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Concorso DSGA, i testi per prepararlo

Scuola concorsi documenti scrittura uomo

Sono 2004 i posti a disposizione per DSGA, Direttori dei servizi generali e amministrativi, da immettere nei ruoli provinciali presso le istituzioni scolastiche statali. Uno dei concorsi più attesi dell’intero comparto scuola, volto a coprire parte dei posti tragicamente vacanti di DSGA, si terrà a breve. In base alla bozza di regolamento diffusa dal Miur ad ottobre 2018, il concorso si articolerà in due prove scritte di cui una a carattere teorico-pratico ed una prova orale su varie materie giuridiche e attinenti alla professione, precedute da una prova preselettiva volta all’accertamento delle capacità psico-attitudinali

Se sei un candidato o vuoi esserlo, ti conviene subito iniziare a studiare. Su Oceanon trovi uno dei volumi più interessanti per la preparazione al concorso DSGA, ossia “Il manuale del concorso. 2004 DSGA” di P&C (Professioni & Concorsi). A meno di 60 euro puoi portarti a casa un manuale completo per la preparazione al concorso in essere.

Rivolto a quanti intendono prepararsi al concorso per DSGA (Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi), questo manuale è un completo ed aggiornato compendio delle competenze giuridiche, amministrative, finanziarie e gestionali richieste agli aspiranti DSGA. Le nozioni teoriche di base per affrontare le prove della selezione sono state articolate all’interno di cinque Parti generali:

  • competenze giuridiche;
  • competenze amministrative;
  • profili professionali;
  • l’autonomia delle istituzioni scolastiche;
  • il sistema dell’istruzione

Il testo è aggiornato alle ultime novità normative intervenute (in particolare il decreto 28 agosto 2018, n. 129, Nuovo regolamento di contabilità delle istituzioni scolastiche) e non solo è in grado di offrire una qualificata preparazione generale ai fini del superamento del concorso, ma è anche un utile strumento di consultazione per i Direttori nella loro quotidiana attività. A completare la proposta, la possibilità di accedere a materiali didattici integrativi disponibili online.

Sul nostro shop invece abbiamo due importanti volumi atti ad aiutarvi nel concorso. I test per il concorso DSGA direttore dei servizi generali e amministrativi. Nozioni teoriche e test di carattere psicoattitudinale e di logica. Con software di simulazione“, sempre edito da P&C, è rivolto a quanti intendono prepararsi al concorso per DSGA (Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. Il testo riporta le nozioni teoriche di base e centinaia di quesiti a risposta multipla per affrontare al meglio la prova preselettiva volta all’accertamento delle capacità psico-attitudinali dei candidati. Il volume contiene nella prima parte le nozioni teoriche di base per affrontare le diverse tipologie di quesiti a risposta multipla di carattere psicoattitudinale e di logica ed offre una sintetica descrizione delle tecniche, dei ragionamenti e dei metodi più efficaci per risolverli correttamente. Al termine di ciascun capitolo le esercitazioni finali, risolte e commentate, favoriscono la verifica delle competenze acquisite. La seconda parte del testo contiene invece 5 batterie di test, che consentono di allenarsi in vista della prova. Il volume è completato da un software online accessibile gratuitamente nell’area riservata, previa registrazione, mediante il quale effettuare infinite esercitazioni e simulazioni della preselezione.

Ancora, “Concorso DSGA Direttore dei servizi Generali e Amministrativi. 4100 quiz psicoattitudinali per la prova preselettiva. Con espansione online“. Edito da Gruppo Editoriale Simone,
utile per iniziare a prepararsi alla prova preselettiva, il volume presenta una raccolta di 4100 quiz di logica psicoattitudinale, tutti commentati, e di varia tipologia: dalla grammatica ai sinonimi e contrari, dalle analogie figurali ai sillogismi, dai quesiti aritmetici al problem solving, dalle deduzioni semplici alle serie numeriche ecc. Alcuni quiz sono inediti, altri, invece, sono stati presi da banche dati ufficiali utilizzate nei concorsi più recenti, ciò per fornire una panoramica molto ampia su ciò che potrebbe essere somministrato in sede d’esame. Ogni quesito è corredato di risposta commentata, in modo da guidare il lettore nella risoluzione. Inoltre, per tipologie di quiz simili, sono state proposte chiavi di risoluzione diverse, in modo da permettere di scegliere quella per ciascuno più “intuitiva” e congeniale. Ogni tipologia di quiz è poi preceduta da una scheda teorica che introduce i criteri logici che sono alla base di una certa categoria di quiz, fornendo le chiavi di risoluzione generali. Completano il volume un per la simulazione delle prove e tre videolezioni di logica utilissime per la preparazione e scaricabili con il QRcode allegato.

