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Napoli, arrivano i fondi per la verifica di solai e controsoffittature per 150 plessi scolastici

La Giunta comunale di Napoli ha approvato su proposta dell’Assessore all’istruzione Annamaria Palmieri gli interventi in linea tecnica ed economica volti alle verifiche dei solai e delle controsoffittature di 150 plessi scolastici, finanziati a seguito di apposito bando con fondi del MIUR. Il servizio tecnico del Comune che ha partecipato al bando  procederà alla suddivisione dei fondi alle diverse Municipalità attraverso 15 raggruppamenti  suddivisi per aree omogenee. Il contributo complessivo del MIUR ammonta ad un milione di euro ma va suddiviso in lotti che andranno affidati a ditte specializzate, già selezionate con avviso pubblico, entro fine anno.

vigili del fuoco generica

“Ad ulteriore  dimostrazione dell’impegno dell’amministrazione per la sicurezza delle scuole, questo finanziamento – come gli altri finora assicurati da Patto per Napoli – va in direzione di un’ analisi conoscitiva ancor più approfondita che deve rassicurare le comunità scolastiche. Napoli, collocandosi bene tra i Comuni italiani, si è assicurata  una buona quota delle risorse disponibili (un milione di euro sui 40 mln totali) perché nessuna opportunità va sprecata per tutelare i bambini. Nel contempo lavoriamo per i nuovi CPI, per diverse ristrutturazioni e per la vulnerabilità sismica. Devo ringraziare il grande infaticabile impegno dei servizi tecnici  centrali e municipali che fanno squadra per il bene delle scuole” così l’Assessore Palmieri.

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Napoli: le linee di indirizzo per gli studenti con disabilità

Sono state adottate, con delibera di Giunta proposta dagli Assessori Buonanno e Palmieri, le Linee di indirizzo sugli interventi rivolti agli studenti con disabilità che frequentano istituti scolastici secondari di secondo grado e di studenti con disabilità sensoriali ospiti presso istituti specializzati di ogni ordine e grado.

“Queste Linee di indirizzo riportano gli elementi utili a definire tipologia e caratteristiche delle prestazioni, destinatari, modalità di accesso e modalità di erogazione del servizio” commentano i due Assessori “seguendo l’indirizzo e la visione politica di questa Amministrazione abbiamo fortemente voluto che ai nostri studenti con disabilità fossero assicurati servizi e misure eque, giuste e trasparenti”.

L’assessore all’istruzione del Comune di Napoli Annamaria Palmieri

In particolare, la delibera definisce:
a) Assistenza specialistica all’integrazione scolastica:
L’assistenza specialistica è funzionale ai processi di apprendimento e alla socializzazione dell’alunno con disabilità, supportandolo nelle sue difficoltà e potenziandone le capacità in ambiti quali l’autonomia e la gestione. Gli istituti secondari di secondo grado presentano apposite progettualità in relazione alle attività da realizzare in favore degli studenti disabili iscritti e frequentanti;
b) Servizio di trasporto scolastico:
Il servizio di trasporto scolastico consiste nel trasporto degli studenti, frequentanti gli istituti secondari di secondo grado, per l’anno scolastico 2020/2021, nel tragitto casa/scuola e viceversa ed ha l’obiettivo di favorire la regolare frequenza scolastica e, più in generale, il diritto allo studio. “Un sistema educativo, inteso in senso ampio, deve confrontarsi con la sua capacità di proporre un modello di comunità educante, al cui interno la relazione – tra adulti e tra adulti e bambini/ragazzi – viene pensata come scambio e dialogo” concludono i due Assessori “fondare relazioni costruite sulla reciprocità, sulla circolarità, sulla valorizzazione di ognuno, sul rispetto delle differenze, dei punti di vista, della soggettività nell’ambito di un processo di ricerca comune è l’a nostra idea per rafforzare  la comunità educante cittadina riconducendo problematiche spesso trattate in maniera separata e settoriale ad un complessivo approccio che deve tendere a costruire una scuola inclusiva, mediante processi di integrazione e metodologie di lavoro in rete con tutti i soggetti pubblici e privati del territorio”.

