Pubblicato il Lascia un commento

Pas, reclutamento e precariato: Anief continua a condannare l’accordo Miur – sindacati

marcello pacifico anief

“Si fanno sempre più grandi le falle dell’accordo raggiunto tra Miur e sindacati maggiori sul tema del reclutamento e del precariato scolastico, con l’avvio, oltre che dei Pas abilitanti, anche di un concorso riservato per la scuola secondaria, frutto a sua volta dell’Intesa siglata lo scorso 24 aprile a Palazzo Chigi alla presenza del premier Giuseppe Conte. Il piano straordinario di stabilizzazione per chi opera da almeno tre anni nelle scuole medie e superiori, alla pari di quello che si sta realizzando per il primo ciclo, andrà a sanare la situazione professionale di soli 24 mila precari: come se non bastasse che la quota corrisponde al 25% di quelli già selezionati, abilitati e supplenti di vecchia data che hanno pieno diritto a essere assunti a tempo indeterminato, analizzando più a fondo l’accordo si scopre che vi sono anche diverse categorie di precari che non potranno partecipare alla procedura. 

Professionalità escluse

Anief non comprende come si faccia a lasciare fuori dal concorso riservato il personale Ata, che da anni garantisce un servizio essenziale per i nostri istituti autonomi e ha il pieno diritto ad essere stabilizzato, alla pari di quello utilizzato dalle cooperative per i servizi esternalizzati. Lo stesso vale per il personale educativo, che ha gli stessi diritti dei maestri del primo ciclo ma che continua a rimanere fuori da queste procedure. Per non parlare dell’opera preziosa del personale educante che opera nelle sezioni Primavera, che da due anni fa parte del sistema ordinamentale dello Stato ma ad oggi non ha alcuna prospettiva di stabilizzazione. Lo stesso destino, senza prospettive, è quello di chi oggi si occupa di assistenza alla comunicazione, affiancando gli alunni disabili sulla base delle esigenze espresse dalle équipe psico-pedagogiche. 

Il commento di Marcello Pacifico

“Dimenticare tutte queste professionalità, fondamentali per garantire il servizio nelle scuole di tutti i cicli – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – va a costituire un atto di superficialità intollerabile nei confronti di personale che in un altro Paese moderno sarebbe da tempo stabilizzato. L’ostinazione a tenerlo in questa situazione di limbo, però avrà un solo sicuro effetto: incrementare il contenzioso. Perché Anief, statene certi, non starà di certo a guardare dinanzi a questa ennesima ingiustizia all’italiana”. 

Pubblicato il Lascia un commento

Reclutamento e PAS, il Miur difende la linea

Marco Bussetti Miur Ministro

Nei giorni scorsi al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato raggiunto l’accordo con le Organizzazioni Sindacali sul tema del reclutamento e del precariato nella scuola. L’accordo è stato chiuso nell’ambito di uno dei tavoli tematici attivati a seguito dell’Intesa siglata lo scorso 24 aprile a Palazzo Chigi alla presenza del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e del Ministro Marco Bussetti.

“L’accordo raggiunto oggi – commenta Bussetti – è frutto del serio lavoro che abbiamo condotto in queste settimane con le Organizzazioni Sindacali. Un confronto franco che porterà alla stesura di una norma attraverso la quale metteremo in campo misure straordinarie a tutela dei precari storici e, in contemporanea, avvieremo una nuova stagione di concorsi ordinari per chi vuole insegnare nella scuola secondaria. Questo Governo sta mostrando grande attenzione verso il comparto dell’Istruzione. L’accordo di oggi ne è ulteriore riprova. Definiamo un percorso che ci consente di dare una risposta concreta al precariato giunto ormai a livelli esponenziali che rischiano di mettere in difficoltà il funzionamento del sistema, proprio perché negli ultimi anni sono mancati una seria programmazione e interventi adeguati”.

In particolare, saranno previsti, per i docenti che hanno già lavorato per almeno tre anni nella scuola, sia statale che paritaria, percorsi (PAS), che saranno attivati a stretto giro e che consentiranno di conseguire l’abilitazione all’insegnamento, utile, fra l’altro, per accedere alle supplenze annuali dalle graduatorie di seconda fascia e per insegnare nelle paritarie. Al PAS potranno accedere, tra gli altri, anche i docenti di ruolo e i dottori di ricerca.

