Doccia fredda per i neo-maggiorenni: il bonus cultura 18app scende a 300 euro, anziché i 500 erogati dalla sua approvazione. Nella legge di bilancio 2020 la copertura per il bonus previsto dalla legge c.d. Buona Scuola è diminuita di 80 milioni di euro, passando dai 240 del 2019 ai 160 di quest’anno. Inattesa, perché nulla lasciava presagire la riduzione di tale bonus.
18app, come funziona nel 2020
Nulla cambia sul funzionamento del bonus Cultura 18app che ha sempre lo scopo di promuovere la crescita culturale dei fruenti attraverso del credito economico spendibile in libri, corsi, concerti, spettacoli, cinema, musei etc.etc.
Potranno accedervi i nati nel 2002, ossia quelli che nel 2020 compieranno 18 anni. Come sempre, bisogna essere in possesso di SPID (identità digitale) attraverso la quale registrarsi al portale ufficiale dove poter accedere al portafoglio elettronico dove sarà possibile generale i buoni da spendere online o fisicamente. Anche in questo caso, la scadenza è fissata al 31 dicembre 2020.
Pochi forse ci credevano davvero, ma Fioramonti lo ha fatto: ha rassegnato le dimissioni da Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in aperta polemica con l’esecutivo che non ha saputo garantirgli le richieste economiche ritenute “necessarie” dal responsabile del Dicastero per “risollevare le sorti della scuola”.
Un gesto forte che segna la fine di una conduzione del Miur destinata a non restare – anche per il limitato tempo – negli annali.
Nella conferenza stampa di fine anno il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sorpreso tutti annunciando a sorpresa una “doppia conduzione” per il Miur, separando il Ministero dell’Istruzione dal Ministero per l’Università.
Plauso negli ambienti accademici e del mondo sociale e culturale per la nomina di Gaetano Manfredi all’Università. Stimato studioso, Magnifico rettore del principale ateneo partenopeo, l’Università Federico II di Napoli, Presidente della Conferenza dei Rettori Universitari italiani (CRUI). Curriculum di spessore e capacità politiche e di dialogo già comprovate, è sicuramente curioso vedere Manfredi nuovo membro dell’Esecutivo dopo l’approvazione della Legge di Bilancio 2020 che proprio lo stesso, in qualità di Presidente della CRUI, ha bocciato, controproponendo “un piano straordinario per i ricercatori e risorse a copertura delle esenzioni delle tasse universitarie (per la cosiddetta no-tax area)”.
Non è la prima romana per Manfredi, che fu già consigliere di Luigi Nicolais durante il suo mandato di Ministro per le riforme e l’innovazione nella P.A. del governo Prodi 2006/2008.
Polemiche invece hanno accompagnato l’annuncio della nomina a Ministro dell’Istruzione di Lucia Azzolina. Trentasette anni, ex sindacalista di Anief, in quota M5S, è già stata sottosegretario al Miur durante l’esperienza di Fioramonti: il decreto Scuola è in primis un suo lavoro.
La Azzolina più volte è finita sotto i riflettori: alcuni movimenti di docenti ne hanno criticato l’operato (anche in maniera feroce e ai limiti) affermando che ha “disatteso” le promesse fatte in campagna elettorale. Nello scorso anno è finita anche al centro di un’inchiesta de L’Espresso che ha scoperto che la neo Ministro ha partecipato, in un presunto conflitto d’interessi, al concorso Dirigente Scolastico.
Giovani che avete compiuto 18 anni e che avete ancora dei soldi sul vostro portafoglio elettronico: dovreste utilizzare il vostro residuo 18app entro oggi.
Bisogna ricordare che il tempo dei ragazzi per registrarsi a 18app era limitato a giugno 2019. Quindi il bonus accreditato riguarda i già registrati.
La scadenza è fissata invece per il 31 dicembre 2019. Entro quella data il bonus accreditato sui portafogli elettronici attraverso 18app va tassativamente usato, salvo perderlo.
Dove spendere il tuo bonus 18app online
I siti del gruppo Matacena che sono già ottimizzati per l’acquisto con 18app (così come per Carta Docente). Non farti trovare impreparato e visita una delle piattaforme già predisposte e ottimizzate per l’utilizzo del voucher.