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Natale 2020: gli studenti del Petronio di Pozzuoli presentano il loro menu di Natale al ministro Bellanova

Un pranzo che potrebbe andare dinanzi ad un re. O, come in questo caso, in videoconferenza con un Ministro della Repubblica. Nemmeno il covid ha arrestato le attività didattiche del Petronio di Pozzuoli che, come da consuetudine, ha elaborato il menù tradizionale delle feste. I piatti tipici della tradizione napoletana e puteolana sono stati presentati il 23 dicembre in un webinar con il ministro all’Agricoltura Teresa Bellanova.

Gli studenti hanno elaborato un ricettario che prevede prodotti tipici, economici e sani. Le ricette recano la possibilità di apportare delle varianti in funzione degli ingredienti disponibili a casa e facilmente rinvenibili in commercio e sono strutturate per una facile preparazione per poche persone. Le ricette sono corredate di informazioni nutrizionali per evidenziare l’importante apporto nutritivo di una sana alimentazione. L’idea è nata nell’ambito della Rete degli Istituti Alberghieri dell’Ittico fondata da Assoittica Italia e dall’Istituto Alberghiero Tor Carbone di Roma ed in collaborazione con l’Organizzazione Interprofessionale della Pesca e dell’Acquacoltura. All’evento partecipa l’Associazione Psicologici del Lazio.

Il Petronio è l’unico istituto alberghiero della Campania ad aderire alla Rete. Al webinar parteciperà il dirigente scolastico, il professor Filippo Monaco. “La nostra partecipazione a questo evento di portata nazionale ci rende orgogliosi – spiega Monaco – e ci proietta in una dimensione nuova della scuola che ha dimostrato, nonostante le difficoltà, di essere una istituzione che non si ferma davanti alla pandemia. I nostri docenti hanno elaborato un menù che rispecchia la nostra grande tradizione culinaria. Non abbiamo proposto solo piatti noti, ma abbiamo recuperato antiche ricette della tradizione marinara delle nostre coste, puteolana in particolare”.

Di seguito il menù che hanno presentato i docenti e alunni dell’Ipseoa Petronio di Pozzuoli. Vigilia di Natale: insalata di mare, spaghettoni “cape’ e core’” con il capitone e pesce bandiera alla puteolana con broccoli di Natale all’insalata e per finire struffoli. Pranzo di Natale: polpo all’insalata, linguine nocciole e acciughe, frittura di baccalà, gamberi e calamari con insalata di rinforzo e roccocò. Cenone di San Silvestro: tortino di alici, spaghetti con i lupini, totani ripieni alla puteolana con friarielli al forte e cassatina napoletana.

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Covid-19, la Gilda: no a recuperi ore decisi da consiglio di istituto

“Ci risulta che in Sicilia alcuni dirigenti scolastici stiano subendo pressioni da parte degli uffici amministrativi periferici affinché le riduzioni delle ore di lezione dovute all’emergenza da Covid-19 vengano recuperate con ulteriori attività da svolgere ai terminali informatici”. Lo denuncia la Gilda degli Insegnanti in una nota stampa.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

“Ebbene, a prescindere dal fatto che la didattica a distanza richieda un tempo di lavoro ben superiore rispetto a quello impiegato in presenza, occorre ricordare che, in base a quanto sancito dal contratto nazionale di lavoro, eventuali recuperi orari sono da effettuarsi soltanto se deliberati dal collegio dei docenti per motivi didattici. Nessun recupero, infatti, è previsto nei casi in cui le decurtazioni orarie siano state stabilite per cause di forza maggiore in seno al consiglio di istituto. E fino a prova contraria, la pandemia in corso non può che essere classificata come una causa di forza maggiore”.

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Natale 2020, la lettera del Ministro Azzolina al mondo della scuola

La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha scritto una lettera per le festività natalizie rivolta al personale dell’amministrazione del Ministero dell’Istruzione, ai dirigenti scolastici, ai Direttori dei servizi generali ed amministrativi, ai docenti, al personale educativo ed ATA, alle studentesse e agli studenti, alle famiglie.