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Quota 100, l’attacco di FLC Cgil

flc cgil logo

“Il governo rinvia l’emanazione del Decreto su ‘Quota 100’ e persevera nell’errore di escludere il sindacato da qualsiasi confronto di merito, vanificando così un’opportunità determinante per evitare soluzioni pasticciate”. Così Francesco Sinopoli, segretario generale della FLC CGIL, commenta le anticipazioni relative al provvedimento in discussione e i suoi riflessi sui lavoratori dei settori della Conoscenza.”Come trapela da fonti di stampa e da dichiarazioni di ministri e sottosegretari – continua Sinopoli- il provvedimento presenta una inaccettabile e ingiustificata differenziazione tra i lavoratori pubblici e il resto del mondo del lavoro. Sembra infatti che la finestra di uscita per i lavoratori pubblici, rispetto alla data di maturazione del requisito 100, venga spostata avanti di sei mesi contro i tre degli altri lavoratori. Quindi, per quanto riguarda la scuola, se ci saranno ulteriori rinvii, si corre il rischio di penalizzare migliaia di lavoratori che, a causa della tempistica ristretta e delle specifiche esigenze del calendario scolastico, non potranno occupare i posti lasciati liberi dal personale docente e ATA beneficiario della Quota 100“.

“Per un assurdo tentennamento, il governo rischia un pasticcio con una penalizzazione del personale della scuola che sarebbe inaccettabile e contro la quale – avverte Sinopoli- ci  mobiliteremo”.

“Vi è poi l’altra grave vessazione – continua il segretario generale-  legata all’erogazione del TFR/TFS per i dipendenti pubblici: per poterlo anticipare, stando a quanto affermato da autorevoli esponenti del governo, si dovrà ricorrere ad un prestito bancario, con gli interessi parzialmente a carico dello Stato. Insomma per aver i propri soldi il lavoratore dovrà accendere un mutuo (un autentico paradosso), le cui modalità non potranno essere a costo zero per il lavoratore e per lo Stato. Possibile che si dimentichi che le liquidazioni sono un diritto maturato in decenni di lavoro?”.

“Se a ciò aggiungiamo gli interventi regressivi in legge di bilancio, insufficienti per i settori dell’istruzione e della conoscenza, il blocco dell’indicizzazione delle pensioni che sarebbe dovuto scattare all’inizio di quest’anno e l’assenza di risorse sufficienti per i rinnovi dei contratti pubblici, risulta chiara l’assoluta disattenzione del governo a guida M5S-Lega rispetto al mondo del lavoro, dei lavoratori nel settore della formazione e dei pensionati.”Se non ci saranno segnali nuovi alle richieste sindacali, la mobilitazione si renderà necessaria. La FLC CGIL sarà parte attiva delle lotte che la CGIL sta mettendo in campo insieme alle altre confederazioni sindacali – conclude Sinopoli – a partire dalla manifestazione già fissata per il 9 febbraio”.

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Regionalizzazione, Gilda: “Attentato al sistema istruzione nazionale”

liceali generica

“Un grave attentato al sistema di istruzione nazionale”: così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, bolla il disegno di legge di attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione che prevede tutto il settore scolastico tra le materie da devolvere alla Regione Veneto.

