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Sciopero della scuola, Anief: “Modifiche al decreto salva-scuola”

anief sciopero roma 12 novembre 2019

Centinaia di lavoratori della scuola hanno protestato a Roma, davanti Montecitorio, per chiedere modifiche all’inconcludente decreto salva scuola e al deludente capitolo del comparto Istruzione della Legge di Bilancio.

La manifestazione, svolta nel giorno dello sciopero nazionale Anief aperto a tutto il personale docente e Ata, di ruolo e precario, agli educatori, al personale Ata, dell’Afam e dell’Università, ha voluto sensibilizzare il Parlamento, dove in questi giorni è entrato nel vivo il confronto sul decreto ribattezzato “salva precari bis”: il testo è giunto all’esame delle Commissioni di competenza, prima del voto finale dell’Aula previsto a fine mese. 

Il leader dell’Anief, Marcello Pacifico, ha detto, prima alla piazza e poi ai parlamentari, che “sul precariato cronico italiano è giunta l’ora di trovare soluzioni adeguate rispetto al diritto dell’Unione Europea, ma anche della nostra Costituzione. È bene che, come accaduto in passato, i nostri governanti della scuola abbiano la coscienza di ascoltare le richieste di chi, come l’Anief, segue da anni le necessità dei lavoratori della scuola, ad iniziare da quelli precari. I problemi riguardanti alcuni particolari e sentiti temi, come gli organici sottodimensionati, i profili professionali bloccati e le cattive norme che regolano il reclutamento del personale, non si possono risolvere da soli o con provvedimenti deboli”.

Ai lavoratori della scuola non piacciano i decreti che il Governo si appresta a varare. Oggi i manifestanti lo hanno detto a gran voce, partecipando al sit-in Anief di Montecitorio, chiedendo anche delle soluzioni per risolvere una volta per tutte la piaga del precariato e della supplentite, ma anche per chiedere stipendi adeguati da assegnare al personale della scuola e diverse soluzioni che migliorerebbero la vita scolastica in modo deciso. 

Sempre nella stessa mattinata, una delegazione del giovane sindacato Anief, guidata dal presidente nazionale Marcello Pacifico, ha presentato nel corso di un’audizione tenuta presso la VII e XI Commissione riunite della Camera ben trenta proposte di modifica, anche al fine di fare condannare l’Italia alla procedura d’infrazione per la mancata stabilizzazione di decine e decine di migliaia di precari della scuola italiana pur in presenza di posti vacanti e disponibili. 

“Anief si batterà sino all’ultimo – ha spiegato il suo presidente nazionale perché vengano portati a termine questi obiettivi in sede parlamentare, ben definiti nella piattaforma sindacale. Nel frattempo, comunque, il giovane sindacato ha deciso di aprire le preadesioni gratuite ai ricorsi, al fine di tutelare nelle sedi opportune i diritti dei troppi docenti, amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici, facenti funzione Dsga, dirigenti tecnici con incarichi temporanei e ora anche esclusi dal nuovo concorso riservato oppure al corso abilitante o di specializzazione per l’insegnamento agli alunni con disabilità accertata. Ma anche per andare a determinare una riflessione seria sui testi ora all’esame di Montecitorio”. 

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Il ministro Amendola al Suor Orsola, il rettore: “A Napoli il più grande polo nazionale di ricerca nel campo dei beni culturali”

lucio d'alessandro amendola suor orsola

“A Napoli può nascere il più grande polo nazionale di ricerca, formazione e investimento nel campo dei beni culturali e delle sue tecnologie più avanzate”.  Lo ha annunciato il Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa, Lucio d’Alessandro, aprendo, al fianco del Ministro per gli Affari Europei, Vincenzo Amendola, il convegno dedicato al tema “La Brexit e le nuove sfide dell’Unione Europea”. Unariflessione ideata dal Suor Orsola ad un anno dall’inaugurazione del suo Centro per gli Affari Internazionali di Bruxelles.

“Ho illustrato questa ipotesi al Ministro Amendola in un incontro preliminare al convegno – ha evidenziato d’Alessandro – ed ho colto con soddisfazione la sua disponibilità ad una riflessione anche perché, come ci ha spiegato, sul piano europeo ci sono grandi possibilità di sviluppo per questo tema e una grande considerazione verso il nostro Paese nel settore dei beni culturali”.