Carissime, carissimi,

quello appena trascorso è stato certamente per tutti un anno particolarmente intenso e complesso, stravolto da una pandemia mondiale che ha trasformato le nostre vite, che ci ha costretti a rivedere le nostre priorità e ci ha privato, in alcuni casi, degli affetti più cari.

Le prossime festività natalizie ci consentiranno un momento di autentico raccoglimento per fare memoria di questi giorni, per ripercorrerli, per rammentarci di come abbiamo reagito, di come abbiamo provato a farci forza per guardare oltre questo periodo buio, per ricordare chi non c’è più.

Saranno Feste necessariamente diverse, all’insegna della sobrietà, ma ogni sacrificio che faremo, ci aiuterà ad uscire da questa emergenza.

Il mio desiderio è di raggiungervi tutti, con questa lettera, per inviarvi personalmente i miei auguri più sinceri per le Feste, per l’anno venturo e per ringraziarvi dello straordinario lavoro svolto in questo 2020.

All’inizio, siamo stati tutti colti da paura e profondo sconcerto, ma un po’ alla volta abbiamo trasformato quelle inquietudini in energia concreta e fattiva per affrontare le sfide che ci si sono poste d’innanzi, cogliendo nella difficoltà un’occasione storica di cambiamento.

Insieme, ci siamo mossi in un’unica direzione per rispondere alle urgenti necessità, perché la Scuola non poteva essere lasciata indietro ancora una volta.

Ognuno di voi si è attivato per riavviare la didattica, sia pure a distanza, si è reso disponibile ad apprendere per superare le difficoltà poste dalla tecnologia, è stato capace di adottare strategie per mantenere viva l’attenzione dei ragazzi attraverso uno schermo, ha mostrato sensibilità nel ricercare i gesti consueti per riportare un po’ di normalità e colmare i vuoti della distanza. Tutto questo anche quando la connessione era troppo lenta e le immagini apparivano a scatti.

Avete fatto leva sulla passione e la determinazione che vi accompagnano, ogni giorno, in questo viaggio bellissimo che è l’educazione.

Da parte mia, ho cercato con tutto l’impegno, la serietà e la responsabilità che il mio ruolo richiede, di tenere fede agli obiettivi posti a inizio mandato e, con il manifestarsi e l’acuirsi della pandemia, ho difeso con convinzione ed energia il mondo della scuola e il diritto allo studio. Un diritto imprescindibile che non può essere svilito. I giovani hanno bisogno dei loro spazi per relazionarsi, interagire, crescere, vivere e scegliere il proprio destino e chi vorranno diventare.

La Scuola è la casa del futuro e se chiudiamo le scuole, perdiamo di vista anche il nostro domani.

Nell’emergenza, la comunità scolastica non ha rallentato, anzi, con rinnovato slancio ha cercato di colmare vuoti storici.

La didattica a distanza ha rischiato, però, di acuire i divari, aumentando il pericolo di isolamento e il fenomeno dell’abbandono scolastico. Con misure e risorse dedicate, abbiamo fornito risposte concrete ad alunni e famiglie più in difficoltà.

Sappiamo che non è stato tutto perfetto, non sono mancate e non mancano le difficoltà, dovute anche alle mancanze del passato, ai mancati finanziamenti che avevano costretto la scuola a vestire un ruolo sempre più marginale.

Per tutti noi, ridurre disuguaglianze e dispersione, significa onorare la Costituzione.

Oggi, tutti insieme, abbiamo un’occasione storica per rilanciare l’istruzione. Una seria programmazione di spesa dei fondi europei previsti nel piano Next Generation EU.

Inoltre, con la legge di Bilancio abbiamo previsto oltre 3,7 miliardi per il mondo dell’Istruzione, risorse che dimostrano come la Scuola sia finalmente tornata ad essere centrale nelle azioni e negli investimenti.