Al contempo, sarà bandito un concorso straordinario e abilitante, da oltre 24.000 posti, per chi ha già maturato tre anni di insegnamento nella scuola statale, di cui uno specifico nella classe di concorso per cui si intende concorrere. La graduatoria finale sarà determinata assicurando un preminente rilievo ai titoli di servizio, oltre che in base al punteggio attribuito ad una prova scritta, da svolgere al computer, per la quale sarà prevista una soglia di punteggio minimo, nonché a una prova orale non selettiva, si legge nell’intesa siglata.

Ulteriori 24.000 posti saranno poi destinati a un concorso ordinario per laureati in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina vigente, fra cui 24 crediti formativi in ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche.

“Con questi due concorsi per la scuola secondaria bandiremo, fra straordinario e ordinario, quasi 50mila posti. Altri 17.000 sono quelli del concorso ordinario per infanzia e primaria – prosegue Bussetti -. Nei prossimi mesi, dunque, bandiremo quasi 70.000 posti nella scuola”.

I tavoli proseguiranno ora per affrontare, fra l’altro, anche le tematiche connesse al personale ATA.

Pubblicato il Lascia un commento

Il Miur mette a disposizione online i dati sulle disabilità 17/18

Dal 4 giugno sul sito del MIUR è disponibile l’approfondimento statistico dedicato agli studenti con disabilità nelle scuole italiane statali, paritarie e non paritarie, con dati riferiti all’anno scolastico 2017/2018.

I numeri

Nel 2017/2018 erano presenti nelle aule scolastiche 268.246 alunni con disabilità, il 3,1% del totale, 14 mila in più rispetto all’anno precedente, quando erano il 2,9%. Rispetto a venti anni fa, gli alunni con disabilità certificata sono più che raddoppiati (erano 123.862 nel 1997/1998). Nel 2017/2018, il 93,3% degli alunni con disabilità ha frequentato una scuola statale, il 5,1% una paritaria, l’1,6% una non paritaria comunque iscritta negli elenchi regionali. Le classi con almeno un alunno con disabilità sono state 192.606, pari al 45% del totale delle 427.728 classi attivate, comprese le sezioni della Scuola dell’infanzia. Nel 2017/2018 gli studenti con disabilità erano così distribuiti per ordine di scuola: 31.724 nella Scuola dell’infanzia, 95.081 nella Primaria, 71.065 nella Secondaria di I grado, 70.376 nella Secondaria di II grado. Netta la prevalenza del genere maschile.

Distribuzione territoriale

La Regione con la percentuale più alta di alunni con disabilità è stata l’Abruzzo (3,7%),quella con la percentuale più bassa, la Basilicata (2,3%). A livello territoriale si è evidenziata una distribuzione disomogenea, con notevoli differenze tra le singole Regioni. Mediamente, nelle Regioni del Centro e del Nord Ovest l’incidenza è stata maggiore che nel resto d’Italia. Nel complesso del sistema scolastico, la presenza è stata del 3,1%, mentre nel Centro e nel Nord Ovest si è attestata al 3,2%, rispettivamente 53.748 alunni con disabilità su un totale di 1.667.396 e 70.611 su un totale di circa 2.203.000. Nel Nord Est si è registrata la percentuale più contenuta, pari al 2,7%.

Tipologie di disabilità

Il 96,4% degli alunni con disabilità aveva una disabilitàpsicofisica, l’1,4% una disabilità visiva, il 2,3% una disabilità uditiva.

La disabilità nella Scuola secondaria di II grado

La percentuale media di alunni con disabilità rispetto al totale dei frequentanti nella Scuola secondaria di II grado è stata prossima al 2,6%. Per i Licei l’1,3%, per gli Istituti tecnici pari al 2,2%, nei Professionali ha raggiunto il 6,6%.
Il 23,8% del totale degli alunni con disabilità frequentava un Liceo, il 27,3% un Istituto tecnico, il 48,9% un Istituto professionale.

Posti e docenti per il sostegno nella Scuola statale

Nel 2017/2018 il rapporto tra numero di studenti con disabilità e posti di sostegno è stato pari, nella scuola statale, a 1,69 alunni per posto di sostegno. Sempre nel 2017/2018 si è registrato un incremento rispetto all’anno precedente di oltre 16.000 unità sul numero di docenti per il sostegno in tutti gli ordini di scuola. In numero complessivo, è risultato pari a 155.977 su un totale di 872.268, così ripartito: 17.743 per l’Infanzia55.578 per la Primaria41.512 per la Secondaria di I grado41.144 per la Secondaria di II grado.

