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L’insediamento di Fioramonti: “Non avrei accettato altro ruolo in questo Governo”

lorenzo fioramonti ministro istruzione

“Per me è un grande piacere tornare in questo Ministero che ormai è la mia casa. Non avrei accettato nessun altro incarico in questo Governo, perché sono convinto che è qui che noi cambiamo l’Italia, occupandoci di Scuola, Università e Ricerca”. Così il neo Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Lorenzo Fioramonti, che oggi, nel giorno del suo insediamento, ha voluto incontrare il personale del MIUR nel Salone dei Ministri per augurare a tutti un “buon lavoro” e condividere con i dipendenti lo spirito della sua azione politica. 

“Ho molta fiducia nei ragazzi di oggi – ha spiegato il Ministro -. A volte possono sembrare distratti, ma, forse, la loro distrazione dipende dal fatto che pensano a cose più importanti di quelle alle quali abbiamo pensato noi. Riescono a immaginare un mondo diverso. Attraverso la scuola dobbiamo comunicare loro la possibilità di creare un Paese migliore”. La Scuola è “l’unico punto da cui tutti i nostri studenti possono in qualche modo rilanciarsi, ripartire. Lo stesso vale per l’Università e il mondo della Ricerca”, ha detto Fioramonti.

Il Ministro è poi intervenuto sui temi di competenza del Ministero, anticipando di volerne integrare di più le diverse ‘anime’: “Non esistono da una parte la Scuola e dall’altra l’Università e la Ricerca: sono un’unica realtà. Vi prometto che riusciremo a realizzare questa integrazione che ci sarebbe dovuta essere da tempo e non si è riuscita a realizzare”, ha spiegato.

“Mi piacerebbe che in questo Ministero si respirasse un’aria allegra – ha aggiunto -. Penso che un ragazzino di dieci anni che viene al Ministero della Scuola e dell’Università deve poter realizzare che qui si sviluppano tutte quelle idee che vorremmo realizzare nelle scuole. Vorrei che questo Ministero sprizzasse qualità della vita, anche in termini di sviluppo sostenibile, già dalla sua facciata”.

Vorrei “un MIUR allegro, positivo, una famiglia in cui esistono le tensioni ma anche le passioni. Ci aspettano tante sfide, la scrivania è già piena di questioni da affrontare, dai precari della scuola alla legge di bilancio tra qualche mese. Vi ringrazio, noi ci siamo, io ci sarò, ma non vedo l’ora di lavorare fianco a fianco con tutti voi”, ha concluso Fioramonti.

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Lorenzo Fioramonti Ministro dell’Istruzione, ecco chi è il responsabile della scuola del Conte – bis

lorenzo fioramonti ministro istruzione

Lorenzo Fioramonti, docente, classe ’77, è il nuovo Ministro dell’Istruzione italiano. Succede a Marco Bussetti, quota Lega, che ha perso il dicastero a causa delle conseguenze della crisi di Governo innescata da Matteo Salvini e che ha portato alla nascita dell’esecutivo PD – Movimento 5 Stelle e del Conte – bis.

Ed è stato proprio Bussetti a nominare Fioramonti viceministro all’Istruzione durante la precedente esperienza di Governo.

Chi è il politico Lorenzo Fioramonti

Lorenzo Fioramonti, pentastellato, laureato in Filosofia presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha manifestato già prima degli ultimi due anni interessi per la politica e per l’attivismo. Tra il ’97 e il 2000 è stato assistente parlamentare in quota Di Pietro per sviluppare “politiche per i giovani nelle periferie” (recita Wikipedia).

Nel 2018 è candidato con il Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Roma Torre Angela ed entra nella Camera dei Deputati. Di lì il percorso – prima sottosegretario, poi viceministro e, con il nuovo Governo, Ministro dell’Istruzione.

Fioramonti è balzato agli onori della cronaca per aver nominato come suo segretario particolare Dino Giarrusso, uomo di cinema e spettacolo ancor prima che politico, con ruolo attinente alla comunicazione – ma anche per raccogliere le segnalazioni su presunti brogli ai concorsi universitari.

Corrado Zunino, su Repubblica, parla così del neo-ministro:

Vuole un miliardo per l’università, ed è convinto si possa trovare con micro tasse sui grandi volumi delle bibite gassate e zuccherate, delle merendine da gettone, sugli inquinanti voli aerei […] Il trio sovranista Bussetti – Valditara (capo Dipartimento) – Chinè (capo di gabinetto) non gli faceva toccar palla.

