Guida Smart è uno strumento flessibile al servizio della progettazione didattica. I materiali e gli approfondimenti forniti hanno lo scopo di favorire nell’alunno l’acquisizione di conoscenze e abilità in una logica totalmente inclusiva, capace di sostenere tutti e ciascuno nell’apprendimento e nell’acquisizione delle competenze.
Composizione strutturale rivolta all’insegnante
Un VOLUME riguardante METODOLOGIA E MATERIALI PER L’INSEGNANTE
Un VOLUME interamente fotocopiabile
Un QUADERNO acquistabile anche da parte degli alunni
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
ITALIANO
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
MATEMATICA
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
SCIENZE E TECNOLOGIA
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
GEOGRAFIA
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
STORIA
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
ARTE E IMMAGINE
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
MUSICA
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, compiti autentici; schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
classe 1ª
classe 2ª
classe 3ª
classe 4ª
classe 5ª
EDUCAZIONE FISICA
Guida per l’insegnante con progettazione mensile, proposte e materiali fotocopiabili, schede fotocopiabili per l’alunno (schede di esercizio, consolidamento e recupero, potenziamento) con prove di ingresso e di verifica; quaderno per l’alunno.
I “buchi” venutisi a determinare nella scuola con i pensionamenti anticipati introdotti dal Governo gialloverde, che secondo le ultime stime dell’Inps superavano quota 27 mila, non sono rientrati nel computo delle immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e ora si scopre che nemmeno sono stati utili nell’ultima fase della mobilità, quella delle utilizzazioni annuali e delle assegnazioni provvisorie: andranno tutti ad incrementare le supplenze annuali, che supereranno a questo punto senza ombra di dubbio quota 100 mila. Anief verificherà che almeno corrispondano a contratti fino al 31 agosto 2020.
I primi casi di mancata utilità in tutte le fasi della mobilità si stanno riscontrando in questi giorni; in particolare a Napoli, dove, scrive Orizzonte Scuola “i posti di Quota 100 – censiti dopo la data del 29 maggio 2019 – non sono stati utilizzati neppure per le assegnazione provvisorie dell’a.s. 2019/20”. Non si tratta di una “dimenticanza” da poco perché nella provincia di Napoli sono 796 i posti liberati.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Siamo esterrefatti per come l’inerzia della macchina amministrativa sia riuscita a compiere quello che ad inizio 2019 sembrava impossibile. Perché nella scuola le domande per accedere a ‘Quota 100’ sono state presentate lo scorso inverno: in un Paese dove i ministeri e l’Istituto di previdenza nazionale si parlano e collaborano per il bene dei cittadini lavoratori, si sarebbe fatto ampiamente in tempo a trasmettere l’elenco delle cattedre, degli assistenti, dei collaboratori scolastici e dei presidi che hanno aderito, avendone i requisiti di 38 anni di contributi e 62 di età minimi, all’anticipo pensionistico. Invece, si è riusciti a fare peggio delle previsioni peggiori, arrivando a non rendere utili quei posti non solo per dare possibilità a migliaia di ‘vittime’ dell’algoritmo impazzito della gestione Renzi-Giannini di tornare a casa, ma nemmeno per le immissioni in ruolo, né per i trasferimenti e adesso neppure per le assegnazioni provvisorie”.
“I PCTO, ovvero i ‘Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento’, partono con il piede sbagliato. L’impostazione e l’impianto delle linee guida sono da rivedere nel profondo e riteniamo che spetti al Collegio docenti programmare sia la quantità che la qualità di tali percorsi, senza essere obbligati ad un numero minimo di ore”.
È quanto afferma la FGU – Gilda degli Insegnanti nelle osservazioni formulate in merito al documento proposto dal Miur ai sindacati nell’incontro di martedì scorso e che oggi è approdato al CSPI a cui spetta esprimere un parere.
“Tutta la prima parte del testo è eccessivamente lunga, non è lineare nella struttura e nel linguaggio e, dunque, – rileva la Gilda – andrebbe riscritta in maniera più semplice e chiara per evitare di creare confusione in chi dovrà portare avanti le attività di PCTO”.
