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Alla Federico II Pentalogy, la mostra che porta la fotografia negli atenei napoletani

Una mostra che racconta la vita universale, l’individualità umana, la volontà, l’intelligenza, l’ispirazione e la genialità.

150 fotografie, scattate da 50 fotografi, che attraverseranno i cinque Musei delle Scienze e della Fisica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

30 foto in ogni museo daranno vita al progetto Pentalogyideato da Rosario Morisieri, fotografo napoletano da oltre 25 anni che ha messo al centro del suo lavoro l’amore per la cultura partenopea e tutto ciò che la rappresenta.

La mostra sarà presentata il 18 aprile alle 11 al Museo di Mineralogia dell’Ateneo federiciano, in via Mezzocannone, 8.  Introdurranno la mattinata Arturo De Vivo, Prorettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Piergiulio Cappelletti, Direttore del Centro Musei delle Scienze Naturali e Fisiche. Il fotografo Rosario Morisieri e Luca Sorbo, Accademia di Belle Arti di Napoli, racconteranno nel dettaglio il percorso espositivo.

Al Museo di Paleontologia spazio a “Palaìos”, una mostra che parte dal grezzo, con un genere monster. Foto di stile industriale, invece, al Museo di Mineralogia con la mostra “Stones”, scorci, pietre, strutture architettoniche. Al Museo di Fisica, vi sarà l’esposizione “I like to move it”, foto realizzate in movimento che descrivono l’azione. Antropologiasarà cornice della mostra “Ecce Homo”, con uno stile street, contesti naturali che vedono l’essere umano protagonista e il suo adattarsi al contesto esterno. Infine, il Museo di Zoologia, dove vi sarà “Zoolandi”, foto che descrivono il meraviglioso rapporto che può instaurarsi tra l’animale e l’essere umano.


Il titolo Pentalogy parte proprio dal numero cinque, quello dei musei federiciani, cinque come gli elementi e i sensi.

L’idea è quella di dare spazio a un modo nuovo di fare fotografia con cinque mostre, che sarannoinaugurate il 2 maggio 2019 che si fondono con le esposizioni degli altrettanti musei della Federico II. Portare il cittadino a conoscere ed apprezzare la realtà che lo circonda, partendo dalla città e dalle sue bellezze. L’esposizione proseguirà fino all’8 giugno 2019.

L’iniziativa gode del Patrocinio Morale del Comune di Napoli e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

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Olimpiadi di fisica, premiati i 10 vincitori

Sono stati premiati sabato i dieci vincitori delle 33-sime Olimpiadi di Fisica che si sono svolte a Senigallia, presso il Liceo Scientifico “Medi”, dal 10 al 13 aprile. Le Olimpiadi sono organizzate dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in collaborazione con l’Associazione per l’Insegnamento della Fisica (AIF).

I 100 studenti, selezionati per la Gara Nazionale, si sono sfidati sui titoli, teorici e sperimentali, “… dedicato a Leonardo”, “Là, dove finisce il solenoide”, “Luce dal ghiaccio: un alone per il Sole”, “Il chilogrammo di Planck”, “Effetti Joule e Peltier”. Tre giorni di sfide e lavoro, durante i quali gli studenti, oltre ad affrontare la gara sperimentale e quella teorica, hanno potuto assistere a conferenze su argomenti scientifici e confrontarsi su temi e interessi comuni.

La gara nazionale è stata dedicata, quest’anno, al 500esimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci e all’importante risoluzione della 26a Conferenza Generale di Pesi e Misure di Parigi, tenutasi lo scorso anno, in base alla quale tutte le unità di misura sono definite a partire dai valori dati per definizione di altrettante costanti fisiche fondamentali.