Corrado Zunino, Repubblica.it

Chi è il docente Lorenzo Fioramonti

Da un punto di vista squisitamente accademico, invece, Fioramonti risulta professore ordinario di economia politica presso l’Università di Pretoria, oltre a essere il direttore del Centro per lo studio dell’innovazione Governance (GovInn) dello stesso ateneo. Fioramonti è anche membro del Center for Social Investment dell’Università di Heidelberg, della Hertie School of Governance e dell’Università delle Nazioni Unite.

Specializzato in economia e integrazione economica europea, è anche autore di diversi libri – il più famoso è probabilmente Gross Domestic Problem: la politica dietro il numero più potente del mondo (del 2013).

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Cinema per la scuola, ecco i nuovi bandi 2019/20

cinema per la scuola

Martedì 3 settembre, in occasione della 76° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, presso l’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior del Lido, si è svolta la conferenza stampa congiunta MiBAC – MIUR per lanciare i nuovi bandi del Piano Nazionale Cinema per la Scuola, relativi all’anno scolastico 2019/2020.

Il Piano Nazionale Cinema per la Scuola, previsto dalla Legge Cinema e Audiovisivo n.220 del 2016, nasce a seguito di un Protocollo d’Intesa tra MiBAC e MIUR sottoscritto nel marzo 2018 e finalizzato all’inclusione nelle scuole del linguaggio cinematografico e audiovisivo come strumento educativo in grado di facilitare l’apprendimento ed essere utilizzato trasversalmente nei percorsi curriculari.

Per l’a.s. 2019/2020 sono state messe a disposizione del Piano risorse pari a 12 milioni di euro, prevedendo la conferma delle Azioni Cinema Scuola LabVisioni Fuori Luogo e Buone Pratiche, Rassegne e Festival, nonché la prosecuzione del Piano di Comunicazione nazionale, della piattaforma nazionale e la nuova edizione della Giornata Nazionale Cinema per la Scuola.

La formazione dei docenti da quest’anno verrà gestita a livello centrale e uniformata su tutto il territorio nazionale attraverso un unico modello di formazione, frutto della sintesi delle migliori esperienze realizzate durante lo scorso anno dalle 6 scuole capofila assegnatarie del bando Operatori di Educazione Visiva a Scuola. I corsi di formazione garantiranno la copertura dell’intero territorio nazionale e verranno gestiti da un comitato scientifico nazionale e da 20 scuole polo regionali. Sono state, inoltre, implementate le iniziative speciali con la previsione di un Bando nazionale tematico, A scuola con Fellini, dedicato al centenario della nascita di Federico Fellini, e di un Progetto di monitoraggio nazionale e attività tecnico-amministrative utili alla valutazione delle azioni promosse e a orientare l’Amministrazione nella programmazione delle attività future.

La presentazione dei nuovi bandi – alla presenza del Direttore Generale Cinema e Audiovisivo, Mario Turetta, del Dirigente dell’Ufficio II della DG per lo Studente, l’integrazione e la partecipazione del MIUR, Giuseppe Pierro,della Dirigente del Servizio II Cinema e Audiovisivo della DG Cinema, Maria Giuseppina Troccoli, e di Bruno Zambardino, funzionario ILC presso DG Cinema – è stata anche l’occasione per illustrare i primi esiti delle annualità precedenti. Per l’a.s. 2017/2018 e per l’a.s. 2018/2019 il Piano ha già erogato risorse pari a 23,5 milioni di euro attraverso l’emanazione di 5 Bandi rivolti a Enti, Fondazioni, Associazioni e scuole di ogni ordine e grado, dimostrando una larghissima partecipazione con oltre 800 progetti presentati e 496 progetti finanziati.

La partecipazione ai bandi per regione si è rivelata proporzionale alla popolazione scolastica, con in testa il Lazio (167 progetti), la Campania (100) e la Lombardia (97). Le iniziative sostenute hanno riguardato e coinvolto tutte le tipologie di scuole, tra cui emergono chiaramente gli istituti comprensivi, che rappresentano il 36,6% delle istituzioni scolastiche partecipanti.

L’ottimo riscontro è prova della grande necessità e volontà da parte delle istituzioni scolastiche e degli operatori culturali di dotarsi di strumenti di formazione in grado di sostenere l’educazione visiva a scuola e di attività operative che, attraverso il cinema, l’audiovisivo e le sue evoluzioni, guidino gli studenti verso una conoscenza diretta di quest’arte e del suo prezioso sguardo sulla realtà.