Se c’è un’eredità che ci porteremo dietro è proprio questa: l’emergenza ha mostrato al Paese cosa accade quando la Scuola non ha la giusta centralità. Stiamo provando a recuperare un divario ventennale.

Ora, l’impegno comune dovrà essere quello di riportare in classe tutti gli studenti e le studentesse, che hanno bisogno di riappropriarsi dei loro spazi, di riprendere il cammino di crescita.

Ammiro molto il coraggio e la fermezza dei giovani che, con le loro proteste gentili, ci chiedono di tornare a scuola. Dobbiamo essere fieri di loro; dobbiamo restituire loro una scuola migliore e vigilare che avvenga presto.

Aristotele ci insegna che “La speranza è il sogno dell’uomo desto”.

Questa è la mia speranza, questo è il mio impegno.

L’augurio che rivolgo a me e a voi è di fare sempre più e meglio.

Buon 2021 a tutte e a tutti.

Lucia Azzolina
lucia azzolina
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Scuola e università, cambiano le regole dello sciopero: FLC Cgil spiega l’accordo

La Commissione di Garanzia Sciopero (CGS), con delibera n. 20/303, ha valutato idoneo il nuovo Accordo nazionale sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali e le procedure di raffreddamento e di conciliazione in caso di sciopero nel comparto “Istruzione e Ricerca”, sottoscritto all’ARAN da tutte le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto (FLC CGIL, Cisl Fsur, Uil Scuola Rua, Snals Confsal, Gilda Unams e Anief Cisal) e le rispettive confederazioni il 2 dicembre 2020.
L’accordo entrerà quindi in vigore, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale che avverrà entro la fine dell’anno, superando definitivamente il rischio di adozione di una procedura di provvisoria regolamentazione, unilateralmente da parte della CGS.

La trattativa all’ARAN che ha portato alla sottoscrizione dell’accordo – spiega la FLC Cgil in una nota – è durata più di un anno, stante anche le posizioni iniziali dell’ARAN che erano per noi irricevibili, in quanto avrebbero pregiudicato irrimediabilmente il diritto di sciopero nel comparto “Istruzione e Ricerca” e in particolare nella scuola”.

“Non vi era dubbio – continua il sindacato – che, dopo la costituzione del comparto “Istruzione e Ricerca” che unificava i precedenti quattro distinti comparti della scuola, dell’università, degli enti di ricerca e dell’AFAM, fosse necessario sottoscrivere un accordo di regolamentazione del diritto di sciopero che racchiudesse in un unico testo le attuali diverse discipline esistenti in materia. Eravamo però in presenza, in avvio del negoziato all’ARAN, di una proposta della controparte inaccettabile in particolare sul versante della scuola, dove nei fatti si sanciva l’impossibilità di aderire allo sciopero per la maggioranza del personale docente e ATA, con l’ampliamento del novero dei servizi essenziali ed il conseguente ampliamento abnorme dei contingenti di personale esonerato dallo sciopero”.

flc cgil logo

“Nell’accordo – spiega – invece si è giunti ad un testo che armonizza la preesistente disciplina dei vari settori, rafforzando gli obblighi di informazione all’utenza in capo ai dirigenti scolastici in occasione della proclamazione di uno sciopero, senza ampliare il novero delle prestazioni indispensabili e, di conseguenza, del personale contingentabile in caso di sciopero, mantenendo dunque in vigore il precedente testo.
In tutto il comparto “Istruzione e Ricerca”, quindi, i servizi essenziali ed i contingenti di personale restano i medesimi. Importante aver portato a 10 giorni il preavviso per la proclamazione di sciopero che, per la sola scuola, era invece fissato in 15 giorni, creando non pochi problemi organizzativi, nonché l’aver ridotto i tempi per l’espletamento del tentativo di conciliazione in sede regionale, provinciale e locale. Un punto complicato della trattativa ha riguardato le franchigie, ovvero i periodi in cui non è possibile proclamare un’azione di sciopero. A fronte di una iniziale proposta ARAN di ampliamento di questi periodi si è concordato invece di considerare come franchigia nella scuola i soli giorni dal 1 al 5 di settembre e i 3 giorni successivi alla ripresa delle attività didattiche dopo la pausa natalizia e pasquale. Sul versante di università e ricerca sono rimaste sostanzialmente immutate le preesistenti normative, così come per l’AFAM dove si è avuto come riferimento di prossimità più la normativa riguardante l’università che non la scuola. Una specifica clausola dell’accordo prevede che le parti si rivedranno per valutare, alla luce del nuovo sistema di rilevazione dei dati avviato da settembre dal Ministero Istruzione, la effettiva adeguatezza del nuovo codice di regolamentazione ai fini della conciliazione tra la salvaguardia sia del diritto di sciopero che del diritto all’istruzione (diritti entrambi costituzionalmente garantiti). Tale valutazione verrà dunque effettuata, come da richiesta unitaria delle organizzazioni sindacali, solo in base a dati effettivi e verificati, e non a posizioni troppo spesso pregiudiziali”.