Il processo di selezione che ha portato i migliori cento a incontrarsi e sfidarsi a Senigallia è iniziato nello scorso mese di dicembre con le gare di istituto, alle quali hanno partecipato circa 50.000 studenti distribuiti nelle 850 scuole iscritte al concorso. Alla gara di secondo livello, tenutasi nello scorso mese di febbraio, hanno avuto accesso 4.000 studenti assegnati a 58 poli nazionali.

Gli studenti vincitori saranno invitati al seminario di formazione “Ad un passo dalle IPhO” che si terrà il prossimo mese di maggio presso lo ICTP di Trieste, al termine del quale con una ulteriore prova teorica e sperimentale verranno scelti i cinque ragazzi che rappresenteranno l’Italia alle Olimpiadi Internazionali di Fisica che si svolgeranno in Israele, a Tel Aviv, dal 7 al 15 luglio prossimi.

Altri cinque studenti, selezionati al termine della gara nazionale, parteciperanno invece alle Olimpiadi Europee della Fisica che si terranno a Riga, in Lettonia, dal 31 maggio al 4 giugno prossimi.

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Impronte digitali a scuola, si infiamma la battaglia

Marco Bussetti Miur Ministro

Cresce il malcontento e l’opposizione contro la norma inserita nel disegno di legge n. 1122, in questi giorni all’esame delle Commissioni di Palazzo Madama, che obbliga il personale dirigente del pubblico impiego, compresi i capi d’istituto, e gli tutti gli impiegati, quindi anche il personale Ata della scuola, a dimostrare la loro presenza sul luogo di lavoro attraverso la rilevazione dei dati biometrici, come le impronte digitali e la scansione dell’iride. 

LE CONTESTAZIONI

I dirigenti scolastici – scrive Orizzonte Scuola – protestano via Twitter contro il decreto Concretezza che prevede che vengano prese le loro impronte per rilevare la loro presenza nelle scuole. I sindacati della scuola stanno organizzando la protesta ed hanno anche raccolto 200 mila – tra email e lettere – di critica al provvedimento, si punta a ottenerne 500 mila. Previsto anche un presidio e un flash mob davanti al Senato quando ci sarà l’approvazione del decreto. 

MINISTRI D’ACCORDO

Anche il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Marco Bussetti, interviene sulla questione delle impronte digitali, dicendosi in linea con il ministro della PA Giulia Bongiorno, assicurando che si tratta “solo di una questione di trasparenza per verificare la presenza e non per misurare l’orario di lavoro, che non è previsto per i dirigenti”. 

IL NO DI ANIEF E UDIR

Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e Udir, “è ridicolo chiedere una rilevazione biometrica, con costi non indifferenti per lo Stato, con milioni di euro di spesa, a chi deve gestire anche venti plessi scolastici: il solo pensiero è offensivo e lesivo dell’immagine di chi intende ancora preservare la scuola come istituzione autonoma, seria ed efficiente del Paese”. 

“Per non parlare del personale Ata – prosegue il sindacalista autonomo – già fortemente sottodimensionato come organico: speriamo soltanto che non debbano lasciare le proprie impronte in ogni piano e in ogni plesso, perché andrebbero in tilt gli apparecchi di rilevazione visto che il personale si sposta continuamente da una sede all’altra, anche per garantire la sicurezza degli alunni. Un altro ministro – conclude Pacifico – si sarebbe dimesso da dirigente scolastico, ma di certo non avrebbe avallato tale scempio”. 

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GAE, a metà maggio riapertura graduatorie

Il decreto sull’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento sarà emanato entro la fine di aprile e il termine ultimo per la compilazione e l´inoltro delle domande sarà fissato entro la seconda metà di maggio.Lo ha fatto sapere il Ministero dell’istruzione durante una riunione che si è tenuta oggi presso il dicastero di viale Trastevere tra i rappresentanti dell’Amministrazione e delle Organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro. Lo rende noto la Gilda degli Insegnanti attraverso un comunicato stampa.