“Esprimiamo forte dissenso nei confronti di questa norma perché, così come è stata concepita, comporta una brutale demolizione del sistema nazionale di istruzione. Basta leggere l’articolo 6 del disegno di legge nei punti in cui stabilisce la regionalizzazione dei fondi statali per il sostegno del diritto allo studio e la regionalizzazione del personale della scuola, compreso quello dell’Ufficio scolastico regionale e delle sue articolazioni a livello provinciale”.

“L’istruzione è un bene comune che, in quanto tale, appartiene a tutte le cittadine e a tutti i cittadini: è sbagliato, dunque, – ammonisce Di Meglio – considerarla e trattarla come se fosse territorio esclusivo di una parte politica. Occorre, invece, muoversi con cautela e aprire un ampio dialogo in cui siano coinvolti tutti i partiti presenti in Parlamento. Raccomandiamo, dunque, di evitare pericolose fughe in avanti che rischiano di creare soltanto danni”. 

“In un’epoca politica in cui lo studio della Storia perde sempre più peso – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – è importante ricordare che la cultura italiana è nata ben prima della formazione dello Stato nazionale e che, quindi, rappresenta un patrimonio da tutelare nella sua unitarietà”. 

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Concorso per le scuole di infanzia primaria del Friuli-Venezia Giulia

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E’ stato pubblicato il concorso straordinario per il personale docente della scuola primaria e di infanzia per le scuole con lingua slovena e bilingue sloveno-italiano in Friuli-Venezia Giulia in Gazzetta Ufficiale.

I requisiti di accesso per il concorso straordinario delle scuole sono quelli del concorso straordinario nazionale salvo per i titoli di accesso. Questi inoltre devono essere validi per le istituzioni scolastiche statali con insegnamento bilingue italo-sloveno.

Le domande di ammissione vanno inviate nello spazio informativo (Natečaj) della homepage del sito dell’Ufficio scolastico regionale del Friuli-Venezia Giulia http://www.scuola.fvg.it/. , dalla posta elettronica certificata da chi ne fa richiesta, al seguente indirizzo di posta elettronica:  drfr@postacert.istruzione.it

L’e-mail deve avere come oggetto: Concorso scuole slovene_2018_infanzia_primaria. Le domande presentate con modalita’ diverse non saranno prese in considerazione.

La domanda di ammissione deve essere inviata entro le ore 24,00 del 3 febbraio 2019.

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Palestre scolastiche: ecco dove arriveranno i fondi Miur

Palestre scolastiche

Sono 93 le scuole italiane che nei prossimi tre anni riceveranno i fondi stanziati dal Miur per la realizzazione di nuove palestre scolastiche o la messa in sicurezza di quelle già esistenti.

L’elenco completo delle scuole che riceveranno parte dei 50 milioni di euro stanziati dal governo è stato pubblicato questa mattina sul sito del ministero dell’istruzione ed è consultabile qui.

Interventi antisismici e nuove palestre scolastiche

Gli interventi di messa in sicurezza riguarderanno soprattutto l’adeguamento antisismico delle palestre.
In tutto saranno effettuati lavori di ammodernamento e messa in sicurezza in 77 istituti scolastici in tutta la Penisola. I restanti 16 progetti selezionati prevedono la realizzazione di nuovi edifici sportivi.

A ricevere più fondi la Lombardia (più di 6 milioni e mezzo di euro), seguita da Campania (5 milioni di euro), Sicilia (4,6 milioni) e Lazio (4,1 milioni).

La maggior parte dei progetti al Sud

Complessivamente, la maggior parte dei progetti selezionati dal ministero riguardano il Sud con 45 istituti scolastici interessati sui 93 progetti finanziati.

Un risultato importante perché proprio nel Mezzogiorno la dispersione scolastica e l’assenza di strutture sportive sul territorio sono tra le piaghe più importanti alle quali genitori e docenti devono far fronte.

Bussetti: “Importante porre l’accento sull’aspetto educativo dello sport”

“Si tratta di un primo investimento concreto – ha dichiarato il Ministro Marco Bussetti – per rilanciare lo sport a scuola. Attraverso l’attività sportiva i ragazzi imparano la disciplina, il rispetto delle regole e dell’autorità, il senso di responsabilità, la capacità di fare squadra, il controllo del proprio corpo. Tutti elementi utili alla loro formazione”.