Le nuove regole dell’inclusione

L’inclusione scolastica degli alunni con disabilità si appresta a fare un passo avanti: il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato lunedì 20 maggio, in via preliminare, un importante provvedimento che interviene per modificare significativamente le nuove norme in materia che sarebbero entrate in vigore il prossimo settembre e che vengono riviste mettendo sempre di più al centro lo studente e le sue necessità. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno che, d’ora in poi, avverrà anche con il coinvolgimento delle famiglie, fino a oggi lasciate fuori da questo processo. Cambia radicalmente l’approccio alla disabilità in ambito scolastico.
L’Italia, già all’avanguardia in materia, si allinea definitivamente al principio riconosciuto dalle Nazioni Unite secondo cui la disabilità è tale in relazione al contesto: solo offrire opportunità specifiche ai ragazzi con diverse abilità garantisce maggiore autonomia e una qualità della vita più elevata. Con l’approvazione delle nuove norme, dunque, sussidi, strumenti, metodologie di studio più opportune, saranno decisi non in modo ‘standard’, in relazione al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico veramente individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.

Pubblicato il Lascia un commento

“Algoritmo impazzito” per i trasferimenti docenti del 2016, Anief vince in Corte d’Appello

marcello pacifico anief

Anche la Corte d’Appello conferma le tesi Anief e condanna il Ministero dell’Istruzione dichiarando l’illegittimità dell’ormai famigerato “algoritmo impazzito” che ha trasferito i docenti nel 2016 in base a criteri non conformi al principio del merito.

La Corte d’Appello di Bologna, infatti, dà piena ragione ai legali Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Marco Di Pietro e Tiziana Sponga e non lascia spazio a dubbi ribadendo l’illegittimità dell’operato del MIUR nelle operazioni di trasferimento affidate al famigerato “algoritmo” che ha, in realtà, violato la normativa sotto molteplici profili. “Le battaglie Anief – fanno sapere dal sindacato – si concretizzeranno anche ai tavoli della contrattazione e le tante storture previste nelle procedure di trasferimento del personale docente e ATA saranno sanate proponendo anche una revisione delle tabelle di valutazione dei titoli e dei servizi e riconoscendo, finalmente, precedenza al merito e alla professionalità acquisita negli anni da tutti i lavoratori”.

“Le operazioni di mobilità – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sono state e sono tutt’ora palesemente inficiate da criteri che nulla c’entrano con il merito e la professionalità acquisita in anni di servizio; il nostro sindacato è orgoglioso di aver per primo condannato quel tipo di procedura e contribuito a far rientrare a casa tanti docenti che ne avevano diritto, ma la nostra battaglia non si ferma e continueremo a schierarci al fianco dei lavoratori della scuola anche per il riconoscimento del servizio svolto nelle paritarie e per la pari dignità da riconoscere al servizio con contratti a tempo determinato nelle graduatorie interne d’istituto”. L’Anief aveva denunciato sin da subito le troppe illegittimità contenute nella contrattazione integrativa in materia di Mobilità ed esprime piena soddisfazione per il risultato ottenuto in tribunale che conferma, ancora una volta, la validità delle azioni promosse dal giovane sindacato.

Per ulteriori informazioni sui ricorsi Anief avverso le tabelle delle graduatorie interne d’istituto utilizzate per l’individuazione dei soprannumerari, clicca qui.

Pubblicato il Lascia un commento

Inclusione scolastica, da settembre si cambia: più coinvolgimento delle famiglie

Passo avanti nell’inclusione scolastica degli alunni con disabilità: il Consiglio dei Ministri ha approvato lunedì, in via preliminare, un importante provvedimento che interviene per modificare significativamente le nuove norme in materia che sarebbero entrate in vigore il prossimo settembre e che vengono riviste mettendo sempre di più al centro lo studente e le sue necessità. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno che, d’ora in poi, avverrà anche con il coinvolgimento delle famiglie, fino ad oggi lasciate fuori da questo processo. 

Cambia radicalmente l’approccio alla disabilità in ambito scolastico. L’Italia, già all’avanguardia in materia, si allinea definitivamente al principio riconosciuto dalle Nazioni Unite secondo cui la disabilità è tale in relazione al contesto: solo offrire opportunità specifiche ai ragazzi con diverse abilità garantisce maggiore autonomia e una qualità della vita più elevata. Con l’approvazione delle nuove norme, dunque, sussidi, strumenti, metodologie di studio più opportune, saranno decisi, non in modo ‘standard’, in relazione al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico veramente individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.