L’accesso alle graduatorie sarà consentito anche agli aspiranti docenti che sono stati depennati dalle Gae per non avere presentato a suo tempo la domanda di permanenza negli elenchi, fermo restando che anche coloro che non hanno ulteriori titoli da far valere in sede di aggiornamento dovranno presentare la domanda di permanenza.

Chi non lo farà sarà depennato dalle Gae, ma l’effetto del depennamento avrà valore solo per il triennio di vigenza delle graduatorie e, alla successiva riapertura, avrà comunque titolo a chiedere di esservi nuovamente inserito.

L’istanza potrà essere prodotta anche per chiedere il trasferimento da una provincia ad un’altra. In questo caso gli interessati otterranno il trasferimento per tutte le graduatorie dove risultano attualmente inclusi. Il cambio di provincia potrà essere richiesto anche se nella provincia di destinazione le graduatorie di interesse risulteranno esaurite.

I docenti che hanno prestato servizio nelle classi di concorso di indirizzo dei licei musicali potranno utilizzare il servizio, a loro scelta, nelle graduatorie delle classi di concorso ex A031, A032, A077 ma, in ogni caso, non potranno far valere più di 6 mesi per ogni anno.

Le Organizzazioni sindacali hanno chiesto, inoltre, all´Amministrazione di consentire a coloro che hanno acquisito i titoli validi ai fini della riserva dei posti, di cui alla legge 68/99, di perfezionare la documentazione relativa all´iscrizione al collocamento speciale anche all´atto della presa di servizio, fermo restando che l´iscrizione dovrà avvenire in stato di disoccupazione.

A margine della riunione la nostra Delegazione ha ribadito la necessità di far valere ai fini della mobilità di quest´anno anche i posti che rimarranno liberi per effetto dei pensionamenti relativi alla cosiddetta “quota 100”, accelerando le procedure di acquisizione delle disponibilità al Sidi a mano a mano che l´Inps procederà a valutare le relative domande.

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Progressione di carriera di 676 ricercatori a tempo indeterminato in possesso di ASN, c’è il decreto da 10 miloni

Marco Bussetti Miur Ministro

Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, ha firmato nelle scorse ore il decreto che attribuisce alle Università statali, a partire dal 2020, 10 milioni di euro per il passaggio di 676 ricercatori a tempo indeterminato, in possesso di Abilitazione Scientifica Nazionale (ASN), al ruolo di professore di II fascia.

Le risorse saranno ripartite tra gli Atenei tenendo in considerazione il numero di ricercatori in possesso di ASN. Le Università potranno utilizzarle per indire procedure riservate per l’accesso al ruolo di professore di II fascia cui potranno concorrere solo i ricercatori a tempo indeterminato in possesso di ASN.

Per valorizzare le competenze presenti all’interno degli Atenei, assicurando allo stesso tempo la necessaria apertura all’intero sistema universitario statale, come previsto dalla legge, almeno la metà dei posti saranno coperti con concorsi dall’esterno e fino alla metà dei posti con procedure riservate ai ricercatori interni all’Ateneo.

Le assunzioni potranno avvenire dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021.

Il decreto, che attua l’articolo 1, comma 401, lettera b), della legge di bilancio 2019, è in corso di registrazione alla Corte dei conti.

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Nuovo concorso scuola, la replica di Pacifico (Anief): “Ma mancano il doppio degli insegnanti”

marcello pacifico anief

Nelle scorse ore il ministro Bussetti ha annunciato nuovi concorsi per l’assunzione di circa 70mila docenti. Non si sono fatte attendere le repliche dei sindacati.