“È importante porre l’accento sull’aspetto educativo che lo sport ha nel formare i giovani sul piano sia individuale che collettivo – ha continuato il Ministro dell’istruzione -. Costruire nuove palestre e mettere in sicurezza quelle esistenti – prosegue il Ministro – significa anche consentire alle scuole di offrire ai ragazzi spazi fruibili al di fuori dall’orario scolastico, un modo per contrastare la dispersione scolastica e, al contempo, favorire la diffusione della pratica sportiva tra i giovani”.

Mario Messina

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Riforma Scuola 2019: cosa cambia per i docenti

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Accesso ai concorsi, stop alla mobilità, modifica delle prove, queste le principali novità della Riforma della Scuola 2019. Si tratta di una serie di provvedimenti che cambiano i requisiti necessari ai docenti per ottenere una cattedra. Ecco i principali cambiamenti.

Requisiti di accesso ai concorsi

Tra le novità della Riforma Scuola 2019, per accedere ai concorsi i candidati dovranno essere in possesso di una laurea e devono aver conseguito 24 crediti formativi in discipline antropo – psico – pedagogiche ed in metodologie e tecnologie didattiche. Sono però esentati dai 24 CFU i candidati che sono in possesso di abilitazione per un’altra classe di concorso. I precari storici che avranno svolto tre annualità di servizio, negli otto anni precedenti al concorso, avranno il 10% dei posti riservati.

Cambiano le prove

Novità anche nelle prove da sostenere. Per i posti comuni ci saranno due prove scritte e una orale. Per le competenze linguistiche, invece, non ci sono modifiche nella Riforma Scuola 2019. Sarà valutata la conoscenza di una lingua straniera europea almeno di livello B2. Diverse le prove per il sostegno, con uno scritto e un orale sulla pedagogia speciale, la didattica per l’inclusione scolastica e le varie metodologie.

Riforma Scuola 2019: stop mobilità

Addio mobilità. I candidati che vinceranno il concorso rimarranno nella stessa scuola, dove hanno svolto l’anno di prova, per almeno 4 anni, a meno che non siano in soprannumero o cha siano in possesso di 104. Il concorso diventa abilitante quindi, tutti coloro che lo supereranno, saranno automaticamente abilitati all’insegnamento.

Fondi per gli stipendi

Nella Riforma Scuola 2019, come fa sapere il Ministro Bussetti in un comunicato, sono stati stanziati i fondi per evitare la riduzione degli stipendi dei pubblici dipendenti, tra cui anche i docenti. Queste risorse aggiuntive arriveranno fino a 1,7 miliardi all’anno. In tema di fondi, per il funzionamento delle istituzioni scolastiche, saranno aumentati di 174,31 milioni nel 2020 e di 79,81 milioni nel 2021.

Di Bianca Damato

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Concorso scuola dell’infanzia, la prova orale

calendario inizio anno scolastico

Il 2019 per la scuola significa concorsi. Tra i più attesi, senza dubbio, quello straordinario per la scuola primaria e dell’infanzia il cui iter è stato avviato dal “Decreto dignità” legge 96 del 9 agosto 2018. Le prove orali, attese da oltre 40 mila docenti, sono attese da febbraio con un punteggio massimo di 30 punti. I candidati verranno convocati con 20 giorni di preavviso attraverso l’indirizzo email fornito al momento dell’iscrizione.

SVOLGIMENTO

Gli argomenti della prova saranno estratti direttamente dal candidato 24 ore prima della prova tra quelle indicate contenuti nell’allegato A al DM 17 ottobre 2018. Sia per i “posti comuni” che per quelli di sostegno, la prova avrà una durata di 30 minuti e consisterà nella progettare un’attività didattica illustrando e motivando le scelte di contenuto e di metodologia.

CONTENUTI

La prova valuta per i posti comuni “la padronanza delle discipline in relazione alle competenze metodologiche e di progettazione didattica e curricolare, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.