Il sindacato guidato da Rino Di Meglio sottolinea, inoltre, il carattere contraddittorio di tutta la parte riguardante l’orientamento: “Se l’obiettivo è incrementare le iscrizioni degli studenti agli istituti tecnici e professionali, occorre mettere in campo politiche nazionali ad hoc che, a loro volta, richiedono una riforma complessiva dell´orientamento, possibilmente con l´introduzione di una regia nazionale e territoriale dell’orientamento. La definizione, poi, del docente come ‘facilitatore dell’orientamento’ è decisamente riduttiva e finanche offensiva per le attività che i Collegi docenti, i Consigli di classe e gli insegnanti svolgono. Questa definizione andrebbe cancellata e sostituita con ‘professionista dell’orientamento’”.
Altro aspetto contestato dalla Gilda è la mancata previsione di risorse per retribuire l’aumento del carico di lavoro che graverà su tutto il personale scolastico: “Le Linee guida – spiega il sindacato – prefigurano ulteriori oneri per le scuole senza alcuna contropartita economica. Si deve chiarire che la figura del tutor interno è volontaria e, in quanto tale, non è assegnata da dirigente. Proprio per questo, è necessario che il docente accetti l’incarico. Il rischio – conclude la Gilda – è che quella del tutor figura diventi l’ennesima figura alla quale viene affibbiata una notevole mole di lavoro in più senza alcuna regolamentazione contrattuale e con uno stanziamento risibile di fondi”.
Come abbiamo già segnalato, il 31 agosto è l’ultimo giorno utile per accedere alla piattaforma Carta del Docente, prima del solito stop di settembre che permette allo Stato di accreditare i nuovi 500 euro di bonus Cultura ai portafogli dei docenti. Per poi riaprire con le nuove cifre a settembre.
Chi in questo momento ha più di 500 euro sul portafoglio elettronico vuol dire che non ha speso tutto il bonus Cultura del 2017/18. Tutte le eccedenze sopra i 500 euro sono quindi relative al bonus Carta del Docente di due anni fa.
Come il regolamento attuativo impone, il bonus Cultura va consumato entro due anni dall’emissione. Ciò vuol dire che entro il 31 agosto l’eccedenza dei 500 euro va spesa, altrimenti sarà persa per sempre.
Un esempio pratico: se ho 600 euro sul portafoglio elettronico, 100 si perderanno se non spesi entro il 31 agosto. Alla riapertura della piattaforma a settembre, quindi, il docente si vedrà accreditati sul wallet elettronico 1000 euro, di cui 500 in scadenza il 31 agosto 2020.
Chi si deve preoccupare invece?
Se invece in portafoglio si hanno 500 o meno euro, vuol dire che si tratta del bonus Cultura dell’anno scolastico appena concluso. Anche dopo il 31 agosto, il bonus resterà al docente ancora per un anno.
Un esempio pratico: supponiamo che nel nostro portafoglio elettronico siano rimasti 300 euro. Se non spendiamo questi 300 euro entro il 31 agosto, alla riapertura della piattafoma a settembre ci ritroveremo 800 euro in conto. Di questi 800, 300 andranno usati entro il 31 agosto del 2020.
Il regolamento ricorda che non si può usufruire più di Carta del Docente per i docenti non più in servizio. Chi va in pensione a settembre, quindi, è obbligato a consumare entro il 31 agosto tutto il bonus cultura, altrimenti verrà perso. Ulteriori informazioni in questo articolo.
Si possono comprare due copie dello stesso libro utilizzando il bonus Cultura da 500 euro per i neomaggiorenni 18app?
La risposta è no.
Ricordiamo che 18app – istituita con la legge c.d. Buona Scuola – è un bonus volto a offrire occasioni di crescita personale e culturale (da cui bonus Cultura) ai neomaggiorenni. Quelle occasioni sono riassunte in questo elenco: concerti, home-video, corsi di lingua, biglietti di teatro, musei, cinema, eventi, e ancora libri.