L’idea ha già un suo progetto embrionale perché a Bruxelles proprio la valorizzazione del patrimonio culturale italiano attraverso le nuove tecnologie è uno dei pilastri del lavoro del Centro per gli Affari Internazionali dell’Università Suor Orsola Benincasa che coordina, in questo settore, il lavoro internazionale del Cluster Tecnologico Nazionale TICHE (Technological Innovation in Cultural Heritage) che ha già aggregato ben 45 soggetti giuridici pubblici e privati costituendo una rete formata da ben 30 Università italiane (da Milano a Palermo), tre Distretti tecnologici regionali, alcuni dei più prestigiosi Centri di ricerca nazionali (dal CNR all’Enea) ed importanti imprese del Paese che operano nel settore dell’innovazione tecnologica.

“L’Università Suor Orsola Benincasa – ha sottolineato il Ministro Amendola – ha fatto un investimento intelligente ed importante non solo per l’Ateneo ma per i giovani del Sud in generale, perché scegliere di investire su Bruxelles e sulle grandi opportunità progettuali dell’Unione Europea significa provare a rendere più forte il nostro territorio della Campania e del Mezzogiorno e sviluppare possibilità concrete per costruire un futuro migliore per le giovani generazioni”.

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Montecitorio, presidio dei docenti precari

palazzo montecitorio camera deputati roma

Un presidio dei docenti precari il pomeriggio dell’11 novembre a Montecitorio, a partire dalle ore 15.30, per chiedere con forza il rispetto pieno degli impegni assunti dal Governo prima a Palazzo Chigi nell’aprile scorso, poi nell’accordo del 1° ottobre con il Ministro dell’Istruzione, e disattesi nel Decreto Legge 126/2019 con misure urgenti per la scuola. Di seguito la nota stampa.

“Salvaguardare la continuità di servizio dei diplomati magistrali garantendo così anche la continuità didattica, completare l’attuazione del decreto precari e istituire un sistema strutturale di abilitazioni all’insegnamento sono i tre punti al centro del sit-in che animerà piazza Montecitorio”.

“La scuola esige qualità e la stabilità del lavoro ne è condizione imprescindibile; le misure adottate finora non vanno in questa direzione. Occorrono, dunque, una serie di emendamenti al decreto che, in sede di conversione, ne modifichino il testo mantenendo fede ai patti sottoscritti”.

“Urge, inoltre, un confronto sulle problematiche rimaste in sospeso e rimandate dall’accordo del 1° ottobre ai Ddl collegati alla Legge di Bilancio. Al riguardo è indispensabile avviare quanto prima la discussione per definirne i contenuti, come prevede l’intesa. Successivamente è necessario adoperarsi affinché i percorsi legislativi si concludano nel più breve tempo possibile, e i provvedimenti possano trovare tempestiva attuazione: lo esige la tempistica che regola l’organizzazione e la gestione del sistema scolastico”.

“Oltre alla mobilitazione dei docenti precari, è in corso anche quella riguardante gli assistenti amministrativi facenti funzione di DSGA, con quattro assemblee interregionali di cui una già svolta sabato scorso a Milano. I sindacati chiedono che sia riconosciuto il valore della competenza professionale acquisita sul campo, di cui tenere conto nei percorsi di accesso al profilo di DSGA. Occorre al riguardo intervenire con un apposito emendamento in sede di conversione del decreto 126, scongiurando in tal modo le annunciate dimissioni degli interessati dall’incarico”.

(fonte: Gilda degli Insegnanti)

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ITP depennati da seconda fascia: “Illegittimo non riconoscere la validità del servizio”

Diverse segnalazioni pervenute al sindacato Anief riferiscono di decreti di risoluzione di contratti di supplenza stipulati da Itp inseriti in seconda fascia che negano la validità giuridica del servizio prestato fino alla pubblicazione del provvedimento negativo. Per Anief si tratta di una decisione illegittima: il servizio è stato prestato in virtù di ordinanze e di sentenze dei tribunali amministrativi e, pertanto, deve essere considerato valido sotto ogni profilo, sia per l’attribuzione del punteggio che ai fini dell’ammissione al prossimo concorso straordinario per la scuola secondaria.