Per gli insegnanti di sostegno, invece, “valuta la competenza nelle attività di sostegno agli allievi con disabilità volte alla definizione di ambienti di apprendimento, alla progettazione didattica e curricolare per garantire l’inclusione e il raggiungimento di obiettivi adeguati alle possibili potenzialità e alle differenti tipologie di disabilità, anche mediante l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.

PROVA LINGUISTICA

Durante la prova verrà inoltre accertata e verificata la comprensione scritta (lettura) e produzione orale (parlato) in una lingua a scelta tra francese, inglese, spagnolo o tedesco. Il livello minimo richiesto è il B2 e il punteggio minimo richiesto per ottenere l’idoneità all’insegnamento della lingua inglese è di 3 su 5.

PUNTEGGI  

Dei 30 punti massimi assegnati alla prova orale, 5 sono quelli massimi assegnati alla prova linguistica. Quattro, invece, quelli alle competenze sull’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC).

Valentina Ersilia Matrascia

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Mobilità docenti 2019: ecco le cattedre disponibili

Mobilità docenti

Novità per la mobilità docenti 2019. Come sappiamo, la mobilità territoriale o professionale è possibile solo per quelle cattedre vacanti all’interno dell’autonomia delle singole scuole, ossia quelle cattedre che non hanno un docente titolare.

La mobilità docenti non sarà possibile per quelle cattedre che si rendono disponibili per motivi diversi dalla totale assenza del docente titolare, ossia perché collocato fuori ruolo, per mandato politico o per aspettativa. Su queste, infatti, la disponibilità si concretizza di fatto anche per un intero anno, ma il docente titolare è sempre il detentore della stessa.

Come chiarito dall’articolo 8 comma 1 del CCNI, la disponibilità per inoltrare domanda di mobilità territoriale, sono determinate dalle vacanze effettive che si sono configurate a causa delle variazioni di stato giuridico del personale. Di conseguenza, se si dovessero creare cattedre libere a causa di dimissioni, decadenza del contratto o collocamento a riposo, si potrà, tramite domanda o tramite procedimento d’ufficio, candidarsi secondo le disposizioni ministeriali.

Quali tipologie di cattedre sono disponibili per le operazioni di mobilità docenti?

  • Posti in Istituti ex-novo per l’organico dell’autonomia e mancanti di personale titolare.
  • Cattedre già vacanti ad inizio anno o che dovessero rendersi tali durante lo stesso che vengano comunicati al sistema informativo nei termini previsti.
  • Posti non assegnati in via definitiva al personale assunto a tempo indeterminato.
  • I posti vacanti a causa dei movimenti in uscita, tranne per la sistemazione del soprannumerario della provincia.

Cattedre non disponibili per la mobilità

  • Posti disponibili di fatto ima non vacanti nell’organico dell’autonomia.
  • Posti la cui disponibilità non è stata trasmessa al sistema informativo entro il termine prefissato dal MIUR.

Alcune cattedre sono, invece, detratte alla mobilità docenti. È il caso di quei posti occupati da personale ritornato dopo il collocamento fuori ruolo. Per l’anno scolastico 2019/20 sono detratte, inoltre, quelle cattedre il cui personale docente è stato in servizio per l’a.s. precedente assunto con il concorso indetto tramite il DDF 85/2018 e inserito nelle relative graduatorie.

Di Francesco Gucci

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Iscrizioni anno scolastico 2019/2020: fino al 31 gennaio

aula generica esami maturità 2019

Si avvicina la data di scadenza delle iscrizioni online per l’anno scolastico 2019/2020. Sarà possibile registrarsi al sito ed effettuare l’iscrizione alle classi della scuola primaria e secondaria soltanto fino al 31 gennaio 2019 alle ore 20.00. Si tratta di una tappa obbligatoria per le scuole statali e facoltativa per le scuole paritarie. La fase di avvio all’iter digitale è attiva dal 7 gennaio, come anticipato dalla notizia sull’apertura delle iscrizioni.

Come si effettuano le iscrizioni?