Il bonus cultura per i diciottenni viene confermato dalla manovra, ma tagliato. I fondi previsti dalla legge di bilancio per il 2020 sono 160 milioni, 80 in meno rispetto a quelli stanziati per il 2019. La card cultura, che finora era stata di 500 euro, scende a 300 euro. Obiettivo dichiarato: promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale
Come spendere il bonus La carta può essere utilizzata per acquistare biglietti per rappresentazioni teatrali cinematografiche e spettacoli dal vivo, per libri, abbonamenti a quotidiani anche in formato digitale, musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva, titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingua straniera.
La nostra piattaforma è nata quando ci siamo resi conto che per valorizzare veramente la cultura bisogna facilitare l’incontro tra chi la domanda e chi la offre, in modo da rendere più immediato lo scambio e generare valore aggiunto per entrambi.
Abbiamo perciò deciso di realizzare questo portale dove le librerie possano usufruire di una vetrina, aumentando così la propria visibilità grazie a una forte presenza online e dove gli utenti, invece, possano trovare agevolmente il volume che cercano, grazie a un sistema di match che associa alla ricerca tramite il titolo di un libro, la libreria più vicina che ha a disposizione proprio il volume richiesto.
La piattaforma, inoltre, rende disponibili i suoi spazi anche per la promozione di eventi di scrittura e di presentazione di volumi, diventando così luogo autorevole per la diffusione della cultura e vetrina online per scrittori e case editrici.
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1979-2019: 40 anni del Consiglio Universitario Nazionale. Si è tenuta ieri 18 dicembre, dalle ore 15 alle 18 in sala Aldo Moro, l’evento per i 40 anni del CUN. La sessione è stata aperta da una relazione introduttiva dal titolo “Il ruolo del CUN: l’autonomia del sistema universitario e la libertà della ricerca e dell’insegnamento” tenuta da Antonio Vicino, Presidente CUN. In più le testimonianze di Luigi Frati, vicepresidente dal 1986 al 1989, Michele Scudiero, vicepresidente dal 1989 al 1997, Luigi Labruna, presidente dal 2007 al 2017 e Carla Barbati, presidente dal 2017 al 2019. Il dibattito è stato animato da Mario Pittoni, presidente 7ª Commissione permanente Senato (Istruzione pubblica, beni culturali), Luigi Gallo, presidente VII Commissione Camera (cultura, scienza istruzione), Paolo Miccoli, presidente ANVUR (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), Lucia Altucci, presidente CNGR (Comitato nazionale dei garanti per la ricerca), Luigi Leone Chiapparino, presidente CNSU (Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari) e Gaetano Manfredi, presidente CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, nonché Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Napoli Federico II). Presenti i consiglieri CUN. Le conclusioni sono state affidate a Lorenzo Fioramonti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
Per tutto il periodo che va dal 1 al 25 dicembre 2019, il gruppo editoriale Matacena per ogni libro venduto attraverso una delle sue piattaforme donerà un libro a una biblioteca scolastica.
Questa la straordinaria iniziativa messa in campo dal gruppo capeggiato da Corrado Matacena, leader nella distribuzione editoriale nelle scuole primarie napoletane e campane.
Il visionario imprenditore, accanto all’attività di promozione editoriale, è difatti uno dei pionieri campani della vendita online. Questo grazie ad alcuni portali di ormai storica presenza digitale come Matacena Libri e Matacena Giochi. Ed è proprio sui siti del network che quest’anno verrà promossa l’iniziativa natalizia del gruppo: per ogni libro acquistato online sui portali sopracitati e su Oceanon e Mondodocenti Shop, un altro libro verrà donato a una biblioteca didattica sul territorio, partendo da quelle dei quartieri a maggior rischio dispersione.
“Siamo convinti – spiega Corrado Matacena – che rimettere al centro la lettura è una delle chiavi di volta per favorire la crescita dei nostri ragazzi. Un ragazzo che legge oggi è un adulto migliore domani, e noi nel nostro piccolo, da persone che vivono il nostro territorio, vogliamo dare il nostro contributo e rendere più solidale questo Natale”.
Precettazione dei docenti in caso di sciopero, divieto di astenersi dalle attività aggiuntive, preclusione della possibilità di indire scioperi nei 5 giorni successivi all´inizio dell´anno scolastico e dopo le vacanze di Natale e Pasqua.