Tra questi, particolarmente vivace la nota stampa che riporta le dichiarazioni del presidente Anief, Marcello Pacifico, alle “vaghe risposte” fornite ai sindacati dal numero uno del Miur Marco Bussetti: “Basterebbe riaprire le GaE per l’imminente aggiornamento e autorizzare corsi abilitanti per i precari con 36 mesi e i docenti di ruolo immobilizzati per cominciare ad affrontare il problema del precariato, senza nulla togliere al canale ordinario di reclutamento nel rispetto del diritto dell’Unione contro l’abuso dei contratti a termine, così da evitare anche una denuncia della Commissione Ue”

La denuncia dell’Anief sull’inconsistenza degli stipendi dei docenti e Ata italiani e sullo stallo del rinnovo del contratto  è al centro dell’attenzione di tutto il mondo sindacale, ma non fa parte dell’agenda del Governo e nemmeno del Miur: nel corso dell’ultimo incontro con i sindacati, sollecitato sull’ultima pubblicazione dell’Ocse, “Regard de l’éducation”, che registra come gli aumenti stipendiali italiani siano, in media, più leggeri e distanziati (ogni 4-5 anni) rispetto ai maggiori Paesi europei, il ministro dell’Istruzione non replica. E cambia argomento, presentando, scrive La Repubblica, “il piano di assunzioni che svilupperà attraverso i prossimi due concorsi, parlando degli “atti preparatori per il bando ordinario per la primaria e l’infanzia, per un totale di 16.959 posti. Quindi ha offerto la prima cifra per il grande concorso autunnale per la scuola media e superiore: Bussetti ha chiesto al Mef di poter assumere 48.536 docenti, 8.491 sul sostegno”. 

Dopo le risposte evasive del ministro, i sindacati hanno immediatamente confermato lo sciopero generale unitario del prossimo 17 maggio al quale ha aderito anche Anief. Il giovane sindacato, inoltre, ritiene del tutto sbagliata la scelta di creare un unico canale di reclutamento, perché le sequenze storiche delle selezioni nazionali svolte negli ultimi anni ci dicono che le procedure sono lente, macchinose e piene di errori nei bandi. A completare il quadro negativo, ci si mette anche l’inerzia del Miur che, per via di laccioli creati da se stesso in modo inopinato, non ha ancora assunto tutti gli idonei dei concorsi svolti benché vi sia un numero altissimo di cattedre libere. Così, nel frattempo i precari da assumere con supplenza annuale sono diventati oltre 120 mila, rendendo sempre più necessaria l’apertura delle GaE a tutti i docenti già peraltro selezionati e abilitati all’insegnamento oppure l’utilizzo della seconda fascia d’istituto come base per arrivare al ruolo. 

Come “ciliegina” sulla torta, la Lega sta infine spingendo per la regionalizzazione, sebbene sia opinione comune, e anche dei giudici sinora interpellati, che mini l’unità nazionale e il rispetto della Costituzione. In attesa di capire come si andrà avanti con l’iter, fermo al Consiglio dei ministri dello scorso 14 febbraio, alcuni parlamentari del Carroccio si stanno dimenando per far approvare una norma che, imponendo il domicilio professionale come requisito imprescindibile per partecipare a tutti i nuovi concorsi, bloccherebbe sul nascere qualsiasi tentativo di far cambiare sede ai neo-assunti per ben 5 anni. Anche in presenza di posti vacanti e disponibili. Pure su questo punto i giudici hanno più volte espresso il loro no. Come hanno posto il disco rosso, sia il Quirinale che il Senato, facendo decadere l’emendamento governativo al ddl n. 989 che era stato già approvato a Montecitorio. 

“Il tutto avviene – ricorda il presidente Anief – sempre lasciando chiuse le graduatorie ad esaurimento ed eludendo la clausola 5 della Direttiva 70/99 UE: siamo di fronte ad una palese mancata applicazione del diritto comunitario che ha convinto la stessa Commissione Europea a valutare se vi siano i presupposti per comminare all’Italia una sanzione: così, alla fine, il reiterato ricorso dei precari, anche dopo che questi hanno svolto i tre anni canonici di servizio su posti liberi e privi di titolare, come avviene ormai in modo smaccato ogni anno per diverse migliaia di docenti di sostegno, costerà molto caro allo Stato. Con buona pace di chi – conclude Pacifico – voleva fare cassa sulle spalle dei precari”. 