Il bonus, però, è da intendere personale. Chiaramente, nessuno potrà mai controllare che il libro acquistato dal neomaggiorenne (o quasi maggiorenne) sia letto dallo stesso o sia donato ad altri. Resta però il fatto che è un libro destinato a lui. Va da sé che – così come da regole attuative – non si può andare da un esercente e comprare due copie dello stesso libro con il bonus Cultura (così come non si possono comprare due biglietti d’ingresso allo stesso concerto, allo stesso museo etc.etc.).
Una sottilezza, ma che esiste e che va rispettata.
Con l’apertura all’home video, si allarga il paniere di beni e servizi che i neo-maggiorenni possono acquistare utilizzando il bonus Cultura da 500 euro di 18app.
Ma ricordiamo: cosa possono acquistare i nostri giovani?
18app, lista di cosa si può comprare
Si potranno acquistare beni per un totale di 500 € delle seguenti tipologie:
Cinema (abbonamento card/biglietto d’ingresso)
Concerti (abbonamento card/biglietto d’ingresso)
Eventi culturali (biglietto d’ingresso a festival, fiere culturali, circhi)
Libri (audiolibro, ebook, libro)
Musei, monumenti e parchi (abbonamento card/biglietto d’ingresso)
Teatro e danza (abbonamento card/biglietto d’ingresso)
Musica registrata (cd, dvd musicali, dischi in vinile, musica on line)
“Se il decreto sui precari non approderà in Gazzetta Ufficiale a causa della cieca opposizione di qualche esponente del Governo, chiediamo la massima trasparenza sui nomi di questi ministri. Se il provvedimento naufragherà, saranno loro a doverne rispondere a una platea di migliaia di docenti precari”.
A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
“Il decreto legge licenziato il 6 agosto scorso dal CdM con la formula ‘salvo intese’ – spiega Di Meglio ripercorrendo le tappe della vicenda – necessita della firma di tutti i ministri per poter essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. È bene sottolineare che il provvedimento in questione è la traduzione in atto legislativo dell’accordo siglato il 24 aprile scorso a Palazzo Chigi dal premier Conte e dal ministro Bussetti a nome di tutto il Governo. Ecco perché è doveroso che chi si rifiuti di firmare il decreto, sancendone quindi il fallimento, se ne assuma personalmente la responsabilità. Speriamo che almeno questa parte dell’accordo riguardante la stabilizzazione dei precari venga salvaguardata”.
Il coordinatore nazionale della Gilda non nasconde la preoccupazione per le ricadute negative che la mancata approvazione del decreto provocherebbe sul sistema scolastico: “Il rischio è di perpetrare un precariato che mortifica i lavoratori e danneggia gli studenti. Se il decreto si infrangerà tra i marosi della politica, a farne le spese sarà come sempre chi la scuola la vive e la costruisce ogni giorno”.
In vista della scadenza del 31 agosto di Carta Del Docente 2017/18, abbiamo messo insieme le informazioni che in questo mese di estrema premura da parte nostra vi abbiamo fornito a scaglioni in un unico blocco.
Partiamo dal sempre utile elenco per i ritardatari su quali sono i beni e i servizi che possono essere acquistati con il bonus Cultura previsto dalla legge c.d. Buona Scuola. In modo da poter andare mirati verso l’acquisto e non rischiare di perdere il residuo del bonus relativo all’anno scolastico 2017/18.
Cosa posso acquistare con la carta del docente?
Libri e testi cartacei: non esiste in questo caso vincolo per la tipologia di testo. Non deve essere obbligatoriamente attinente alla materia dell’insegnante e non deve essere didattico. Del resto, ogni libro è cultura.
Pubblicazioni e di riviste utili all’aggiornamento professionale;
hardware – previsto per l’acquisto con Carta del Docente – e software – idem;
l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’Istruzione;
iscrizione del docente a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale;
l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
l’acquisto di biglietti di musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
Cosa NON posso acquistare con Carta del Docente invece?
Il problema principale riguarda essenzialmente la definizione di hardware. Bisogna per questo motivo ricordare il motivo per cui il bonus Cultura Carta del Docente è erogato: favorire la crescita umana, culturale e professionale dei docenti.