Sono queste le proposte avanzate dall’Aran nella riunione che si è tenuta oggi a Roma, presso la sede di via del corso, alla quale hanno partecipato le organizzazioni sindacali rappresentative di comparto.
La Gilda ha ribadito con forza la propria contrarietà ad ogni accordo che preveda la precettazione dei docenti in caso sciopero.
“La nostra delegazione ha fatto presente che tale previsione contrasta con le norme contenute nel codice civile e nel decreto legislativo 165/2001, che vietano espressamente il demansionamento dei lavoratori. Nel caso degli insegnanti, infatti, la precettazione si tradurrebbe in una prestazione di mera vigilanza non prevista dalle norme che regolano la professione docente”.
“L’Aran ha proposto anche di inserire nel protocollo di intesa sui servizi minimi una clausola che preveda il divieto di sciopero delle attività aggiuntive e una preclusione del diritto di indire scioperi nei 5 giorni successivi all´avvio delle elezioni, all´inizio dell´anno scolastico, e dopo i periodi di sospensione delle lezioni in coincidenza con le vacanze di Natale e di Pasqua”.
“Anche su questo la nostra delegazione ha espresso la propria netta contrarietà. Il prossimo incontro si terrà mercoledì 15 gennaio alle 15.00”.
“Nel decreto-scuola varato alla Camera, e ora al Senato, abbiamo già
inserito un articolo sulla continuità didattica: tutti coloro che vinceranno il
concorso ordinario e straordinario dovranno rimanere presso la sede di
inserimento per almeno cinque anni”. L’annuncio del ministro Lorenzo
Fioramonti, rilanciato
dalla stampa specializzata, non può essere accolto positivamente dal
giovane sindacato. Sugli altri provvedimenti annunciati dal titolare del Miur
(“Bisogna dare la possibilità di introdurre meccanismi già possibili con
l’attuale normativa come i bonus per gli affitti e i buoni per fare la spesa”,
ha aggiunto Fioramonti) c’è un cauto apprezzamento di Anief, ma anche la
consapevolezza che il personale scolastico, a iniziare da quello fuori sede,
non ha bisogno di “gettoni”, ma di un sostegno economico reale e di potersi
ricongiungere alla famiglia d’origine se lo desidera.
NO ALLO STOP DEI TRASFERIMENTI
Contro lo spettro del blocco quinquennale Anief si è più volte
espressa. Il vincolo di permanenza per cinque anni, senza la possibilità
di trasferimento è una disposizione incostituzionale, approvata nel 2011,
con la Legge 106, e modificata dal Parlamento, grazie sempre alla
denuncia del giovane sindacato, nel 2013, con la Legge 128/13 quando
si riportò a un triennio il blocco dei trasferimenti. Per via del vincolo
quinquennale si potrebbe ripetere la stessa ingiustizia perpetrata nei
confronti dei docenti ingabbiati dalle diverse procedure di reclutamento e di
mobilità attuate all’indomani dell’approvazione della legge 107/2015, voluta
dal governo Renzi.
LE QUOTE ALLARGATE
Sebbene quest’anno si sia registrato un altissimo numero di posti vacanti e
disponibili, con più di 200 mila supplenze annuali, il Miur non è andato oltre
le quote sui trasferimenti fuori provincia, introdotte col contratto
sottoscritto a dicembre sulla mobilità del personale. Per colpa
proprio della contrattazione integrativa, per l’anno scolastico 2019/20 sono
stati previsti il 40% di trasferimenti interprovinciali e il 10% di passaggi di
ruolo; per il 2020/21, il 30% di trasferimenti interprovinciali e il 20% di
passaggi; per il 2021/22, il 25% di trasferimenti interprovinciali e il 25% di
passaggi. L’introduzione di quelle percentuali risibili sui trasferimenti ha
portato il
M5S, attraverso il primo firmatario Marilotti, ad avviare un’interrogazione all’allora
ministro dell’Istruzione.