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Concorsi scuola, Bussetti annuncia assunzioni per 70mila cattedre

Marco Bussetti Miur Ministro

Nelle scorse ore al Miur, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, si è tenuta una riunione tra il Ministro Marco Bussetti, il Sottosegretario Salvatore Giuliano e i parlamentari di Lega e M5S delle Commissioni VII di Camera e Senato. Durante l’incontro sono stati toccati tutti i principali temi dell’agenda di governo relativa alla scuola, comprese le nuove procedure di reclutamento.

A tal proposito, il Ministro ha comunicato il prossimo avvio di concorsi per circa 70.000 cattedre nei vari ordini di scuola che si sommano a quelli già avviati in questi mesi. Lo comunica lo stesso Miur attraverso una nota stampa.

La prossima settimana è previsto un nuovo incontro per mettere a punto ulteriori misure sul reclutamento, in particolare l’eliminazione della prova preselettiva e l’aumento della quota di riserva per i docenti di III fascia che avranno maturato più di 36 mesi di servizio alla data del prossimo concorso per la Scuola secondaria.

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Mobilità, Tribunale del Lavoro di Roma: sì a punteggio per servizio in scuole paritarie

tribunale giustizia martelletto

Vittoria completa dell’Anief presso il Tribunale del Lavoro di Roma che si uniforma a quanto già ottenuto in precedenza dal nostro sindacato presso gli altri tribunali del lavoro italiani e dichiara l’illegittimità del CCNI sulla mobilità nella parte in cui non attribuisce punteggio al servizio svolto nelle scuole paritarie, specificando che lo stesso va riconosciuto anche ai fini della ricostruzione di carriera. Anief ricorda ai propri iscritti che è ancora possibile aderire al ricorso per il riconoscimento del servizio nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera.

Il Giudice del Lavoro di Roma, dunque, su ricorso patrocinato per l’Anief dagli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Salvatore Russo, uniformandosi alla giurisprudenza favorevole già ottenuta dal nostro sindacato nel resto d’Italia evidenzia come “Non possono residuare dubbi quindi circa l’illegittimità, con riguardo alle molteplici disposizioni normative sopra richiamate in materia di parità scolastica, della contestata disposizione di CCNI che esclude qualsiasi attribuzione di punteggio, in sede di mobilità, per il servizio di insegnamento svolto negli istituti paritari. Peraltro, diversamente opinando si perverrebbe ad una interpretazione della vigente normativa senz’altro contraria ai principi di eguaglianza e d’imparzialità della p.a. (artt. 3 e 97 Cost.), non essendovi ragione per discriminare, in sede di mobilità, tra servizi aventi per legge la medesima dignità e le medesime caratteristiche”.

La sentenza, inoltre, piana e precisa nella ricostruzione normativa e pattizia che regola sia la parità scolastica, sia le procedure di riconoscimento del servizio ai fini della carriera e dei trasferimenti, precisa come “Al fine di escludere la valutazione del servizio di cui trattasi, non si potrebbero fondatamente richiamare gli artt.360 comma 6 e 485 del D. Lgs, 297/94 ove si prevede il riconoscimento “agli effetti della carriera” del servizio di ruolo o pre-ruolo svolto dal personale docente presso le scuole secondarie “pareggiate” (comma 1) ovvero presso le scuole elementari “parificate” (comma 2), essendo, invece, vero esattamente il contrario e, cioè, che la suddetta disposizione di legge, facente uso della terminologia giuridica all’epoca adottata per indicare gli istituti scolastici privati oggetto di equiparazione giuridica a quelli statali, non può oggi che trovare applicazione nei confronti delle rinominate e ancor più rigorosamente disciplinate scuole “paritarie”. D’altronde, il suddetto fenomeno di successione tra norme ed istituti giuridici è stato esplicitato dal, D.L. 250/05 (cono. in L.27/06), che, all’art. I-bis. (“Norme in materia di scuole non statali”), espressamente prevede che: “Le scuole non statali di cui alla parte II, titolo VIII, capi I, II e III, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, sono ricondotte alle due tipologie di scuole paritarie riconosciute ai sensi della legge 10 marzo 2000, n.62, e di scuole non paritarie”.