Su questa considerazione, e per quanto discutibili siano i risultati, sono state fatte dagli addetti ai lavori alcune considerazioni di sorta su cosa possa essere utile a questo scopo.
Non stiamo qui a discutere se è giusto o sbagliato, ma secondo l’interpretazione, ad esempio, gli smartphone sono fuori da Carta del Docente, a differenza dei tablet.
Laptop, pc e tablet sono ammessi, per lo stesso motivo i monitor possono essere acquistati con Carta del Docente ma le televisioni ad esempio no.
Esclusi dalla Carta del docente per lo stesso motivo toner per la stampante, videocamere, fotocamere, stampanti, dispositivi di memoria USB (chiavette USB o pennette USB).
Per il software, invece, è acquistabile tramite Carta Docente il programma che è mirato all’esigenza specifica dell’insegnante. Rientrano quindi nei possibili acquisti con bonus i programmi di office automation (come la suite Office), le enciclopedie digitali e affini, programmi relativi alla modellazione matematica o al disegno tecnico.
Nel dubbio, alcuni siti come Matacena Giochi e Oceanon hanno già sezioni apposite che contengono esclusivamente i prodottihardware e software acquistabili con Carta Docenti.
Non è possibile – infine – utilizzare Carta del Docente per pagare abbonamenti telefonici o di servizi.
A chi riguarda la scadenza Carta del Docente del 31 agosto?
Chi in questo momento ha più di 500 euro sul portafoglio elettronico vuol dire che non ha speso tutto il bonus Cultura del 2017/18. Tutte le eccedenze sopra i 500 euro sono quindi relative al bonus Carta del Docente di due anni fa.
Come il regolamento attuativo impone, il bonus Cultura va consumato entro due anni dall’emissione. Ciò vuol dire che entro il 31 agosto l’eccedenza dei 500 euro va spesa, altrimenti sarà persa per sempre.
Un esempio pratico: se ho 600 euro sul portafoglio elettronico, 100 si perderanno se non spesi entro il 31 agosto. Alla riapertura della piattaforma a settembre, quindi, il docente si vedrà accreditati sul wallet elettronico 1000 euro, di cui 500 in scadenza il 31 agosto 2020.
Carta del Docente e scadenza bonus Cultura 500 euro del 2018/19
Se invece in portafoglio si hanno 500 o meno euro, vuol dire che si tratta del bonus Cultura dell’anno scolastico appena concluso. Anche dopo il 31 agosto, il bonus resterà al docente ancora per un anno.
Un esempio pratico: supponiamo che nel nostro portafoglio elettronico siano rimasti 300 euro. Se non spendiamo questi 300 euro entro il 31 agosto, alla riapertura della piattafoma a settembre ci ritroveremo 800 euro in conto. Di questi 800, 300 andranno usati entro il 31 agosto del 2020.
Carta del Docente e scadenza per i pensionati
Il regolamento ricorda che non si può usufruire più di Carta del Docente per i docenti non più in servizio. Chi va in pensione a settembre, quindi, è obbligato a consumare entro il 31 agosto tutto il bonus cultura, altrimenti verrà perso. Ulteriori informazioni in questo articolo.
Dove spendere il bonus Cultura online in sicurezza?
Carta del Docente, ricordiamo, è una misura volta a “potenziare” i docenti e deve essere utilizzata per l’accrescimento professionale dello stesso. Per questo può essere usata solo per acquistare determinati beni e/o servizi: computer e tablet (ma non smartphone e stampanti), libri e libri didattici acquistabili con Carta del Docente, corsi di formazione. Ma dove posso spendere il mio bonus in totale sicurezza?
Un elenco di siti autorizzati Carta del Docente è presente proprio sulla piattaforma del Ministero. Si può consultare attraverso questo link.
Anche grandi piattaforme sono abilitate per l’acquisto con il buono del Ministero.
Come acquistare online oltre i 500 euro con Carta del Docente
Come i più sapranno, per acquistare online con Carta del Docente bisogna prima collegarsi all’apposito sito istituzionale e accedere con il proprio SPID, per generare un buono dal valore economico voluto e sottrarre quindi quei fondi al proprio portafoglio elettronico per spenderli.