“Con il provvedimento approvato in Consiglio dei Ministri, che ho fortemente voluto sin dal mio insediamento, facciamo davvero un grande passo avanti – sottolinea il Ministro Bussetti -. Abbiamo lavorato in accordo con le Associazioni di settore e l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Il governo ha dimostrato di dare attenzione concreta a questi temi. Siamo passati dalle parole ai fatti. Appena insediato – prosegue Bussetti – ho subito voluto far ripartire l’Osservatorio sull’inclusione, che era rimasto fermo. Per mesi abbiamo lavorato per raggiungere questo risultato. Ringrazio anche il Ministro Lorenzo Fontana che ha collaborato fattivamente per raggiungere questo importante obiettivo in un clima di costante collaborazione. Tutti i nostri giovani, nessuno escluso, devono essere protagonisti della loro crescita e devono essere messi in condizione di esprimere tutte le loro potenzialità”.

L’intera comunità scolastica sarà coinvolta nei processi di inclusione. Viene rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Un cambio di passo che punta ad assicurare la presenza di uno specialista nella patologia dell’alunno. 
Anche i genitori e, dove possibile, nel caso di maggiorenni, gli stessi alunni con disabilità, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno, per superare l’attuale impostazione che prevede una meccanica associazione tra la certificazione data ai sensi della legge 104 e il supporto offerto all’alunno.

Nascono i Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT), formati su base provinciale, ovvero nuclei di docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e nell’uso dei sostegni previsti nel Piano per l’Inclusione. I GIT avranno anche il compito di verificare la congruità della richiesta complessiva dei posti di sostegno che il dirigente scolastico invierà all’Ufficio Scolastico Regionale.

A livello scolastico opererà, invece, il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con l’alunno stesso, nonché con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente Locale. Il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione avrà il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno e delle altre misure di sostegno, tenuto conto del profilo di funzionamento dell’alunno.

Pubblicato il Lascia un commento

Potenziamento degli organici nelle scuole delle aree colpite dai terremoti. Misura estesa anche a Ischia

vigili del fuoco generica

Via libera, con un emendamento approvato dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato al decreto proroga termini, al potenziamento del personale scolastico, docente e ATA (Ausiliario, Tecnico e Amministrativo), nelle aree colpite dai terremoti del 2016 e del 2017 nelle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. La norma, fortemente sostenuta dal Governo, si estende anche ai Comuni di Ischia coinvolti nel sisma del 21 agosto 2017.

Lo rende noto con fierezza il Miur in una nota stampa. “Era una misura attesa e necessaria, che consentirà un buon avvio del prossimo anno scolastico e il potenziamento dell’offerta formativa”, spiega il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti.

“Dobbiamo continuare a supportare la scuola e l’università nei territori colpiti dai terremoti del 2016 e del 2017. Da parte del MIUR c’è la massima attenzione. Si tratta di aree del Paese che sono state messe a dura prova. Anche per questo, nei giorni scorsi, ho firmato il decreto che istituisce una task force per dare tutto il supporto possibile alle scuole, agli studenti, ai dirigenti, ai docenti, alle famiglie, per l’avvio del prossimo anno scolastico. E ho incontrato i rettori delle Marche per offrire tutto il mio sostegno alle loro comunità accademiche”, conclude il Ministro.

La norma approvata in Parlamento consentirà di dare alle scuole (prorogando disposizioni già previste per gli anni scolastici 2016/2017 e 2017/2018) tutto l’organico necessario, potenziando i posti. Sarà così garantita l’offerta formativa a tutti gli studenti, anche nelle strutture temporanee, che spesso ospitano le scuole in aule più piccole, con una maggiore necessità di personale. La norma consentirà anche al personale sfollato di essere assegnato nelle scuole dei Comuni dove è attualmente residente, in attesa di tornare nelle città e nelle scuole di origine.

Pubblicato il Lascia un commento

Concorso scuola primaria e dell’infanzia, pubblicato il Regolamento

scuola primaria stock

Pubblicato il Decreto ministeriale 327 del 9 aprile 2019 con il Regolamento,comprensivo di programmi e prove, del concorso ordinario per la scuola primaria e dell’infanzia. Lo rende noto la Gilda degli Insegnanti.