“Il mancato riconoscimento del servizio nelle scuole paritarie nella ricostruzione di carriera e nei trasferimenti – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è da considerare illegittimo proprio perché in contrasto con la normativa vigente sulla parità scolastica e i tribunali ci stanno dando ragione. Ai tavoli della contrattazione chiederemo che anche questa palese disparità di trattamento venga superata per dare il giusto riconoscimento al servizio svolto nelle scuole paritarie e che venga specificato a chiare lettere che tale servizio non può essere svalutato in nessun caso, proprio come prevede la legge”. La nuova vittoria in tribunale, ottenuta con la solita professionalità ed esperienza dai legali Anief, accerta e dichiara, dunque, il diritto della ricorrente al riconoscimento del servizio svolto nelle scuole paritarie nella ricostruzione di carriera e, di conseguenza, alla valutazione dello stesso nelle operazioni di mobilità. Miur, soccombente, condannato anche al pagamento di 1.500 Euro oltre spese generali, IVA e CPA come per legge.

Anief ricorda ai propri iscritti che è ancora possibile aderire al ricorso per il riconoscimento del servizio nelle scuole paritarie ai fini della ricostruzione di carriera.

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Gilda, continua la raccolta firme contro la regionalizzazione

“Esprimiamo viva soddisfazione per l’adesione del sindaco di Bari, Antonio Decaro, alla raccolta firme contro la regionalizzazione: dopo il sostegno da parte del suo collega di Napoli, Luigi de Magistris, si tratta di un’altra presa di posizione importante che ci auguriamo sia da esempio per gli altri primi cittadini”.

Così la Gilda degli Insegnanti commenta l’esito dell’incontro avvenuto a inizio mese nel capoluogo pugliese tra Decaro e i cinque sindacati rappresentativi della scuola.

“La scuola pubblica statale è un bene comune e, in quanto patrimonio dell’intero Paese, chiede che tutte le amministrazioni locali, da Nord a Sud e senza distinzioni di colore politico, si attivino concretamente affinché resti tale e per contrastare ogni tentativo di disgregazione del sistema di istruzione nazionale”. 

Oltre alla petizione, che il sindaco di Bari si è impegnato a promuovere illustrando i rischi insiti nel progetto di Autonomia Differenziata, nel suo ruolo di presidente dell’Anci Decaro ha affrontato con le organizzazioni sindacali anche il tema dell’ampliamento del tempo scuola, affinché i Comuni, soprattutto quelli del Sud, reperiscano le risorse economiche necessarie, e quello dell’edilizia scolastica, in merito al quale i sindacati hanno chiesto che venga istituito un tavolo tecnico nell’ambito delle amministrazioni comunali. 

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“Giornata del mare” con Bussetti e l’ammiraglio Pettorino

porto di civitavecchia

Giovedì 11 aprile, dalle ore 10.10, al porto di Civitavecchia, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Marco Bussetti, e il Comandante Generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Giovanni Pettorino, celebreranno la Giornata del Mare e della Cultura Marina.

La Giornata è stata istituita l’anno scorso con le recenti modifiche al Codice della Nautica da diporto. È rivolta agli Istituti scolastici di ogni ordine e grado, con l’obiettivo di sviluppare tra gli studenti la consapevolezza del mare come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico. È la prima volta che le due Amministrazioni la celebrano insieme.

Nel corso della cerimonia saranno premiati gli Istituti scolastici che hanno partecipato al progetto “Cittadini del mare”.