Il sindacato ha attentamente valutato i profili di legittimità dei decreti emanati da alcuni dirigenti scolastici nei confronti di insegnanti tecnico-pratici depennati dalla seconda fascia, con cui hanno dichiarato non valido giuridicamente il servizio prestato con contratti TD soggetti a clausola rescissoria in caso di sentenza negativa. 

Tale decisione non tiene conto del fatto che quei servizi sono stati regolarmente svolti sulla base dei provvedimenti inizialmente favorevoli dei giudici amministrativi e, ricordiamolo, sulla scorta del parere della stessa Avvocatura dello Stato che, dopo la prima sentenza favorevole all’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie d’istituto degli Itp, aveva dato indicazioni al Miur di eseguire prontamente quanto indicato nei dispositivi. 

Si tratta, quindi, di servizi che per l’ufficio legale dell’Anief mantengono inalterata la propria validità anche sotto il profilo giuridico, con pieno diritto dei ricorrenti al riconoscimento del punteggio maturato fino alla data di pubblicazione della sentenza negativa nonché alla possibilità di utilizzarli per l’accesso al prossimo concorso straordinario previsto dal Decreto Salva-precari, aperto ai docenti con tre anni di servizio negli ultimi otto, di cui almeno uno sulla classe di concorso/tipologia di posto richiesta. 

Anief ha quindi aperto le adesioni gratuite a uno specifico ricorso al giudice del lavoro per ottenere il riconoscimento del diritto negato alla totale validità del servizio prestato da seconda fascia. Il ricorso è rivolto a tutti gli Itp depennati dalla seconda fascia in virtù di provvedimento negativo destinatari di decreti che dichiarano il servizio non valido giuridicamente. 

È possibile aderire al ricorso, clicca qui.

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“Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola”: dal 7 al 9 novembre a Trieste si è tenuto il X Seminario nazionale

trieste

Un incontro di formazione rivolto a 60 docenti di scuole di ogni ordine e grado, provenienti da varie Regioni, dedicato alla storia italiana sul confine orientale. Si è tenuto a Trieste il X Seminario nazionale “Le vicende del confine orientale e il mondo della scuola. L’identità storica, sociale e culturale italiana nell’Adriatico orientale”.

L’evento è stato organizzato, come ogni anno, dalla Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e dalla Direzione generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione del MIUR, in collaborazione con le Associazioni degli Esuli. L’obiettivo, come previsto dalla legge 92/2004, è migliorare la conoscenza delle vicende del confine orientale italiano e l’esodo dei cittadini italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

Il programma ha previsto l’inquadramento storico del tema, a partire dal Trattato di Campoformio (che nel 1797 segnò la fine della Repubblica di Venezia e l’inizio della crisi degli Italiani d’Adriatico), per giungere alle vicende del secondo dopoguerra e al Trattato di Parigi del 1947, che ratificò il passaggio di Istria e Dalmazia alla Jugoslavia, determinando l’esodo del novanta per cento della popolazione italiana (circa 350.000 persone), che abbandonò casa e averi e cercò rifugio in Italia o emigrò oltreoceano. Si affronterà in maniera peculiare il riflesso della questione orientale nei dibattiti della Costituente.

Nella parte del Seminario “Foibe ed esodo” si è trattato degli eccidi che dal 1943 hanno rappresentato la frattura più grave nella storia dell’Istria: l’equilibrio antropologico raggiunto dalla società istriana è stato bruscamente alterato, insinuando, in una società povera, la paura e il conseguente fenomeno immenso di fuga dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia.

La visita nei Luoghi del Ricordo, Magazzino 18, Museo di Padriciano e Foiba di Basovizza, ha rappresentato il laboratorio didattico dedicato alla storia, curato annualmente dal mondo della Scuola con la Ricorrenza del “10 febbraio”.

La visita a Pirano ha costituito infine il preludio alla comprensione dell’italianità dei tanti Personaggi esuli che hanno dato lustro alla storia del nostro Paese, tematica suggerita dal Concorso nazionale “10 febbraio”, rivolto alle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2019/2020.