Prima di tutto bisogna registrarsi al portale. La registrazione deve essere effettuata da un genitore o da chi esercita la potestà genitoriale. Chi è già registrato non deve effettuare di nuovo l’operazione. Poi, bisogna accedere con l’identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Culturale) al portale http://www.istruzione.it/iscrizionionline/ e scegliere le preferenze fino a un massimo di tre. Ad ognuna va associato un codice che è possibile trovare attraverso Scuola in Chiaro.

Scuola in Chiaro

Come riportato in precedenza, il Miur ha messo a disposizione il portale Scuola in Chiaro per trovare facilmente le informazioni sulla scuola scelta e confrontarle con quelle di altri istituti del territorio. Tra i criteri di selezione più importanti bisogna tenere conto di vari fattori, come sottolinea GreenMe. Ecco i più importanti: distanza, attività extra scolastiche, lingue, diversità, rapporto alunni/insegnanti e partecipazione familiare.

Informazioni sulle Iscrizioni

Mondo Docenti ha seguito attentamente le varie fasi del percorso. Per chi se le fosse perse e necessita di maggiori informazioni riportiamo di seguito i link:

di Titti Pentangelo

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La V Edizione della Notte dei Licei Classici: un tuffo nel passato greco-romano

Promossa dal Miur e giunta alla V Edizione, la Notte dei Licei Classici d’Italia ritorna questa sera in quattrocentotrentatrè scuole. Dalle 18:00 alle 24:00 porte aperte per studenti, genitori e visitatori, in un tour alla riscoperta della cultura greco-romana. Tante le attività in programma: letture di Catullo e Saffo, esposizioni di arti plastiche e visive, concerti, presentazioni di libri, cineforum e degustazioni a tema.

«La Notte dei Licei Classici è un momento di cultura e gioia»

«La Notte dei Licei Classici – spiega il professor Rocco Schembra, ideatore dell’iniziativa – è un modo alternativo di veicolare contenuti. Si vuole puntare su una formazione che non va a sostituire quella tradizionale, ma che le si affianca». Si tratta di un cammino lungo mesi, durante il quale la scuola diventa un ambiente ludico. «Cultura – continua il professor Schembra – vuol dire gioia, piacere di condivisione, rispetto dei tempi e delle parti, nell’ideale di difesa, promozione e salvaguardia delle nostre radici greco-romane».

Riflettori accesi sui Licei Classici di Roma

All’edizione 2019 della Notte dei Licei Classici hanno aderito ben ventisei licei in più rispetto allo scorso anno. Grande protagonista della serata la città di Roma. Rai Cultura e Rai Scuola, infatti, effettueranno un collegamento in diretta con il Liceo Classico Giulio Cesare, all’interno del quale sono in programma, tra le altre attività, il concerto classico-moderno “Woodstock” e una “maratona metamorfica” con letture tratte da testi di Ovidio, Apuleio, Collodi e Kafka. Riflettori accesi anche sul Francesco Vivona, con un percorso ispirato al viaggio di Ulisse per promuovere il tema dell’integrazione.

La dolorosa Notte dei Licei Classici a Senigallia

Sarà invece una Notte dei Licei Classici di silenzio e riflessione al Giulio Pertinari di Senigallia. Durante la serata, si ricorderà Emma Fabini, la ragazzina morta nella discoteca di Corinaldo. «Il sentimento di dolorosa impotenza di fronte a una tragedia insensata – ha spiegato il dirigente Francesco Maria Orsolini – ha spinto la comunità di docenti e studenti al raccoglimento e alla riflessione».

La virtuosa Notte dei Licei Classici di Cosenza

Locandina colorata e una serata a tema sogno, infine, per la Notte dei Licei Classici del Bernardino Telesio di Cosenza, una delle centocinquanta scuole presenti fin dalla prima edizione dell’iniziativa. Un programma che non trascura nessuna forma d’arte. Tra le varie attività, la visione di Midnight in Paris e di Vanilla Sky e la lettura di brani della Divina Commedia e delle Odi di Leopardi.

(di Michela Curcio)