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Concorso straordinario, Di Meglio (Gilda): “Dopo sentenza CdS, Ministero appronti prove suppletive”

“Ci auguriamo che dopo la sentenza del Consiglio di Stato la ministra Azzolina torni finalmente sui suoi passi, con tutta evidenza falsi, e la smetta di voler cocciutamente negare ai candidati in quarantena la possibilità di partecipare al concorso straordinario”. Ad affermarlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in seguito alla decisione di Palazzo Spada che, confermando la sentenza emessa dal Tar del Lazio in merito al ricorso avanzato da una docente precaria impossibilitata a partecipare al concorso per motivi di salute legati al Covid-19, ha ribadito il diritto alle prove suppletive.

Rino di Meglio
Il coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio

“Ricordiamo che il concorso straordinario, attualmente bloccato a causa della pandemia, è riservato ai precari che hanno maturato almeno 36 mesi di servizio. Nella maggior parte dei casi, si tratta di candidati che hanno trascorso in cattedra da supplenti ben oltre tre anni e che attendevano da molto tempo un’occasione di stabilizzazione. Escluderli da questa opportunità significa ledere gravemente un loro diritto. Auspichiamo, dunque, – conclude Di Meglio – che il ministero dell’Istruzione dia seguito alla sentenza del Consiglio di Stato e, quando le prove concorsuali riprenderanno, ammetta anche chi finora non ha potuto prendervi parte per ragioni cliniche legate all’emergenza sanitaria in corso”.

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Arte, cinema e letteratura: il natale del Suor Orsola è digitale

Il sapere costruisce speranza e garantisce un futuro migliore. Ecco perché anche e soprattutto in quest’anno così difficile, funestato da un’emergenza sanitaria gravissima, abbiamo scelto di riunire molti dei nostri saperi nel tradizionale meeting natalizio ALSOB e di allestire un ampio programma di eventi culturali, seppur digitali, per attendere in maniera costruttiva l’avvento di un nuovo anno che ci auguriamo decisamente migliore”. Così Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, presenta il fitto programma di eventi culturali natalizi dell’Ateneo in cui spicca il tradizionale “ALSOB Christmas Meeting”, l’incontro organizzato dall’Associazione dei Laureati all’Università Suor Orsola Benincasa presieduta da Lucilla Gatt, direttore del ReCEPL, il Research Centre of European Private Law dell’Ateneo napoletano.

L’appuntamento è fissato per giovedì 17 dicembre alle ore 16 in diretta streaming sui canali social dell’Università Suor Orsola Benincasa (www.facebook.com/unisob/live) e come sempre sarà un’occasione di incontro che mette insieme riflessioni scientifiche, presentazioni di nuovi progetti e la tradizionale premiazione dei laureati eccellenti dell’Ateneo.