(fonte: Miur)

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New Design 2019, i vincitori

Arrivano da Verona, Castelli (Teramo), Padova, Potenza e Napoli i giovani campioni del design. Gli studenti dei licei artistici italiani selezionati per la fase finale del concorso New Design 2019 sono stati premiati oggi a Roma al MAXXI, il Museo delle Arti del XXI secolo. A scegliere i vincitori della sfida di creatività promossa dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca è stato il comitato tecnico-scientifico del MIUR che ha valutato l’originalità, l’aderenza al tema proposto e la validità dei progetti.

Tema ispiratore delle opere di design realizzate dai ragazzi dell’ultimo triennio di 55 licei artistici italiani era “Da Cosa Nasce Cosa, forma e funzione del passato nell’ottica del presente”. Così gli studenti si sono cimentati con la progettazione e la realizzazione di opere ispirate al passato ma declinate in versione innovativa.

Al primo posto nella gara dei talenti si è piazzato il Liceo artistico “Nani-Boccioni” di Verona con il progetto “Tempo perduto” di Emma Lucia Guarnieri. Si tratta di un orologio a pendolo da tavolo, ispirato al designer Alessandro Mendini, “un divertente palinsesto di forme geometriche – è la motivazione del premio – intersecate dai colori brillanti, giusto per essere notato”.

Due, invece, i premiati al secondo posto. Ex aequo ci sono il Liceo “Pietro Selvatico” di Padova con una spilla in argento e plexiglass “estremamente originale nella sua concezione, versatile nella modalità d’uso” ispirata a Le Corbusier e il Liceo artistico “Grue” di Castelli (Teramo) che ha riproposto in chiave contemporane una lampada da tavolo, vincitrice al Concorso Internazionale di Faenza nel 1971, “aggiornandone i meccanismi e la funzionalità con l’impiego di un’ottima tecnica esecutiva”.

Al terzo posto sono arrivate le opere del Liceo “Gropius” di Potenza e del Liceo “SS. Apostoli” di Napoli. La prima, ispirata alle esperienze di Riccardo Dalisi, è il progetto di una stazione per Matera, premiato per “la particolare attenzione alle necessità del territorio e dei suoi abitanti” e per le “soluzioni architettoniche alla ricerca di una possibile integrazione visiva con il paesaggio dei Sassi”. La seconda, invece, è una progettazione di arredi per l’infanzia ispirata a Enzo Mari, selezionata dal comitato tecnico-scientifico per “l’adozione di forme elementari colorate che alludono a figure di animali e si prestano, come in un gioco di costruzioni, a incastri e composizioni diverse”.

Menzioni speciali all’Istituto d’Istruzione Superiore “San Nilo” di Rossano (Cosenza), al Liceo artistico “Fausto Melotti” di Lomazzo (Como), al Liceo Artistico “Sabatini-Menna” di Salerno, al Liceo artistico “Enzo Rossi” di Roma e al Liceo artistico “Vittoria” di Trento.

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Decreto salva-precari, 30 proposte di modifica a firma Anief

Anief Sciopero

Decreto salva-precari, l’ufficio legislativo Anief elabora 30 proposte di modifica per gli articoli 1, 2 e 5. “Per risolvere una volta per tutte il problema della precarietà e del reclutamento, Il giovane sindacato chiede di intervenire con degli emendamenti appositi al dl ora all’esame della Commissione Cultura della Camera: le modifiche riguardano GaE, Graduatorie d’istituto, docenti di religione, infanzia e primaria, dottori di ricerca, requisiti di servizio per l’accesso alle nuove graduatorie e al corso abilitante, mobilità, corsi-concorsi riservati per dirigenti scolastici e dirigenti tecnici a tempo determinato, stabilizzazione Lsu e personale Ata, concorso riservato agli amministrativi facenti funzione Dsga, nuove graduatorie Afam, ricercatori e salario accessorio del personale dell’Università”. Lo afferma il giovane sindacato in una nota stampa.

Fino a domenica, in dieci schede, saranno presentate le diverse richieste di intervento proposte di emendamento, raggruppate per materia d’intervento. Martedì 12 novembre, in occasione dello sciopero e del sit-in in Piazza del Parlamento dalle 9 alle 13, ci sarà il confronto con alcuni rappresentanti dei gruppi parlamentari e la discussione con la stampa. Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief, è un’occasione importante perché la politica ascolti chi ogni giorno vive i problemi della scuola e dell’università. Basta, a volte, avere un po’ di buon senso e confrontarsi per capire le ragioni della protesta e rispettare il diritto.