(fonte: Miur)

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Università, al via i test per l’accesso alle facoltà a numero chiuso

calendario prove accesso programmato facoltà numero chiuso miur

Al via i test per i corsi di laurea ad accesso programmato. Si comincia oggi, 3 settembre, con Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua italiana. Il 4 settembre sarà la volta di Medicina Veterinaria. Si continua con Architettura il 5 settembre, Professioni Sanitarie l’11 settembre, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese il 12 settembre, Scienze della Formazione Primaria il 13 settembre e Professioni Sanitarie (laurea magistrale) il 25 ottobre.

Corsi a numero chiuso, i dati dei candidati

Quest’anno sono 84.716 i candidati che si sono iscritti ai test per l’ammissione ai corsi di laurea in Medicina e Odontoiatria, Architettura e Veterinaria. Nello specifico, sono 68.694 gli iscritti per Medicina e Odontoiatria, l’anno scorso erano 67.005. Per Architettura, gli iscritti sono 8.242, rispetto ai 7.986 del 2018. Le iscrizioni pervenute per la prova di Veterinaria sono 7.780, un anno fa erano state 8.136. Per quanto riguarda, invece, Medicina e Odontoiatria in lingua inglese, i candidati sono 10.450, nel 2018 erano 7.660.

I posti a disposizione per l’anno accademico 2019/2020 sono 11.568 per Medicina e Chirurgia1.133 per Odontoiatria759 per Medicina Veterinaria6.802 per Architettura.

Accesso a numero chiuso, le modalità

Anche quest’anno sono previsti 60 quesiti a cui i candidati dovranno rispondere in 100 minuti. Ma con alcune novità: sarà ridotta la quantità delle domande di logica, che passano da 20 a 10. Mentre quelle di cultura generale saranno 12, fino allo scorso anno erano 2. Queste ultime faranno riferimento, in particolare, all’ambito storico, sociale e istituzionale, letterario. Ci saranno anche quesiti relativi all’area di Cittadinanza e Costituzione. Si partirà da testi di saggistica scientifica, autori classici o contemporanei, da testi di attualità comparsi su quotidiani, riviste anche specialistiche. In coerenza con il lavoro preparatorio fatto dagli studenti in vista dell’Esame conclusivo della Scuola secondaria di II grado.

(fonte: Miur)

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Scuola e precariato, Miur condannato per l’abuso dei contratti a termine: 70mila euro in totale

sede Miur Trastevere Roma

Con quattro nuove sentenze emanate dai tribunali del Lavoro di Parma e Civitavecchia (RM) sei docenti ancora precari ottengono finalmente il giusto riconoscimento del grave danno subito per anni a causa dell’illegittima condotta del Ministero dell’Istruzione.

Le due sentenze di Parma, infatti, oltre a riconoscere il diritto delle docenti a percepire gli scatti di anzianità, esaminano nel particolare la specifica situazione dei lavoratori precari della scuola e, senza alcun indugio, rilevano come la sequenza ininterrotta di supplenze stipulate dai ricorrenti addirittura nel medesimo istituto “dimostri che i posti formalmente di organico di fatto fossero, in realtà, posti vacanti e disponibili e che, pertanto, nel caso di specie l’Amministrazione scolastica abbia fatto ricorso abusivamente allo strumento del contratto a tempo determinato, nei termini delineati dalle sentenze della Corte di Cassazione”. II Tribunali del Lavoro, dunque, in pieno accoglimento del ricorso Anief, condanna il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca a corrispondere ai quattro ricorrenti “un’indennità commisurata all’ultima retribuzione globale di fatto pari a 5 mensilità a titolo di risarcimento del danno, oltre interessi legali dal dovuto al saldo” oltre al diritto “al riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata in ragione dei contratti di docenza a tempo determinato di durata non inferiore a 180 giorni nell’arco di ciascun anno di servizio stipulati con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e determinata sulla base dei criteri indicati nell’art. 485 d.lgs. n. 297/1994 e che, per l’effetto, ha diritto alla corresponsione delle differenze retributive maturate secondo le previsioni dei CCNL di settore succedutisi nel tempo, in relazione all’anzianità di servizio così calcolata”.

Il Tribunale del Lavoro di Civitavecchia, riconoscendo il diritto al risarcimento del danno pari a 9 mensilità in favore di due docenti e agli scatti di anzianità pur se ancora precari, inoltre, tiene a evidenziare come “la totale esclusione dell’anzianità di servizio maturata in forza dei suddetti contratti a termine (sia ai fini giuridici che ai fini economici) costituisca una disparità di trattamento contrastante con la normativa comunitaria appena richiamata, non risultando supportata da valide ragioni oggettive, idonee a giustificare trattamenti diversi per situazioni identiche”. In accoglimento dei ricorsi, dunque, il Ministero dell’Istruzione è stato condannato per palese discriminazione e disparità di trattamento, con conseguente onere a riconoscere ai ricorrenti un corrispettivo tra risarcimento de danno e scatti di anzianità che supera i 70.000 Euro.

