPS (PRECEDENTE INSERIMENTO IN II FASCIA G.I. OPPURE 24 CFU OPPURE ABILITAZIONE IN ALTRO GRADO O ALTRA CLASSE DI CONCORSO).

INSERIMENTO IN I FASCIA GPS DIPLOMATI MAGISTRALE POST 2001/2002 MA ISCRITTI ENTRO L’A.S. 1997/98

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE L’INSERIMENTO NELLA I FASCIA GPS PRIMARIA/INFANZIA DEI DIPLOMATI MAGISTRALE CHE SI SONO DIPLOMATI IN ANNI SCOLASTICI SUCCESSIVI AL 2001/2002 MA ERANO ISCRITTI AL CORSO DI STUDI ENTRO L’A.S. 1997/1998.

INSERIMENTO IN II FASCIA GPS SOSTEGNO CON 2 ANNI SU POSTI SOSTEGNO

RICORSO PRESSO IL TAR LAZIO PER OTTENERE L’INSERIMENTO NELLA II FASCIA GPS SOSTEGNO DEI DOCENTI IN POSSESSO DI 2 ANNUALITA’ DI SERVIZIO SVOLTI SU POSTI SOSTEGNO.