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La comunicazione sostenibile del giurista social sarà uno dei temi più innovativi dell’intervento della giornalista Claudia Morelli, tra i massimi esperti italiani di giornalismo giuridico e comunicazione per studi legali ed istituzioni forensi. A Gianni Cacace, segretario generale dell’Arciconfraternita della

SS. Trinità dei Pellegrini e Convalescenti, il compito di discutere con i laureati ALSOB dell’universo volontariato a Napoli, in un tempo in cui c’è ancor più bisogno “di stare accanto agli ultimi”, per citare le recenti parole del nuovo Arcivescovo designato di Napoli, Domenico Battaglia. Un settore, quello del volontariato, nel quale il sociologo Ciro Pizzo illustrerà le attività del programma SOV – Volontariato del SAAD, il Servizio di Ateneo per le Attività degli studenti con Disabilità e DSA.

Cuore pulsante dell’ALSOB Christmas Meeting saranno come sempre i nuovi progetti che coinvolgeranno l’Associazione dei Laureati ALSOB per il 2021. Innanzitutto l’ingresso nella prestigiosa rete di “Diritto Innovazione Tecnologia” ben nota a livello nazionale con il nome di IUSinTEch, le cui grandi opportunità, per esempio nello sviluppo e nella commercializzazione di tecnologie digitali, saranno illustrate dall’avvocato Maria Roberta Perugini. Poicon Giuliana Albano ci sarà la presentazione del progetto “Metodo Effetto Visivo”: le cinque regole per un guardaroba perfetto (funzionale, sostenibile ed armonioso). Un progetto ideato a tutela dell’impatto sociale e ambientale dell’industria della moda.

“Alice nel Paese dell’inquinamento” nella Mostra digitale del Liceo Artistico Suor Orsola Benincasa

La ‘festa’ in digital edition dell’ALSOB Christmas Meeting sarà solo uno dei tanti appuntamenti culturali digitali ideati dall’Università Suor Orsola Benincasa per il periodo natalizio.  Sul canale You Tube del Suor Orsola (www.youtube.com/unisobna) è già disponibile l’intervento dello scrittore Maurizio De Giovanni al Christmas Wonders, l’appuntamento annuale internazionale sulla letteratura d’infanzia, ideato da Stefania Tondo, dedicato quest’anno al tema del pianeta e degli animali nella letteratura inglese.

E quest’anno l’ottava edizione del Christmas Wonders è stata anche l’occasione di un progetto d’arte affidato al Liceo Artistico dell’Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa e curato da Tiziana De Tora che ha prodotto una mostra digitale di disegni realizzati dagli studenti declinando con temi ambientalisti ed animalisti “Alice in Wonderland”. E così in alcuni disegni (tutti online su www.facebook.com/LiceoArtisticoSOBla moderna Alice è diventata l’attivista ambientalista svedese Greta Thunberg.

C’è anche il grande cinema sotto l’albero virtuale dell’Università Suor Orsola Benincasa. Già disponibili on demand sul canale You Tube dell’Ateneo tutti gli appuntamenti di dicembre della rassegna di “Cinema ed Architettura”, promossa dal CRIE, il Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee del Suor Orsola, e dedicata quest’anno al tema de “Il linguaggio della città”. Tra le conferenze da segnalare un focus speciale su la “Napoli velata” di Ozpetek.

I nuovi Master digitali sotto l’albero

Tra i regali dell’Università Suor Orsola Benincasa agli studenti italiani ci sono anche numerose novità nell’alta formazione post laurea che in particolare quest’anno con le edizioni digitali dei suoi Master e dei suoi Corsi di Perfezionamento ha accolto studenti provenienti da tutta Italia: dalla Lombardia alla Sicilia. Sul canale You Tube “Telepedagogia” , fondato da Fabrizio Manuel Sirignano, direttore del Centro di Lifelong Learning del Suor Orsola c’è la presentazione (https://www.youtube.com/watch?v=IATj_XQGMOI ) di tutti i nuovi percorsi di alta formazione che saranno attivi nel 2021: dal primo Master italiano specificamente dedicato alla nuova figura professionale internazionale dello youth worker ad una serie di Master sulle nuove sfide formative della Scuola del Terzo Millennio, come quella attualissima della didattica digitale (info e bandi su www.unisob.na.it/dopolaurea).