“Il nostro sindacato – spiegano da Anief – ricorda a tutti i lavoratori interessati che è ancora possibile aderire agli specifici ricorsi per ottenere gli scatti di anzianità durante il precariato e il risarcimento del danno subito per l’illegittima condotta del MIUR avvalendosi della tutela di legali Anief”.

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La prima volta delle risorse PON accessibili alle scuole paritarie

ccnl comparto scuola soldi

Cinquanta milioni per il contrasto della dispersione scolastica e della povertà educativa nelle scuole del primo e del secondo ciclo di 292 aree territoriali particolarmente a rischio, individuate nelle Regioni  Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Li mette a disposizione il bando pubblicato a inizio agosto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di risorse PON che, per la prima volta, saranno accessibili anche alle scuole paritarie non commerciali. Una novità che prende le mosse dal lavoro avviato nel 2017 dal MIUR per garantire anche alle scuole del sistema paritario di accedere alle risorse europee, concluso di recente con la modifica dell’Accordo di partenariato e del Programma operativo nazionale 2014-2020.

“Intervenire nelle aree a rischio povertà educativa è essenziale per garantire a tutti i nostri ragazzi un vero diritto allo studio – sottolinea il Ministro Marco Bussetti -. Con questo Avviso diamo la priorità a 292 aree, ma andremo avanti con successivi bandi per una copertura quanto più ampia possibile. L’apertura anche alle scuole paritarie dei fondi va poi vista come un traguardo importante: il sistema scolastico nazionale comprende anche questi istituti e dobbiamo garantire ai ragazzi che li frequentano le stesse opportunità. Soprattutto nelle aree dove ci sono maggiori carenze educative”.

L’Avviso mette a disposizione risorse fino a 32.000 euro per ogni istituto, statale o paritario, per potenziare le competenze di base, ma anche le conoscenze digitali e in materia di cittadinanza. Sono previsti anche moduli didattici con il coinvolgimento dei genitori. Sarà possibile attivare oltre 1.500 moduli di 30 ore ciascuno e intervenire in questo modo sulle situazioni potenzialmente più delicate di fallimento formativo precoce e di povertà educativa. Le scuole paritarie verranno accompagnate in questa importante innovazione tramite momenti di formazione in rete e in loco.

Le scuole potranno presentare i progetti esclusivamente on line, all’indirizzo http://www.istruzione.it/pon/ dalle ore 10.00 del 15 settembre 2019 alle ore 15.00 del 21 ottobre 2019.

Le proposte progettuali potranno riguardare il potenziamento delle aree disciplinari di base (Italiano, Matematica, Scienze, Lingue straniere, nuove tecnologie e nuovi linguaggi) e il rafforzamento delle competenze di base: alfabetica funzionale, multilinguistica, STEM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica), personale e sociale, imprenditoriale, in materia di cittadinanza, in materia di consapevolezza ed espressione culturale.

(fonte: Miur)

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Concorso Dirigenti Scolastici, assegnazione ai ruoli regionali sul sito del Miur

Scuola concorsi documenti scrittura uomo

È stata pubblicata sul sito del MIUR l’assegnazione ai ruoli regionali dei vincitori del concorso per Dirigenti Scolastici indetto con il D.D.G. 1259 del 23 novembre 2017.

I vincitori sono stati assegnati alle Regioni sulla base dell’ordine di graduatoria e delle preferenze espresse, nel limite dei posti vacanti e disponibili in ciascun Ufficio Scolastico Regionale per l’anno scolastico 2019/2020.

Dei 1.984 vincitori assegnati, 1.147 sono stati destinati alla prima Regione scelta, 262 alla seconda e 146 alla terza.

Per chi volesse, è possibile scaricare la tabella di assegnazione a questo link.

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Crisi di Governo e concorsi scuola: verranno annullati?

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini (foto: "© European Union 2017 - European Parliament").

Le fibrillazioni di Roma e del Governo centrale di queste ore agitano anche il mondo della scuola: una crisi di Governo in questo momento cosa comporterebbe in termini di concorsi e altri provvedimenti legati all’istruzione?

Crisi di Governo e concorsi già organizzati

Anche se cade il Governo, saranno realizzati e conclusi tutti i concorsi il cui bando è già stato pubblicato. Quindi i partecipanti al concorso per DSGA ad esempio, e quelli che vorranno partecipare ai concorsi straordinari già approvati, possono dormire tranquilli.