Pubblicati anche i decreti 328/19 (tabella di valutazione), e 329/19 (requisiti componenti commissioni), e l’ordinanza  330/19 (formazione commissioni).

Sono ammessi a partecipare alla procedura concorsuale, che non prevede requisiti di servizio, i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:

  • a. titolo di abilitazione all’insegnamento conseguito presso i corsi di laurea in scienze della formazione primaria o analogo titolo conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente;
  • b. diploma magistrale con valore di abilitazione e diploma sperimentale a indirizzo linguistico, conseguiti presso gli istituti magistrali, o analogo titolo di abilitazione conseguito all’estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente, conseguiti, comunque, entro l’anno scolastico 2001/2002.

2. Per le procedure per i posti di sostegno su infanzia e primaria, è richiesto inoltre il possesso dello specifico titolo di specializzazione sul sostegno conseguito ai sensi della normativa vigente o di analogo titolo di specializzazione conseguito all´estero e riconosciuto in Italia ai sensi della normativa vigente.

3. Sono ammessi con riserva coloro che, avendo conseguito all´estero i titoli di cui alle lettere a) e b) del comma 1 e di cui al comma 2, abbiano comunque presentato la relativa domanda di riconoscimento alla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici. 

Il concorso consterà di un’eventuale prova pre-seletttiva computer based, qualora le domande di partecipazione siano superiori a tre volte il numero dei posti, di una prova scritta e una prova orale.

In prima applicazione, si legge nel decreto, i concorsi, saranno banditi soltanto in quelle regioni ove le graduatorie di merito 2016 risultino esaurite o con un numero di aspiranti non sufficiente a coprire il fabbisogno nel biennio di riferimento.

Il contingente complessivo del concorso, annunciato dal comunicato stampa del Ministero del 10 novembre 2018 dovrebbe essere di 10.183 posti: 5.626 comuni e 4.557 di sostegno.

Pubblicato il Lascia un commento

Olimpiadi delle Lingue e Civiltà Classiche, tutti i vincitori

lingue classiche latino greco wikipedia vaso

Un totale di 147 studenti finalisti: 36 per la sezione di gara di Greco, 79 per Latino, 32 per Civiltà Classiche. Cento ragazzi arrivati in finale dopo aver superato le fasi regionali del 15 marzo scorso, 47 selezionati tramite iCertaminaorganizzati autonomamente dalle scuole.

Questi i numeri principali della VIII edizione delle Olimpiadi di Lingue e Civiltà Classiche, svolte a Reggio Calabria del 6 al 9 maggio e concluse giovedì con la premiazione degli studenti vincitori, presso il Teatro comunale “Francesco Cilea”. Lo rende noto il Miur in una nota stampa. Obiettivo della manifestazione, promuovere lo studio della Cultura classica, nel quadro delle azioni che puntano a potenziare la qualità dell’istruzione e a valorizzare il merito tra i ragazzi.

Le prove hanno previsto:

  • per la Sezione di Lingua Greca, traduzione in italiano di un testo di prosa in Greco, accompagnata da un commento strutturato;
  • per la Sezione di Lingua Latina, traduzione in italiano di un testo di prosa in Latino, accompagnata da un commento strutturato;
  • per la Sezione Civiltà Classiche, un testo argomentativo-espositivo di interpretazione, analisi e commento di testimonianze della civiltà latina o greco-latina.

La prova finale delle tre Sezioni si è svolta il 7 maggio, con la durata di quattroore. Le traccesono state scelte dal Comitato dei Garanti per la Promozione della Cultura Classica, su proposta del Comitato Tecnico Operativo.

Come di consuetudine, la manifestazione è stata accompagnata da attività ed eventi come visite a siti archeologici e musei,performanceteatrali, concerti, volti a valorizzare la bellezza del patrimonio del luogo e la sinergia tra scuola, università, enti territoriali. Il Comitato organizzatore, composto dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione del MIUR e dal Liceo classico “Tommaso Campanella” di Reggio Calabria, ha previsto per tutti i partecipanti iniziative di interesse culturale e formativo.

Inoltre, in questa edizione è stato organizzato un Seminario di studio rivolto ai docenti che accompagnavano i ragazzi, dal titolo “Prospettive della didattica delle Lingue e delle Civiltà Classiche”.

Infine, come previsto dalle iniziative riguardanti l’anno leonardiano, anche la Finale nazionale di queste Olimpiadi ha previsto unalectio magistralis, svolta da un accademico dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, dal titolo “Leonardo da Vinci tra scienza e umanesimo”.