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C’è stata davvero una fuga degli insegnanti verso il sud? Anief prova a fare chiarezza

In questi ultimi giorni si è parlato, anche a sproposito, della fuga al Sud dei professori, con scuole a rischio chiusura a seguito dei troppi permessi richiesti dai docenti il 19 dicembre per evitare, in vista delle festività natalizie e lo stop dell’attività didattica fino almeno al 6 gennaio, il possibile blocco degli spostamenti imposti dal Governo con l’ultimo Dpcm per evitare una nuova impennata di contagi da Covid19. “Una richiesta – secondo il sindacato Anief – dovuta alla confusione determinatasi dal succedersi delle norme e dal timore che lo spostamento tra le regioni potesse diventare problematico”. 

Anief ritiene che lo spostamento territoriale dei docenti è un atto più che comprensibile, dovuto al timore di rimanere bloccati lontani dai loro affetti. Un diritto, quello al ricongiungimento della famiglia, che non si può certamente negare anche perché garantito costituzionalmente. Ma il problema andrebbe affrontato anche da un altro punto di vista: in particolare, quello di risalire alla motivazione che ha lasciato decine di migliaia di docenti a centinaia di chilometri dai propri cari. Una costrizione gratuita, derivante dalla Legge del 20 dicembre 2019, che diventa paradossale in presenza di posti vacanti e disponibili, ancora di più in piena emergenza epidemiologica.

“Per questi motivi – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – abbiamo fatto presentare due emendamenti specifici alla Legge di Bilancio 2021per cancellare il vincolo dei cinque anni nel chiedere la mobilità territoriale. Lo abbiamo detto diverse volte: bisognava fare di tutto per evitare che i cittadini si debbano mettere in viaggio, proprio eliminando il problema alla fonte. Soprattutto in presenza di posti di lavoro vacanti e disponibili”.

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Vittoria Anief in Corte d’Appello: il gradone “3-8” deve essere riconosciuto anche se il servizio precedente al 2011 è stato svolto a tempo determinato

La Corte d’Appello di Caltanissetta dà piena ragione agli avvocati Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Chiara Rita Tumminelli e condanna il Ministero dell’Istruzione a riconoscere a un docente immesso in ruolo successivamente al 2011, ma con anni di precariato alle spalle, la clausola di salvaguardia prevista dal C.C.N.L del 19 luglio 2011 e riconosciuta solo in favore dei docenti assunti con contratto a tempo indeterminato che fossero in servizio nel 2010. L’Anief ricorda a tutti i lavoratori che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto al “gradone 3-8 anni” anche se immessi in ruolo successivamente al 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto precedentemente.

tribunale giustizia martelletto

“La sentenza – spiega Anieg – nel dare conferma alle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato ha tenuto a evidenziare come ‘in tema di riconoscimento dei servizi pre ruolo del personale scolastico, l’art. 2 del c.c.n.l. del 4 agosto 2011, nella parte in cui limita il mantenimento del maggior valore stipendiale in godimento “ad personam“, fino al conseguimento della nuova successiva fascia retributiva, ai soli assunti a tempo indeterminato, viola effettivamente la clausola 4 dell’Accordo Quadro allegato alla direttiva 1999/70/CE, con conseguente disapplicazione della norma contrattuale da parte del giudice e riconoscimento della medesima misura transitoria di salvaguardia anche al lavoratore a termine, poi immesso nei ruoli dell’amministrazione’ e, pertanto, ‘condanna l’amministrazione scolastica resistente al pagamento in favore dell’appellante delle differenze retributive dovute in virtù dell’accertamento del diritto dello stesso a percepire il valore retributivo della fascia stipendiale “3 – 8 anni” fino al conseguimento della fascia retributiva “9 – 14 anni”'”.

L’Anief, sindacato che da sempre si batte per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori della scuola, ricorda che è ancora possibile ricorrere per vedersi riconosciuto il diritto al “gradone 3-8 anni” anche se immessi in ruolo successivamente al 2011, ma con almeno un anno di precariato svolto precedentemente.