IL COMMENTO DEL PRESIDENTE ANIEF
“Bisogna promuovere la mobilità – sottolinea Marcello Pacifico, presidente
nazionale Anief – per contemperare diritto al lavoro, alla famiglia e favorire
in altro modo la continuità didattica. Come Anief abbiamo promosso uno
specifico emendamento e chiesto di sostituire il comma in questione con la
proroga dei termini della mobilità straordinaria
per tutto il personale di ruolo. Per il nostro sindacato è un punto
irrinunciabile e non trattabile, tanto più alla luce di tantissimi posti
vacanti e disponibili e dei numeri record di supplenze
annuali (oltre 200 mila). Occorre favorire il rientro dei docenti
“ingabbiati” e programmare agevolazioni per attrarre e risarcire i
lavoratori provenienti dalle altre regioni. La continuità didattica non
passa per imposizioni temporali anticostituzionali, contro cui siamo pronti a
ricorrere in tribunale, semmai dall’immediata assunzione in ruolo su tutti i
posti vacanti, evitando nel prossimo futuro che tante supplenze vengano
assegnate mesi dopo l’inizio dell’anno e
altri posti, soprattutto di sostegno, siano ancora da coprire”.
Riparte l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura. Lo rende noto il Miur attraverso una nota stampa dopo la prima riunione a cui ha partecipato anche il Ministro Lorenzo Fioramonti. Ad aprire i lavori sono stati i Sottosegretari Lucia Azzolina e Giuseppe De Cristofaro. L’Osservatorio torna a riunirsi dopo due anni. È stato ricostituito con il Decreto del Ministro Fioramonti dello scorso 4 dicembre.
“Il compito centrale della scuola è quello di formare i futuri cittadini – ha spiegato il Ministro Lorenzo Fioramonti -. Se il ruolo della scuola viene meno, si pregiudica il futuro di un intero Paese. Per generazioni e generazioni. Per questo è necessario garantire a tutti i giovani un percorso di studio ed educativo e formare nuovi cittadini istruiti, responsabili, consapevoli. L’integrazione diventa allora determinante. Dobbiamo assicurare equità a tutti i ragazzi. La scuola ha il dovere di saper individuare e valorizzare talenti che, per mancanza di opportunità, rischiano di passare inosservati. Occorre tirare fuori le potenzialità, le capacità, le intelligenze. Perché è di queste intelligenze che ha bisogno la nostra società per crescere”.
L’Osservatorio è un organo di consultazione. Tra i suoi compiti, quello di trovare soluzioni per un adeguamento delle politiche di integrazione alle reali esigenze di una scuola sempre più multiculturale e in costante trasformazione.
“Dopo due anni è tornato a riunirsi al MIUR l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura. Con un messaggio chiaro: la scuola è aperta a tutti e inclusiva. Come Governo e come Ministero dobbiamo e vogliamo perciò dare attenzione anche a tutti gli alunni con cittadinanza non italiana, attuando pienamente il principio dell’inclusione”, ha dichiarato la Sottosegretaria Lucia Azzolina.
“La politica, quando si occupa di pubblica istruzione, di scuola e quindi di bambini, di ragazzi, deve avere più coraggio e non limitarsi a seguire il senso comune formale – ha aggiunto il Sottosegretario Giuseppe De Cristofaro -. La crisi economica ha prodotto povertà e disuguaglianza, i dati della povertà educativa ci dicono che è necessaria una grande operazione di ricostruzione culturale e si deve partire dalla scuola pubblica, dal sistema dell’istruzione pubblico e statale in primis. La scuola italiana è una gigantesca infrastruttura civile, un enorme pilastro di democrazia e ha bisogno di essere sostenuta con risorse economiche e umane per formare non solo bravi studenti ma cittadini consapevoli”.
L’Osservatorio è tornato a riunirsi in una data non casuale, perché fa seguito al Terzo Summit Nazionale delle Diaspore (il 14 dicembre). I lavori sono stati animati da una tavola rotonda sulle tematiche legate alla migrazione, moderata dal conduttore televisivo Massimo Bernardini. Il dibattito è stato aperto dalla giornalista Marta Nicoletti. Ha partecipato all’incontro anche lo scrittore Eraldo Affinati. Nel corso del confronto, è stato presentato il dossier “L’Africa Mediata – Come fiction, tv, stampa e social raccontano il continente in Italia”, realizzato da Amref Italia insieme all’Osservatorio di Pavia. Una raccolta di dati, qualitativi e quantitativi, sui media italiani e su come questi abbiano rappresentato l’Africa e gli africani nel primo semestre di quest’anno.
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