Olimpiadi Lingue e Civiltà classiche, gli studenti premiati

Sezione Lingua Greca

  • I classificato: Francesca Ludovici, Liceo classico “Dante Alighieri”, Latina.
  • II classificato:Mattia Niccolini, Liceo classico “Muratori – San Carlo”, Modena.
  • III classificato: Francesco Fadda, Liceo classico “Alessandro Volta”, Como.
  • Menzione: Chiara Platania, Liceo classico “Cavour”, Torino.
  • Menzione: Allegra Zanni, Liceo classico “Giulio Cesare – Manara – Valgimigli”, Rimini.

Sezione Lingua Latina

  • I classificato: Matteo Ilardi, Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, Milano.
  • II classificato: Nicolò Ghigi, Liceo “Foscarini”, Venezia.
  • III classificato: Tomas Rubboli, Liceo classico “G.B. Morgagni”, Forlì.
  • Menzione: Cheyenne Leo, Liceo classico “Vittorio Alfieri”, Torino.
  • Menzione: Alfredo Tosques, Liceo classico “Orazio”, Venosa (PZ).

Sezione Civiltà Classiche

  • I classificato: Francesca Montellato, Liceo scientifico “Leonardo da Vinci”, Treviso.
  • II classificato: Michele Di Bello, Liceo classico “Quinto Orazio Flacco”, Potenza.
  • III classificato: Giulio Testella, IIS “Leonardo da Vinci”, Civitanova Marche (MC).
  • Menzione: Martina Buston, Liceo classico “G.B. Brocchi”, Bassano del Grappa (VI).
  • Menzione: Filippo Ferri, Liceo classico “Giulio Casiraghi”, Cinisello Balsamo (MI).
Pubblicato il Lascia un commento

Dopo l’Intesa riunione al Miur del tavolo tecnico su reclutamento e precariato

Marco Bussetti Miur Ministro

Si è riunito lunedì mattina al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, alla presenza del Capo di Gabinetto del MIUR Giuseppe Chiné, il tavolo tecnico su reclutamento e precariato. Si tratta del primo dei gruppi di lavoro istituiti per rendere operativa l’intesa siglata a Palazzo Chigi con le Organizzazioni Sindacali del comparto Scuola lo scorso 24 aprile.

“Questo Governo non fa promesse, prende impegni e li mantiene – dichiara il Ministro Marco Bussetti – La notte del 24 aprile abbiamo raggiunto un importante accordo con le Organizzazioni Sindacali. Abbiamo scritto insieme una bella pagina per l’Amministrazione. Siamo già al lavoro per raggiungere gli obiettivi che ci siamo posti. Oggi abbiamo avviato il primo tavolo tecnico, l’incontro è stato molto proficuo. A breve il gruppo si riunirà nuovamente per definire un’azione condivisa. E nel frattempo porteremo avanti i lavori degli altri tavoli, già convocati per i prossimi giorni, per dare risposta alle esigenze delle scuole e dei nostri studenti”.

Il 14 maggio, infatti, sarà la volta del tavolo tecnico dedicato ai dirigenti scolastici, il 20 si riunirà quello relativo al rinnovo contrattuale, il 28 quello che si occuperà di Università, Ricerca e Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM).

Pubblicato il Lascia un commento

Contratto nazionale scuola, appuntamento il 20 maggio

sede Miur Trastevere Roma

Il MIUR, dando seguito all’attuazione dell’Intesa del 24 aprile 2019, ha fissato per il 20 maggio alle ore 17 l’incontro con le organizzazioni sindacali per discutere del rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e Ricerca. In particolare, secondo il primo punto dell’Intesa, si parlerà dell’impegno da parte dell’Amministrazione a reperire i fondi per il rinnovo del CCNLgià a partire dalla prossima Legge di Bilancio. Il governo si è inoltre impegnato a programmare nel triennio un recupero salariale che comporti un sensibile aumento stipendiale e avvii l’allineamento dei salari del personale del comparto Istruzione e Ricerca alla media europea.

“Riteniamo positivo l’impegno a voler aprire una discussione con la categoria per la valorizzazione del personale di tutto il comparto Istruzione e Ricerca a partire dall’adeguamento salariale, ma valuteremo attentamente le proposte che verranno avanzate per dare una risposta concreta aqueste problematiche”, commenta in una nota a margine la FLC Cgil.