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Gilda, Di Meglio commenta la Legge di Bilancio: “Cambiare rotta immediatamente”

Rino di Meglio

“Se davvero il Governo ritiene che l’istruzione sia un comparto strategico per il nostro Paese e che le retribuzioni degli insegnanti debbano essere adeguate alla responsabilità che ricoprono, come affermò il presidente del Consiglio Giuseppe Conte dopo la firma dell’accordo con i sindacati il 24 aprile scorso, mantenga fede agli impegni assunti e reperisca nella legge di Bilancio le risorse necessarie a un congruo incremento degli stipendi.
Ci auguriamo che il dibattito parlamentare imprima un cambiamento di rotta netto che noi solleciteremo senza tregua con ogni forma di mobilitazione possibile”.

È quanto scrive Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, in un post pubblicato sul suo profilo Facebook.

(fonte: Ufficio Stampa Gilda)

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GaE e Decreto Scuola, Anief ai parlamentari: “Presentare emendamento”

marcello pacifico anief

Per riaprire le GaE a tutto il personale abilitato – inclusi DM, ITP, educatori – e per assumere nei ruoli da graduatorie di istituto provinciali, aggiornabili annualmente e aperte ai laureati, Anief chiederà in audizione ai parlamentari di presentare emendamento.

La proposta di emendamento nel sostitutire i cc. 1-16 dell’art. 1 utilizza l’attuale doppio canale di reclutamento al luogo della nuova procedura riservata, regola le chiamate delle supplenze fuori graduatoria, sviluppando un punto specifico della piattaforma dello sciopero del 12 novembre.

LA PROPOSTA

La proposta risolve immediatamente il problema delle 90 mila cattedre andate deserte durante le convocazioni per le immissioni in ruolo negli ultimi cinque anni, delle maestre con diploma magistrale inserite con riserva nelle GaE e degli insegnanti tecnico pratici ed educatori a rischio licenziamento, dei più di 100 mila docenti abilitati dopo il 2012 con il TFA, PAS all’estero esclusi dalle graduatorie ad esaurimento a differenza degli altri docenti abilitati in precedenza, e degli altrettanti docenti senza abilitazione inseriti nella terza fascia delle graduatorie di istituto che entrerebbero nei ruoli dopo la frequenza di un apposito corso abilitante. La norma, nel trasformare le graduatorie di istituto in provinciali, limiterebbe l’utilizzo delle messe a disposizione sempre più inflazionato e non regolamentato, sostituendo l’attuale scelta delle dieci/venti scuole da parte degli aspiranti supplenti con le scuole della provincia e consentendo ai giovani laureati di inserirsi nelle graduatorie. 

Nel caso in cui non fosse approvata, il sindacato ha già pronte diverse altre proposte emendative migliorative del testo approvato dal Governo, a seguito dell’intesa del 24 aprile con i sindacati firmatari di contratto, da loro in ritardo sconfessata. 

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE PACIFICO

Marcello Pacifico, presidente Anief, afferma: “Piuttosto che pensare a nuove graduatorie e nuovi corsi abilitanti che comunque devono essere ripensati anche nella legge di bilancio, sarebbe intelligente, pratico e giusto utilizzare appieno quel doppio canale di reclutamento che per 25 anni ha regolato le assunzioni del personale docente, aggiornando il meccanismo di chiamata dalle graduatorie di istituto che pure potrebbero essere utilizzati per i ruoli. In questo modo si risolverebbe il problema del licenziamento anche delle maestre con diploma magistrali dalle GaE e dai ruoli, del reclutamento delle giovani laureate in scienze della formazione primaria e dei tanti ITP. Poi si consentirebbe ai giovani laureati di inserirsi nel mondo dell’insegnamento dal canale principale delle graduatorie di istituto senza aspettare la chiamata fortuita dalle messe a disposizione dei presidi, con l’assunzione diretta anche dei precari di terza fascia. Chiediamo alla politica una riflessione seria su questo testo che siamo pronti a spiegare in piazza durante il sit-in ai tanti che verranno per sostenerci”.