Ben diverso il caso dei concorsi che sono stati solo annunciati dal ministro Bussetti. Se cade il Governo, a meno di rush finali improbabili, resteranno solo meri annunci.

Crisi di governo e disegni di legge

Ben diverso il discorso sui disegni di legge attualmente depositati in Parlamento. Se le Camere si sciolgono decadono anche tutti i ddl.

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Il Decreto Inclusione è approvato: ecco cosa prevede

alunni con disabilità insegnanti di sostegno generica

Un nuovo approccio verso l’inclusione e un passo avanti decisivo per allineare l’Italia, già all’avanguardia nei servizi per gli studenti con disabilità, alla nuova visione internazionale dell’integrazione.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il Decreto inclusione, che era stato esaminato in via preliminare lo scorso maggio. A partire dall’assegnazione delle ore di sostegno, che verrà decisa d’intesa con le famiglie, sussidi, strumenti, metodologie di studio non saranno più elaborati in modo “standard”, in base al tipo di disabilità, ma con un Piano didattico individualizzato che guarderà alle caratteristiche del singolo studente.

“Sono particolarmente orgoglioso del provvedimento approvato oggi in via definitiva – dichiara il Ministro Marco Bussetti -. Un obiettivo che ho fortemente voluto fin dall’inizio del mio mandato e che è stato raggiunto tramite il confronto costante con le Associazioni del settore e con l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica. Anche su questo tema così importante, possiamo presentare alle famiglie i risultati del nostro impegno concreto. Ogni studente deve essere protagonista del proprio percorso di crescita. I ragazzi che hanno bisogno di maggiore assistenza, da oggi potranno beneficiare di percorsi elaborati appositamente per loro, su base individuale. Uno strumento che potrà migliorare ulteriormente l’importantissimo lavoro svolto dai nostri docenti”.

L’intera comunità scolastica sarà coinvolta nei processi di inclusione. Viene rivista la composizione delle commissioni mediche per l’accertamento della condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica: saranno sempre presenti, oltre a un medico legale che presiede la Commissione, un medico specialista in pediatria o neuropsichiatria e un medico specializzato nella patologia dell’alunno. Anche i genitori e, dove possibile, se maggiorenni, gli stessi alunni con disabilità, potranno partecipare al processo di attribuzione delle misure di sostegno.

Nascono i Gruppi per l’Inclusione Territoriale (GIT), formati su base provinciale, ovvero nuclei di docenti esperti che supporteranno le scuole nella redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e nell’uso dei sostegni previsti nel Piano per l’Inclusione. I GIT avranno anche il compito di verificare la congruità della richiesta complessiva dei posti di sostegno che il dirigente scolastico invierà all’Ufficio Scolastico Regionale.

A livello scolastico opererà il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione, composto dal team dei docenti contitolari o dal consiglio di classe, con la partecipazione dei genitori dell’alunno con disabilità, delle figure professionali specifiche, interne ed esterne all’istituzione scolastica che interagiscono con l’alunno stesso, nonché con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare e con un rappresentante designato dall’Ente Locale. Il Gruppo di lavoro operativo per l’inclusione avrà il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato, compresa la proposta di quantificazione di ore di sostegno.

(fonte: Miur)

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Il Miur si fa… social con #AutoriVistaMare

Marco Bussetti Miur Ministro

Vita e opere di 15 autori, nazionali e internazionali, condite da curiosità e aneddoti, ‘a portata’ di stories. Dal 5 agosto parte #AutoriVistaMare, l’iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca pensata per valorizzare e promuovere la lettura, attraverso uno dei canali social preferiti dai più giovani.

“La pausa estiva è fondamentale per recuperare energie e ripartire con slancio all’inizio del nuovo anno scolastico. Ed è anche una bellissima occasione per dedicarsi alla lettura – sottolinea il Ministro Marco Bussetti -. L’iniziativa che lanciamo sui canali social del Ministero vuole essere un invito ad approfittare di queste settimane per leggere e riscoprire i grandi autori”.

Ogni giorno, da lunedì al sabato, alle ore 12.00, il Ministero pubblicherà una storia dedicata a un autore e a una sua celebre opera. Si tratterà di personaggi che hanno fatto la storia della letteratura contemporanea. Sul profilo Instagram del Miur Social, i ragazzi potranno, dunque, conoscere meglio gli autori del XX e XXI secolo, seguendo brevi racconti sulla loro vita e le loro opere tramite le stories prodotte dal MIUR con le quali gli utenti potranno interagire e sondare le proprie conoscenze partecipando a piccoli quiz.

(fonte: Miur)