Una volta generato il buono, nei negozi online abilitati bisognerà inserirlo in fase di acquisto. Solitamente, una volta scalata la cifra, il restante importo (superiore a quello del buono) può essere saldato con gli altri metodi di pagamento (come ad esempio PayPal).
In quali casi posso usare Carta del Docente per spese oltre il limite?
Una delle opzioni più richieste quando viene posta agli esercenti questa domanda riguarda l’acquisto di PC con Carta del Docente. Spesso le macchine scelte per l’upgrade tecnologico del docente costano (chiaramente) più di 500 e anche più di 1000 euro. In tal caso quindi il bonus Cultura serve a ridurre notevolmente la spesa a carico dell’insegnante.
La Carta del Docente spetta anche agli insegnanti di scuola paritaria?
In molti ci hanno contattato dopo i nostri numerosi approfondimenti sul bonus Cultura Carta del Docente e relativa scadenza. Gli insegnanti di scuola paritaria, soprattutto, ci chiedono se hanno diritto al bonus di 500 euro previsto dalla Buona Scuola.
La risposta, purtroppo, è no. La legge 107/15 (detta anche Buona Scuola, così come è diventata famosa) che prevede e istituisce la Carta del Docente, fa espressamente riferimento alla scuola statale.
Il riferimento (art. 1, comma 121) in cui si esplicita questa scelta – criticatissima a più riprese da sindacati e associazioni – è ai docenti di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
Cinquanta milioni per il contrasto della dispersione scolastica e della povertà educativa nelle scuole del primo e del secondo ciclo di 292 aree territoriali particolarmente a rischio, individuate nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Li mette a disposizione il bando pubblicato a inizio agosto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Si tratta di risorse PON che, per la prima volta, saranno accessibili anche alle scuole paritarie non commerciali. Una novità che prende le mosse dal lavoro avviato nel 2017 dal MIUR per garantire anche alle scuole del sistema paritario di accedere alle risorse europee, concluso di recente con la modifica dell’Accordo di partenariato e del Programma operativo nazionale 2014-2020.
“Intervenire nelle aree a rischio povertà educativa è essenziale per garantire a tutti i nostri ragazzi un vero diritto allo studio – sottolinea il Ministro Marco Bussetti -. Con questo Avviso diamo la priorità a 292 aree, ma andremo avanti con successivi bandi per una copertura quanto più ampia possibile. L’apertura anche alle scuole paritarie dei fondi va poi vista come un traguardo importante: il sistema scolastico nazionale comprende anche questi istituti e dobbiamo garantire ai ragazzi che li frequentano le stesse opportunità. Soprattutto nelle aree dove ci sono maggiori carenze educative”.
L’Avviso mette a disposizione risorse fino a 32.000 euro per ogni istituto, statale o paritario, per potenziare le competenze di base, ma anche le conoscenze digitali e in materia di cittadinanza. Sono previsti anche moduli didattici con il coinvolgimento dei genitori. Sarà possibile attivare oltre 1.500 moduli di 30 ore ciascuno e intervenire in questo modo sulle situazioni potenzialmente più delicate di fallimento formativo precoce e di povertà educativa. Le scuole paritarie verranno accompagnate in questa importante innovazione tramite momenti di formazione in rete e in loco.
Le scuole potranno presentare i progetti esclusivamente on line, all’indirizzo http://www.istruzione.it/pon/dalle ore 10.00 del 15 settembre 2019 alle ore 15.00 del 21 ottobre 2019.
Le proposte progettuali potranno riguardare il potenziamento delle aree disciplinari di base (Italiano, Matematica, Scienze, Lingue straniere, nuove tecnologie e nuovi linguaggi) e il rafforzamento delle competenze di base: alfabetica funzionale, multilinguistica, STEM (Scienze, Tecnologie, Ingegneria e Matematica), personale e sociale, imprenditoriale, in materia di cittadinanza, in materia di consapevolezza ed espressione culturale.
(fonte: Miur)
Gestisci Consenso Cookie
Usiamo cookie per ottimizzare il nostro sito web ed i nostri servizi.
Cookie funzionali
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.