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Il Sabato delle Idee ritorna nella ‘trincea’ delle scuole della periferia di Napoli

Sabato 9 Novembre alle ore 10.30 presso l’Istituto Comprensivo Vittorino da Feltre “Il Sabato delle Idee” torna ad accendere i riflettori sulle scuole e sui diritti della periferie di Napoli. Dopo i progetti realizzati a Ponticelli (con la ricostruzione dell’impianto sportivo della Scuola “Eduardo De Filippo”) ed a Scampia (con la nascita del Laboratorio progettuale permanente per le periferie napoletane) il pensatoio fondato dallo scienziato Marco Salvatore, che da dieci anni unisce alcune delle migliori eccellenze scientifiche, accademiche e culturali della città di Napoli, farà tappa nel Rione Villa di San Giovanni a Teduccio, teatro pochi mesi orsono di un gravissimo agguato di camorra proprio davanti alla Scuola “Vittorino da Feltre”.

“Il nostro obiettivo – spiega Marco Salvatore – è quello di continuare a sensibilizzare le istituzioni e l’attenzione pubblica sulle urgenze (come l’abbandono scolastico), le difficoltà e le necessità dei quartieri più complessi della città, accendendo i riflettori anche e soprattutto sugli sforzi positivi di docenti e alunni delle scuole di periferia impegnati quotidianamente ad affermare l’effettività del diritto all’istruzione”. Sabato al centro del confronto ci saranno in particolare le enormi difficoltà che incontrano gli insegnanti, gli alunni e le loro famiglie, in un contesto ad alta infiltrazione camorristica come il Rione Villa, dove avvengono di frequente le cosiddette “stese”, ovvero scorribande armate in strada per ribadire la supremazia di un gruppo criminale sugli altri. Al Sabato delle Idee governo nazionale, istituzionali locali, Università, mondo del volontariato, mondo della scuola e soprattutto gli studenti saranno protagonisti di questa nuova “trincea” per difendere la scuola. E come sottolinea Marco Salvatore, “non sarà un mero elenco delle ‘cose che non vanno’, ma si cercherà soprattutto di imprimere un’impostazione concreta e propositiva alla discussione così come è nello spirito fondativo del Sabato delle Idee”.

Alla riflessione, organizzata in collaborazione con la Fondazione Salvatore e con il quotidiano “La Repubblica” prenderanno parte il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, l’assessore all’Istruzione della Regione Campania, Lucia Fortini, l’assessore ai Giovani del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale della Campania, Luisa Franzese e i vertici delle forze dell’ordine della città di Napoli: Alessandro Giuliano, Questore di Napoli, Giuseppe La Gala, Comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, Gabriele Failla, Comandante provinciale della Guardia di Finanza di Napoli. 

Tra i protagonisti del dibattito ci saranno dirigenti scolastici e studenti delle scuole di San Giovanni a Teduccio insieme con i vertici della Fondazione Santobono Pausilipon (dal presidente Anna Maria Ziccardi al direttore Flavia Matrisciano) che è stata artefice della ricostruzione a tempo di record del campo sportivo della scuola “Eduardo De Filippo” di Ponticelli promossa dal Sabato delle Idee.

Ad aprire il dibattito, coordinato dal direttore della redazione napoletana di “Repubblica”, Ottavio Ragone, ci saranno Lucio d’Alessandro, Rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, Valeria Pirone, dirigente scolastico dell’Istituto Vittorino da Feltre e Marco Salvatore, direttore scientifico dell’IRCCS SDN Napoli e fondatore del Sabato delle Idee.

“Il mondo delle Università sarà presente con grande entusiasmo in uno dei piccoli grandi centri del sistema educativo della nostra città – anticipa Lucio d’Alessandro, nella sua veste anche di vicepresidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane – e sarà presente con la convinzione che l’investimento sulle giovani generazioni che curiamo nei nostri Atenei parte proprio da questi avamposti della formazione e dell’educazione nelle periferie urbane che vanno valorizzati e resi ‘centrali’ piuttosto che ghettizzati. Esattamente come stiamo provando a fare da tempo insieme a tutte le istituzioni del Sabato delle Idee anche e soprattutto attraverso esempi concreti di interventi progettuali rapidi ed efficaci (come è accaduto ad esempio a Ponticelli) che dimostrano plasticamente a questi ragazzi come i problemi si possano affrontare e risolvere anche senza rivolgersi per forza ‘ad altre strade’ come quelle dell’illegalità”.